Il turismo non è un piatto di spaghetti e un tetto sulla testa.

ritratto di Giusi Farinella

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Il turismo non è un piatto di spaghetti e un tetto sulla testa.
E' qualità totale con zero difetti.
Un obiettivo normale in un paese normale, ma ho serie difficoltà a considerare Cefalù un paese normale, principalmente leggendo gli interventi a seguito di miei articoli, duri ed inutili contro di me.
Non c'è partecipazione, non c'è reale scambio, solo polemica e volgarità.
Tutto questo ha ragione di essere a causa delle frustrazioni che derivano dalla vita quotidiana di certi personaggi.
Frustrazioni che generano fenomeni di insicurezza tali da scatenare paure e rabbia, in una escalation (attenzione) che può portare effetti quale la xenofobia, l'isolamento, la depressione, in una parola l'infelicità.
Il turismo, al contrario, è fondamentalmente condivisione.
La condivisione delle proprie ricchezze culturali, paesaggistiche, storiche, umane.......
E' un territorio accessibile, pulito e sicuro.
Un prodotto è turistico dove gli abitanti e principalmente gli addetti riescono ad esaltarne il fascino e a fare approfondire l'emozione di ciò che la natura e la storia ci hanno consegnato: un bacino culturale eccezionale, un clima e un territorio fantastici.
Il turismo è professionalità certa e non svendere escursioni o fare scorretta concorrenza o rubare turisti ai Tour operators che investono milioni sulla destinazione Cefalù, fino a farli scappare.
Ci sarebbe tanto da fare, altro che insulti, ma si dovrebbe parlare in termini costruttivi, cosa che in un paese normale dovrebbe essere naturale, ma Cefalù non è un paese normale.
Ci vorrebbe, in un paese che non è normale come il nostro uno strumento per dare un aiutino alla cultura del turismo che purtroppo latita da noi.
In conclusione prima di proporre progetti e iniziative sarebbe meglio occuparsi di mandare molti dei così detti operatori turistici ad apprendere l'ABC del turismo (anche se laureati).
Tutti a scuola

ritratto di Piazza Luigi

nessun insulto da parte mia...

Egregio Signor Farinella,
vedo da questo suo articolo che lei è molto amareggiato,mi dispiace molto,mi creda,spero di sbagliarmi ma il suo dispiacere un po’ è anche il mio,il vedere un territorio come il nostro,bello,suggestivo e molto attrattivo che madre natura ci ha dato e non sfruttarlo come si deve per promuovere un'economia che porti benessere a tutti è molto deleterio,il turismo penso che dovrebbe essere sostenibile e rispettoso dalle tutte le parti in causa "turista,residente,natura".Poi potrò anche sbagliarmi ma l'ho già scritto precedentemente,non vorrei essere frainteso,io esprimo soltanto quello che molto umilmente penso e rispettando tutti e soprattutto chi da molti anni si occupa attivamente di questa attività come anche lei fa da decenni egregiamente in questo paese. I miei pensieri da profano sono soltanto i pensieri di uno che è nato in una ridente cittadina che ha sempre vissuto di turismo e che quindi non rinnega una politica rivolta a questo settore (l'ho anche detto in precedenza),soltanto mi piacerebbe che ci fosse una certa attenzione anche nei confronti dei residenti(specialmente degli abitanti nel centro storico) che a volte subiscono delle situazioni non proprio belle,magari transitorie, a causa di certe attività parallele che il fare turismo comporta.
Se ho ben capito il suo messaggio,anche lei come me auspicherebbe la collaborazione da parte di tutti e soprattutto da chi fa turismo come lei e dalle istituzioni addette,penso che se avvenisse ciò potremmo finalmente gridare al "miracolo".Io ci spero ancora e penso che ciò servirebbe davvero al bene del paese perchè finalmente ciò ne farebbe ripartire l'economia e porterebbe benessere a tutti noi...tutto quì quello che molto umilmente penso da cittadino e penso anche di non aver offeso nè insultato nessuno,almeno di questo ne sono sicuro in quanto io sono abituato a rispettare le opinioni ed i pareri degli altri,poichè in una società civile che si rispetti questo è basilare e poi anche se ci si confronta magari con idee diverse il confronto è uno stimolo attivo che magari ci porta anche ad aprirci a nuovi pensieri od a restare profondamente abbarbicati alle nostre idee...ma tutto ciò nel massimo rispetto delle individualità e dei pensieri altrui…almeno questo spero che si sia capito…poi magari se ho sbagliato o se sono stato frainteso a parlare di un argomento del quale non ne so molto a livello organizzativo penso che possa capitare…non me ne faccio un cruccio,l’importante è che se ne parli…

ritratto di Giusi Farinella

Gentile Luigi

Gentile Luigi,
Mi spiace che si sia sentito chiamato in causa, ma assolutamente non mi riferivo a Lei, nel mio diciamo sfogo.
Trovo invece interessanti e opportuni i suoi interventi sul turismo e anche le sue "provocazioni", che sollevano sempre aspetti interessanti legati al nostro settore.
Spesso il mio obiettivo è quello di dare un esempio, non solo ai colleghi ma a tutti quelli che ricavano utili dal turismo (credo che siano tutti gli abitanti di Cefalù), e tentare di focalizzare l'attenzione sulle problematiche del settore "turismo" , che ripeto rappresenta l'intera economia cefalutana.
E' indiscutibile che ciò che ci manca è parlare, una volta per tutte, di "prodotto Cefalù", che è fonte primaria per il nostro paese e che si faccia finalmente "Sistema".
Le associazioni di categorie, il consorzio, sono e rimarranno esperienze negative per il nostro paese, hanno solo diviso le categorie e gli imprenditori del turismo; rappresentano solo fazioni, non uniscono, non creano sistema ..... tutt'altro.
Mi piace ricordare che il turismo è la sola fonte economica che non può delocalizzare, quindi è importante che veramente si faccia marketing a livello "Cefalù" e che una volta per tutte l'industria "Cefalù" funzioni e può funzionare solo facendo "sistema".
E' importantre che le infrastrutture funzionino, la città sia pulita e accogliente, i servizi ben organizzati, i cittadini ben disposti all'accoglienza, un porto ..... ecc. ecc....
Ultimo ma non meno importante, la formazione e l'inserimento degli addetti nel mondo turismo.
La formazione a oggi la più carente in assoluto a Cefalù, solo avventurieri che pensano all' oggi cioè spennare il turista. attraverso scorrettezze e sleale conocrrenza, causando un danno all'intera comunità cefalutana.
Questo non è pensare al futuro, tutto ciò non paga.
Cefalù dai T.O. è considerata una destinazione difficile dove è difficile dare ottimi servizi poichè costano, e dovendo fronteggiare la concorrenza delle basse tariffe il risultato è: bassi e scadenti servizi.
E' un bene che nascono nuovi alberghi, ben vengano nuovi ristoranti o bar, ben vengano nuove idee, pescatori o artigiani che lavorano guardando al turista e al turismo, ma bisogna essere preparati per dare "qualità" e non "quantutà".
Insomma c'è tanto da fare ma (ripeto) dobbiamo parlarne in modo costruttivo .........
Scusi ma ripeto non mi rivolgevo a Lei, saluti cordiali

ritratto di Piazza Luigi

Cordiali Saluti anche a Lei...

Egregio Signor Farinella,
La ringrazio per la sua risposta e per avermi dato ancora delle delucidazioni su quello che per Lei è fare turismo e posso dirle che mi trova d’accordo su molti punti di quello che Lei scrive.
Anche io ho detto ad esempio "qualità e non quantità"e poi come Lei e penso anche molti,mi piacerebbe vedere una Cefalù accogliente, pulita e soprattutto decorosa sia per il residente che per il turista che viene a visitare la nostra bella cittadina….
Per il resto come ho detto l’importante è che se ne parli e che soprattutto le idee comincino a circolare liberamente e che si cominci a lavorare facendo si che per il prossimo anno ci possa essere magari una migliore qualità ricettiva e di vita sia per noi indigeni che per i turisti che ancora vorranno visitare la nostra bella cittadina.
Un ultima cosa,non c’è bisogno che Lei si scusi…quando il confronto di idee è libero ed aperto ed avviene soprattutto nel pieno rispetto delle individualità e dei pensieri altrui allora può capitare magari di non condividere in tutto e per tutto un certo tipo di discorso ma di far si che anche quello possa essere detto e discusso civilmente ed apertamente,io sono fatto così…
Alla prossima…Cordiali Saluti