Archeoclub - Chiese aperte 2010 - Santa Felicita a Settefrati

ritratto di Pino Lo Presti

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L’Archeoclub d’Italia di Cefalù fin dalla prima edizione della manifestazione nazionale “Chiese Aperte” (1996), ha aderito all’iniziativa aprendo alla città e ai tanti turisti le Chiese che, per i più diversi motivi, si trovavano chiuse da decenni e che si erano perse nell’oblio di sbiaditi ricordi dei meno giovani.

Ogni anno la manifestazione ha assunto caratteri diversi e in molte circostanze sonio statii coinvolti come pratogonisti gli studenti della città, dai piccoli del Circolo Didattico “Nicola Botta” e “Salvatore Spinuzza” , ai più grandicelli della scuola media “Rosario Porpora”, ao piùmaturi studenti del corso di laurea in “scienze del turismo culturale” dell’Università di Palermo con sede a Cefalù.

Dallo scorso anno l’interesse dell’Archeoclub d’Italia di Cefalù si è spostato verso le antiche cappelle delle campagne cefaludesi, dove un tempo sorgevano dimore e monasteri che inglobavano nel proprio perimetro preziose chiese.
Lo scorso anno è stata ripulita ed aperta per l’intera giornata la chiesetta di San Biagio nell’anonima contrada.

Quest’anno, ... , verrà aperta ai visitatori la chiesa di Santa Felicita e dei Sette Fratelli, annessa al castello Ortolani di Bordonaro, antica residenza nobiliare, oggi proprietà del Comune di Cefalù.

Una breve nota descrittiva del complesso architettonico e della chiesa è stata realizzata dal nostro socio Nico Marino, esperto di storia locale e della Sicilia.
Flora Rizzo


Il famoso “Parco Giochi”

L’assoluta assenza di una politica socio-culturale e quindi anche di una politica veramente turistico-culturale, ha prodotto solo espedienti nell’uso dei beni nella disponibilità comune, dando agio a chi, nell'abbandono ha potuto, di aprofittarne a vari scopi.