Avanti presenta il Piano strategico provinciale per il turismo - www.provincia.palermo.it.

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Le cifre che 'fotografano' il settore, le tendenze più recenti del mercato, gli investimenti da attuare sul territorio. Si articola su queste tre linee-guida il Piano strategico per il turismo della Provincia regionale di Palermo, voluto dal presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti e presentato da quest'ultimo al forum in programma al S.Paolo Palace Hotel nella II giornata della manifestazione ''Travelexpo In'', la prima a Palermo dedicata all'incoming turistico, organizzata dall’agenzia Logos con il contributo della Provincia.
''E' la prima volta – ha spiegato Avanti - che un ente locale si dota di un programma di questo tipo, che, dopo una fase di interlocuzione e collaborazione con operatori privati e addetti ai lavori, detta precise linee di sviluppo per il Palermitano. Abbiamo individuato 4 macro-aree a forte vocazione turistica, rilevato 11 ‘segmenti’ che fanno riferimento alle peculiarità del nostro territorio, dall'ambiente all'enogastronomia, dal turismo termale al turismo sportivo, dalla cultura al rurale, analizzato i flussi di visitatori nei diversi comprensori, individuato le risorse già esistenti da potenziare e le nuove possibili offerte. Il risultato è un quadro di proposte che toccano tutti i punti nevralgici del comparto turistico''.
Il territorio è suddiviso per grandi zone: Cefalù, che insieme a Trabia e Terrasini, rappresenta lo zoccolo duro di quel 41% di arrivi e 58% di presenza che si registrano nel segmento cosiddetto ''balneare''; Palermo città, che registra il 55% degli arrivi e il 37% delle presenze; le Madonie, con il loro primato di strutture ricettive extra-alberghiere (soprattutto Bed&Breakfast e case-vacanza) e la netta predominanza del mercato delle escursioni rispetto a quello delle vacanze tradizionali; Ustica, con i suoi 6.728 visitatori siciliani su un totale di 9652 arrivi e una percentuale di utenti internazionali ancora troppo bassa (3%). ''In armonia con questi dati - spiega ancora il presidente Avanti - risulta chiaro che i prodotti turistici da potenziare sono quelli ‘alternativi’, più di ‘nicchia’, ma in forte espansione in questi ultimi anni: il circuito di strutture ricettive denominato ‘Paese Albergo’, la pesca-turismo, il cine-turismo, il turismo congressuale. A questo proposito – ha aggiunto – la Provincia ha allo studio un progetto per la realizzazione di un centro-congressi nei pressi dell'aeroporto, che dovrebbe affiancare le uniche due strutture esistenti al momento sul territorio, del tutto insufficienti, a fronte di 126 sale-convegni presenti che dispongono di non più di 100 posti ciascuna''.
Tre le parole-chiave che – secondo l'analisi della Provincia – devono guidare i prossimi interventi, sul fronte della promozione e delle strutture: ''Le strategie devono puntare a 'fidelizzare' il turista, 'destagionalizzare' le vacanze, sfruttando clima, risorse naturalistiche e patrimonio storico-monumentale, 'differenziare' l'offerta, puntando sui settori in ascesa, al di fuori dei circuiti turistici di massa''. ''In questa direzione – aggiunge il Capo dell'Amministrazione di Palazzo Comitini - la Provincia può intervenire con forza. Pensiamo a iniziative varate di recente, come 'Le vie dei castelli', 'Le vie del vino', oltre alla tradizionale rassegna 'Provincia in festa', che quest'anno ha distribuito il suoi oltre 100 appuntamenti in tutti gli 82 comuni del Palermitano e nell'arco di tempo di un mese. E ancora, pensiamo alla realizzazione delle piste ciclabili sulle vecchie linee ferroviarie dismesse, progetto che ha già visto la conclusione della prima tranche di lavori e che consta di un tracciato complessivo di 70 chilometri; e al piano di riqualificazione degli impianti sciistici delle Madonie, gestiti con concessione ventennale dalla Provincia, ripartito dopo il ‘via libera’ della Regione''.

Altri dati utili, raccolti nel Piano strategico della Provincia: al termine del 2008 le strutture ricettive erano 647, per 37.361 posti letto; 600mila nuovi posti letto possono però ancora essere ricavati dall'utilizzo delle abitazioni private disabitate, nel capoluogo e in provincia; dal 2004 al 2008 l'offerta turistica del Palermitano è aumentata del 46% per gli esercizi, del 12% per i posti letto. Infine, il boom del turismo extralberghiero: dal 2004 al 2008 sono raddoppiate le strutture ricettive extralberghiere, e in particolare i Bed&Breakfast, che hanno registrato un incremento del 139%.