Consiglio Comunale del 19 novembre 2010 – Cronaca Flash

ritratto di Staff

Versione stampabile

Presenti: Lapunzina, Fatta, Franco, Lo Verde, Gattuso, Liberto,Calabrese, Barracato, Greco, Messina, Noto, Scialabba, Sideli, Mangano, Rasa.

La seduta del Consiglio Comunale è stata dedicata, in gran parte, alla discussione in merito ad un recente pronunciamento della Corte dei Conti, datato 28/10/2010, con il quale il tribunale contabile muove pesanti rilievi ed evidenzia forti criticità in merito al rendiconto dell’anno 2008.
Tale documento contabile era stato approvato, tra forti polemiche, lo scorso 25 febbraio nel corso di una seduta incandescente durante la quale si era manifestata, tra l’altro, la forte contrarietà del gruppo del P.D. che aveva pubblicamente dichiarato di ritenere tale documento viziato dalla presenza di residui attivi inesistenti e da altre criticità contabili.
A distanza di diversi mesi La Corte dei Conti, dopo aver ascoltato in pubblica seduta l’Assessore al Bilancio del Comune di Cefalù, dott. Cocco, ha emesso una ordinanza con la quale si avanzano forti critiche al documento contabile in questione e si ordina al Comune di Cefalù di predisporre “le necessarie misure correttive” nel termine di 90 giorni.
In particolare i giudici affermano che “risultano presenti ancora in contabilità residui attivi riguardanti la gestione dei PRUSST, nonostante il responsabile del servizio finanziario abbia attestato che i residui attivi derivanti dai PRUSTT sono stati cancellati nella revisione dei residui afferenti il conto del bilancio 2008”. La Corte evidenzia, inoltre, tali residui “scomparsi” in sede del conto consuntivo 2007 sono “ricomparsi” durante l’esercizio 2008.
I Giudici contabili, inoltre, rilevano nella contabilità del Comune di Cefalù, la presenza delle seguenti criticità:
1) presenza di debiti fuori bilancio che, alla data del 31/03/2009, erano pari ad euro 10.799.473,64;
2) presenza di uno strutturale deficit di cassa che, alla data del 31/05/2010, ammontava ad euro 3.564.139,87;
3) forte consistenza, anche a causa della cronica carenza di cassa, di residui passivi ammontanti ad una media pro-capite pari ad euro 1.501,75;
4) insussistenza e incerta esigibilità dei residui attivi al 31/12/2008 relativi alle Entrate dei titoli I e III nonché la presenza di debiti fuori bilancio che ammontano a euro 10.799.473,64 ;
5) presenza di residui attivi per un importo totale di euro 1.019.948,37 che fanno riferimento a N° 12 determinazioni riportanti il N°1 e le date del 31/12/2002, 29/12/2003, 31/12/2003, 22/12/2004, 31/12/2004, risultanti inesistenti tra gli atti dell’Ente;
6) presenza di previsioni di entrate che si sono rilevate, a consuntivo, non attendibili;
7) l’evidenziata necessità di procedere ad un riaccertamento dei residui attivi e , conseguentemente, in considerazione della inevitabile refluenza sul risultato di amministrazione, alla riapprovazione del documento contabile in esame;
8) presenza di fattori di criticità sintomatici della grave situazione finanziaria in cui versa l’Ente;
9) mancato rispetto, quantomeno negli anni 2007/2008 e 2010, del disposto dell’art.191 comma 5 del T.U.E.L.( divieto di assunzione di impegni facoltativi).

Questi rilievi sono stati evidenziati in una Mozione Consiliare firmata dai Capigruppo: Lapunzina, Calabrese, Mangano, Lo Verde, Noto, Scialabba, votata all’unanimità, con la quale si impegna l’Amministrazione Comunale a predisporre e trasmettere con urgenza tutti gli atti di propria competenza al fine di dare seguito a quanto previsto dal pronunciamento della Corte dei Conti ed adottare le necessarie misure correttive per eliminare le gravi criticità riscontrate. Si dispone che l’Amministrazione Comunale predisponga gli atti di propria competenza per consentire l’esame della salvaguardia degli equilibri di bilancio 2010 (che deve essere esaminato entro il 30 novembre prossimo); infine si chiede che il Sindaco faccia rispettare il divieto di assumere spese facoltative.
Riguardo a quest’ultimo punto è da registrare l’interessante scambio di opinioni che si è avuto in aula, nel corso del dibattito che ha preceduto l’approvazione della Mozione consiliare, tra il Capogruppo del Partito Democratico, Rosario Lapunzina, e il Ragioniere Generale del Comune, Domenico Meli. Quest’ultimo, infatti, ha sostenuto che il concetto di ‘spesa obbligatoria’ può essere dilatato sino a comprendere tutte le voci di spesa previste in bilancio, sicché, anche in considerazione della naturale vocazione turistica di Cefalù - a parere del Responsabile del servizio economico – è possibile equiparare i soldi spesi per finanziare lo svolgimento di una gara automobilistica, a quelli destinati a finanziare l’assistenza sociale. A questa tesi si è opposto con decisione il Consigliere Lapunzina che, al contrario, ha sostenuto che “ non ci possono essere interpretazioni a quanto è chiaramente previsto dalla legge. In particolare, il Comune di Cefalù è obbligato, in dipendenza del fatto che esistono diversi debiti fuori bilancio a cui non si è data copertura, a rispettare quanto previsto dall’art.191, comma 5 del Decreto legislativo n.267/ 2000. La pronuncia della Corte dei Conti è stata emessa dopo attente verifiche che hanno evidenziato, contrariamente a quanto sostenuto dal ragioniere, il ricorso a spese facoltative. Infatti il comune può affrontare solo spese obbligatorie che sono quelle che attengono a spese inderogabili ed indilazionabili, come per esempio il pagamento degli stipendi del personale”.
Il resto della seduta è stato dedicato all’esame del riconoscimento di un nutrito elenco di debiti fuori bilancio, alcuni dei quali frutto di Ordinanze sindacali senza impegni di spesa; altri derivanti da pronunciamenti giudiziari .
Adesso l’attenzione si sposta a ciò che accadrà in sala delle Capriate entro il 30 novembre prossimo. Per quella data, infatti, dovrà obbligatoriamente essere esaminata la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’anno 2010, la cui proposta non è stata ancora trasmessa .
Sarà interessante verificare se, come è richiesto da più parti, gli organi tecnici del Comune ( il Ragioniere Generale e i Revisori dei Conti) forniranno un’analisi puntuale dello stato delle finanze comunali, in maniera tale da chiarire se, attualmente, i conti del Comune sono in uno stato di equilibrio o meno. Tale relazione tecnica è indispensabile per permettere al consiglio di avere una visione corretta della situazione finanziaria e predisporre i provvedimenti consequenziali. E’ un passaggio tecnico fondamentale, che richiede estrema chiarezza e non ammette ambiguità di sorta. E’ in gioco la credibilità dell’Ente e lo sviluppo futuro di Cefalù.