LA MANOVRA LACRIME E SANGUE - E IL MINISTRO DELLA " MANCIA"

ritratto di Salvatore Solaro

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Qualche settimana fà il Re, ricco, buono, caritatevole, col sorriso "durbans", bello fresco e pettinato ha voluto rassicuare a "Reti Unificate a Strascico e Paranza", il popolo del Suo Regno. I Nordisti della Padania, i Fedeli del "Porporato del Centr'Italia", i Suddisti del "Regno delle due Sicilie" e i Catalani del "Gran Ducato Sardo", in merito alle floride condizioni economiche del Regno.

La crisi? Lui non la vede. Per Lui é passata cosi' in fretta che manco se ne accorto. Altri pensieri affollano la sua testa ripiantumata: giudici, intercettazioni, purgatori e paradisi fiscali, lodi Al Fani, processi brevi, condoni, prescrizioni, corruzioni, insomma tanti rompicapi, che lo trascinano brutalmente nella realtà, strappandolo al fantastico mondo in cui vorrebbe vivere: romantiche passeggiate con ford "Escort" ultimo modello, oppure serate canore al piano per ricordare i vecchi tempi del "pianista sull'oceano". Bei tempi quelli, il Re era soltanto una nota musicale, pochi quattrini e niente pensieri per la testa. "Naufragar m'é dolce in questo mar".
La crisi? E' soltanto una spiacevole sensazione, niente di più, specie per il Ministro della Mancia, al secolo Roberto Calderoli che incassa ogni 30 giorni 17.079 euro netti che, per addolcire la pietanza della manovra "Lacrime & Sangue", 60 miliardi di euro in tre anni, é disposto a lasciare nel piatto la "mancia" del 5%, pari a 850 euro. Tanta generosità commuove.

Purtroppo,la crisi -frutto di contorsioni mentali- a dire del nostro Premier , ha portato già al suicidio, 26 piccoli imprenditori nella nordista Padania, dall'inizio dell'anno.