Bandi europei, nuove regole per i valutatori

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di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. Valutatori si cambia. Il business degli esperti esterni chiamati a esaminare le domande per i vari bandi di Agenda 2007 verrà sottoposto a nuove regole. L’assessore alla Formazione, Mario Centorrino, ha annunciato l’avvio di una nuova selezione per essere inseriti nella long list da cui i dirigenti attingono per assegnare gli incarichi. Un affare non da poco: per ogni seduta di lavoro gli esperti chiamati dalla Regione incassano 200 euro lorde, che diventano 250 se si risiede fuori Palermo in una località distante almeno 250 km. Entro una decina di giorni - ha assicurato Centorrino - il nuovo bando verrà pubblicato e si aprirà la corsa a diventare valutatori. Il vecchio elenco è in vigore da due anni. Le direttive per scrivere il nuovo bando sono già state inviate dall’assessore al dirigente: «Aggiorneremo la long list - ha detto Centorrino - prevedendo che per esservi inseriti sarà necessario il possesso di specifici titoli accademici». Il caso dei valutatori era stato sollevato ieri dal Giornale di Sicilia: malgrado una spesa già certa di 281 mila euro per pagare 45 esperti che hanno lavorato almeno 25 giornate ciascuno, i bandi che prevedono la creazione di stage retribuiti non sono mai arrivati al traguardo. Alcune graduatorie sono state bocciate dalla Corte dei Conti, altre sono in fase di redazione. E così si rischia di perdere 333 milioni che occorre sbloccare entro fine anno, pena la restituzione a Bruxelles. L’assessorato ieri ha ammesso che nei decreti di nomina (e di individuazione dei compensi) fatti dal vecchio dirigente, Patrizia Monterosso, erano presenti «incongruenze» che fino a ora hanno impedito il pagamento dei 45 valutatori. Centorrino ha però assicurato che i soldi arriveranno entro la prima decade di novembre.
È invece una vera e propria corsa contro il tempo, quella per portare al traguardo tutti i bandi. Centorrino ha assicurato in commissione che oggi verranno pubblicate sul sito www.sicilia-fse.it le graduatorie definitive dei bandi Antichi mestieri (2 mila stage retribuiti con 400 euro al mese) e Work experience (1.500 stage da 800 euro al mese). Ma si attende nel frattempo l’ultimo via libera della Corte dei Conti. Una pioggia di osservazioni e ricorsi fa marciare al rallentatore altri tre bandi molto attesi. Centorrino ha detto che sul bando Sviluppo dei saperi (180 milioni per migliaia di stage) pesano 964 «osservazioni» che i valutatori stanno ancora esaminando. Sul bando numero 12, la parte del piano dei corsi regionali finanziati dall’Ue, ci sono 287 osservazioni da superare e nell’attesa restano nei cassetti 48 milioni. Infine, per tre delle quattro linee di intervento del bando che investiva 18 milioni nelle professioni legate al mare sono arrivate 1.200 domande la cui valutazione è ancora in corso. Mentre una quarta parte di questo bando è stata impugnata davanti al Tar. E così il bilancio dei fondi a rischio sale a 399 milioni. Ma per Marianna Caronia (Pid) «in realtà a rischio ci sono oltre 800 milioni. L’attività di spesa dei fondi europei in questo settore è paralizzata e a fine anno perderemo parte dei fondi. Il mondo del cabotaggio è particolarmente penalizzato, il bando a loro destinato è il più indietro, eppure questo settore è quello che meglio di tutti metterebbe a profitto questi investimenti». I capigruppo di opposizione, Rudy Maira (Pid), Innocenzo Leontini (Pdl) e Cateno De Luca (FdS) hanno chiesto di «bloccare la riforma della formazione che il governo ha varato per via amministrativa. Un atto che calpesta le prerogative del Parlamento».
Fonte: www.gds.it