A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE

Pur nelle ristrettezze economiche delle casse comunali e pur nella lungaggine dei tempi del pubblico intervento, l’Amministrazione comunale è riuscita a riparare i danni che le mareggiate degli ultimi anni avevano provocato al “belvedere” davanti all’hotel Tourist.
L’intervento, eseguito da una impresa di Cefalù con competenza e professionalità, è, a mio giudizio, il migliore che si potesse realizzare.
Dal punto di vista tecnico e da quello qualitativo.

È un fatto certamente positivo che sento il dovere di sottolineare.
È un fatto che mi fa avvertire il bisogno di dire : si dia A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE!
Un bisogno che avverto forte!
Magari perché è di quelli che non mi capita spesso di avvertire.
Da cittadino cefaludese,ovviamente.
In particolare, da quel cittadino che, mentre imperversava una violenta mareggiata, per primo aveva scorto, da lontano tra gli spruzzi delle onde che si infrangevano contro il muro, le ampie brecce che si erano aperte nel muro in pietra del belvedere.
URGE INTERVENIRE, avevo scritto nella mattinata di domenica 17 gennaio.
Poi, non appena le migliorate condizioni del mare mi consentirono di accertare da vicino la gravità delle condizioni del belvedere, scrissi anche : URGE TRANSENNARE.
Nel tardo pomeriggio di quella stessa domenica.

Pur tuttavia nell’ esprimere il mio compiacimento di cittadino non posso non esternare un cruccio che mi è rimasto.
Contestualmente all’intervento eseguito si sarebbero, anche, potute ricucire le lacerazioni del paramento murario del muro sul mare del “round about” che, a “cul de sac”, chiude il lungomare.
Quelle lacerazioni che potrebbero compromettere l’integrità e la stabilità del muro medesimo e che, il 26 gennaio, ho segnalato scrivendo :
OGGI UN MIGLIAIO DI EURO DOMANI QUANTI ?
Quelle lacerazioni che, frattanto, sono state rese più evidenti dalle mareggiate che sono sopravvenute le affido, fiducioso, all’attenzione dell’Amministrazione.
Ancora oggi, nel giorno del mio personale compiacimento per quanto è stato fatto e per come è stato fatto nel belvedere davanti al Tourist.
Ancora oggi che, per ricucirle, basterebbe un migliaio di euro.
Ancora oggi che, ricucendole, la pubblica Amministrazione può evitare danni maggiori.

Saro Di Paola, 24 giugno 2010