Schifani contro il nuovo governo Lombardo

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Da:www.repubblica.it
No a una nuova maggioranza in Sicilia. E se non si ripristina la coalizione che ha vinto le elezioni, «meglio tornare alle urne». Arriva con gli auguri di Natale la bocciatura di Renato Schifani al nuovo progetto di giunta regionale elaborato da Raffaele Lombardo. Un progetto che prevede un governo di minoranza che dovrebbe essere composto dall'Mpa e dal Pdl Sicilia di Gianfranco Miccichè e dei finiani. Il varo è previsto per la fine dell'anno, ma Schifani si oppone.
«Sono contrario ai cambi di maggioranza, alle ricomposizioni e alle scomposizioni. Una coalizione è rappresentata dal suo leader. Il trasformismo nuoce alla credibilità della politica in Sicilia come a Roma», ha detto il presidente del Senato a margine dell'incontro con i giornalisti per gli auguri natalizi a Palazzo Giustiniani.
«La mia regione - ha aggiunto - ha tanti problemi di legalità, infrastrutture, uso dei fondi Ue. Per risolverli non serve vivacchiare alla giornata, ricorrendo a trasformismi, disgregando e riaggregando maggioranze diverse da quella scelta dagli elettori: meglio fermarsi due mesi e dare alla Regione un governo stabile, coeso e in sintonia con il volere degli elettori. Mi auguro che il presidente della Regione lavori per ricompattare la maggioranza». Ma se questo non dovesse accadere (e al momento non sta accadendo) non resta altra strada, secondo Schifani, che «il ritorno alle urne».
Ieri pomeriggio, intanto, i dirigenti siciliani del Partito democratico hanno incontrato il loro segretario nazionale Pier Luigi Bersani che ha approvato l'avvio di una trattativa con Lombardo per realizzare insieme le riforme, a cominciare da quella sullo smaltimento dei rifiuti.
Anche su questo punto Schifani è critico: «Mi auguro che le forze dell'opposizione non si prestino a politiche di appoggio esterno, perché pagherebbero cara questa scelta, anche in termini di immagine». Il presidente del Senato è il punto di riferimento, assieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano, dei deputati regionali del Pdl che fanno capo all'area cosiddetta lealista da mesi in confitto con il gruppo di Miccichè e dei finiani di Sicilia.