Consiglio Comunale del 19 novembre 2010 - Le dichiarazioni di voto

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(a seguire della “cronaca flash”)

- sulla Mozione consiliare relativa alla Ordinanza delle Corte dei Conti, presentata da tutti i capigruppo ed approvata alla unanimità
- sul riconoscimento di molti debiti fuori bilancio

Lapunzina
Esprime sorpresa per il fatto che l’Amministrazione comunale rappresentata, questa sera, anche dai funzionari non abbia presentato una “memoria” difensiva rispetto ai rilievi contenuti nell’atto di Deferimento della Corte dei conti, e ciò al di là dei tempi ristretti - tre giorni - che sono stati dati al Comune di Cefalù. (...)

Questo Comune, ha ereditato una situazione incredibile dal passato, anche del più recente - e parlo dei 10 anni dell’Amministrazione Vicari - frutto di una gestione poco oculata che ha portato questo Comune sull’orlo del collasso finanziario - e lo dico senza tema di smentita -. Un Comune del quale si dovrebbe parlare per le bellezze naturali, per le potenzialità turistiche, è invece, ogni giorno, ogni ora, sulla bocca di un numero incredibile di creditori che telefonano in Comune per chiedere le loro spettanze.
Ricordo che è stato chiuso il locale dell’assistenza sociale perché l’Enel ha interrotto la fornitura dell’energia elettrica.
Dobbiamo dare all’Enel: € 1.200.000, all’Ato 1.600.000, debiti lasciati dalla precedente Amministrazione, cioè 6 miliardi delle vecchie lire.
(Rivolto al consigliere Scialabba)
Guarda Mauro, quando io dico che la precedente Amministrazione, dell’oggi senatore Vicari, ha lasciato in questo Comune una serie di “mine” sparse in giro, lo dico perché questa è la realtà dei fatti.
La responsabilità, grossa, che ha il Sindaco attuale (che, come vedremo, ha continuato a fare debiti - perché non aveva soldi - con una sfilza di ordinanze), una delle sue colpe principali, è stata quella di non avere avvisato subito la cittadinanza; dopo sei mesi che era entrato nella casa comunale doveva dire alla città del disordine contabile che che aveva trovato e della quantità di debiti fuori bilancio. Questo lo avrebbe oggi portato ad avere quella dignità che viene dall’aver detto la verità. Dire la verità fa bene perché libera!
La situazione che emerge stasera è soltanto una parte di un discorso molto complesso: ci sono cittadini che devono avere somme per i buoni libro del 2003/4/5; lo Stato, per i Prust, deve avere circa 300.000 euro e in più la perequazione per gli anni 2005/6, quando noi gestivamo il Servizio elettrico; c’è un insieme di debiti fuori bilancio - che sarebbe anche difficile questa sera elencare - che ci fa comprendere come la gestione del passato era fatta veramente di allegra “finanza creativa”: si andavano cancellando residui passivi per “creare risorse” che il Comune non aveva, si utilizzavano risorse che il Comune non possedeva. E, quando sono arrivate poi le cose da pagare, ci siamo trovati privi delle risorse per farlo; non solo ma oggi questo Comune - che non ha più il Servizio elettrico, il Servizio idrico,a cui poi è stata tolta l’Ici sulla prima casa - non può incassare soldi per risolvere questi problemi!
Non siamo fortunati come Catania, nemmeno come Roma, non riusciamo nemmeno a vendere i Beni della nostra città.
Dunque, la situazione è grave, e, in questa situazione grave, abbiamo bisogno di processi particolarmente virtuosi.
Da quello che si evince dalla Relazione della Corte dei conti, - lasciatemelo dire - al di là dei piccoli errori, non sono sicuramente “processi virtuosi” quelli che vengono messi in atto.
Stamattina ho saputo che avevamo 7 o 10 euro in cassa.
Quando un Comune ha 7 o 10 in cassa e il Ragioniere è costretto a rispondere al telefono che non può pagare perché abbiamo € 10, la situazione è pesante; e davanti a una situazione così pesante bisogna che ognuno si assuma la sua responsabilità e che dica la verità fino in fondo. Dire che va tutto bene, e che il solo problema è che alcuni vogliono fare demagogia e populismo, porta a non fare capire alla gente qual è la reale situazione finanziaria del Comune, che è al collasso!
Conclude con l’augurio che l’Amministrazione non porti all’ approvazione del Consiglio quelle delibere ineludibili, data la situazione, al’ultimo momento: “alle 23 di giorno 30”.

Il Voto sulla deliberazione consiliare (19.11.2010) firmata da tutti i Capigruppo, è favorevole all’unanimità.
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Il Presidente del Consiglio passa dunque al Punto 7 dell’O.d.g, - Ordinanza Sindacale n° 38 del 05/06/07 - Ditta Valenziano Crispino - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Lapunzina
Chiede al Segretario che vengano esplicitate, per ciascuno dei debiti fuori bilancio che verranno presentati per il riconoscimento, il come si sono formati, l’importo della Ordinanza del Sindaco, l’oggetto dei lavori e l’importa della fattura finale emessa dalla ditta.
Ciò perchè “... in Commissione ci siamo accorti che il Sindaco ha ordinato lavori, ad esempio, per € 10.000, e la ditta ha poi fatto lavori e quindi emesso fattura per € 30.000”.

- il Segretario Generale Bonomo

Il Segretario, a questo punto, specifica che per la Ordinanza 38/07 la Ordinanza impegnava euro 10.000, per lavori di manutenzione della rete idrica e fognaria, mentre l’importo del debito riconosciuto che viene chiesto al Consiglio di Deliberare è di 1.956,51

Lapunzina
Ricorda all’aula che la ditta Valenziano, che ha sollecitato il pagamento anche di altre fatture, ha intrapreso un contenzioso con il comune di Cefalù, ha emesso un decreto ingiuntivo che poi si è trasformato in atto di precetto che, a sua volta, si è trasformato in atto di pignoramento.
Legge, al riguardo, una nota della “puntuale dottoressa Costantino”, rimessa nelle mani del Presidente del consiglio e degli altri uffici.
Annuncia, per la votazione sui seguenti debiti fuori bilancio , l’astensione del suo Gruppo, che così motiva:
“La procedura prevede che il Sindaco abbia autonomia nell’emettere una Ordinanza, ma a questa deve essere data copertura entro 30 giorni, e - in ogni caso - entro il 31 dicembre dell’anno.
Noi non ci rendiamo conto, come sia possibile che siano state emesse delle Ordinanze e che a queste ordinanze - con tutti gli strumenti: variazioni, salvaguardia, assestamenti, eccetera, non si sia potuta dare copertura entro la scadenza prevista; vi sono Ordinanze che provengono addirittura dal 2007. A nostro giudizio questa è una irregolarità nel modo di procedere e di gestire la cosa pubblica, perché le ordinanze non possono assolutamente comportare altri oneri, aggiuntivi - come quelli che derivano dal ritardato pagamento - per il Comune. Non sarebbe per noi scandaloso se la loro copertura non avvenisse entro i 30 giorni ma lo è quando comunque non avvenga - come previsto dalla legge - entro l’anno. Ciò non è avvenuto, né per queste Ordinanze - che stasera sono all’O.d.g, né per le altre che verranno successivamente; come, ad esempio, per quella della installazione delle luci della festa del Santissimo Salvatore 2007. La spesa è così lievitata dai 10.000 della Ordinanza a 15.000 euro, causa il decreto ingiuntivo, l’atto di precetto, etc... Sarebbe stato più bello installare qualche luce in più con questi soldi anzichè sprecarli per spese legali e interessi.

Ai voti: 9 favorevoli, 5 astenuti
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Punto 8 - Ordinanza Sindacale n° 43 del 26/06/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per perdite idriche da 4.800 a 3 909,40 - stessa votazione

Punto 9 - Ordinanza Sindacale n° 57 del 16/07/07 - Ditte All Service, GARASA, Glorioso Pietro e MOVITER - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Per rifornimento idrico serbatoi di Sant’Ambrogio e del San Raffaele, da 9.060 a 6.660 - stessa votazione

Punto 10 - Ordinanza Sindacale n° 75 del 13/08/07 - Ditte Macaione Antonino e COGITUR -Riconoscimento debito fuori bilancio;

Per riparazione avarìe fognarie uscita depuratore Sant’Ambrogio e Lungomare Giardina, impegno di € 22.000, riconosciuti 11.794,64 - stessa votazione
Punto 11 - Ordinanza Sindacale n° 82 del 22/08/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Per riparazione e sostituzione tratto terminale condotta strada provinciale di Gibilmanna, contrada Allegra-cuore - impegno 15.000, debito riconosciuto 8.339,53

(adesso i votanti sono in 13) Ai voti: 8 favorevoli e 5 astenuti
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Punto 13 - Ordinanza Sindacale n° 88 del 24/09/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Per riparazione numerose perdite idriche, da 12.000 a 34.387 -

Lapunzina
Nulla di personale nei confronti della ditta o delle ditte che assumono questi incarichi per per il Comune di Cefalù. Devo dire anzi che ci vuole del coraggio a fare dei lavori nel 2007 per avere riconosciuto il credito nel 2010 ed ora attendere la liquidazione e quindi poi infine il pagamento!
Se chiediamo al Ragioniere Meli, per esempio, come abbiamo trattato coloro i quali - gli unici tre - hanno aderito, l’anno scorso, alla rateizzazione in tre anni - soggetti da ringraziare - ci rendiamo conto del rischio del coraggio. Gli abbiamo fatto le rate e la determina di liquidazione, e nnon abbiamo mai emesso il pagamento . Ora, queste stesse persone - che hanno aderito alla rateizzazione - ci hanno avvisato che stanno procedendo nei nostri confronti perché è venuto meno l’impegno a pagare loro le rate.
Fare un lavoro per il Comune di Cefalù nel 2007, averne il riconoscimento nel 2010, aspettarne la liquidazione e il pagamento forse nel 2012, è qualcosa che porta chi lavora a stare lontano dal Comune. Per cui stasera qui non si tratta di parlare contro la ditta X o la ditta Y; si tratta di capire la differenza che in un Comune c’è fra quanto nella Ordinanza e quanto poi effettivamente da riconoscere e ciò anche se per varie ragioni.
Anche questo non ritengo sia una buona pratica di sana amministrazione.

E in questo non c’entra il Sindaco che ha emesso l’Ordinanza, c’entra il modus operandi degli uffici!
Sono gli uffici che devono vigilare.
La vigilanza dell’Ufficio non significa avere qualcosa che poi porti alla rendicontazione minutistica del lavoro, piuttosto a seguire “come viene fatto” il lavoro, “che cosa viene usato in quel lavoro, in termini di materiali, di opere, e “quanto verrà a costare” quel lavoro!
Perché non deve accadere che da una Ordinanza da 10 si arrivi a 30: almeno questo non è una cosa che appartiene alla pratica del buon andamento della Amministrazione!
La “cosa pubblica” si chiama “pubblica” perché non è di nessuno ma è di tutti, e quando uno amministra la “cosa pubblica” la deve amministrare facendo molta attenzione: più di quanto ne metta quando amministra la “cosa personale”.
Amministrare la cosa pubblica significa utilizzare i quattrini di tutti, e utilizzare i quattrini di tutti significa avere quella quella “sana pratica” di amministrazione che non può portare a queste cose.
Noi ci auguriamo che, nel prosieguo dei prossimi anni, chiunque sarà il Sindaco, chiunque saranno i Responsabili di servizio, ci sia un principio diverso da quello applicato fino ad oggi!

Ai voti: stessa votazione
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Punto 15 - Ordinanza Sindacale n°98 del 19/10/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per diverse perdite idriche 10.000-9997,06 stessa votazione

Punto 16 - Ordinanza Sindacale n°105 dell’ 08/11/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Da 11.400 a 11.305 - stessa votazione

Punto 17 - Ordinanza Sindacale n°107 del 12/11/07 - Ditta Catanese Francesco - Riconoscimento debito fuori bilancio;

Per perdite idriche, da € 1000 a 2.167 - stessa votazione
Punto 18 - Ordinanza Sindacale n°115 del 19/11/07 - Ditta Catanese Francesco - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per due perdite, da 1000 a 615,31 - stessa votazione
Punto 19 - Ordinanza Sindacale n°121 del 26/11/07 - Ditta Blando Salvatore - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per due perdite fognarie, da 3000 a 6.650 - stessa votazione

Punto 20 - Ordinanza Sindacale n°123 del 28/11/07 - Ditta Spinosa Giovanni - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per perdite rete idrica in via Roma, via Archimede, contrada Mollo, da 1.200-2.100 - stessa votazione
Punto 21 - Ordinanza Sindacale n°126 del 03/12/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per perdite idriche in via Matteotti, 25 novembre, da 1.000 a 999, 85 - stessa votazione
Punto 22 - Ordinanza Sindacale n°128 del 07/12/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per perdite idriche, da 1.000 a 994,50 - stessa votazione

Punto 23 - Ordinanza Sindacale n°129 del 13/12/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per perdite rete idrica e fognaria in via 25 novembre, via Gioieni, contrada Mazzaforno, Ogliastrillo, da 3.000 2.983 - stessa votazione
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Punto 24 - Ordinanza Sindacale n°132 del 18/12/07 - Ditta Macaione Antonino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
Per eliminazione diverse perdite idriche in contrada Campella, Via Tommasini, contrada Salaverde, da 2.400 a 2.399 - stessa votazione

Calabrese
Volevo dare contezza del foto favorevole del mio Gruppo consiliare, Forza del sud, rispetto a questo “blocco” di ordinanze sindacali.
Il nostro voto favorevole poggia su una semplice considerazione.
La considerazione parte dal presupposto che si tratta di ordinanze di “somma urgenza”, di ordinanze per le quali è necessario intervenire subito, e - molto spesso - il preventivo che ipoteticamente potrebbe essere fatto, rispetto all’intervento che si deve seguire - ripeto: con somma urgenza -, è ovvio che è molto approssimativo.
Quello che invece ci preme sottolineare è - poc’anzi è stato detto anche dal consigliere Lapunzina - che ci sia “un controllo” più marcato rispetto alle effettive “operazioni sul campo”, sul terreno. Quindi, un non controllo su quanto viene effettivamente operato dalle ditte che “vengono a lavorare” per andare a riparare, quasi tutte, le famose “perdite idriche” e fognarie.
Quindi, il nostro voto - favorevole, in questo senso -; perché riteniamo che là dove questo Consiglio comunale non votasse favorevolmente il debito fuori bilancio noi non andremmo a far altro che a creare “ulteriori” debiti a questo Ente; e, penso, che già ne abbiamo fin troppi!

Lapunzina
Abbiamo chiarito poc’anzi che questo modo di operare non lo condividiamo, aggiungiamo anche - per maggiore chiarezza - che non si può fare un Bilancio parallelo: quello fatto dal Bilancio di Competenza e quello fatto dai Debiti fuori bilancio; per cui, si opera “fuori dal Bilancio” con Ordinanze che poi non hanno Copertura finanziaria.
Questo modo di operare porta sicuramente ad avere un “doppio bilancio” - se non triplo -, per cui abbiamo le spese che passano dal bilancio, poi quelle che “non riescono” ad entrare nella contabilità, e che quindi graveranno poi sugli esercizi successivi.

Intervengo, Presidente, perché stasera è l’occasione giusta per fare due raccomandazioni alla Amministrazione.
Raccomandazioni che non devono essere dimenticate.
Spero che dal Sindaco, dal Responsabile del servizio e dall’assessore Cocco “vengano” le dovute misure.

Con un emendamento, quest’anno, il Consiglio comunale ha contribuito a formare una posta di 550.000 euro, disponibile al capitolo 1.115, per il “pagamento dei debiti fuori bilancio”.
Noi ci aspettiamo che il Presidente del Consiglio comunale ci convochi ogni giorno, da qui al 31 dicembre, per evadere i debiti fuori bilancio, fino alla totale copertura delle disponibilità create dal consiglio e di quelle provenienti dal 50% degli oneri di urbanizzazione.
Seconda cosa.
Il Consiglio comunale, l’anno scorso a fine dicembre (appunto perché non si era fatto quello che ho finito di dire ora - cioè portare in tempo le delibere -), si è trovato, il 22/3 dicembre, una somma “non spesa” destinata ai debiti fuori bilancio. Ci siamo riuniti, abbiamo fatto un atto di indirizzo, e abbiamo detto: tutte le Sentenze, Lodi arbitrali, Decreti ingiuntivi e tutto quello che rientra nella lettera A della 194 del Tuel (e fino a “copertura totale” di quelle somme-disponibili), l’Amministrazione comunale lo può “impegnare” e quindi “dare”; dopodiché, noialtri faremo il “riconoscimento”.
Eppure è passato un anno, arriveremo al 22 dicembre del 2010, senza che molte di quelle delibere siano mai venute al “riconoscimento” del Consiglio comunale.
Sono stati fatti degli “impegni”, sono state fatte delle liquidazioni ma il Consiglio non ha avuto contezza di capire per che cosa sono state fatte.
Ora, è chiaro, che noialtri mai assumeremo più un atto di indirizzo di questo tipo. Un atto di indirizzo di questo tipo si può dare quando dall’altra parte c’è celerità, poi, nel “portarli a riconoscimento”.
Quest’anno io ci sto pensando un po’ prima, e chiedo al Ragioniere generale Meli, al Sindaco - che è presente - e all’assessore Cocco, il massimo della forza che si può esprimere, all’interno dell’Ente, per la questione contabile. Attivatevi perché i debiti fuori bilancio vengano in Consiglio per tempo e sino alla totale copertura delle somme che sono disponibili.
E portate, in Consiglio comunale, i debiti fuori bilancio che devono essere riconosciuti per cui invece avete già fatto la liquidazione e l’impegno, già l’anno scorso; perché è inaudito che non siano stati messi nel rendiconto del 2009, e cioè che non siano stati portati al riconoscimento dell’Organo sovrano che “deve riconoscere” debiti: non mi pare che sia qualcosa di rappresentativo di una gestione normale delle finanze comunali.

Ai voti: 9 favorevoli, tre astenuti
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Punto 25 - Ricorso al TAR Sig.Terracina Stefano c/Comune di Cefalù - Liquidazione parcella all’Avv. Francesco Coco - Riconoscimento debito fuori bilancio ;

€ 4.002 - stessa votazione
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Punto 26 - Procedimento penale a carico di diversi imputati per mafia – Atto di appello imp. Valenza B. – Liquidazione parcella all’ Avv. G.Massimo Punzi – Riconoscimento debito fuori bilancio;
Franco, chiede di avere lettura del testo integrale della delibera.

Lapunzina
Aspettavo con ansia libera perchè vorrei spiegato qualche cosa dal Ragioniere generale del Comune. Mi spiace che l’assessore Cocco sia andato via - proprio in questo momento -, perché abbiamo la possibilità di comprendere qual’è la procedura per riconoscere i debiti fuori bilancio; ci sarà un sistema?
Se è, ad esempio, un ordine cronologico, allora, non comprendiamo.
Quando sono state portate le ordinanze sindacali in Commissione, abbiamo chiamato la dottoressa Manta, e le abbiamo chiesto: perché state portando le ordinanze sindacali? ”Stiamo portando le ordinanze sindacali perché abbiamo ricevuto, da queste ditte (Macaione, Valenziano, etc...), una lettera dove ci dicono: se non ci pagate entro e non oltre una certa data vi faremo l’azione” (per cui, in un certo senso, “per evitare ulteriori danni all’Ente: facciamo questo tipo di operazione”).
Quando poi abbiamo riscontrato altre delibere - come questa - in questioni non di Sentenza ma di Spese di giudizio, abbiamo chiesto anche questo avvocato vi ha detto che ci farà “azione”?
Su questo, la dottoressa Manta ha fatto una Relazione:

vedi allegati

Una delle cose più indecorose che sono state fatte trovare al neo Segretario generale è un divano pieno pieno di debiti fuori bilancio: ecco che cosa “ti aspetta” al Comune di Cefalù. Ora, io non conosco “atti di indirizzo” compiuti dalla Giunta per i debiti fuori bilancio. Per cui, ritengo che il modo con cui si portano i debiti fuori bilancio, in Consiglio comunale, è quello della “discrezionalità”!
Quando c’è “discrezionalità” nell’Ente, ci può essere “abuso”, perché la discrezionalità non sempre porta all’abuso ma “può portare” all’abuso.
I criteri - quelli trasparenti, oggettivi -, si fissano prima, in modo tale da non avere “discrezionalità”.
Nella Pubblica Amministrazione la discrezionalità non può essere lasciata senza un limite. E’ accaduto che un Ragioniere, che c’era prima, con “discrezionalità” faceva mandati alla sua amica di stanza. Per evitare che i debiti fuori bilancio arrivino in Consiglio comunale con discrezionalità, abbiamo bisogno di avere criteri e sistemi certi. La legge ne fissa alcuni.
La legge dice che le delibere che devono essere portate “prontamente” in Consiglio comunale - per il riconoscimento, al di là delle somme -, sono quelle della lettera A (le Sentenze esecutive che producono interessi, i Lodi arbitral).
Un Lodo arbitrali ad esempio che abbiamo e la ditta Vazana, di € 1.200.000. La ditta Vazzana fa vita tranquilla e serena perché sa che ogni giorno maturano interessi.
Abbiamo delle Sentenze esecutive, come con la ditta Parlato. Anche loro sono tranquilli perché è come se avessero i soldi in banca, il Comune di Cefalù, come una banca, gli procura, ogni giorno, degli interessi!

Ragioniere, quale è il criterio con il quale si portano, in Consiglio, debiti fuori bilancio!
Se lei oggi ci attesta che, prima di portare la parcella dell’avv. Punzi, non c’è sono più Sentenze giacenti - anche di pari importo -, che non ci , in giro, Sentenze, se lei ci fa questa attestazione, io devo dire che finalmente abbiamo raggiunto almeno “un criterio”. Ma sono certo che - nel frattempo che stiamo riconoscendo debiti - che “non sono” lettera A - ci sono, Sentenze (anche del giudice di pace) che poi portano al Precetto e al Pignoramento, ritengo che al primo posto ci va la lettera A; in ogni caso, dopo la lettera A, va seguito l’ordine cronologico.
Ricordo, essendo consigliere nazionale dell’Anci,che lo stesso deve avere ancora € 2.300 dal 2004. Se aveste un criterio cronologico avreste prima portato i debiti del 2004, poi del 2005, etcc. Io non ne sono certo ma nella discrezionalità posso pensare si può annidare anche qualche abuso. E siccome questo pensiero va tolto, penso sia il caso di rispettare un criterio chiaro e trasparente.
E’ per questo che la Manta le ha chiesto, Sindaco, un atto di indirizzo; perchè l’atto di indirizzo politico-amministrativo serve proprio a dire: fa in questo modo!

Meli
E’ giusto dare le risposte al consigliere.
Per fugare ogni dubbio che a lei possa venire in mente, io, nel mese di maggio, ho consegnato tutti i debiti fuori bilancio al Segretario generale. Ho fatto un bell’ elenco e gliel’ho mandato. A fronte del lodo arbitrale della ditta Vazzana di € 1.200.000, lei ha “dato già” degli atti di indirizzo alla Giunta !? Io non so se la Giunta li recepisce, recepirà, o meno, o è “un consiglio” che può essere trasformato?!
Io non lo so se fra i debiti, che sono rimasti al Segretario generale, ve ne siano ancora della lettera A, o lettera B, o di altre tipologie; quelle che mi manda il Segretario generale - con tanto di lettera di accompagnamento -, io le vado ad impegnare. Se me li manda, li impegno; se non me li manda, non li impegno.
È evidente però che nel momento in cui c’è un debito di 1.200.000 euro - quale quello del lodo arbitrale verso la ditta sorgenti Presidiana -, è chiaro che, anche sommando le due disponibilità rimaste nei due capitoli, non vi è a sufficienza per coprire il debito, né lo si può riconoscere parzialmente: a meno che non vengano fatti “due” atti deliberativi e si vada a dividere il debito.
Ma, ripeto, non dipende certamente dall’ufficio Ragioneria.
Io, fino a che mi mandano le deliberazioni - oggi, il dottore Bonomo -, e fino a che c’è disponibilità nel capitolo che il Consiglio comunale, durante l’approvazione del Bilancio, ha creato (con i € 550.000), o altre disponibilità derivanti dagli oneri di urbanizzazione, è chiaro che le impegno; anche se, sommando tutti questi impegni di spesa, rischiamo seriamente di non poter rispettare il patto di stabilità.

Il Sindaco
Volevo rispondere, al consigliere Lapunzina, in merito a quello che diceva per la cronologia dei debiti fuori bilancio.
A mio avviso, la Segretaria ha detto - al Sindaco e alla Giunta - di determinarsi per quanto riguarda l’ordine cronologico.
Io sono convinto che è la Segretaria stessa che deve, in base ai regolamenti e alle leggi, predisporre un ordine cronologico: non è né il Sindaco, nè la Giunta; è il Segretario che, di volta in volta, ritiene che un determinato debito deve essere riconosciuto prima di un altro, e mandarlo al Ragioniere per il riconoscimento.
È un qualcosa di “gestionale”, non è di competenza - secondo me - né del Sindaco, né della Giunta. Quindi il Segretario ha pieno mandato di inviare al Ragioniere tutte le delibere di tutti i debiti fuori bilancio che ritiene opportuno di mandare!

Calabrese - un invito affinché venga verbalizzato
Dalla scarna lettura degli atti che sono presso il suo ufficio, Presidente, abbiamo potuto constatare, un po’ tutti, che il comune di Cefalù vanta, nei confronti dell’imputato che è stato condannato, qualcosa come € 100.000, a titolo di risarcimento danni morali. Aggiungo che, oltre a questo, l’imputato condannato in sede di appello (perché la Sentenza di primo grado è stata confermata dalla Corte di appello), è stato pure condannato al pagamento delle spese processuali.
Quindi, mi auguro che da domani l’Amministrazione possa procedere - con il conferimento di un incarico ad un legale - al fine di recuperare la somma di euro 100.000 con la quale evidentemente questo Comune potrà farci qualcosa.
Aggiungo che sarebbe interessante, prima di procedere a qualcosa di questo tipo - mi permetto di suggerire all’Amministrazione sommessamente - che, prima di andare ad un’eventuale azione, facciamo fare una bella visura catastale nei confronti di questo signore per vedere “se ha” qualcosa. Perché è inutile intraprendere una azione legale se alla fine accumula solo altri debiti fuori bilancio. Andiamo a fare una verifica preventiva in questo senso; rispetto alla situazione in questione potrebbe essere interessante.

Franco
Intendo ulteriormente motivare l’astensione preannunciata dal mio capogruppo, sottolineando una cosa.
Siccome ritengo che l’avvocato Massimo Punzi - che qui viene indicato come “responsabile di questa liquidazione” -, non sia un gemello omonimo dell’attuale consorte del Sindaco di quegli anni (cioè del senatore Simona Vicari), intendo sottolineare qui come una azione meritoria - e sicuramente giusta come la Costituzione di un Comune “Parte civile” in un processo per mafia - possa essere svilita da un atto assolutamente inopportuno, sul piano della moralità politica. Questo chiedo che venga verbalizzato.
Ritengo che fosse un andazzo assolutamente censurabile quello di incaricare, come avvocato di “parte civile”, persone che notoriamente erano vicine al Sindaco in carica di allora.

Ai voti: stessa votazione
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Punto 27 - Riconoscimento debito fuori bilancio - fatture Rete Ferroviaria Italiana S.P.A.

Per fatture rete ferroviaria: attraversamenti ferroviari - una tassa governativa, 1.507 euro

Lapunzina
Trattasi di quel periodo in cui non si facevano gli impegni di spesa.
Queste sono somme che ci troviamo, ora, da pagare perché ne sono arrivate le richieste di pagamento; ne arriveranno ancora negli anni successivi. Casi come quella dell’Anci - che ha un credito dal 2004 senza che Il Comune ne abbia mai avuto contezza - ve ne saranno altri. Quando, col Ragioniere, abbiamo visto che non è stato mai pagato, abbiamo anche visto che neanche risultava tra i debiti fuori bilancio: abbiamo scoperto un nuovo debito fuori bilancio!
Questa possibilità - che il comune di Cefalù scopra altri debiti fuori bilancio del passato - c’è sempre; anche quest’anno abbiamo ricevuto - il Sindaco lo ricorderà - richieste di denaro da progettisti che avevano realizzato progetti per la fognatura e l’impianto di depurazione di torre tonda, anni ed anni or sono.
Si sono presentati quest’anno al Comune per chiedere una cifra come 4/500.000 euro. Questo Comune è vulnerabile da questo punto di vista perché non sa quanto ha speso nel passato, come lo ha speso e perché. L’impegno di spesa serve proprio a ricordare che il Comune è debitore nei confronti di tizio che ha svolto, o svolgerà, questa o quella tal’ opera.

Calabrese
Mi permetto di aggiungere che, in questi casi - e mi rivolgo in particolare al dottore Nonomo -, potrebbe essere utile eccepire la Prescrizione; là dove evidentemente non vi siano atti interruttivi.
Perché, se è vero, com’è vero che un professionista mandi la sua parcella dopo oltre tre anni - vado a memoria -, all’articolo, credo, 2.948, il C.C. prevede “la prescrizione triennale”.
Quindi, in questo caso, ben potrebbe fare il Comune ad eccepire la Prescrizione.

Ai voti: stessa votazione
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Punto 28 - Causa Comune di Cefalù c/Assessorato Regionale BBCCAA e PI - Liquidazione parcella all’Avv. Ivan Infantino - Riconoscimento debito fuori bilancio;
euro 2,229,60

Lapunzina
Penso che siamo davanti a qualcosa che forse - almeno questo - è stato eliminato.
Nel tempo, dal 2000 in poi, si davano incarichi legali anche per pochissimi importi: anche per 500 euro. Il metodo era che io ti davo l’incarico con € 500, dopo di che, negli anni successivi, arrivavano “i debiti fuori bilancio”.
Un giorno, il consigliere Lapunzina si è fatto mandare un parere dal Ministero. E il Ministero ha chiarito questa vicenda; questo è servito nel tempo!I
Lo voglio dire perché penso di avere veramente dato un contributo, e spero che questo ora non accada più.
Il Ministero ha detto: se tu dai l’incarico devi chiedere il preventivo fino alla conclusione del giudizio. Devi prevedere la spesa complessiva. Dando incarichi di 500 e € 1000, poi, negli anni, nei mesi - per chi ci sarà -, si potrà vedere quanti debiti fuori bilancio, di avvocati, sorgeranno.

Il debito, verso avvocati, da parte del comune di Cefalù, mi pare si aggiri attorno ai 280.000 euro.
L’avvocato Pasqualino Di Marco - famoso perché era consulente della precedente Amministrazione, del precedente Sindaco -, deve avere, solo lui, una parcella da 41.000 euro, in debito fuori bilancio. Ma ce ne sono altri che aspettano di essere pagati perché l’incarico è stato dato con pochissimi soldi iniziali.
Ecco, da qualche anno, da quando è arrivato questo Parere - su mia richiesta - del Ministero, la dottoressa Costantino ormai e l’Amministrazione comunale impegnano le somme per il totale della spesa complessiva dell’incarico. Per cui non ne dovremmo trovare più.
Chiaramente in questo modo spendiamo di più in Bilancio: abbiamo una spesa complessiva di Bilancio più alta (quest’anno siamo ad oltre € 400.000 euro), però è “la spesa effettiva” del contenzioso dell’anno; anziché fare come si è fatto negli anni passati, in cui si davano incarichi per € 1000 e poi si creavano le cosiddette “parcelle d’oro” dei legali!

Ai voti: stessa votazione

Punto 29 - Sentenza n° 377/7/05 - emessa dalla Commissione tributaria Provinciale nella causa Mancuso Francesco c/Comune di Cefalù – Riconoscimento debito fuori bilancio;
Euro 1.892,57

Lapunzina
Questo signore aveva pagato e noi gli abbiamo fatto lo stesso causa pagando un legale. Questo signore ha dimostrato di avere pagato.
Cioè noi abbiamo fatto causa, pagando le spese, ad uno che poi si ha dimostrato che aveva pagato tutto.

Ai voti: stessa votazione