Ritorna l’emergenza rifiuti

ritratto di Vincenzo Garbo

Versione stampabile

Nel corso di un serrato confronto politico, ai microfoni di Radio Cammarata, tra il Capogruppo del P.D. Rosario Lapunzina e il Vicesindaco Roberto Corsello, sono emerse le numerose emergenze che attanagliano Cefalù: la sospensione della raccolta dei rifiuti, il pontile del porto inagibile, le bollette dell’acqua inviate dall’A.P.S. Intanto, tra i disagi dei cittadini e una città in preda ai rifiuti e al dissesto di numerose strutture, si avvicina una stagione turistica che si preannuncia molto difficile da affrontare in queste condizioni. Sulla questione del porto si è registrata, inoltre, una significativa divergenza di opinioni tra il Vicesindaco e l’Assessore Torcivia.

L’ultima puntata della trasmissione domenicale di Radio Cammarata Cefalù, come sempre condotta da Armando Geraci, è stata particolarmente ricca di argomenti e di spunti di discussione che hanno contribuito a fare luce sulle numerose emergenze che Cefalù sta attraversando.
Al centro della trasmissione c’è stato un serrato confronto tra il Vicesindaco, Roberto Corsello, e il Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, Rosario Lapunzina, sulla gravissima situazione dell’emergenza rifiuti che è riesplosa dopo che l’A.T.O. 5 Madonie è stata costretta a sospendere il servizio di raccolta nei 16 comuni interessati; sulla inagibilità della banchina centrale del porto; sulla emissione, da parte della società Acque Potabili Siciliane, delle bollette del servizio idrico che si vanno a sovrapporre con quelle emesse dal Comune per l’anno 2008, creando gravi disagi alle famiglie, già alle prese con una pesantissima crisi economica che rivela i suoi effetti anche nella nostra città.

In apertura di trasmissione Armando Geraci ricorda che il 30 e 31 maggio prossimi si svolgerà una tornata elettorale per l’elezione dei sindaci che coinvolgerà anche alcuni comuni delle Madonie, quali: Aliminusa, Caltavuturo, Collesano, Lascari, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e che Cefalù non sarà tra questi a seguito della mancata approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, Giuseppe Guercio.

A proposito di questo fatto, il Capogruppo del P.D., Rosario Lapunzina, sostiene che se a Cefalù non si voterà in questa tornata elettorale la causa è da ricercare nel comportamento dell’attuale Vicesindaco, Roberto Corsello, che, smentendo l’impegno di votare la mozione di sfiducia (che aveva assunto pubblicamente in Consiglio comunale), ha deciso di non votare la sfiducia “perché dovrà divertirsi un po’ a fare l’Assessore per i prossimi due anni alla faccia di quello che succede a Cefalù”. Infatti, a parere del P.D., c’erano tutti i presupposti necessari per votare la sfiducia in quanto negli ultimi due anni e mezzo non era stato minimamente attuato il programma elettorale che il Sindaco aveva presentato agli elettori e sul quale aveva ottenuto il proprio consenso e, inoltre, la città langue tra problemi non risolti a causa di una Amministrazione totalmente assente dai veri problemi della città. Per questi motivi (a giudizio di Rosario Lapunzina) “ il mancato voto di sfiducia è una occasione persa perché continuando con questo stato di cose la situazione non può che peggiorare, rispetto a ciò che sta già accadendo”.

Il Vicesindaco Roberto Corsello replica che “in questi cento giorni (dall’ingresso in Giunta del PDL lealista n.d.r.) c’è stato un impegno quotidiano che ha portato certamente ad una importante inversione di tendenza, sulla base della dichiarazione del Sindaco, che prevede il superamento del progetto politico che lo ha portato a diventare Primo cittadino di questa città, e sulla base di una nuova piattaforma programmatica che prevedeva di affrontare 10 emergenze”.

In merito a queste ultime dal confronto tra i due esponenti politici emerge un quadro veramente grave della difficile situazione che Cefalù sta affrontando.
In primo luogo,come alcuni già temevano, infatti, è riesplosa, in tutta la sua drammaticità, l’emergenza rifiuti.
Nella prima pagina del giornale di Sicilia di domenica infatti è riportata la notizia che l’ATO rifiuti 5 Madonie è stato costretto a sospendere il servizio di raccolta in tutti e 16 i comuni dell’Ambito.

A proposito di questa grave situazione Rosario Lapunzina spiega che se è vero che la sospensione del servizio riguarda tutti e 16 i Comuni ricadenti nell’ATO 5 Madonie, la situazione si fa ancora più grave per Cefalù, sia perché la nostra città si trova di fronte ad una grave esposizione debitoria, nei confronti dell’ATO, pari ad un ammontare di 5.200.000,00 euro (pari all’astronomica cifra di oltre 10 miliardi delle vecchie lire), sia rispetto al fatto che si sta avvicinando la stagione turistica e questo fatto rischia di danneggiare gravemente l’andamento della stagione, l’immagine e il decoro della nostra città e la salute dei cittadini. Rispetto a questo, inoltre, l’Amministrazione non ha presentato il piano di rientro che si era impegnata a presentare entro lo scorso 15 marzo e questo fatto non può che far sì che gli altri comuni ci mettano gli occhi addosso. La causa della sospensione della raccolta, infatti deriva dal fatto che le banche hanno tolto l’anticipazione di cassa rispetto alle fatture emesse dai comuni, la discarica di Catania, in assenza di pagamenti, ci ha chiuso i battenti e la società Ecologia e ambiente si trova nell’impossibilità di pagare gli stipendi. E’ comprensibile quindi che altri comuni, in regola con i pagamenti, guardino in cagnesco chi, come Cefalù ha accumulato un debito così consistente.

Roberto Corsello dichiara che il Comune non ha ancora definito un piano di rientro in quanto in attesa di fondi che dovrebbero giungere dalla Regione ma Rosario Lapunzina ribatte che non ci saranno fondi da parte della Regione e che ancora una volta, nonostante i proclami, l’amministrazione è colpevolmente in ritardo con la presentazione del bilancio 2010, continuando nell’esercizio di una prassi, che vede l’applicazione di un esercizio provvisorio in dodicesimi, che di fatto limita fortemente la potestà di programmazione economica che è esclusiva del Consiglio Comunale.
Nel dibattito si affronta anche l’emergenza delle bollette dell’acqua.
Proprio in questi giorni numerosi cittadini stanno ricevendo le bollette inviate dalla società A.P.S. che gestisce il servizio idrico da quando il sindaco ha deciso, nonostante il parere contrario del Consiglio Comunale e di numerosi cittadini, di cedere gli impianti all’ATO idrico 1 di Palermo.

Il capogruppo del P.D. afferma che l’invio delle bollette riguarda i consumi idrici successivi al 29 aprile 2009 (data di cessione della rete idrica alla società privata) e presenta dei costi notevoli e, in particolare, l’aumento esponenziale del canone fognario e di depurazione. Questi oneri si vanno ad aggiungere alle rate dell’anno 2008 che i cittadini stanno ancora pagando e si andranno ad aggiungere al periodo 01/01/2009 – 28/04/2009 che il Comune non ha ancora fatturato. Questo sovrapposizione di fatture finirà ulteriormente con il gravare sulle risorse economiche delle famiglie di Cefalù, già messe a dura prova dalla pesante crisi economica in atto.
Inoltre i cittadini devono affrontare i gravi disagi causati dal fatto di non avere, nonostante l’impegno assunto dal Sindaco, uno sportello informativo a Cefalù, dovendo recarsi a Lascari, sottoponendosi, oltretutto, ad interminabili ed estenuanti file.

Il Vicesindaco Corsello dichiara di condividere l’esigenza di uno sportello informativo a Cefalù e annuncia di essere a conoscenza del fatto che tale sportello sarà aperto, a breve, presso i locali dell’ex Ufficio imposte in Via Aldo Moro. Ritiene, inoltre, meno esose rispetto agli anni precedenti le bollette idriche.
Lapunzina ribatte che tali fatture non comprendono l’intero anno 2009 e che all’atto del conguaglio saranno prevedibili spiacevoli sorprese per i cittadini.

In chiusura si affronta un’altra delle tante emergenze che assillano la nostra città: l’emergenza porto.
A tale proposito Armando Geraci ricorda che nel corso del Consiglio straordinario tenutosi al porto il Sindaco si era assunto l’impegno di provvedere alla risoluzione del problema.

Roberto Corsello fa una breve cronistoria della vicenda del porto negli ultimi anni e del tanto pubblicizzato (durante l’Amministrazione Vicari) progetto di completamento, firmato dall’Arch. Mario Botta, e conclude che “il project financing e il progetto Botta sono definitivamente Morti”. A proposito della inagibilità della banchina dichiara che “ le avvisaglie c’erano da circa un anno e non si è proceduto con sollecitudine all’intervento che, se ci si fosse reso conto del problema, avrebbe dovuto essere esercitato sin dall’anno scorso”. Afferma inoltre che ci sono due possibili soluzioni: “ o la passerella mobile che dopo 2 o 6 mesi la prendiamo e la buttiamo a mare. Ma questo sa di spreco; io sono dell’avviso che la soluzione migliore sarebbe quella di rifare le due campate pericolanti, e sono convinto che il gruppo del P.D. non farà mancare il proprio sostegno”.

A queste affermazioni risponde Rosario Lapunzina per ribadire che da un anno a questa parte l’Amministrazione non ha fatto nulla per sostituire le traverse pericolanti, lasciando che la situazione degenerasse. Il Consiglio Comunale non ha dato una delega in bianco al Sindaco “ma, anzi, sono sicuro che si opporrebbe alla passerella perché sarebbe uno spreco di denaro, mentre occorre approntare urgentemente un pontile galleggiante per il tempo strettamente necessario per fare i lavori di riparazione delle due campate pericolanti”.

Nel corso della trasmissione interviene due volte l’Assessore Torcivia che, diversamente da quanto dichiarato dal Vicesindaco, Roberto Corsello, sostiene che occorre fare una passerella mobile che resterà forse anche 2 o 3 anni e comunque il tempo necessario affinché il Demanio Marittimo intervenga nella riparazione.
A questa affermazione interviene decisamente Rosario Lapunzina che afferma che l’Assessore non è bene informato in quanto la classificazione del porto di Cefalù fa rientrare le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria tra le competenze del Comune e la realizzazione di una passerella provvisoria che, oltretutto, avrebbe un costo molto simile a quello del rifacimento delle parti pericolanti si configurerebbe come uno spreco di denaro pubblico al quale il P.D. si opporrà decisamente in Consiglio Comunale, certo che anche altri Consiglieri faranno lo stesso.