La Riforma Gelmini e la VERGOGNOSA INCOERENZA di STATO

ritratto di Rosario Fertitta

Versione stampabile

La riforma del sistema scolastico fortemente voluta dal ministro Gelmini e che, in queste ore, sta facendo tremare il nostro Paese sotto la spinta di protesta del mondo studentesco si avvia alla conclusione dell’iter approvativo.
Non entro, in questo momento, nel merito della riforma ma non può non colpire un aspetto eclatante.
Da più parti, si legge che il Governo si sia determinato in tale scelta riformatrice perché assolutamente necessario adottare un CODICE ETICO (regole per garantire trasparenza nelle assunzioni e nell’amministrazione), combattere PARENTOPOLI (divieto di chiamata nelle università, per docenti fino al quarto grado di parentela con un professore appartenente al dipartimento), TETTO MASSIMO PER I RETTORI (un solo mandato per un massimo di sei anni), creazione di molti nuovi organismi di VALUTAZIONE (creati con nuovi e più democratici criteri rappresentativi).
Tutti intendimenti apprezzabili e condivisibili se non altro perché funzionali (in teoria) a combattere quelle storiche sacche patologiche di “baronati”, da sempre presenti nel mondo universitario, che hanno garantito “ai soliti noti” posizioni di privilegio di certo non legate a criteri di meritocrazia.
A fronte di tali buoni propositi, però, leggiamo della misera giustificazione del Ministro Sandro Bondi (MINISTRO della CULTURA) scoperto per "aver piazzato dietro una scrivania" all’interno del proprio Ministero l’ex marito ed il figlio della sua convivente !!!
Oppure apprendere che la nostra RAI CINEMA avrebbe finanziato l’acquisto di un film bulgaro con protagonista tale Michelle Bonev, acquisto avvenuto per la modica cifra di 1 milione di euro ( !! ) quando, solitamente, tali operazioni commerciali prevedono una spesa di gran lunga inferiore e che la stessa Bonev sarebbe stata ospite all’ultimo Festival Cinematografico di Venezia (con il suo intero codazzo composto da oltre 40 persone) festeggiando la sua permanenza in terra italica, tra ristoranti di lusso ed hotels 5 stelle, per una modica spesa di 400.000 euro circa.
Il tutto, chiaramente, a carico del nostro Governo.
Dovere di ospitalità……..
Certo, si fosse trattato di Sofia Loren o di altra stella del firmamento cinematografico internazionale, la botta per aver soportato tale incresciosa ed incredibile spesa sarebbe stata assorbita diversamente.
Ma pare che la motivazione prettamente artistica che ha indotto “i nostri” a tale scelta sia da ricondurre al fatto che la signora Bonev è amica pesonale del nostro Premier…
D’altra parte, se non son…..Bonev, non potrebbero essere amiche di Berlusconi.
Questo modo di “fare”, però, rende ancora una volta i nostri politici ASSOLUTAMENTE NON CREDIBILI agli occhi della Gente, anche di fronte a riforme importanti e rivoluzionarie come quella di questi giorni.
Se è giusto creare un CODICE ETICO e combattere PARENTOPOLI nel mondo universitario, si prosegua con UN CODICE ETICO nel mondo della POLITICA.
Quando si riveste ruoli istituzionali NON si può fare i moralisti sugli altri e sguazzare nel fango a Casa propria.
Sempre che lo Stato sia da intendersi come Casa propria……