Cento anni fa...

ritratto di Giovanni Biondo

Versione stampabile

Una lettera partiva dall' ufficio postale del porto di Palermo, affrancata con francobollo da due centesimi, per essere consegnata a Belmonte Mezzagno.
Era il 24 agosto del 1912.
L'autore della lettera era il dottor Giuseppe Giglio.
Il destinatario, un suo collega, certo dottor Stefano Bartolotto che esercitava , appunto, a Belmonte Mezzagno.
La missiva "giunta" alla nostra attenzione, contiene una serie di informazioni sull'attività dell'illustre ginecologo a Palermo: il professore si premura indicare i luoghi e gli orari di visita nei quali potrà ricevere gli ammalati che il collega di Belmonte deciderà raccomandargli per un consulto.

Bene, a questo punto, alcune riflessioni.
Intanto ,colpisce la notizia che il dottor Giglio cominciava a visitare alle ore 7 di mattina ed era a disposizione dei pazienti tutti i giorni feriali della settimana.
Apprendiamo poi che l' Osterico - Ginecologo divideva la sua attività professionale tra casa di cura e gabinetto privato e che interrompeva le visite nella Casa di Salute alle 12,30 per riprenderle alle 13 presso lo studio personale.
Curiose sono poi le raccomandazioni finali atte ad evitare raggiri ai danni di quei pazienti che dal paese avrebbero dovuto recarsi a Palermo.
Nelle parole preoccupate del medico, la città pare allora animarsi di scrocconi di mestiere, pronti ad approfittare della ingenua inesperienza dei poveri pazienti, che, appena messo piede nella grande e complicata città, sarebbero potuti divenire facile preda di furbi ciceroni, abili a dirottare gli sventurati presso altri studi medici. Tutto ciò , conclude Giglio, con prevedibili ripercussioni sulla salute e sul portafoglio degli ingenui malcapitati.

Questa la lettera:

Come nota, mi pare utile aggiungere che il Prof. Dr. Giuseppe Giglio è il nostro illustre concittadino ,ginecologo,ostetrico che fu anche docente alla Regia Università, direttore dell'ambulatorio ostetrico all'Ospedale Civico e ispettore ostetrico del Comune di Palermo.
Il dr. Giglio, che era nato a Cefalù il 20 ottobre 1854 in via Costa ,scienziato, filantropo, donò alla sua Città il palazzo, nell'attuale via Aldo Moro perchè divenisse Ospedale pubblico.
Ancora oggi, nell'androne dello stesso, dal 1933 un medaglione ne ricorda la straordinaria figura di scienziato e di benefattore con la meritoria citazione:"A Giuseppe Giglio amore della scienza ostetrica che con rarissimo esempio di civismo le sue rendite questo edificio frutto del suo lavoro sacrò a lenimento del dolore. Cefalù tributa omaggio e l'addita alla perenne riconoscenza dei posteri".