Rocca di nuovo chiusa!!!!Assessore Risponda

ritratto di Sergio Carollo

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Segnalo che anche quest'oggi la rocca è rimasta chiusa fin dalle prime ore di questa mattina.
Vari turisti mi hanno chiesto il perchè...anche presso il locale ufficio d'informazioni turistiche i turisti arrabbiati sono andati a chiedere spiegazioni del perchè la rocca era chiusa.
I turisti si lamentano Caro Assessore....cosi Cefalù rischia di perdere un'attrattività turistica di cui la rocca che sovrasta la cittadina ne è un'imponente fattore.
Il guardiano ancora una volta mi dice che per motivi di sicurezza ha dovuto chiudere anche quest'oggi....è la cosa più grave è che lui stesso mi ha riferito che il comune ha dato a lui stesso la libertà di chiudere o aprire quando e come vuole lui.....stiamo scherzando o cosa caro Assessore!!
Per una volta anche se la critico sempre mi dia una risposta almeno.
Grazie per l'attenzione Caro Assessore
Distinti Saluti
Sergio Carollo
By
Master and Commander

ritratto di Giuseppe Di Majo

Sostegno alla fruibilità della Rocca

Comprendiamo ragionevolmente che il guardiano, unico e solo da circa due anni ed oltre, possa essere anche stanco...... è umano; comprendiamo ugualmente che la rocca possa sentirla sua per l'infaticabile impegno profuso, è giustificabile....ma, tuttavia, tutti siamo utili e nessuno è indispensabile, specialmente di fronte ad un bene collettivo unico al mondo com'è il Parco Naturalistico e Archeologico della Rocca. E'terminata la stagione degli incendi, che anche quest'anno ci ha visti impegnati in prima linea, ritengo pertanto, che alcuni nostri Volontari potranno affiancare l'alacre guardiano nelle attività, se solo l'Assessore - che sicuramente non mancherà di interessarsi alla vicenda, - lo richiederà.
Giubbe d'Italia, Protezione Civile, Cefalù

ritratto di Domenico Ilardo

Ahhhh com'era bella e pulita

Ahhhh com'era bella e pulita la rocca quando Legambiente e protezione civile (e anche il CAI, ancora prima) ne avevano la gestione...

Altri tempi...

ritratto di Alexandre Morello

Bei tempi

Ahhh com'era bella la Rocca quando era sempre accessibile e nessuno la gestiva!

Bei tempi....

ritratto di Sergio Carollo

ASSESSORE!!!!!!!!! RISPONDA QUESTO E' UN ORDINE!!!

SECONDO ME C'è QUALCOSA CHE NON QUADRA...
L'ASSESSORE NON SI FA SENTIRE, L'AMMISTRAZIONE COME AL SOLITO TACE.....E ACCONSENTE CHE LA NOSTRA ROCCA ANCHE QUEST'OGGI è STATA CHIUSA!!!!
ASSESSORE PRETENDO A QUESTO PUNTO UNA SUA RISPOSTA
BY
Master and Commander

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Sergio

L'assessore non è tenuto a darti una risposta per questa via (il blog). La via istituzionale per rivolgere domande alla Amministrazione è quella delle "Interrogazioni" al Sindaco da parte dei Consiglieri comunali.
Alzare la voce (scrivendo in maiuscolo) non fa che indisporre colui cui si rivolge una domanda, per quanto lecita ma la cui risposta non è dovuta (per questa via)!

Al sig. Ilardo ricorderei quanto a suo tempo ampiamente documentato, sia su cefalunews, sia su donlappanio, circa la manutenzione ed il decoro della Rocca in quei tempi di "affido" (peraltro poi censurato da un certo Ispettore Regionale).
Ma fortunatamente oggi non c'è più quel pericolo; c'è un Regolamento che si spera sia attuato concretamente e non resti solo sulla carta!

ritratto di Domenico Ilardo

Può darmi tranquillamente

Può darmi tranquillamente del tu, ci conosciamo già, magari non lo ricorda.

Ricordo tutta la vicenda sulla questione, non si può però negare che allora la rocca era uno splendore e non c'erano questi problemi. Come si può pensare che una sola persona possa garantire apertura e chiusura della stessa??? E' normale che in casi di pioggia, giorni in cui l'affluenza alla rocca sarebbe minima se non inesistente, il sig. Calabrò decida di non aprire.
Alla Rocca non serve un guardiano, serve che qualcuno, non ha importanza chi sia, anche gli operai del comune stesso, facciano un servizio di pulizia e manutenzione dei vari sentieri. Non si può aspettare che Legambiente vada a fare la pulizia com'è successo finora.

Per il resto ho solo un appunto da fare al sig. Calabrò, a cui cmq deve andare il ringraziamento di tutta la cittadinanza per il suo lavoro. Circa un mese fa un gruppo di miei amici è venuto da Palermo fino a Cefalù con l'intento di salire con le mtb sul castello, solo che sono stati bloccati con la scusa che era pericoloso (sono salito tante volte sulla rocca in mtb e non ci vedo niente di pericoloso rispetto a quello che faccio normalmente).
Ora, non so se c'è un regolamento che vieta alle mtb di poter accedere l'ingresso al parco, se ci fosse penso che però lo stesso debba essere affisso all'inizio della scala.

ritratto di Pino Lo Presti

Il fatto è che dalla foto

non ti riconosco, ma mi fa piacere se già ci conosciamo.

Con tutto rispetto per la tua opinione io, dalla mia, dico che: "non si può affermare che allora la Rocca era uno splendore"!

Concordo invece con te quando dici che: "Alla Rocca non serve un guardiano, serve che qualcuno, non ha importanza chi sia, anche gli operai del comune stesso, facciano un servizio di pulizia e manutenzione dei vari sentieri" e, aggiungerei, "della vegetazione tutta e di tutti i manufatti murari". Infatti, in cuor mio sono sempre nostalgicamente legato ai tempi quando ci si poteva andare a qualsiasi ora del giorno e della notte senza "guardiani" (di che poi?)

Se proprio si vuole mettere una sorveglianza questa dovrebbe coprire tutte le ore diurne a garanzia piuttosto della sicurezza dei visitatori - io dico - "standard"!
Ma questo è un problema che deve risolvere l'Amministrazione con l'aiuto, per esempio, di associazioni come le "Giubbe d'Italia" o la "Protezione Civile" comunale.

Mi lasci"stordito" però quando dici:"Non si può aspettare che Legambiente vada a fare la pulizia com'è successo finora". Non sapevo infatti che Legambiente, dopo la fine dell'affidamento del 2008, vi abbia fatto qualcosa e men che mai "pulizia", sulla Rocca! Sei sicuro?

Per quanto riguarda le mtb se sono - come immagino - le infradito o altro tipo di calzature "precarie", hai perfettamente ragione che sarebbe il caso di mettere un cartello informativo giù, già all'inizio della scalinata.
Però che, data la scivolosità e asperità di certi tratti abbiano rivelato una loro pericolosità è vero, specie per i visitatori "della domenica" (anche io ci sono sempre andato con tutti i tipi di calzatura e non ho, come te, mai avuto problemi).
Certo non capisco cosa autorizzi il buon Calabrò a passare dal "consiglio" alla "imposizione". Sò però che non fa nulla senza aver prima parlato personalmente col Sindaco!

ritratto di Domenico Ilardo

Può essere che ricordo male

Può essere che ricordo male sulla pulizia fatta da Legambiente. Ricordo vagamente, ma può essere che mi sbagli, che una mattinata alcuni ragazzi di Legambiente abbiano pulito un pò la Rocca. Ora non mi ricordo se l'avevano in gestione o meno.

ritratto di Sergio Carollo

Oggi 13 ottobre 2010: Rocca chiusa

PRIMA PIOVE,POI SMETTE E POI LA ROCCA CHIUDE!!!GRAVISSIMO!!!!
Ecco i fatti:
Ore 8.00 di questa mattina una forte pioggia ha investito cefalù.
Ore 9.30 la pioggia è finita il cielo si è aperto
è di persona sono andato a verificare se la rocca fosse aperta come da orario affisso nella vetrina dell'ufficio del turismo (vedi allegato) APERTO TUTTI I GIORNI (09.00-17.45).
Ma ahime..... la rocca anche stamattina è chiusa!!!!!!
Qualcuno vorrebbe rispondermi sul perchè di questa sgradevole e grave situazione???
By
Master and Commander

ritratto di Pino Lo Presti

Dovresti chiedere

secondo me: 1° perchè insistono nel chiuderla; 2° perchè chiudendola non provvedono ad incaricare un sufficiente personale. E' chiaro che non può restare chiusa per tutto il giorno ad ogni "stizziata" ma non si può pretendere nemmeno che il buon Calabrò se ne stia tutto il giorno lì quando piove o che faccia "sali e scendi" al variare, durante il giorno, delle condizioni metereologiche!

ritratto di Vincenzo Nastasi

....e se lo gestisse il comune?

ma non in questo modo..... non si può pensare di tenere chiuso un sito cosi importante coma la Rocca, ad ogni minimo cambiamento di tempo..
Non possiamo più permettere che la Rocca resti chiusa ,se per esempio il buon Calabrò è impossibilitato ad andare ad aprire il cancello(potrà anche lui avere una volta tanto la febbre),ricordo che qualche anno fa (chi segue le cose della politica locale sicuramente ricorderà) qualcuno aveva ipotizzato la costruzione di un ascensore interno che avrebbe permesso ai visitatori di salire in cima...Come sempre succede a Cefalù, non se ne fece nulla..(eppure all'Alcantara esiste l'ascensore sotterraneo) Qualche altro aveva pensato di farci su un piccolo punto di ristoro..altri si erano "messi avanti" per pulire il parco Rocca....tutte iniziative che sono andate in fumo..
Ricordo pure che si erano presentati dei progetti... che fine hanno fatto?MISTERO!!!!!!

ritratto di Pino Lo Presti

Con l'approvazione del recente Regolamento

sui Beni Comunali, la Rocca dovrà essere gestita dal Comune e i servizi: pulizia, guide, sorveglianza, etc... affidati ad associazioni attraverso le modalità di un Bando.
Cosa manchi perchè questa gestione si metta in opera occorrerà chiederlo all'ass.re Vito Patanella che della Rocca ha la delega.

ritratto di Gianfranco D Anna

I progetti ci sono, manca la volontà

Come detto in mio precedente commento (http://www.laltracefalu.it/node/2633#comment-1107), già dai tempi dell’Amministrazione Vicari diversi progetti relativi alla gestione del Parco della Rocca giacciono nei cassetti del Comune: da quello della Koinos S.r.l a quello del Consorzio di Associazioni, da quello della Sezione di Cefalù di Legambiente, a quello della locale Sezione del Club Alpino Italiano, a quello delle Giubbe d’Italia.
Personalmente mi auguro che l’approvazione del recente Regolamento porti ad una gestione diretta da parte del Comune ed all’affidamento dei vari servizi ad una associazione come il CAI o Legambiente – o ad entrambe, ognuna per sua la parte di competenza specifica.
Perché il CAI o Legambiente?
Perché sono due associazioni le cui Sezioni di Cefalù hanno da sempre dimostrato una sensibilità assolutamente disinteressata nei confronti di questo importantissimo sito, organizzando, per diversi anni addietro, visite guidate sulla Rocca e all’interno delle sue grotte, e giornate dedicate alla sua pulizia.
Perché sono due associazioni che possono contare sul supporto di una organizzazione a livello nazione con un ampia e collaudata esperienza nella gestione di riserve naturali o di siti di particolare interesse.
Le idee non mancano, gli enti e le competenze non mancano, ciò che manca è la “volontà”!!!

ritratto di Rosario Nastasi

La Rocca di Cefalù

La Rocca di Cefalù, negli ultimi giorni, è divenuto un argomento molto discusso e dibattuto su questo sito, ma prima di esprimere il mio pensiero, vorrei fare qualche passo indietro per ricordare quanto accadde dopo la coogestione di due associazioni locali. L'ex Vice sindaco Sig Mauro Lombardo provò a risolvere o a tamponare la questione della gestione rocca con l'invito rivolto alle associazioni cefaludesi affinchè si facessero avanti; ebbene le associazioni che accolsero la sua richiesta furono due, il circolo Legambiente Cefalù e l 'E.R.A. Parco delle Madonie di Cefalù, mentre un membro del consiglio direttivo di un'altra associazione fece capolino "a punta cantuniera ru chianu" e riprese la sua passeggiata su Corso Ruggero. Cosa si decise in quella afosa giornata di agosto? Si decise di rivederci l'indomani alle ore 16 presso il cancello che delimita l'accesso al Parco naturale della rocca; assieme al Vice Sindaco si iniziò a dare assistenza ai turisti e all'imbrunire si chiuse il cancello. Giù ad apettarci c'era l'ex Assessore Sig Gallà che ci disse che l'indomani ci sarebbe stata una riunione di giunta e che ci avrebbe fatto sapere. Personalmente mi sono preoccupato di lasciare il mio recapito telefonico anche per avere notizie o disposizioni. L'Amministrazione ritenne di non dover dare alcun chiarimento o disposizioni in merito e quindi non se ne fece più nulla. Questi sono gli unici fatti che portarono la vicenda da allora ai giorni nostri. Ma adesso veniamo al dunque: la notra Associazione vanta ben 34 sezioni e 19 delegazioni a livello nazionale( dati ad oggi), vanta anche una sezione Spagnola, i nostri associati sono degli esperti in radiocomunicazioni in regime di emergenza e in virtù di ciò l'E.R.A. assieme al CISAR e ad altre associazioni è fondatrice del RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE RADIO EMERGENZE (R.N.R.E.); inoltre la nostra sezione, oltre a essere formata da Radioamatori, è formata da Volontari che prestano la propria opera a livello logistico e sono in possesso del corso base di primo soccorso BLS. Personalmente non mi esprimo nel giudicare se e come la Rocca debba essere gestita, sicuramente se dei progetti sono stati presentati e non sono stati attuati ritengo che non siano stati ritenuti idonei o fattibili. E' doveroso dire che quando siamo stati interpellati dall'unico Volontario Sig Giuseppe Calabrò non ci siamo mai tirati indietro e tutto a livello ASSOLUTAMENTE GRATUITO, l'amico Calabrò è l'unico che si è occupato da qualche anno a questa parte della rocca di Cefalù ed ha fornito a noi tutti e agli organi preposti i dati sull'affluenza dei visitatori e tutte le difficoltà che incombono sul sito archeologico, quindi ritenendo positiva l'attività svolta spero che questa possa andare avanti. Per quello che ci riguarda noi siamo a disposizione dell'Amminitrazione Comunale, disposizione dimostrata anche per gli ultimi allagamenti del 2 e 3 settembre scorso, invece per chi ci volesse conoscere ecco come fare: sito web www.eraparcodellemadonie.it e-mail eraparcodellemadonie@libero.it oppure info@eraparcodellemadonie.it oppure venendoci a trovare in via Borgo ex ufficio di collocamento, locale messo a disposizione da questa AMMINISTRAZIONE COMUNALE. La sezione E.R.A. Parco delle Madonie e il sottoscritto ringrazia chi tutti i giorni rende possibile l'apertura del cancello di ingresso alla rocca di Cefalù, affinchè essa possa essere visitata e ammirata nel suo splendore. Rosario Nastasi IT9TKS ( nominativo ministeriale) E.R.A. Parco delle Madonie. cefalù.

ritratto di Gianfranco D Anna

Rocca: breve cronistoria dei progetti presentati

Facciamo qualche passo più indietro:

1997: 100 giorni di gestione affidata al CAI di Cefalù. Nel periodo tra il 01 luglio e l’08 ottobre – se non ricordo male – visitano la Rocca di Cefalù circa 15860 persone.
Per la prima volta, davanti a dati ufficiali, qualcuno a Cefalù comincia a fare i conti su ciò che può significare un flusso di turisti del genere che si recano sulla Rocca.

1998: non viene rinnovato l’affidamento al CAI nonostante gli ottimi risultati raggiunti l’anno precedente.

Tralascio volutamente tutta la vicenda relativa al primo progetto presentato dalla Società Koinos.

01 gennaio 2004: il Comune pubblica sulla Gazzetta Ufficiale il Bando Misura 2.03 Por Sicilia 2000/2006 Gestione Innovativa e Fruizione del Patrimonio Culturale del Comune di Cefalù.
Viene presentato un solo progetto da parte della Società Koinos giudicato da una apposita Commissione.
Per inciso, questo è l’UNICO progetto su cui è stato espresso ufficialmente una valutazione di idoneità e fattibilità.

21 febbraio 2005: il Consorzio Kepha (formato dalle associazioni locali: Legambiente, MASCI, Polis Kephaloidion, Kulturforum, Nerinea Natura & Speleologia, SiciliAntica) dopo che nel 2004 per “intralci e disguidi” di varia natura, non aveva potuto partecipare al suddetto Bando Misura 2.03 Por Sicilia 2000/2006, deposita al protocollo del Comune di Cefalù il Progetto “Salviamo la Rocca - Interventi di studio, recupero, tutela, valorizzazione e fruizione del Parco della Rocca di Cefalù” dichiarando, nel contempo la propria disponibilità alla gestione della Rocca.
Dal Comune di Cefalù non è mai arrivata al sottoscritto, in qualità di Presidente pro-tempore del Consorzio, alcuna risposta né ufficiale né ufficiosa.

28 giugno 2006: il Circolo Legambiente di Cefalù, facente parte del Consorzio Kepha, visto il silenzio dell’Amministrazione Vicari, invia al Comune di Cefalù la richiesta per un incontro pubblico per presentare ufficialmente e pubblicamente, la proposta progettuale “Salviamo la Rocca – Interventi di studio, recupero, tutela, valorizzazione e fruizione del Parco della Rocca di Cefalù”

12 gennaio 2007: viene presentato il progetto “Klenia - Rocca di Cefalù”, elaborato da Legambiente Nazionale, in sinergia con Legambiente Regionale e con il Circolo Cefalù-Madonie.
In tale occasione il Sindaco Vicari ebbe a dire: “Ho sempre lavorato per affidare la gestione del Parco della Rocca. La soluzione proposta da Legambiente va nella giusta direzione. E’ stato presentato anche un progetto dalle Giubbe d’Italia e auspico che entrambe le associazioni, per le specifiche competenze, possano trovare le corrette sinergie per una coogestione del sito”.
(http://www.madonienews.it/stampa.php?id_pagina=1785)

Si arriva così all’ “auspicata” cogestione (o forse congestione) tra le due associazioni locali Legambiente e Giubbe d’Italia.

10 maggio 2008: la Sezione del CAI di Cefalù presenta il proprio progetto per la gestione della Rocca (http://www.caicefalu.it/sitocai/progetto_rocca.html)

A questo punto essendo rimasto profondamente deluso da questo stato di cose e dal comportamento dell’Amministrazione Comunale, ho deciso di non essere più parte attiva nelle associazioni di cui facevo parte e di osservare dall’esterno le vicende che riguardavano la Rocca.
Per questo motivo, caro Saro Nastasi, non conosco le ultime vicende a cui ti riferisci quando parli dell’invito rivolto alle associazioni dal Vice Sindaco Lombardo e dell’incontro avvenuto con i rappresentanti di Legambiente e della E.R.A. Parco delle Madonie di Cefalù e non capisco perché tu non dica quale altra associazione non ritenne di partecipare pur essendo presente in Piazza Duomo.
Ad ogni modo il finale è sempre lo stesso “L'Amministrazione ritenne di non dover dare alcun chiarimento o disposizioni in merito e quindi non se ne fece più nulla.”

ritratto di Gianfranco D Anna

Rocca: Perché vedrei bene Legambiente o il CAI

Premetto che non ho nulla da ridire sulle competenze e sull’operato della E.R.A. Parco delle Madonie di Cefalù e della O.N.V. Giubbe d’Italia in materia di Protezione Civile, di servizio antincendio, etc., ma la questione della gestione della Rocca è ben diversa.
I servizi di vigilanza e di pulizia sono certamente servizi importanti, che vanno affrontati per primi, ma essi servono solamente a garantire una fruizione sicura del sito.
Se la gestione si fermasse a questi servizi otterremmo semplicemente la conservazione del patrimonio della Rocca.
Quello che serve è ben altro.
Serve una gestione dalle elevate competenze tecniche, scientifiche e didattiche, in grado di sviluppare la ricerca, lo studio, la documentazione dei dati necessari per un serio programma di recupero, ma soprattutto di VALORIZZAZIONE della Rocca di Cefalù ottenibile attraverso “la promozione e la divulgazione pubblicitaria della Rocca e del suo patrimonio.”, “la promozione ed organizzazione di attività e manifestazioni turistiche, culturali e ricreative; di attività e manifestazioni sportive dilettantistiche e del tempo libero; di corsi di addestramento per le attività naturalistiche, escursionistiche, speleologiche ed alpinistiche, nel rispetto dell’integrità e della tranquillità dei luoghi ed al fine di riscoprire un equilibrato e rispettoso rapporto tra uomo e natura.” (sono tra virgolette perché questi sono alcuni degli obiettivi che i progetti del Consorzio Kepha e di Legambiente si proponevano)
Ecco perché vedrei bene Legambiente o il CAI - o un ente come il FAI qualora fosse stato già presente a Cefalù - perché possono contare su una esperienza ampiamente collaudata nella gestione di riserve naturali o di siti di particolare interesse
Le competenze in materia di primo soccorso BLS, le competenze in materia di trasmissioni radio, etc. da parte del personale impiegato sulla Rocca di Cefalù, qualora non ne fosse già in possesso, possono essere acquisite attraverso dei corsi e, comunque, Legambiente e CAI non sono due società o due caste di cui non si può entrare a far parte se si volesse dare un contributo personale nei servizi legati alla fruizione della Rocca.
Ma tutte queste sono considerazioni MIE PERSONALI che non tutti ovviamente potranno condividere.

ritratto di Pino Lo Presti

Per lo stimato G. D'Anna e il sig. Nastasi

Confesso che sono stato tentato di ripubblicare molti degli inteventi su DonLappanio relativi alla vicenda Gestione-Rocca, soprattutto quando non si ricorda o non si vuole - da parte di qualcuno - ricordare, o si parla in buonafede ritenendo che un Marchio nazionale garantisca qualità anche all'operato di personaggi locali.

Se richiesto potrei tirare fuori anche il materiale relativo al perchè si rese necessario il ricorso al sig. Calabrò, dopo il rifiuto di Legambiente di prestare opera gratuita per meno di due mesi (tra la fine dell'affidamento 2007 e i primi del 2008 in cui Terrasi sperava di trovare una qualche soluzione soddisfacente per L.A.) dopo una estate "d'oro"!

L'intervento di R. Nastasi (che saluto) però mi ha fatto ricordare quanto accadde a metà agosto 2008, quando attraverso il neo Assessore Lombardo, L.A. riprovava a "rientrare" alla Rocca.

Stimato sig. D'Anna - se ha pazienza - legga intanto questo mio intervento su DonLappanio del 19 agosto 2008: "Versanti";
sul tema della Rocca, in termini di progetto, mi riservo di farmi sentire al più presto. Leggerò volentieri le sue opinioni al riguardo.
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Il contesto

Già la sera del 11 (agosto 2008), in attesa dell’inizio dei lavori del Consiglio comunale, mi sono trovato a partecipare ad una conversazione di alcuni consiglieri sul tema Rocca che il consigliere (ancora) Lombardo promuoveva con il suo temperamento ottimista e risolutivo.
Devo anche dire che da più di una settimana, più di un consigliere mi diceva di un rinnovato ciclo di telefonate di Legambiente sul tema orario-Rocca e sulla necessità di portare all’approvazione del Consiglio lo schema di Regolamento di affido dei Beni comunali e del Regolamento a parte specifico per quello della Rocca, che giacciono da mesi

(ricordo come qualcuno allora, su questo blog, osservò come sembrassero “cuciti” apposta su misura per Legambiente).


Il Neo-assessore Lombardo (ora) d’altra parte, era ed è il naturale nuovo delegato dell’imprenditoria turistica cefaludese (presso la Giunta).

D'altra parte, il Circolo locale di Legambiente, col nuovo corso “Castiglia” - già sono anni -, aderendo in pieno ad un articolo dello Statuto Nazionale di Legambiente (che prevede un approccio anche ravvicinato con le tematiche operative del turismo al fine di indirizzarlo verso sviluppi eco-compatibili) svolge meritoriamente da anni quella che io - un pò scherzando - chiamo: “un’opera di evangelizzazione” presso l’imprenditoria locale. Salvatore Culotta spesso mi parlato infatti delle difficoltà di penetrazione che talora incontra nel proporre idee più avanzate - anche sul piano scientifico - al mondo degli imprenditori turistici locali.

Del grado e tipo, comunque di fertilità, del loro rapporto lo testimonia questo passaggio della dichiarazione che su Cefalunews, il 16 maggio 2007, la società Carlton fece in occasione della costruzione del Malik: “... il progetto verrà completato anche seguendo i consigli e gli aiuti degli esperti di Legambiente. Saranno per la prima volta utilizzati per la produzione di energia elettrica dei pannelli fotovoltaici che ...”.
(Nello stesso testo si può leggere, volendo anche di una non meglio specificata “chiusura prevista dopo le 19.00”, o anche che “Tutte le strutture sono compatibili con l’ambiente, non inquineranno e verranno tutte smontate alla fine della stagione”, ma questo è un altro discorso).

Che i turisti si lamentassero presso la locale Azienda del Turismo per gli orari di chiusura della Rocca è cosa di cui gli impiegati si sono fatti voce civilmente in più occasioni. Più misteriosa è la ragione degli albergatori (se aveva ragion d’essere la domanda che alcuni turisti fecero, nel tardo pomeriggio del 13 agosto scorso, ai piedi della Rocca, proprio al Consigliere Lombardo e all’ass.re Gallà - presenti Paola Castiglia, Salvatore Culotta e un volontario della Protezione Civile del gruppo radioamatori (di cui mi dispiace non ricordare il nome)-; dopo i soliti compiacimenti, chiesero come mai la Rocca non venisse affatto pubblicizzata negli alberghi!


Forse l’interesse dell' "imprenditoria-turistica" risiede nelle prospettive di una futura gestione dell’ ascensore e servizi vari connessi? E’ una domanda - la mia - banale!
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I fatti del 13 agosto 2008

Ma cosa ci facevano le persone che ho citato, nel tardo pomeriggio del 13, ai piedi della Rocca? Vi erano appena discesi discutendo della nuova situazione che si era venuta a creare con lo “sciopero” indetto dal sig. Calabrò (che aveva dall’inverno tenuta aperta la Rocca). Sciopero preannunciato dal momento che aveva sentito che Legambiente voleva venire a prolungare, con personale proprio, l’orario di apertura sino alle 19.30 (l’orario del Calabrò, sin’allora era stato sino alle 16.00).
Cosa fare?
Il Consigliere Lombardo, certamente non insensibile alle istanze “ambientaliste” ed imprenditoriali della nostra città, già la sera del 11 aveva preso la decisione di fare qualcosa.
Il giorno dopo, su Donlappanio, il famoso “Appello” ai cittadini e alle Associazioni. Il 13 la “Risposta di Legambiente”, in cui si specifica la natura di protesta e non di “collaborazione” del loro gesto di offerta. Vi diceva il Presidente del Circolo G. Ajello: ”... il nostro senso di responsabilità ci ha fatto decidere di accettare la sfida lanciata dal consigliere comunale Mauro Lombardo”. “Abbiamo già teso la mano in passato più volte ai bisogni dell’amministrazione, ma nella maggior parte dei casi i nostri appelli sono sembrati un’eco, che ritornavano al mittente come vuoto flatus vocis”.
Commenta poco dopo S. Culotta: “È ora che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità, selezionando in modo critico il migliore dei programmi di gestione, scegliendo in questo modo di svoltare verso la via del professionismo” - conclude la “Risposta”!


Già la sera del 12 si seppe che intenzione di G. Calabrò era quella di riconsegnare le chiavi al Sindaco da cui le aveva ricevute.
 Verità fu che lo stesso non aprì come al solito il cancello della Rocca, il mattino del 13. Ma lo dovette "obbligato" (perchè, già dopo aver consegnato all’ass.re Gallà le chiavi, fu da questi gentilmente pregato di andare ad aprire - un’ultima volta almeno - ma si rifiutò) ai Carabinieri che dovevano farvi un sopralluogo. Avere confidenze dall’Arma e cosa impossibile anche ai veri giornalisti, dunque non saprete mai da me se sono stati “chiamati” e a fare che.

Non sò da che ora il Consigliere Lombardo, la sig.na Castiglia, S. Culotta e quel volontario (di cui non ricordo il nome) si trovassero sulla Rocca il pomeriggio del 13. Ma l’ass.re Gallà, al telefono - richiesto di un mio incontro - mi disse che vi stava salendo in quel momento (la voce era infatti affaticata) e che lo avrei potuto aspettare “giù” fra una ventina di minuti; erano appunto le 19.00, le 19.30 quando li vidi scendere!
Si discuteva appunto su cosa “fare”.
Naturalmente io proposi subito: perchè non lasciarla finalmente aperta come “prima”?
 Per quanto, per verità di cronaca, quel volontario della Protezione civile dei radioamatori dichiarasse con certezza che loro avrebbero assicurato l’apertura, al mattino, sino alle ore 13, non ho colto quale fosse a quel punto la disponibilità di Legambiente.

La mattina seguente, quindi del 14, lo stesso ass.re Gallà convinceva il recalcitrante sig. Calabrò a riprendere la sua benemerita opera. Come certamente benemerite sono state le intenzioni e gli atti volti a prolungarne l’orario di apertura sino alla 19.30.
La stessa mattinata veniva fatto circolare un volantino del Comune che indicava i nuovi orari: 08.30/13.00 - 16.00/19.30.


La sera del 13 - lo posso assicurare - l’ass.re Gallà ancora non sapeva se il Calabrò potesse rientrare dalla sua decisione; non capisco come quindi potesse, senza una alternativa certa, comunicare alle Associazioni, che si erano rese disponibili, che il loro contributo “non era più necessario”, come risulta dall’intervista di Cefalunews a S, Culotta di oggi, 18 agosto.

Proprio questa sera, 18, l’ass.re Gallà, richiesto telefonicamente da me sul punto, smentiva assicurando che non vi era stata alcuna forma di rinuncia o di rigetto da parte della Amministrazione delle disponibilità offerte ma che, di comune intesa , si era convenuto che la soluzione del problema venisse spostata più in là con il più rapido inserimento tra i punti all’O.d.g., di uno dei prossimi Consigli comunali, del Regolamento di Affido e di quello della Rocca in particolare. Lo stesso Gallà, alla mia domanda: “e se il Calabrò non fosse rientrato dalla sua decisione?”, rispondeva: “E, allora avrei dovuto fare un discorso diverso, pregando chi si era reso disponibile di fare il possibile di fronte alla nuova emergenza”!

Non ha sostegno l’eventuale idea che l’Amministrazione da incosciente abbia rifiutato contributi da alcuno. “ Si era convenuto di comune intesa ”; d’altra parte l’obbiettivo di Legambiente - come dichiarato - era quello di sollevare il problema mutuando una forma di protesta da un così alto Insegnamento quale fu quello di Danilo Dolci, insigne sociologo e meridionalista. Nè nessuno avrebbe potuto d’altra parte pretendere che, “sbilanciate” dallo sciopero indetto da Calabrò, le pur volenterose associazioni improvvisassero d’improvviso ora - a ferragosto - un servizio di 11 ore al giorno, sino alla fine del mese!

Già lo sciopero del sig. Calabrò; nessuno ne ha parlato, nessuno - tranne Gallà - gli ha parlato, o fatto un’intervista; il suo nome quasi non è stato pronunciato, riferendosi a lui come al “volontario”. E’ vero anche che ci vuole molta pazienza e attenzione per comunicare con lui!
 (...) 
Per intanto, sono stato da lui incaricato questa sera di dare pure la notizia che da domani - martedì 19 - terrà la Rocca continuativamente aperta dalle 09.00 alle 19.00 sino a che non cambia il tempo. Mi ha pregato di darne comunicazione all’ass.re Gallà, nella prima mattinata.

ritratto di Gianfranco D Anna

A Pino da Gianfranco D’Anna

Anzitutto, grazie per la tua stima e per l’interesse dimostrato riguardo ai miei interventi.
Avrei piacere che mi dessi del tu e mi auguro di poterti incontrare presto di persona.

Ho letto con molta attenzione il tuo resoconto preciso e puntuale su quanto avvenne nei giorni a cavallo del ferragosto 2008 e di cui ero totalmente all’oscuro, nonostante la grande amicizia e più che mi lega a Totò Culotta e Paola Castiglia, perché, come detto nel mio precedente intervento “Rocca: breve cronistoria dei progetti presentati”, dopo tanto tempo dedicato alla questione della salvaguardia della Rocca, quel matrimonio più che “auspicato” tra Legambiente e Giubbe d’Italia è stata per me “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” (non voglio qui soffermarmi sul perché della mia decisione “di non essere più parte attiva” in quanto abuserei troppo della tua ed altrui pazienza, spero, se vorrai, che ci sia l’occasione di parlarne a quattr’occhi).

Tornando alla questione, chi mi conosce sa che io ho sempre creduto nell’importanza del Volontariato e, soprattutto, nell’importanza del condividere e del trasmettere agli altri ciò che si è avuto la fortuna di apprendere prima da gente più esperta.
Ma a Cefalù, le Amministrazioni e gli Assessori che si sono succeduti negli ultimi anni hanno finito col pensare che il Volontariato era lo strumento perfetto per “tamponare” a costo zero, o a costi irrisori pari alle spese vive, tante mancanze - dai cartelloni delle manifestazioni estive, natalizie etc. alla salvaguardia della Rocca.
Ma “Tamponare” vuol dire “Rimediare alla buona e provvisoriamente a una situazione incresciosa o difficile” ed è proprio quel “provvisoriamente” che non va d’accordo con l’idea di una gestione che punti alla valorizzazione.
Bisogna PROGRAMMARE per valorizzare; ma il programmare richiede del tempo e, quindi, delle certezze.
Bisogna avere la certezza che quel che si fa adesso non vada perduto subito dopo.
Ribadisco il mio augurio che l’approvazione del “Regolamento per la gestione, l’utilizzazione e la concessione in uso dei Beni demaniali e patrimoniali del Comune di Cefalù” sia l’occasione per tornare a sedersi attorno ad un tavolo e discutere seriamente e, soprattutto, apertamente e pubblicamente - senza incontri ed accordi privati – della gestione della Rocca.
Se questi saranno i presupposti, sarò lieto di dare nuovamente il mio piccolo contributo.