CRM, "Qua e là; tra una novità e l'altra", 03 ottobre 2010: LA CRONACA

ritratto di Daniele Tumminello

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Domenica 3 ottobre la trasmissione di CRM “Qua e là tra una novità e l’altra” ha avuto come ospiti il vicesindaco di Cefalù, Roberto Corsello,


il consigliere comunale del PD, Antonio Franco,

il consigliere del gruppo UDC Cefalù, Vincenzo Liberto,

il sindaco di Campofelice, Francesco Vasta,

e l’assessore al turismo di Campofelice, Massimo Battaglia.

Il prof. Pino Simplicio,

conduttore del programma, ha avviato il dibattito invitando Antonio Franco a tornare sui contenuti della lettera, inviata in settimana a Cefalunews, nella quale il consigliere del PD sviluppava delle considerazioni sulla gestione economica dell’ospedale di Cefalù, sul progetto LATO (che prevede la realizzazione di una nuova struttura nell’area dell’ospedale Giglio-S.Raffaele, destinata ad ospitare un laboratorio oncologico di alta tecnologia e specializzazione), e sul forte e attento ruolo che il consiglio comunale deve esercitare sulla questione.
Raccogliendo l’invito, Antonio Franco

ha chiarito il senso del suo intervento scritto, ricordando di essere stato tra i tanti che, in passato, hanno sostenuto la battaglia affinché Cefalù avesse un ospedale moderno ed efficiente, al posto dell’allora limitata struttura del vecchio nosocomio.
Tuttavia - ha continuato il prof. Franco -

è fondamentale che l’ospedale mantenga una forte vocazione pubblica, nell’offerta di servizi e prestazioni. Negli ultimi tempi, infatti, (e questo era un altro passaggio della sua lettera), l’ospedale S. Raffaele avrebbe “sforato” il tetto di spesa, costringendo pertanto i cittadini o a inserirsi in lunghe liste d’attesa o a pagare per ricevere prestazioni (visite ed esami) più immediate all’interno dell’ospedale.
Il tutto - ha precisato Franco -

rientra nelle legali attività intra moenia, ma mortifica quel ruolo pubblico ed egualitario che l’ospedale deve avere nel rispondere al bisogno dei cittadini. Da qui l’invito all’amministrazione del nosocomio cefaludese a gestire, con una programmazione economica più attenta, il budget di spesa, per far sì che i servizi non gravino poi pesantemente sulle tasche dei cittadini.
Riguardo al progetto LATO, Antonio Franco

ha sgombrato il campo da possibili equivoci e fraintendimenti puntualizzando la sua totale condivisione e precisando che nessuna persona dotata di buon senso può opporsi ad una iniziativa che intende offrire risposte più avanzate ai bisogni dei cittadini. Ribadisce però la preoccupazione di consigliere e cittadino, espressa nella lettera, come da lui stesso riconosciuto, con toni sicuramente forti e provocatori, che il progetto venga approvato velocemente dal Consiglio comunale, senza i necessari approfondimenti e le opportune delucidazioni.
Una preoccupazione, ha continuato il consigliere, nata anche dal fatto che la commissione consiliare preposta all’esame del progetto stesso, non ha approfondito le questioni più delicate, rinviando spesso le riunioni.
Il senso del suo intervento - ha spiegato Franco -

deve pertanto essere colto in positivo, come un richiamo forte all’alto ruolo che spetta ai consiglieri comunali e un invito a non liquidare rapidamente la questione per atto di fede nei confronti dell’autorevolezza del progetto LATO. Ci sono questioni, connesse al progetto, ha spiegato Franco, che meritano un esame attento, in quanto si intrecciano con problematiche di urbanistica, viabilità, ambiente e salute pubblica che è nell’interesse di tutti tenere in grande considerazione.
Chiarita la posizione di Antonio Franco, il prof. Simplicio,

dopo aver salutato l’arrivo degli amministratori del comune di Campofelice, ha quindi passato la parola a Roberto Corsello per conoscere il suo punto di vista in merito alle considerazioni fatte dal consigliere del PD.
Il vicesindaco di Cefalù

ha esordito con una battuta rivolta al primo cittadino di Campofelice ringraziandolo per le manifestazioni estive organizzate dal suo Comune: in questo modo - ha scherzato Corsello -

Cefalù ha potuto concentrare le sue risorse sul risanamento del bilancio, “dislocando” a Campofelice l’organizzazione delle manifestazioni.
Cambiando toni,

Corsello ha poi espresso piena solidarietà nei confronti del Sindaco di Trabia, Bondì, vittima nei giorni scorsi di un grave atto intimidatorio (incendio dell’auto), episodio che sicuramente ricorda a tutti quanto sia difficile svolgere il ruolo di amministratori in un territorio difficile e delicato.
Passando quindi al tema del giorno,

l’avv. Corsello, ha manifestato la convinzione che, al di là dei toni forti usati nella lettera da Antonio Franco, tipici della personalità del consigliere, le questioni dallo stesso poste sono in larga parte corrette. Non si può essere in disaccordo con Franco - ha spiegato Corsello - quando egli afferma che il Consiglio comunale deve scrupolosamente porre l’attenzione sugli aspetti più delicati del progetto LATO e, contestualmente, nessuno, secondo il vicesindaco, ha interesse a portare avanti il progetto stesso senza le dovute attenzioni. Già in passato il Consiglio, a proposito della sdemanializzazione della via Marsala, aveva affrontato la vicenda con grande scrupolo. Comunque - ha continuato Corsello -

il progetto LATO non può essere messo in discussione o diventare oggetto di scontro politico, in quanto la sua realizzazione è di primaria importanza nell’ottica del raggiungimento di un alto livello di specializzazione in ambito regionale. La questione LATO, inoltre, per la sua importanza e la sua eccezionalità impone una deroga al principio per cui è buona prassi non intervenire con varianti al PRG esistente, mentre è in corso l’approvazione dello schema di massima da parte del commissario del nuovo PRG.
Bisogna distinguere nettamente - ha precisato Corsello - la questione LATO da quella relativa alla gestione delle prestazioni e dei servizi offerti ai cittadini dall’ospedale S.Raffaele-Giglio. Su questo ambito infatti Corsello si è detto fiducioso che la direzione dell’ospedale saprà prendere i necessari provvedimenti. Ha ricordato anche lui le vicende degli anni 90 in cui tutta la città lottò per avere a Cefalù un ospedale moderno ed efficiente, evidenziando l’impegno di tutte le istituzioni e delle associazioni di allora. La successiva partenza del progetto che portò il S.Raffaele ad entrare nella gestione dell’ospedale di Cefalù, al fine di garantirne la sopravvivenza, ha rappresentato secondo Corsello uno dei momenti più felici della storia moderna della città. Pertanto - ha chiuso Corsello -

è lui oggi il primo a “pressare” affinché il progetto LATO possa essere approvato ovviamente dopo aver seguito tutti gli approfondimenti e i chiarimenti previsti dall’iter consiliare.
Riprendendo le fila della trasmissione Pino Simplicio ha spiegato che, nella volontà di fare chiarezza su tutta la questione sollevata dalla lettera di Antonio Franco, aveva invitato a partecipare al dibattito anche il direttore generale del S. Raffaele-Giglio, Piergiorgio Pomi, il quale, non avendo potuto garantire la sua presenza, ha inviato una nota scritta di cui lo stesso Simplicio ha dato lettura.



Nella lettera Piergiorgio Pomi si sofferma principalmente sull’attività intra moenia svolta presso l’ospedale di Cefalù. Essa si è resa necessaria, secondo le parole del direttore generale, dal cospicuo numero di richieste e dall’impossibilità di assicurare completamente le prestazioni in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Il mancato versamento da parte della Regione Siciliana di 4 milioni di euro, in ottemperanza al piano di rientro della spesa regionale, non consente al bilancio del S. Raffaele di poter far fronte alle spese non convenzionate. Pertanto nella volontà di continuare ad offrire servizi ai cittadini e nell’interesse della crescita e della competitività dello stesso ospedale nel territorio, al fine anche di arginare la fuga verso altre strutture sanitarie, l’attività intra moenia può rappresentare una soluzione. In questo modo si riuscirebbe a far fronte anche al diritto da parte del paziente di poter scegliere il medico da cui farsi visitare e curare.
Conclusa la lettera di Pomi, il prof. Simplicio ha dato lettura di un’altra nota, firmata dal direttore della LATO dott. Fabio Lunghi, in cui si spiega che “la LATO è una società consortile in cui partecipano il CNR (per il 51%) e, tra gli altri, anche la Fondazione S. Raffaele di Cefalù. L’istanza di variazione urbanistica, citata dal consigliere Franco, è stata presentata al comune di Cefalù il 16 marzo di quest’anno, e ha già ottenuto i pareri favorevoli dell’Assessorato Territorio e Ambiente e del Genio Civile”.
Vincenzo Liberto

è quindi intervenuto sostenendo che la questione LATO e quella delle attività intra moenia devono essere tenute distinte. Concorda con Franco nel dire che bisogna attentamente valutare tutti gli aspetti del progetto, ma è convinto che non esista alcuna pressione particolare sui consiglieri. L’unica vera pressione - ha detto Liberto -

è quella, generalmente condivisa, di avere al più presto a Cefalù una struttura all’avanguardia dal punto di vista della cure oncologiche, che possa garantire tranquillità ai cittadini.
Dopo aver manifestato la sua solidarietà al sindaco di Trabia, ritornando sul tema, Antonio Franco

ha dichiarato di apprezzare le parole del vicesindaco Corsello, ma ha ribadito che le sue preoccupazioni sulle questioni da lui poste restano. Sulle pressioni ha chiarito di averne parlato solo da un punto di vista politico, riferendosi a tutto quello che politicamente può volgere a sminuire l’importanza dei chiarimenti che si possono avere sulla presente tematica.

Commentando la nota del dott. Lunghi, ha precisato che il parere del Genio Civile è sì favorevole ma fissa delle precise condizioni che riguardano la viabilità di sistema. Sulla LATO, dunque, è pronto ad accettare “pressioni” per derogare al PRG al fine di favorire la realizzazione di una struttura che dia principalmente speranza oltre che sviluppo economico, ma riafferma con forza la considerazione sul fatto che tutto il progetto debba seguire un iter consiliare chiaro e trasparente, corredato di tutti i pareri necessari (Soprintendenza, Aps, smaltimento rifiuti speciali, etc.). Inoltre Franco ha ricordato che è già prevista dall’ordine del giorno del Consiglio la trattazione della variante al PRG per la LATO, per cui non c’è in atto alcun tentativo di differire la questione alle calende greche.

Spera inoltre che il giorno della discussione in Consiglio dell’argomento, la gente partecipi numerosa nell’interesse di conoscere tutti gli aspetti e gli sviluppi della vicenda. Infine ha sottolineato la speranza che non ci siano, sulla vicenda, condizionamenti o eventuali boicottaggi da parte della politica regionale. Ha concluso ribadendo con forza la natura volutamente provocatoria e incisiva del suo intervento scritto, in quanto utile ad aprire un dibattito sulle questioni e a risolvere le preoccupazioni della gente.


Si aspetta quindi che la direzione dell’ospedale possa al più presto trovare una soluzione per smaltire davvero le lunghe liste d’attesa. La tentazione infatti potrebbe essere quella di lasciare lunghe le liste d’attesa creando così una discriminazione “classista” tra chi può permettersi di pagare le prestazioni mediche e chi no. Ha rivolto infine un appello al sindaco affinché, nel pieno esercizio del suo ruolo di rappresentante del territorio all’interno del S.Raffaele, possa farsi carico di queste preoccupazioni e favorirne una soluzione.
Roberto Corsello

ha quindi concluso la discussione sul tema dichiarandosi fiducioso nel fatto che al più presto, espletati con attenzione tutti i passaggi consiliari, il territorio possa godere di una risorsa così importante dal punto di vista sanitario.
Pino Simplicio

ha quindi invitato il sindaco di Campofelice, Francesco Vasta, a esprimere le sue considerazioni sul tema ospedale.
Vasta

ha ribadito tutto l’interesse della sua comunità verso le questioni che riguardano l’ospedale S.Raffaele. Ha sottolineato, infatti, che l’ospedale è a Cefalù ma il bacino di utenza include naturalmente i comuni limitrofi. In questo momento - ha detto Vasta - il S.Raffaele offre risposte di alto livello dal punto di vista sanitario ma, riagganciandosi alle riflessioni di Antonio Franco, è innegabile che ci siano delle criticità e che forse non tutte le aspettative della gente sul funzionamento del S.Raffaele sono state appagate.

Ha inoltre dichiarato di guardare, da amministratore di Campofelice, a Cefalù come un centro di grandi fermenti culturali e politici. Gli interventi di Franco, Corsello e Liberto, nel corso della presente trasmissione, costituiscono uno stimolo alla partecipazione politica, per la qualità e la capacità di dialogo tra esponenti di forze politiche diverse. Ha lodato, infatti, l’onestà intellettuale con cui nel dibattito sono state affrontate questioni spinose e delicate come quella sulla variante al PRG, dimostrando una sensibilità comune.

Posto che è deontologicamente scorretto operare varianti al PRG mentre è in corso di approvazione il nuovo strumento di pianificazione, tuttavia ha apprezzato la capacità da parte, di Franco e Corsello, di riconoscere che in questo caso particolare la variante è necessaria per garantire l’avvio di un progetto così rilevante. Ha aggiunto inoltre che proprio per le ricadute extra territoriali del progetto LATO, alla discussione dovrebbero anche partecipare i Consigli comunali dei comuni limitrofi, in quanto l’ospedale di Cefalù è al servizio di tutto quanto il territorio e il comprensorio.
Ampliando l’orizzonte politico della riflessione, partendo come premessa dal brutto episodio di Trabia, Vasta ha espresso con forza la necessità di dare una svolta alla capacità della politica di rispondere positivamente alle esigente della popolazione.
Non è tollerabile - ha insistito il sindaco -

che la politica continui a creare attese nella gente, soprattutto in termini lavorativi, per poi disilluderle.

“Non è possibile - ha spiegato Vasta - fare affiggere la graduatoria dei cantieri di lavoro in tutti i comuni della Sicilia per poi dire che i fondi FAS non ci sono”. In questo modo la politica disillude la gente, che ha sperato di ottenere un posto di lavoro, e finisce con l’alimentare in molti casi la disperazione da cui possono nascere poi gesti sconsiderati e violenti.
Il prof. Simplicio ha quindi avviato un altro tema sintetizzando le iniziative intraprese dal comune di Campofelice per la rivalutazione delle risorse del suo territorio e per attrarre turisti e visitatori.
Il sindaco Vasta ha precisato che spesso, nel valutare i successi della sua amministrazione, ci si sofferma solo sulle manifestazioni che il comune di Campofelice si è preoccupato di organizzare, soprattutto nel periodo estivo, per attrarre turisti e rilanciare economicamente il paese.

Tuttavia la scommessa più importante è stata quella di costruire un’identità attraverso il recupero e la valorizzazione delle risorse del territorio e seguendo una linea amministrativa basata sul concetto di legalità. In previsione delle prossime elezioni comunali, che si terranno in primavera, Vasta spera di essere premiato dai cittadini per le scelte fatte, che sono state orientate principalmente sulla visibilità di Campofelice: la prossima scommessa sarà sulla vivibilità. Ha quindi invitato Antonio Franco a formulare un suo giudizio sulla realtà da lui amministrata.
Antonio Franco

ha raccolto l’invito di Vasta, spiegando che da quell’osservatorio privilegiato che è la scuola, ha potuto apprezzare nei giovani di Campofelice un entusiasmo nuovo e un forte senso di appartenenza identitaria, assente in passato. Certamente, a suo giudizio, le manifestazioni hanno contribuito a costruire la visibilità di Campofelice all’esterno, ma hanno soprattutto unito il corpo civico. Ovviamente, - ha continuato Franco - le complessità del territorio sono sicuramente tante e molte sono ancora le questioni da affrontare, ma l’attuale amministrazione di Campofelice ha rappresentato, anche per la sua capacità di sintetizzare posizioni politiche diverse, un positivo esempio di trasversalità che ha messo al centro del percorso politico un progetto complessivo di sviluppo per il paese e il suo territorio. Augura pertanto a Vasta di poter proseguire la sua sfida nel prossimo mandato.
Pino Simplicio, nel dare la parola all’assessore al turismo Massimo Battaglia, ha precisato che CRM si preoccuperà di invitare anche quelle parti politiche che hanno in mente un progetto alternativo a quello di Vasta.
Massimo Battaglia

ha sottolineato che l’organizzazione delle manifestazioni a Campofelice, non si è limitata solo ai concerti, ma implicano anche tutta una serie di iniziative diverse. Ha ricordato infatti l’ospitalità data al popolo Sarawi, l’ormai tradizionale Festa della Legalità, le feste dei quartieri. Ovviamente la presenza dei cantanti consente a Campofelice e ai suoi luoghi, come la torre Roccella, di essere conosciuti e ammirati nel mondo.
Alla domanda di Pino Simplicio su come economicamente il comune di Campofelice riesce a gestire l’organizzazione degli eventi, Massimo Battaglia ha risposto che solo attraverso un costante lavoro organizzativo e di progettazione è stato possibile accedere ai vari finanziamenti. Ha ricordato che grazie ad un progetto di bonifica e riqualificazione, il comune di Campofelice, ha saputo interamente recuperare l’area della Roccella senza spendere un centesimo.
Sull’argomento è intervenuto il sindaco Vasta,
precisando che il recupero della Roccella ha consentito di utilizzare l’area per la realizzazione di concerti di alto livello come quello dei Deep Purple e dei Litfiba. La visibilità ottenuta ha consentito alla torre Roccella di ospitare, nella settimana successiva, più di 1000 persone a fronte dei circa 3500 visitatori annuali del museo di Imera.

Le manifestazioni costituiscono il viatico per la valorizzazione turistica di un territorio, anche se impegnative da un punto di vista economico. Tuttavia attraverso un’attenta azione di ricerca di finanziamenti, il comune è riuscito a far fronte alle spese.
Massimo Battaglia ha sottolineato inoltre che l’organizzazione degli eventi ha costituito una possibilità di lavoro per molti giovani, direttamente coinvolti dall’amministrazione.
Vincenzo Liberto ha elogiato l’attività amministrativa della giunta Vasta, lodando la qualità del lavoro svolto dal sindaco, proponendolo come esempio di buona amministrazione anche per i comuni vicini.
Il sindaco Vasta, ha concluso la riflessione su Campofelice,

annunciando l’immnente apertura del belvedere di Campofelice che ospiterà una statua bronzea raffigurante Falcone e Borsellino, a riprova della forte sensibilità verso i valori rappresentati dalla battaglia dei due magistrati contro la mafia e l’illegalità.
Antonio Franco ha infine sottolineato l’importanza, per il futuro, di fare rete tra i comuni delle Madonie.
Esaurita questa riflessione, Pino Simplicio ha offerto a Pino Mormino,

un cefaludese che da lungo tempo lavora con il Club Med, la possibilità di offrire una testimonianza sui sentimenti provati da chi per ragioni di lavoro vive lontano da Cefalù.
L’ultimo argomento in scaletta ha visto come protagonista Vincenzo Liberto,

che sabato 2 ottobre ha incontrato a Santo Stefano, Salvatore Glorioso. È stata trasmessa l’intervista realizzata insieme a Franco Turdo, a questo concittadino che partito a piedi da Milano, conta di arrivare a Cefalù nella giornata di Venerdì.