Sempre a proposito di "identità e memoria"

ritratto di Giusi Farinella

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Tre democraticicristiani in fuga dal loro passato?

I lettori sanno che sono tra i primi critici del prof. Franco e dei fratelli La Punzina non certo per antipatie personali, quanto piuttosto (tra le alre cose) perché sono riusciti a cancellare la “memoria” politica di migliaia di elettori e di militanti della sinistra comunista e socialista e della sinistra democristiana rifugiandosi sempre nella generica formulazione di un partito nuovo la cui novità peraltro nessuno l’ha mai intravista, né sul piano identitario, né su quello organizzativo, nel quale addirittura la democrazia diventa sempre più un’araba fenice.
Un esempio? Che significa affermare di voler dare un maggiore spazio agli organi collegiali, eleggere un nuovo segretario e poi sapere che in ogni caso ……. «decido io»?

Il professore e i fratelli per la cultura politica da cui provengono dovrebbero sapere che i leader veri sono quelli che convincono non quelli che ordinano .

D’altro canto, anche con il nuovo segretario cittadino e i nuovi quadri politici (rappresentati in larga parte da figuranti, senza offese per nessuno), tutte le ambiguità politiche interne del Pd restano ancora lì come ingombranti macigni.

Inoltre il silenzio assoluto dei La Punzina sulla polemica innestatasi con la statua di Re Ruggero, testimonia che nel PD si naviga a vista, cosi chè l’"identità" del PD rischia di scivolare nell’ azionismo elitario è fuori del tempo del prof. Franco.

L’identità, la memoria politica e la democrazia interna sono dunque i principali nodi irrisolti di un partito, il PD cefaludese, senza volto non avendo mai saputo, sin dalla sua nascita, ciò che davvero era o ciò che voleva essere.

Certamente le due “identita'” (comunista e democristiana) profondamente diverse sono la causa del fallimento dell'idea PD.

Quello che stride in tutta questa polemica sulla identità e sulla memoria è: perché il professore non si dedica alla ricerca della sintesi di queste due identità all’interno del suo partito ?

…. Evidentemente senza fare perdere la “l’identità e la memoria” del PCI e della DC.