P.A.: CISL PROCLAMA STATO AGITAZIONE DEI PRECARI IN SICILIA

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Avevamo evidenziato anche nel corso dell'approvazione dell'ultima finanziaria, come le norme e/o gli emendamenti sbandierati dal governo regionale,rappresentavano l'ennesimo specchietto per le allodole per acquisire consenti e sedare la piazza,scaricando poi le responsabilita'della mancata stabilizzazione ad altri.

Adesso la politica siciliana ha un alibi e chiede al governo nazionale di fare la sua parte, puntando tutto su una deroga ai vincoli di bilancio, facendo finta di non sapere che la responsabilita' dello sforamento del patto di stabilita' e'da ascrivere a loro. Siamo di fronte all'ennesimo tentativo di utilizzare i precari della nostra regione come forma di pressione nei confronti del governo nazionale stiamo infatti assistendo in queste ultime ore alla chiamata in piazza dei precari da parte di quelle organizzazioni che in questi anni hanno contribuito alla gestione del precariato come merce di scambio elettorale, rimpallata di proroghetta in proroghetta.

La nostra proposta al tavolo convocato per lunedi' 24 maggio, e' quella lanciata dalla Cisl siciliana nel solco del protocollo sottoscritto il 6 agosto 2008, occorre un piano programmatico che punti ad aumentare l'efficienza e la produttivita'dell'amministrazione Regionale,che punti a valorizzare le professionalita' esistenti tra i precari, razionalizzando la spesa regionale. Solo cosi' sara'possibile negoziare con il governo nazionale le risorse necessarie per assicurare ai precari stabilita' occupazionale. Per quanto sopra, e nell'attesa di conoscere le reali intenzioni del governo regionale, proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale precario delle pubbliche amministrazioni siciliane".

Lo affemano, in una nota, il segretario generale Cisl FP Sicilia,Angelo Fullone, e il segretario regionale Cisl USR Sicilia,Ivan Ciriminna.