1° Premio della Lirica “Citta di Cefalù” - Conferenza Stampa

ritratto di Pino Lo Presti

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Presenti: il M° Pietro Ballo, il M° Nicola Martinucci, il Soprano Gemma Gabriella Stimola, il Tenore Francesco D’Artegna, l’ass. Vito Patanella

Ballo
Una ciliegina sulla torta un lavoro che va avanti da tre mesi. È stato sviluppato secondo i canoni della mia professionalità, del mio sapere, del mio essere, ed è stato coadiuvato ed approvato dal Comune, dal Sindaco, dottor Guercio, dall’assessore al turismo, avvocato Vito Pantanella, e anche il maestro Veronesi, artista e musicista, nonché assessore ai Beni Culturali, ha avuto parole di condivisione per quella che è stata la mia scelta artistica. Non è stato possibile fare due rappresentazioni di due opere celebri come il Rigoletto e la Traviata perché siamo arrivati in ritardo nella richiesta dei finanziamenti, considerato che abbiamo iniziato il nostro lavoro soltanto nel mese di giugno. Ma l’appuntamento per le Opere viene rimandato al prossimo anno.
Quello che per adesso ci preme è la serata inaugurale di questo Primo Festival della Lirica “Città di Cefalù”, con un Premio alla Carriera al celebre tenore Nicola Martinucci - nonché mio collega e grandissimo amico -, e di avere invitato degli artisti di fama internazionale come il maestro Francesco D’Artegna, il soprano Gemma Gabriella Stimola, il soprano Silvana Froli, e, in via eccezionale - grazie al permesso del teatro Massimo -, Nicola Alaimo, baritono, e Simone Alaimo, basso, e la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica Russa che, con i suoi 60 elementi, completerà il Cast musicale diretto dal maestro Francesco Ledda.
Diciamo, in anteprima, che stasera il maestro Veronesi ci darà il benvenuto, come padrone di casa della città di Cefalù, dirigendo la prima Sinfonia, così alzando il sipario su questa prima grande manifestazione che mi auguro abbia un seguito negli anni futuri.

Patanella
Abbiamo fatto una prima conferenza stampa il 25 agosto, di presentazione della manifestazione.
La seconda, cioè la conferenza di oggi, è finalizzata principalmente al ringraziamento dell’Amministrazione nei confronti di Nicola Martinucci (al quale viene conferito il “Premio Cicero”, nostro concittadino illustre, grande maestro di orchestra, che ha calcato i palcoscenici della Scala, del Teatro Massimo, della Fenice di Venezia, al quale abbiamo intitolato il Teatro di Cefalù), e della stessa famiglia Cicero che ci ha concesso di costituire - per quest’anno e per gli anni a venire - il “Premio Cicero” alla carriera degli artisti che si siano contraddistinti nella musica classica, nel ballo e nella lirica.
Quest’anno, abbiamo ritenuto di riconoscerlo alla carriera di un concertista che tanto lustro ha portato non soltanto alla nazione Italia ma a tutto il mondo e in particolare al mondo della Lirica. Di lui sappiamo tutto, sia come appassionati della Lirica sia come semplici fruitori di musica; perché ha calcato tutti - davvero tutti - i palcoscenici del mondo (New York, Milano, Tel Aviv, Roma, Mosca).
Perchè lasciasse la sua impronta in questa città, soprattutto nel primo festival della lirica - e noi gliene siamo grati -, avevamo individuato come “location” il Teatro municipale, un teatro nuovo. Ma, poiché contiene soltanto duecento posti, abbiamo chiesto al Vescovo di consentirci di fare lo spettacolo presso l’Atrio del Palazzo vescovile. Con grande entusiasmo lui ha accettato. Proprio in quell’occasione abbiamo chiesto a lui di consegnare il “Premio Cicero”. Premio che - proprio perché consegnato dal Vescovo (che come sappiamo proviene dalla cattedra di Caltagirone) - , consisterà in un’opera realizzata da un’artista di Caltagirone, con le immagini più significative di Cefalù: per “sposare” questi due splendidi paesi. Sarà lui a consegnarlo.
Il tempo purtroppo è stato inclemente; ieri il nubifragio che ha investito Cefalù, per oltre 35 minuti, ha creato dei danni considerevoli. Non volendo rischiare - poichè si prevedono piogge anche per questa sera -, abbiamo spostato l’evento presso il Pala-basket.
Sarà sempre alle 21.30, e non cambierà nulla nel Programma se non che gli occhi godranno meno. Alle 17, il maestro Ballo con gli artisti andranno a provare l’acustica e a tarare gli altoparlanti e tutto quanto può renderla accettabile.
Ringraziamo gli artisti per accettare di cantare in una condizione non ideale; purtroppo nessuno poteva prevedere un evento climatico, in questo periodo dell’anno, a Cefalù, di queste entità.

Ringraziamo anche l’Assessorato regionale al Turismo che ha co-finanziato la maggior parte delle spese di questa manifestazione; ringraziamo il “Costa Verde”, ringraziamo l’Accademia lirica del Mediterraneo, ringraziamo la Diamond Card, in quanto anche loro si sono fatti carico di buona parte dei costi riguardo la promozione, la pubblicità, l’ospitalità agli artisti; e gli artisti stessi.
Pietro Ballo ha creduto tantissimo in questo progetto. Noi, come Comune, gli siamo debitori non soltanto per il Progetto in sé ma per quello che potevamo fare, ma non siamo riusciti a fare, per le condizioni economiche in cui versa il Comune. Oggi ci troviamo addirittura senza ancora il Bilancio.
Per non sbagliare ancora, la prossima volta ci attrezzeremo per tempo per recuperare maggiori risorse e agire sicuramente con maggiore attenzione nel rapporto con la stampa in generale.

-Il giornalista A. Giordano della “Sicilia” di Catania si era lamentato per per lo scarso supporto di dati ed informazioni al lavoro dei giornalisti

Avrei voluto questa Conferenza oggi - per gli artisti venuti da fuori, com’è stato in altre occasioni -, negli splendidi lidi di Cefalù, sotto il sole. Sarà sicuramente per la prossima volta.

Questa data, quella di oggi, 3 settembre, è una data peraltro che ci ricorda, il triste evento della scomparsa di Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie, di Domenico Russo, degli uomini di scorta.
Crediamo che dedicare un’attenzione - come faremo questa sera - alla sua memoria (per quello che ha rappresentato per la Sicilia, per la svolta nella lotta alla mafia che lui ha rappresentato) sia anche doveroso!
Sono momenti non soltanto di “attenzione ludica” ma che ci devono spingere a riflettere, se vogliamo - ecco - “alzare” un po’ il tono e il livello non solo della città di Cefalù ma della Sicilia. Sposare quanto di meglio la Lirica (Pietro Ballo, Nicola Martinucci, Silvana Froli, la Stimola, e quant’altri hanno dato la loro disponibilità), e la memoria degli uomini che hanno dato la vita per questa terra è importantissimo.
Dico questo non per piagerìa o altro ma per ricordare quanto sta succedendo vicino a casa nostra.
Cefalù è ancora un’oasi felice, da questo punto di vista; non è mai successo nulla di davvero eccezionale - e speriamo che non accada mai (ultimamente vi sono state delle sciocche minacce, via Internet, al Sindaco, ma il cui autore la Polizia ha immediatamente individuato). Ma, negli scorsi giorni, tanti consiglieri comunali del comune di San Mauro, sono stati oggetto di minacce. Ieri, il sindaco di Termini Imerese è stato oggetto di minacce (gli è arrivato un proiettile in una lettera molto esplicita) che facevano riferimento alla stessa fine che ha fatto suo padre: un brigadiere morto per mano della mafia.
Ecco noi, su questo argomento, non possiamo far calare l’attenzione e dobbiamo anzi prendere spunto dalla presenza di un evento così importante come quello del Festival della Lirica per ribadire che la Sicilia è “tanto” dal punto di vista dei suoi figli, degli artisti, della lirica, ma è “tanto” anche sul fronte della lotta alla mafia.
Scusate se vi ho rubato spazio ma è una cosa che noi amministratori sentiamo molto in questo momento.

Martinucci
Prima di tutto, Pietro, noi siamo qui per te. Ci hai chiamato e noi siamo venuti, siamo amici, ci conosciamo da una vita.
E’ la prima volta che vengo qui a Cefalù, ho visto una bellissima città, un po’ caotica come anche Taranto - io sono tarantino -; troppe macchine.
Quella di stasera sarà una cosa bellissima - penso - dobbiamo cantare un po’ tutti, speriamo di farcela; gli anni si sono sempre!
Canteremo qualcosa io e Pietro, se ce la facciamo ancora, Pietro!
C’è il mio amico D’Artegna che è un figlio di buona mamma ma che è un carissimo ragazzo; c’è la signorina Stimola, una brava ragazza, una bellissima voce. Sono felicissimo di essere qui, di ricevere questo Premio. Peccato che non si può cantare all’aperto; sarebbe stato bellissimo ma il tempo non ha voluto. Speriamo che questa sera vada tutto bene. La lirica è così: siamo tutti spaventati e poi, all’ultimo momento, esce il miracolo, il teatro, e va bene tutto bene! Penso che sarà così anche stasera.
Stasera si canteranno delle belle romanze - se ce la facciamo - diciamo.
Mi auguro vadano bene anche le altre manifestazioni. Auguro a Pietro di far funzionare questo teatrino che dice che è molto carino.

Come diceva l’amico assessore, c’è un macello, un casino nel Comune ma anche dappertutto; a Taranto più di qua. Però, io penso che anche con poco, con la buona volontà, con l’aiuto degli amici si possono fare di queste manifestazioni.
Pietro ha avuto una grande idea a fare questa Inaugurazione, chiamare un’artista - potevo essere io come un altro -, ha scelto me. Si possono fare tanti di questi spettacoli con pochissimi soldi, perché quando si chiama un amico, l’amico non viene per i soldi (non siamo pagati; siamo venuti qui per l’amicizia di Pietro. Altri avrebbero fatto la stessa cosa, penso). Per come vanno le cose, se non ci sono soldi, ci sono gli amici che aiutano altri amici, e noi lo abbiamo fatto volentieri con piacere.
Poi, ripeto, non abbiamo mai visto Cefalù: una bellissima città.

Ballo
Io, come parte artistica e responsabile un po’ di tutto il baradan che si è creato, che si attraversa e si attraverserà - ho finito.

Anna Cane , giornalista di “Palermo in Tasca”
Io, da giornalista curiosa, volevo solo sapere qual è il suo stato d’animo; il suo e quello del signor Martinucci, a poche ore dalla Prima di stasera.

Ballo
Beh, il mio stato d’animo è teso come una corda di un violino accordato male; perché fino a quando non si trova l’armonia della corda si tende sempre a tirare o ad allentare. Io, in questo momento, mi sento una corda che si sta accordando.
La stessa sensazione: nervoso, poi mi calmo, mi agito perché non trovo il posteggio e il Vigile non mi fa entrare. Per cui c’è l’assessore Patanella che mi vede arrivare con il sopracciglio alzato e fa: che ci regali un sorriso? Ed io, a malapena, glielo accenno.
Però grazie, alla sua domanda e alla sua veramente squisita gentilezza nel propormi questa domanda, mi ha fatto sorridere, e la ringrazio.

La stessa
È lei, maestro Martinucci, in questo momento, come si sente, nell’attesa?

Martinucci (sconfortato) risponde parlando ancora una volta del traffico, del problema del parcheggio.

D’Artegna
Anche, da parte mia, un ringraziamento a Pietro - un altro vecchio amico assieme a Nicola.
Anche per me è un piacere venire a Cefalù che non avevo mai visitato. Ne ho avuto la fortuna, per merito del nostro “amico della Sicilia”, di visitare frettolosamente già il Duomo che è una cosa meravigliosa. E’ quindi un insieme di cose: il piacere di rivedersi, un modo per conoscere dei posti nuovi, un augurio a Pietro perché vedo che sta facendo ottime cose dimostrando grandi doti non solo di cantante ma anche di organizzatore.
Un augurio che invio a tutti noi cantanti, perché siamo, nell’ambiente, gli unici che mantengono in qualche modo delle idee chiare su quella che è l’Opera, che purtroppo in Italia, in questi ultimi anni, sta scendendo. Vediamo anche soldi che non arrivano e tutto questo caos amministrativo-politico; determinato da che cosa? Da una mancanza di professionisti nei posti chiave!
Quindi un augurio a Pietro, che continui in questa direzione e anzi si allarghi. Un augurio al mio amico Nicola che continui, malgrado la non giovanissima età, a cantare ancora, e un “bocca al lupo” a tutti noi per il Concerto di stasera.

Stimola
Naturalmente grazie anche da parte mia per il graditissimo invito del maestro Ballo. Un "in bocca al lupo”, complimenti veramente per l’organizzazione, il coraggio in un momento così difficile per l’organizzazione di qualsiasi Opera, di qualsiasi spettacolo; e quindi complimenti vivissimi.
Mi auguro, anzi spero - sono sicura - che il maestro Ballo (io qui parlo da giovane, che si affaccia nel mondo della lirica) saprà sicuramente dare spazio anche alle tante voci giovani che ci sono e che aspettano anche delle belle opportunità per debuttare. Spesso si è legati a delle agenzie, e quindi a delle cose molto più grandi. I giovani cercano occasioni per debuttare e sicuramente il maestro Ballo ha tutta la competenza per poter creare dei cast giovani, efficienti. Quindi grazie anche per questo e complimenti.

Ballo
Grazie Gabriella, grazie a tutti. Effettivamente il Progetto che l’assessore e il Sindaco hanno accettato - che io gli ho proposto - è proprio per fare delle “politiche giovanili”, nel senso che questo Teatro dovrà servire a dare delle opportunità a dei giovani talenti, soprattutto locali (perché è giusto che sia soprattutto così: questo il motivo di questa nostra missione) ma anche per darla a “tutti i migliori talenti”, anche internazionali, perché Cefalù è una città internazionale. Bisogna allargarsi; e non più nel circuito solo regionale o nazionale ma anche fuori dai confini nazionali.
Il mio Progetto è stato sempre rivolto ai giovani, soprattutto da quando io sono stato allievo della scuola del Centro avviamento del teatro Massimo di Palermo, 33 anni fa, e sono stato costretto ad emigrare (e, forse, devo dire “per fortuna” perché poi entrai nell’Accademia della Scala di Milano dove li comincerà l’ascesa alla carriera). E lì mi venne il desiderio di istituire a Palermo un’Accademia per aiutare i giovani che non avessero la fortuna e le possibilità che ebbi io. E così nasce cinque anni fa l’Accademia lirica del Mediterraneo, dove ho già tirato fuori dei cantanti, dove l’amico D’Artenia ha sentito il tenore Giorgio Caruso cantare una splendida Lucia.
In cinque anni sono riuscito ad avere anche questa grande soddisfazione per cui Il mio sapere è valso a qualcosa: ad aprire un’Accademia dando una possibilità ai giovani locali e non - perché vengono da tutta la Sicilia, infatti vengono anche da fuori Palermo, da fuori della Sicilia - per una possibilità all’inserimento nel panorama lirico nazionale ed internazionale. Oggi non ci sta più la possibilità per un giovane di entrare e cantare in un teatro.
La possibilità bisogna darla per quanto è il proprio volere e potere. Oggi i giovani si bruciano proprio per questo: guadagno facile, carriera senza sudare, sacrifici di studio zero, è sbagliato. Il mio amico Martinucci - come altri qui - studiamo tutti giorni 3/4 ore, e non siamo mai contenti.
Oggi è facile vedere la televisione come dà falsi messaggi per quelle che sono le meteore dei giovani; e vediamo bambini che cantano da tenori, ragazze giovanissime che cantano da soprano già incallite, e già gridiamo “al miracolo”!
È sbagliato, oggi con un microfono puoi far diventare Caruso o Beniamino Gigli chiunque. I messaggi che manda la televisione sono tutti sbagliati; il cantante lirico non ha bisogno di microfono.
Bocelli ha le corde vocali da tenore - non è una polemica: è un amico, io l’ho sempre detto -, ma senza il microfono non si sente. Un tenore, senza microfono, si sente perché ha allenato la muscolatura della laringe ad uno sforzo che non ha bisogno di amplificazione; anche perché, in teatro, deve “bucare” il famoso muro dell’orchestra.
Tantissimi si servono del microfono e diventano tenori, soprani e fanno una grande carriera discografica.
Questo è un grande errore, non mi troveranno mai d’accordo.

Martinucci
Volevo dire un’ultima cosa: io, il prossimo anno, faccio settant’anni: sono giovanissimo ancora, grazie!