Doloroso ma necessario

ritratto di Saro Di Paola

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E’ bello il filare di ficus lungo la via Umberto I°.
È bella la quinta di verde che, alta, insegue la balaustra.

Sono d’effetto.
Fanno paesaggio urbano.
Ripropongono quello della balaustra alla Villa.

Eppure quel filare di ficus là non può restare.

È doloroso dirlo, ma è così :
quei ficus devono essere tagliati, estirpati.
Là non hanno futuro.
O i ficus o il marciapiede.

Sarà doloroso estirparli e sarà, pure, costoso.
Ogni giorno che passa di più.

ritratto di Angelo Sciortino

Saro, hai ragione,

Saro, hai ragione, bisognerà toglierli. Un tempo, quando chi amministrava non era forse uno "specialista", ma un uomo di buon senso, in casi simili si sarebbero piantati alberi con la radice che procedeva soltanto verticalmente, come nel caso dei cipressi, per evitare che le altre, con le radici che procedevano orizzontalmente, creassero pericolo per i muri di contenimento e per quant'altro queste radici incontravano sul loro cammino.

ritratto di Salvatore Solaro

Cefalù non si distingue

Cefalù non si distingue certo per spazi verdi. Tagliare gli alberi di Via Umberto I° ritengo sia un delitto. Producono ossigeno, danno ombra, decorano la strada. E' sufficiente allargare il marciapiede, e dare meno spazio alla macchine e un po di più agli alberi.Cefalù è già una trappola di cemento. Vi saluto Cordialmente.

ritratto di Saro Di Paola

Ahimè, che sciocco!

Ahimè,che sciocco!
Non ci avevo pensato ....... basta allargare il marciapiede.
Però,anche dal lato della balaustra.
Oppure no ?

ritratto di Giovanni Marino

Cefalù si distingue.....male

Così come negli anni '50..si pensò di piantumare la Rocca con conifere ed eucaliptus rovinando un ecosistema unico che andrebbe quanto prima ripristinato, eliminando totalmente gli alberi piantati, così Cefalù si distingue nella scelta sbagliata delle essenze arboricole da piantare nei viali della città.
Il punto non è allargare il marciapiedi ma eliminare le rovinose radici dei ficus che potrebbero anche attaccare il muro di sostegno di via Umberto I.
Questi alberi sono capaci di infiltrare le radici nelle fessure che si creano nella muratura e danneggiare irreparabilmente la struttura portante della balaustra e della strada.
A riprova di ciò basta osservare il muro del palazzetto geodetico di via Aldo Moro, angolo cortile Belvedere, ove un ficus (per un seme) è cresciuto spontaneo e rigogliosamente sul muro e che prima o poi ne minerà la stabilità.
L'intervento dovrebbere essere mirato ad una sostituzione degli alberi così da ripristinare il verde.
Quindi un intervento radicale è purtroppo necessario ed urgente anche a danno dei ficus che andrebbero sostituiti con essenze meno invadenti ma ugualmente produttrici di ombra, ossigeno e decoro per la strada così come scrive l'amico Totò Solaro.
Giovanni Marino