CONTRATTI CON SOCIETA' EROGATRICI DI SERVIZI ESTORTI CON L'INGANNO

ritratto di Polizia di Stato di Cefalù

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Truffatore Napoletano in trasferta in Sicilia scoperto dalla Polizia di Cefalù

Cefalù, scovato dalla polizia truffatore che si aggirava nella cittadina normanna per proporre nuovi contratti di luce, gas e telefonia, attivati e sottoscritti fraudolentemente all'oscuro degli ignari utenti.

E’ stato un ignaro utente, una cinquantunenne pensionata cefaludese, che in un’occasione ha rifiutato la proposta di “nuove offerte” avanzatagli da due sedicenti procacciatori, a loro dire dell’Enel, che si è visto, suo malgrado, nuovo cliente di altro gestore energetico (la Energit, assolutamente estranea ai fatti), a far partire l’ultima indagine condotta dalla squadra di polizia giudiziaria del locale Commissariato.

La truffa sarebbe ben organizzata: due giovani, ben vestiti e preparati in materia, si introducono all’interno di abitazioni o attività commerciali con la scusa di proporre iniziative ed offerte commerciali; mentre uno distrae il cliente l’altro, senza destare sospetto, annota i dati contrattuali dell’interlocutore. Successivamente, con quei dati, compilano il contratto, vi appongono firme apocrife, li trasmettono alle società per le quali procacciano clienti, quindi incassano le percentuali pattuite.

Accurate e precise indagini hanno portato a scoprire un’intrecciata e fitta maglia fatta da agenzie, sub agenzie e procacciatori occasionali, spostando l’attenzione dalla Sicilia, dove è stato appunto registrato il caso di Cefalù, alla Sardegna, per approdare in ultimo in Campania dove i poliziotti del Commissariato di Cefalù, collaborati dagli Uffici di quella regione, hanno stretto sempre di più il cerchio fino a giungere all’identificazione di un venticinquenne napoletano, I.R., nato a Napoli il 30 ottobre 1985 e lì residente in via Enrico Forzati 12, considerato il presunto deus ex machina della truffa.

Nonostante il responsabile principale sia stato individuato, l’opera degli agenti sta proseguendo, poichè questo giovane partenopeo risulta essere stato controllato ed identificato durante gli scorsi mesi estivi da una pattuglia mentre si trovava in compagnia di altri quattro conterranei nell’entroterra siciliano, particolare questo che ha spinto gli investigatori a rispolverare tutte le denunce di truffa contro ignoti presentate nella provincia nella consapevolezza che quella di Cefalù non sia l’unica portata a segno.

Dal Commissariato si raccomanda di non “prestare il fianco” a questi malfattori senza scrupoli, di non accettare proposte contrattuali avanzate da sedicenti procacciatori che operano per conto di società erogatrici di servizi senza prima accertarsi, anche tramite internet, di quali mezzi si avvalgono per formalizzare le loro proposte; inoltre si raccomanda di non fornire dati sensibili, soprattutto a sconosciuti interlocutori telefonici, che possano essere utilizzati per scopi illeciti come, ad esempio, l’attivazione non voluta di forniture con questa o quella società (di gas, luce, elettricità o acqua) o la sottoscrizione fraudolenta di abbonamenti ad un gestore telematico.

Il Dirigente
-BORSELLINO-