Uno sfogo sulla via dell'artigianato

ritratto di Staff
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Dopo aver perso più venti minuti nel tentativo di ritrovare sui vari giornali/blog telematici di mia conoscenza qualcosa di più del trafiletto apparso su CefaluNews in merito all'incidente avvenuto sulla strada intercomunale di S. Nicola, mi sono deciso a scrivere questo mio sfogo.

E proprio perché si tratta di uno sfogo chiedo sin da adesso scusa se le mie parole risulteranno incomprensibili o se qualcuno potrà sentirsi offeso dalle stesse, ma penso che, forse, di qualcuno sarà la responsabilità, anche se sinceramente non riesco ad ipotizzare nessuno.

Non conosco né i fatti né la persona coinvolta, a cui va principalmente il mio pensiero ed augurio di pronta guarigione, ma francamente da certi cronisti d'assalto, che da piccoli episodi riescono a ricostruire a volte intere vicende o misfatti, mi aspettavo certo di più.

Anche perché credo che sia palesemente constatabile in che stato riversa la zona attraversata dalla strada in questione, ovvero la Zona Artigianale di Cefalù.
Come credo che chiunque si sia recato sul luogo dell'incidente si sia fatto un'idea sulle possibili cause dello stesso.
E forse che una sia per caso la condizione del manto stradale, o forse meglio, di ciò che resta dello stesso?.

Come peraltro tutto ciò che insiste nella Via dell'Artigianato, così si chiama la strada, o almeno sulla carta, visto che sono spariti i cartelli che il Comune aveva provveduto a collocare quando aveva nominato tutte le strade della zona. E sarà sicuramente un caso che l'unico cartello rimasto sia quello relativo alla Via dell'Imprenditoria, ovvero la strada che dal bivio sulla SS113 porta sino all'Hotel Costa Verde.

O forse no. Forse sarà frutto della lodevole iniziativa privata dello stesso Hotel, che, oltre a curare il verde del bivio, provvede a quasi tutto il resto. O forse sarà pure il frutto della diversa importanza tra imprenditori ed artigiani. Scherzo, ma il dato di fatto è che da subito dopo la deviazione per il Costa Verde si nota lo stravolgimento.

Così che ormai risulta normale che la fruizione alla zona artigianale di Cefalù diventi quasi un'ostacolo. Una zona artigianale in cui le ditte che operano hanno fatto dei dovuti investimenti, anche in oneri di urbanizzazione, ma, riallacciandomi a quanto prima esposto è ormai assodato che:

- non vi sia necessità di rete fognaria,

- l'illuminazione pubblica sia un'optional,

- la rete idrica di un privato sia più efficiente e di portata maggiore di quella comunale che serve la zona,

- la manutenzione e la pulizia della strada venga rimandata, se tutto va bene e se rimane tempo ( o meglio fondi), molto dopo quella urbana

- sia impossibile collocare idonea segnaletica sulla SS113 che indichi le attività ricadenti sulla stessa zona, perché essendo tratto di strada paesaggistico-turistico, è vietato collocare mezzi pubblicitari o similari che distolgano l'attenzione dell'automobilista.

Ah, ecco, forse ho trovato una risposta alle mie domande. Del resto, come ho fatto a non pensarci prima. Forse che non è vero che il volano dell'economia di Cefalù è il turismo? Quindi poco importa quanto possano incidere in termini economici le piccole realtà artigianali/produttive, ed anche commerciali, e penso anche non solo quelli della zona artigianale............

Meglio fermarsi col pensiero qui, vuoi perché sicuramente avrò annoiato troppo, vuoi perché rischio di tramutare il mio sfogo in paranoia personale e disprezzo di quanto invece di bello ed unico ha da offrire la mia città, Cefalù.

Cefalù 14 Giugno 2010 Francesco D'Anna

ritratto di Pino Lo Presti

Una sola nota

al suo apprezzabile intervento.
"...francamente da certi cronisti d'assalto, che da piccoli episodi riescono a ricostruire a volte intere vicende o misfatti, mi aspettavo certo di più".
Premetto che intervengo non "per fatto personale", anche perchè non mi sento un "cronista" nè, ancor meno, di "assalto"!
Ai vari blog di Cefalù collaborano semplici cittadini e non "giornalisti professionisti"; ancor meno, questi cittadini, ricevono qualcosa in cambio per il loro impegno se non, spesso, rimbrotti o addirittura più o meno velate minacce. E' evidente che il loro impegno - ritagliato nel poco tempo libero a disposizione - e la loro non "professionalità" lasciano ampi vuoti nel panorama informativo locale. Se, in parte, esso può essere riempito ciò è dovuto alla attenzione, alla intelligenza e all'impegno di persone come lei che - intendendo la "cittadinanza" come una responsabilità attiva - si assumono l'onere di segnalare quanto di buono o non buono succede nella nostra città, che hanno l'occasione di notare.
Non rimproveri dunque quella categoria (benemeriti volontari) di persone di cui anche lei fa parte, piuttosto chi si arroga il ruolo di "Testata giornalistica" e di "Giornalista professionista" nella nostra città!

ritratto di Claudio Pepoli

Caro francesco, il 21 agosto

Caro francesco, il 21 agosto del 2009 ho segnalato il tutto su don lappanio con tanto di foto. ti racconto il fatto.

sono incappato con lo scooter in una delle buche presenti sulla via in questione, via dell'artigianato, che mi ha fatto sobbalzare, mi si è aperto persino il bauletto posteriore e parte del contenuto si è riversato per strada.

mi sono accorto in ritardo della buca perchè davanti a me c'era un'auto.
subito mi sono premurato di scattare delle foto e mi sono informato con una passante del nome della via, quindi giunto a casa ho caricato il tutto su Don Lappanio per segnalare il fatto.

certo don lappanio non è l'ufficio segnalazione guasti del comune, ma era comunque un blog abbastanza letto.

http://www.donlappanio.com/node/7543

come tante altre segnalazioni però è caduto nel nulla.
nel post davo anche indicazioni abbastanza chiare sulla locazione del posto.

ritratto di Vincenzo Nastasi

e visto che siamo in tema...

di segnalazioni,perché tali purtroppo resteranno SEGNALO la via GRANATO cosparsa di buche ,ci si deve barcamenare per uscire indenni con le vetture ma ancor di più con i ciclomotori.. a nulla è valso il disperato tentativo di qualche residente di addolcire le buche riempendole di terriccio che ,inesorabilmente con il passare dei BOLIDI, visto che facciamo il rally,si riversa sulla sede aumentando il rischio di cadute o danni... Su via Fiume Carbone (sarà che da li passa qualcuno importante)alcune di queste buche sono state otturate alla meno peggio..speriamo che si trovino i soldi(questa è la frase che va di moda in questo periodo) per otturare anche le altre di buche....