Palermo: operazione “triade” dei carabinieri si costituisce uno dei soggetti ricercati: era in Germania.

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Nel corso della notte, il ricercato Corsello Loriano, destinatario di un provvedimento cautelare emessi dall’Ufficio del GIP del Tribunale di Palermo, che già ha portato in carcere 65 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, si è costituito presso la Compagnia Carabinieri di Termini Imerese.

Il Corsello, nato a Zurigo, classe ‘64 , residente a Collegano, da tempo è emigrato in Germania, nella città di Rodolfzell, ove lavorava, quale cuoco, in un ristorante italiano del posto. Lo stesso vanta precedenti specifici per stupefacenti: nei suoi confronti la DDA di Palermo aveva già attivato, presso il Ministero di Grazia e Giustizia e l’Interpol, le procedure per l’emissione di un mandato di cattura europeo, che in pochi giorni lo avrebbe condotto, a cura della polizia tedesca , in cella.

Il predetto risultava direttamente collegato a CASCIO Danilo: i due costituiscono l’appendice dell’associazione per delinquere più spinta verso il confine est della provincia di Palermo, ed infatti operano tra Cefalù, Campofelice di Roccella, Collesano, e Buonfornello. Il CASCIO si riforniva di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, da TARGIA Domenico, per poi rivenderla al suo portafoglio di clienti abituali.

Corsello si occupa del ritiro della “merce” ed opera quale corriere: in una precisa circostanza, su indicazione del CASCIO, si incontra con TARGIA per ritirare numerose dosi di cocaina: lo scambio avviene presso il distributore Agip di Buonfornello sulla A-19 Palermo-Messina.

Dalle intercettazioni svolte sul predetti soggetti, emergono alcuni degli elementi che hanno caratterizzato le indagini dell’Operazione TRIADE: in primo luogo l’utilizzo di un linguaggio in codice, al fine di eludere le investigazioni delle forze dell’ordine: CASCIO Danilo chiama TARGIA e gli chiede “…eh dimmi una cosa…siccome mi servirebbero…che ti posso dire un CINQUE RUOTE!” (riferendosi chiaramente alla sostanza stupefacente, nella misura di 5 grammi) .

Inoltre gli indagati, esperti professionisti degli stupefacenti, sono in grado di testare la cocaina al fine valutarne il grado di qualità; si noto in proposito questo dialogo: CASCIO chiede al TARGIA“…eh dimmi un’altra cosa…ma quella li …era molle! …ma come mai?” (riferendosi alla qualità della sostanza stupefacente precedentemente acquistata) e quest’ultimo risponde “…no…buona è…come quella che ti ho data a te” ed aggiunge “…era un po’ oleosa …ma era uguale a quella però …Danilo!”.

Lo scambio alla fine viene concordato e, dopo la consegna della cocaina, il TARGIA chiama Corsello Loriano, incaricato del ritiro dal CASCIO e gli chiede “…come va? Com’è?” (riferendosi alla qualità della sostanza stupefacente) e Corsello gli risponde “…no buono va …bene…perché…si…si…si perlomeno fino adesso…anche perché gli altri…gli altri ragazzi non li ho visti…io l’ho visto un pochettino…sembra che va bene…adesso vediamo cosa dicono gli altri!” e TARGIA gli risponde “…ti ho portato sempre il motore che gli piace a Danilo (CASCIO)…capito?”.

(fonte melitonline.it)