La stessa storia da centoquarant'anni

ritratto di Angelo Sciortino

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Era l'anno 1868 quando Morvillo, delegato straordinario del Governo, si rivolgeva ai Cefalutani e consigliava loro “di provvedere alle condotte fognarie,” dimenticando la “sentenza che sovente ritorna sul labbro de’ vostri buoni cefalutani. – Non sono cose sperabili ne’ nostri luoghi! Ma Signori, questa ingiuria a voi stessi, questa diffidenza nel vostro volere, questa miscredenza nella vostra attività non è comportabile (forse accettabile); abbiate conoscenza di volere davvero il bene di questa amministrazione, non vi spaventate di abbandonare la tradizione dei vostri arcavoli e camminate col progresso dei tempi …... Avrei voluto presentarvi anche i piani regolatori della Città, perché le nuove fabbriche non si elevassero con quello scompiglio disordinato di linee che non si conviene ai dì nostri; ma, poiché mancavano i mezzi a produrre una pianta topografica dello esistente caseggiato, non ho potuto a quel lavoro attendere : di esso però vi occuperete e presto, essendo divenuto urgente dopo aver tolto a censo il giardino Paramuro per accrescere il fabbricato suburbano.”
Credete che, trascorsi 142 anni, qualcuno si è preoccupato di quel “presto”? Sembra proprio di no, se Cefalù non ha ancora il suo PRG e soprattutto se, con un fatalismo disgustoso, c'è troppa gente che ancora dice che “non sono cose sperabili nei nostri luoghi”.
Il Morvillo rimase in carica soltanto tre mesi, ma in quei tre mesi fece più cose di quante ne abbiano fatte l'attuale Sindaco in tre anni, il precedente in dieci anni. Scelse l'area dell'attuale cimitero; fece ripristinare molte trazzere e vicoli e strade, che erano stati usurpati da privati cittadini; fece demolire una secolare fontana sita nella piazza del Duomo, perché i cittadini l'avevano trasformata in un vespasiano, come oggi sembra accadere con il Bastione. Soprattutto bloccò la vendita della Rocca a privati cittadini e fece in modo che questa entrasse a far parte dei beni comunali.
Oggi, invece, le strade sono state date in concessione per lucrare sui parcheggi e privare i cittadini di usufruire liberamente di ciò che appartiene loro; la Rocca, in nome di una fantomatica sicurezza, si vuole affidare a privati o ad associazioni; sulle trazzere è meglio stendere un velo pietoso.
Fosse ancora vivo, mi piacerebbe che per altri tre mesi Morvillo tornasse a Cefalù come delegato straordinario. Soltanto così avremmo una tenue speranza di un futuro per il nostro Paese.