Tentato suicidio sventato dalla Polizia a Cefalù

ritratto di Staff

Versione stampabile

Comunicato del Commissariato di Polizia di Cefalù

Nella serata del 24 agosto scorso, una donna cefaludese ha tentato il suicidio ingerendo una notevole quantità di farmaci e alcool. La donna, sofferente di una grave forma di depressione per la recente scomparsa del padre, è stata salvata dal pronto intervento della Volante del locale Commissariato, allertata dal marito, il quale, rientrando in casa, aveva trovato la porta blindata dell’abitazione chiusa dall’interno.

Soltanto l’intraprendenza e lo spirito d’iniziativa del Sovrintendente Corso Antonino, capo pattuglia, ha potuto impedire che il dramma si compisse. L’operatore della Volante, infatti, per potersi introdurre nell’abitazione della vittima, ubicata al terzo piano di uno stabile di via Pintorno, è stato costretto a scavalcare il balcone dell’appartamento limitrofo a quello della vittima, attraversare, con rischio di cadute, una grondaia e rompere il vetro della finestra della cucina.

Trovata la donna riversa in terra e priva di sensi, ha prontamente avvertito il 118 che ha provveduto al ricovero della paziente nel locale nosocomio. Nell’occorso, anche il coraggioso sottufficiale ha dovuto far ricorso alle cure dei medici del S.Raffaele-Giglio, essendosi procurato una lesione alle dita della mano destra.

Si sconoscono le ragioni che avevano indotto la donna al compimento dell’insano gesto.

Qualche giorno prima, esattamente all’indomani del ferragosto, un altro operatore del Commissariato di Polizia di Cefalù si era reso protagonista, questa volta libero dal servizio, di un eroico gesto.

Un tredicenne di Monreale in vacanza coi familiari a Campofelice di Roccella, colto da malore in mare, era stato infatti soccorso da un agente del Commissariato di Cefalù, l’Assistente Capo Loreto Miceli, che in quello stesso istante si trovava anch’egli sulla spiaggia. L’agente di polizia traeva in salvo il minorenne “trascinandolo” sul bagnasciuga nonostante le condizioni del mare e i numerosi bagnanti presenti non agevolassero le operazioni; il ragazzo, che presentava evidenti sintomi di annegamento, veniva rianimato dall’Assistente Miceli, che nell’occorso avrebbe anche provveduto a far arrivare sul posto un’ambulanza del 118 e a tranquillizzare i genitori dell’adolescente.

L’Assistente MICELI, insieme al altri operatori di “volante” del Commissariato di Pubblica Sicurezza, aveva in passato frequentato corsi di perfezionamento di tecniche di primo soccorso e salvataggio in mare.