Polis Kephaloidion - La Passione - Foto 1° parte

ritratto di Pino Lo Presti

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Per quanto mi riguarda, ricordare la Passione del Cristo mi ricorda che "Cristo" è intorno e dentro noi, nella vita di ogni uomo; e, cioè, in ogni uomo c’è cristo; e, cioè, che in ogni uomo c’è “Cristo”; e dunque che c’è qualcosa del “Cristo” in ogni uomo: una sorta di condivisione;

se non altro - poi, alla fine - proprio della “Passione”; la cui rappresentazione tanto magnetizza in quanto, proprio, in vario modo e grado, dice della esperienza di ogni uomo.

Tutti crediamo di venire in pace, con innocenza, al mondo ma di finire con l’esservi “ingiustamente” giudicati da una Mente al servizio cinico del Potere, - la realtà; che ci impone la “crocifissione” agli assi dello spazio e del tempo, cioè la misura della nostra finitezza nel qui ed ora, dunque la “morte”.

- intanto

A volte, è vero, a volte no, (che siamo venuti in pace al mondo) a volte varia, ma un sottofondo di sentimento di ingiustizia, legato alla morte, resta un dato abbastanza comune tra gli uomini.

Cruciale dunque la figura di chi “amministra la giustizia” - sia un ministro della res pubblica, o noi stessi nei confronti propri o di altri -, il richiamo all’uso consapevole e responsabile del libero arbitrio costituisce il più grave dei fardelli da portare; posti tra la legge degli uomini - basata sull’opportunismo del potere -, la materia , e quella di Dio - centrale all’origine del sentimento della compassione per l’uomo -, lo spirito.