Spettatori cattolici contro il GF11: non degno di andare in onda, basta bestemmie

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Matteo festeggiato dai ragazzi dopo la notizia della salvezza

L'associazione Aiart va all'attacco del programma di 'Canale 5': ''Il calo d'ascolti forse spinge concorrenti ed autori a ricorrere addirittura alle imprecazioni. Alla mancanza di idee non si può sopperire con le bestemmie''

Roma, 21 dic. (Adnkronos/Ign) - Per la prima volta il Grande Fratello ha 'graziato' ieri sera un concorrente finito a rischio di eliminazione per aver pronunciato una bestemmia. A differenza di Massimo Scattarella che l'anno scorso dovette fare le valigie in fretta e furia per un'espressione inopportuna, Matteo Casnici, reo di aver utilizzato ''una parola offensiva e non consona'' da molti considerata una bestemmia, se l'è cavata con una semplice nomination d'ufficio.

In studio era presente la signora Elena, madre di Matteo e catechista, che, dopo aver riferito di essersi consultata con ecclesiastici, ha spiegato che "se non c'è intenzionalità di offendere non è bestemmia". La 'difesa d'ufficio' deve aver persuaso anche il Grande Fratello che alla fine ha salvato il ragazzo. Matteo, che è il primo di una lunga serie di concorrenti di reality show ad essere stato graziato dopo aver pronunciato una bestemmia, si è scusato con tutti e ha assicurato di non aver voluto offendere nessuno.

La decisione del GF però ha scatenato la rabbia degli inquilini della Casa di Cinecittà della scorse edizioni eliminati dopo essere incorsi in incidenti analoghi. "O entro io o esce Matteo", si sfoga Massimo Scattarella, al qual brucia ancora la ferita per l'esclusione lo scorso anno dal GF10 per un'imprecazione simile. 'Pitbull' ora invoca le stesse misure per Matteo.

"Sono deluso e voglio giustizia - dice Scattarella - è palese che io abbia sbagliato perché ho usato questo intercalare senza intenzionalità, ma non volevo offendere nessuno e parlavo tranquillamente con Veronica Ciardi della mia famiglia. Sono stato cacciato io e ora deve essere cacciato anche Matteo,la giustizia deve essere uguale per tutti. Non ho niente contro di lui, ma deve uscire - insiste -. Se non dovesse essere esaudita alcuna mia richiesta procederò per vie legali''.

''Io sono uscito con tranquillità e a testa bassa - ricorda -, è stato un momento di sofferenza sia per me che per la mia famiglia. In quel caso non fu ascoltata nemmeno mia madre, credente e praticante, l'hanno solo avvisata della mia cacciata dalla casa. Se rientrassi nella casa, vincerei - assicura -; non arrivai in nomination né per scelta del pubblico né dei miei coinquilini".

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ritratto di Giusi Farinella

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