Consiglio comunale del 10 febbraio 2011 - parte 1°

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Raccomandazioni dei consiglieri e risposte del Sindaco a interpellanze

Assenti: Calabrese, Barranco, Brocato, Sciabba, Messina, Coco

Lapunzina

1° raccomandazione
Fa osservare intanto al Presidente che ha Sala consiliare è destinata ha una sua funzione diversa da altri tipi di incontri, convegni e conferenze; per i quali raccomanda di mettere a disposizione, senza altri indugi, la Corte delle stelle.

2° raccomandazione
E’ sotto gli occhi di tutti che ha ormai toccato il fondo la vivibilità e il decoro del paese. Vi sono delle parti della città completamente al buio. Ce n’è una a meno di 50 m dal municipio. Ma non è certo una questione legata soltanto corso Ruggero piuttosto a tutta la città. Non c’è un servizio di pubblica illuminazione degno di questo nome. La situazione attuale è che abbiamo quattro elettricisti più un quinto in comando al comune di Castelbuono per cui viene qui solo una volta la settimana.
Signor Sindaco, se quattro elettricisti non riescono a tener a bada il Servizio di pubblica illuminazione del comune di Cefalù perchè non richiamiamo il signore che abbiamo mandato a Castelbuono?

3° raccomandazione
Abbiamo creato un’aspettativa nei confronti di 250 cittadini, avendo - questa Amministrazione - pubblicato il Bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del comune. Fatto il Bando, fatte le domande, dal 2009 non si comprende perché non viene predisposta la relativa graduatoria ! Nel frattempo, abbiamo notizia che - oltre agli alloggi definiti e completati di recente - ve ne sono altri che si sono liberati per varie ragioni.
Non possiamo - in un paese dove c’è una forte necessità abitativa,permetterci di stare due anni ancora senza approntare la graduatoria.
Saranno 9, saranno 10, daremo una risposta al 9/10 famiglie.

4° raccomandazione

Siamo nel mese di febbraio.
Non volevamo certo vedere il Sindaco - come lui stesso diceva - incatenato per il Porto; non avevamo questo piacere, perché se il Sindaco di una città “si incatena” vuol dire che è arrivato all’estremo della sua protesta ma anche della sua impotenza a risolvere un problema.
Penso che il problema del Porto, o lo risolviamo subito oppure, ancora una volta, questa città sarà costretta a farsi cattiva pubblicità per una situazione che dura da due anni: dalla prima Ordinanza della Capitaneria.

5° raccomandazione

Vorrei leggere una lettera che il sindaco Guercio ha inviato qualche giorno fa sulla Pronuncia della Corte dei conti che invitava il Consiglio comunale alla ri-approvazione del Conto consuntivo 2008, e ad altri adempimenti. Successivamente a quella Pronuncia, c’è stata una Delibera del Consiglio comunale che invitava l’Amministrazione a porre in essere ogni iniziativa utile a venire incontro alle richieste della Corte dei conti.
Il Presidente ha sollecitato - con nota del 10 gennaio 2011 ( vista la scadenza ai primi di febbraio) -, il Sindaco, il quale il 5 febbraio così risponde al Presidente del consiglio e a tutti i consiglieri comunali:

Perchè ho letto questa Nota?

Il Presidente Barracato interviene dicendo che se lo chiede anche lui in quanto quella Nota era a lui rivolta, e osserva che sarebbe stato molto più corretto che ne desse notizia lui stesso.

Lapunzina osserva - sorpreso da questo richiamo - che la posta del Presidente del Consiglio è la posta dei consiglieri comunali.

Il Presidente Barracato fa presente che si tratta di una interpretazione diversa delle norme.
Ribadendo che, in ogni caso, era una lettera rivolta a lui e che solo lui aveva la possibilità e l’obbligo di leggerla.

Lapunzina fa presente che non ha certo voluto scavalcare il suo ruolo:

Lei sa che la Pronuncia della Corte dei conti è rivolta a tutti i consiglieri comunali i quali entro 90 giorni sono tenuti a darne adempimento.
Questa sera - tra le raccomandazioni - ho presentato questa lettera per dire all’Amministrazione comunale che - al di là della proroga richiesta - si attende il Deliberato del Consiglio comunale. Non c’entrano qui le sue competenze!
In ogni caso, l’ho letta e concludo raccomandando al signor Sindaco di mettere in atto il Deliberato del Consiglio comunale di qualche mese fa, provato - come lei ricorderà - alla unanimità.

Gattuso

1°raccomandazione
Si parlava, poco fa, di scarsa illuminazione; volevo ricordare che invece dove la illuminazione c’è rimane accesa sino a tarda mattina. Questo vuol dire che i timer, o le fotocellule, non funzionano: alle 11 o a mezzogiorno ci sono luci nel centro storico che stanno perfettamente accese anche quando c’è il sole alto in cielo.

2° raccomandazione
I tombini.
I tombini non vengono puliti non si sa da quanto tempo. Esce un fetore che è pauroso; specialmente quando piove è una cosa impensabile.
Lo avevo già ricordato sei mesi fa ma ce ne siamo ancora una volta dimenticati.

3° raccomadazione
Vorrei che ogni tanto si facessero dei controlli quando la A.p.s. fa
dei lavori di scavo specialmente nel Centro storico.
Se vi fate una passeggiata nelle traverse di corso Ruggero vedrete lo schifo che stanno combinando. Tutte le strade vengono ripristinate con avvallamenti e ciotoli tenuti assieme da abbondantissimo cemento.
Le strade del Centro storico non hanno più la loro fisionomia.
La A.p.s. fa quello che vuole perché non c’è un controllo da parte dell’Ufficio tecnico sul loro operato. Fra poco eviteranno di mettere i ciotoli e metteranno solo cemento così fanno prima.

4° raccomandazione
Altro problema importante - di cui avevamo già parlato sei mesi fa -, signor Sindaco, e la Scuola media “R.Porpora”.
I recenti problemi che ha avuto si aggiungono a quelli che, dall’anno scolastico 2008/9, hanno alcune classi. Quando finalmente si metterà mano al tetto della Scuola media? Non è possibile che i ragazzi debbano ancora rimanere in condizioni di tanto disagio.
Sei mesi fa, avete risposto che era una questione di 1/2 mesi; ci chiediamo, oggi ,quanti altri ne dovranno ancora passare.

Il Sindaco informa che è già stata fissata la gara

Gattuso ribadisce che anche sei mesi fa aveva detto che era “già stata” bandita la gara: “ma quanto dura questa gara”?

Liberto
Resta in me, e forse in gran parte della cittadinanza di Cefalù, una perplessità che forse ancora non ha trovato soluzione. Forse stasera il Sindaco - o chi per lui - potrà dirmi quale è il prosieguo della situazione, rispetto alle problematiche del Porto, il quale mi sembra ancora nella situazione in cui lo abbiamo lasciato qualche anno fa.
Il Sindaco, qualche mese fa, in un suo intervento radiofonico, ha annunciato che si sarebbe “incatenato” per il problema del Porto. Mi sono chiesto - in questi due mesi - quando il Sindaco avrebbe fatto questo suo gesto; poi mi sono informato, e mi hanno detto che aveva prenotato delle catene particolari che non si trovano, e che sta aspettando che arrivino in modo da poter dare seguito a quanto detto.

Il Sindaco
Purtroppo non abbiamo i soldi per comprare le catene. È una battuta!
Sto cercando di risolvere il problema del Porto anche “per le vie naturali”, e non voglio arrivare ad incatenarmi perché - come ha detto il consigliere Lapunzina - “l’incatenamento” rappresenta una sconfitta per un politico.

Ma, vi volevo adesso aggiornare
Ieri, sono stato all’assessorato ai LL.PP, con l’assessore Pier Carmelo Russo, e il capo di gabinetto che è l’ingegnere Gallina, e abbiamo - assieme all’ingegnere Palizzolo -, affrontato per la ennesima volta questa problematica.
Vi dico sinceramente che sono uscito dall’Assessorato un po’ con le idee più confuse che altro.
Al chè, mi sono recato alla Presidenza della Regione, e lì ho incontrato il Presidente, l’onorevole Raffaele Lombardo, il quale mi ha suggerito di portare avanti l’ex articolo 38 che è un articolo particolare che la Regione ha per finanziare una Perizia che solo oggi è stata ordinata al Genio civile OO.MM; per cui verrà, in base a questo ex articolo 38, finanziata questa Perizia che prevede un passaggio, un pontile in legno (si è arrivato ora “al legno” perché purtroppo non hanno abbastanza somme).
Si farà questo pontile di legno in attesa che venga poi fatta un’opera più grossa di ristrutturazione dell’intero ...
Certamente la regione deve agire al più presto perché, come ho detto, ci sono 70 famiglie di pescatori che rischiano di andare a finire a Termini Imerese o a Porticello per portare la barca là; e da questo si evince il danno che si potrebbe arrecare a questa categoria.
Nello stesso tempo, c’è un danno anche per la Regione perché, come sapete, lì c’è un attracco per gli aliscafi. La Regione quindi si troverebbe a pagare, durante l’estate, il servizio degli aliscafi da “pieno a vuoto” perché gli aliscafi non possono attraccare però la Regione dovrebbe continuerebbe a pagare le ditte, la Snav per poter effettuare questo Servizio.
Quindi loro hanno capito bene che questo può arrecare un danno all’erario della Regione!

Lapunzina chiede se l’ex articolo 38 riguardi la “somma urgenza”

Il Sindaco spiega che non è una “somma urgenza” perché ormai il pericolo non c’è più.

Perché, come sapete, abbiamo transennato la zona ammalorata.
E’ una “urgenza”, non è una “somma urgenza”.
Quindi, si farà questo pontile in legno che bay-passerebbe la zona ammalorata e consentirebbe il passaggio pedonale dei pescatori ed anche dei passeggeri degli aliscafi..

Per quanto concerne invece l’appalto del tetto della Scuola media, a giorni ci sarà la gara; è stato già fatto il versamento per la pubblicazione sia sui giornali ma anche sulla Gazzetta ufficiale. Ormai siamo in dirittura di arrivo.

Per quanto riguarda il servizio elettrico. Questa è una piaga del comune di Cefalù. Purtroppo noi assistiamo al fatto che, all’interno del gruppo degli elettricisti, esiste una contesa tra un gruppo di lavoratori ed un altro. Non si capisce perché.
Il Segretario sta attenzionando in maniera decisiva questa problematica; perché purtroppo non riusciamo a potere effettuare il Servizio. Ma penso che nei prossimi giorni ci sarà una svolta abbastanza decisiva e ognuno di loro si assumerà le proprie responsabilità.
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Il Presidente passa al Punto successivo: Interpellanze ed interrogazioni.

Il Segretario legge:

Interpellanza Lapunzina del 14/7/2010

Risposta del sindaco in data 27/12/2010

Lapunzina
Signor Presidente, mi rivolgo a lei perché lei deve garantire l’ordinato svolgersi degli atti ispettivi dei consiglieri.
Noi aspettiamo risposte, dal Sindaco del comune di Cefalù - che dovrebbe risponderci, secondo la legge, entro 30 giorni -, ad interrogazioni del 2008, del 2009, 2010.
Abbiamo fatto un Esposto all’assessorato agli EE.LL - attendiamo la Pronuncia del funzionario - per il fatto che il Sindaco non è venuto in Aula a presentare la Relazione Annuale 2008/9, ma nel frattempo è già scaduta anche l’altra del 2009/10; qui non si fanno più neanche Relazioni annuali!

Andiamo alla Interrogazione del 13 luglio 2010.
Dalla risposta sembra che noialtri siamo dei visionari, che abbiamo capito ben poco di come viene organizzata la Polizia municipale e di come è andata la stagione estiva passata, dal punto di vista del traffico. Sembra che tutto sia andato bene: che si era applicato il Piano di miglioramento dei servizi, che siano stati assunti altri due ausiliari, che si è fatta l’integrazione, che è andato tutto benissimo!
Solo che forse parlavamo di due paesi diversi: io parlo di Cefalù, voi forse parlate di qualche paese del nord Italia. Perché le cose non solo sono andate male ma sono andate malissimo.
Ricorderete tutti che il Sindaco ha dovuto fare una o più Ordinanze per dare la integrazione oraria ai contrattisti - che ormai sono la maggior parte di coloro che sono in servizio -, perché le somme destinate alla integrazione oraria sono state spese senza nessuna programmazione.
Mi rivolgo l’assessore Bonaviri, che è l’assessore al Personale.
Siamo nel mese di febbraio, possiamo - sin da ora - programmare la prossima stagione per evitare che Cefalù si trovi - come si è trovata negli anni scorsi - nel caos totale, senza Vigili, senza controlli. Alle 21.30 la città è preda di tutti quelli che vogliono venire a fare non un giro nel corso Ruggero ma 100 giri e con la musica al massimo volume; e nessun vigile sul Lungomare, dove c’è stato il disordine totale, dove c’è stata l’occupazione permanente degli abusivi ma anche di quelli autorizzati dall’Ufficio commercio, salvo poi a fare la riunione Interforze e trovarsi a domandarsi chi aveva autorizzato “quelli” a stare al lungomare: il Comune li aveva autorizzati, con una bellissima Licenza per ognuna di loro (35 soggetti autorizzati)!

Il Sindaco ha provveduto, l’anno scorso - nel mese di luglio -, a fare una Ordinanza per lo sgombero di coloro i quali occupavano persino i luoghi del passeggio (tra l’altro “in penombra” perché di luce al Lungomare non se n’è mai parlato). Eppure questa Ordinanza è rimasta quasi sempre inapplicata perché non ci sono Vigili, perché non ci sono uomini che possano assicurare l’ordine.
Le città che, come Cefalù, d’inverno hanno 15.000 abitanti e d’estate ne hanno 40.000, hanno una particolarità: si chiamano città di turismo stagionale; per queste è possibile assumere soggetti in deroga a tutte le leggi, assumerli con concorsi, stagionalmente e a tempo determinato.
Pensiamo ad approvare il Bilancio al più presto possibile - come avete promesso -, pensiamo a mettere da parte le risorse per assumere da quattro a cinque stagionali, e diamo così occupazione a soggetti che vogliono dare la propria opera in questo difficile compito. Pensiamo a fare il controllo della città.
A Cefalù, non si fa il controllo dei prezzi dei negozi, non si fa il controllo del suolo pubblico, non si fa nessun tipo di controllo. Altro che piano di miglioramento dei servizi!
Io lo ricordo bene - lo abbiamo studiato in Commissione e lo abbiamo approvato in Consiglio comunale /si approva ogni due anni) -, non c’è nulla di quel Piano di miglioramento dei servizi. Se una città è a vocazione turistica, il primo biglietto da visita e l’ordine.
Ho visto, in questi giorni, una presenza di Vigili più costante nelle vie cittadine.
Certo tutto questo si sovrappone poi alla mancanza di parcheggi, sui quali non c’è un controllo sulle aree riservate ai residenti. La città di Cefalù ha bisogno di controllo, di vigilanza, e questa vigilanza non può essere fatta un mese sì e dieci mesi no. La vigilanza deve essere costante, è un’educazione che deve essere fatta costantemente.
Il cittadino, residente o non residente, deve essere educato al rispetto della circolazione, dei parcheggi, dei passi-carrabile, dei marciapiede, dei passaggi per i portatori di handicap, con costanza perché solo con la costanza di ogni giorno si riesce a portare un ordine. Tranne a pensare che si puà continuare in questo modo: per cui “allargo” il suolo pubblico - tanto non viene nessuno -, non metto i prezzi - tanto non verrà nessuno -, parcheggio sul marciapiede - tanto non verrà nessuno -, occupo il parcheggio dei residenti (e sono residente a Calatafimi) - tanto non viene nessuno!
Tutto questo non fa parte di una città che vuole fare turismo; ma di una inciviltà che Cefalù sicuramente non può permettersi.

Il vicepresidente Greco legge:

Interpellanza Lapunzina del 4 agosto 2010

Risposta del Sindaco del 14 dicembre 1010

Antonio Franco
Continuo ad avere notevoli perplessità - come il mio capogruppo - su queste risposte che, in maniera anche abbastanza spudorata, arrivano alle Interpellanze a distanza - in questo caso - di ben quattro mesi.
Perché quando si risponde, in data 14 dicembre, ad una interpellanza che è stata fatta in data 4 agosto, si può dire qualunque cosa nella speranza - ovviamente in chi risponde - che l’interpellante abbia persino dimenticato determinate questioni o nella convinzione che rispondere sia solo una “forma” a cui assoggettarsi con un certo fastidio; anche perché non si riesce a capire che le interpellanze e le interrogazioni sono una azione di carattere costruttivo da parte di chi le fa, e che, quindi, chi risponde dovrebbe farlo “ringraziando” chi interpella in quanto sta facendo una azione costruttiva di riflessione: quindi di aiuto -alla individuazione delle problematiche della città.
In questo caso, la risposta non tiene conto quasi per niente della interpellanza. L’interpellanza chiedeva chiarimenti sul mancato utilizzo dello spazio antistante la Scuola media, e ci viene risposto con le parole della Preside: a noi questo interesse ragionevolmente molto poco. Perché la Preside non può apporsi al volere del Sindaco, in quanto i locali - ed anche lo spazio antistante - sono del Comune e la Preside non nè è la proprietaria.
Siamo in una situazione di oggettiva e grave difficoltà, sul piano dei parcheggi, il Sindaco di Cefalù, in questi casi, con un provvedimento scavalca anche la disponibilità o indisponibilità della Preside, e, per ragioni di pubblica ed urgente utilità, fa quello quello che è il suo compito, cioè assumersi delle responsabilità.
La Preside, tra l’altro, ha risposto - mi permette di dire una cosa che conosco - in maniera del tutto interessata, forzando anche quella che è la realtà dei fatti. Anche noi, dall’altra parte del Liceo classico, abbiamo un sistema di controllo. Questo sistema di controllo non ha alcuna relazione col sistema di chiusura. Quindi si può benissimo tenere aperto il cancello e mantenere il sistema di controllo, se è questo il problema! Ma il problema è che non si vogliono toccati “gli orticelli di casa propria” - quando fosse casa propria -, siccome non è “casa propria” (ma è uno spazio comunale) va al servizio dei cittadini.
Quindi, come tale, la risposta che ci è stata data, ovviamente, non ci soddisfa assolutamente.
Riteniamo importante che, essendo ormai in prospettiva della nuova stagione estiva, il Comune, questa volta, sappia fare i passi che deve fare.

Secondariamente, chiedevamo come vengono tutelati i diritti dei residenti in merito alla sosta.
Questa è una ulteriore vessazione, che i cittadini percepiscono come una ingiustizia, Spesso e volentieri ci troviamo in causa anche con dei cittadini che hanno il diritto di appellarsi ad una normativa ben precisa che li tutela laddove non vi sono spazi alternativi per il parcheggio e laddove i privati hanno letteralmente monopolizzato gli spazi di parcheggio. Non c’è alcuna risposta in questo senso: ci viene detto, in maniera molto generica, che è bastato attribuire la titolarità della posizione organizzativa, a un Caposettore della Polizia municipale, per migliorare il Servizio della circolazione stradale! Questo si può dire il 14 dicembre per il 4 di agosto, perché se invece si fosse risposto subito tutti avremo verificato che queste parole non sono assolutamente la verità, perché noi questo miglioramento del Servizio di circolazione stradale, soprattutto nei giorni clou della stagione estiva, noi non lo abbiamo visto.
Se, in alcuni periodi della stagione estiva, il traffico è diminuito ciò si è dovuto al fatto che molta meno gente è venuta a Cefalù; questo semmai deve preoccupare per altre ragioni che riguardano la politica turistica e non quella che riguarda la circolazione stradale. Ritengo che la risposta sia stata assolutamente insoddisfacente, parziale ed anche abbastanza contraddittoria nella sua forma.

Il vicepresidente Greco legge:

Interpellanza Lapunzina del 7 settembre 2010

Risposta del Sindaco del 24 novembre 2010

Lapunzina
Questa interrogazione capita al momento giusto. Guardate che questo è un argomento molto importante, ed ha riflessi anche di carattere economico rilevanti per le casse comunali di Cefalù.
Fa piacere che questa sera ci sia l’assessore alle Finanze e al Bilancio del Comune perchè potrà ascoltare quanto sto per dire.
Intanto bisogna davvero credere al sindaco Guercio quando dice che era in “buona fede” quando ha passato il servizio Idrico alla A.p.s.
Quando, il 29 aprile del 2009, ha ceduto il servizio ad Acque Potabili Siciliane - nonostante il voto contrario unanime del Consiglio comunale e nonostante tantissimi altri comuni che non hanno dato (neanche oggi) questo Servizio a questa Società, oggi in liquidazione -, dobbiamo davvero crederlo: sicuramente era in buona fede; per cui gli diamo ancora oggi una possibilità: la possibilità di pentirsi di quello che ha fatto, e di dichiararlo pubblicamente questo pentimento per una decisione fallimentare in opposizione a quelle che sono state tutte le dichiarazioni fatte in aula e ai cittadini.
“Non ci sarà nessun aggravio di costo in più rispetto al servizio”: è sotto gli occhi di tutti, non c’è un solo cittadino che non si è reso conto che le tariffe sono raddoppiate, raddoppiate!
“Fallimentare” sotto ogni punto di vista: ci sono centinaia di persone sottoposte a code interminabili per poi sentirsi dire “mi dispiace per oggi lei può andare a casa”. C’è un solo - dico: un solo operatore - che deve fare il controllo delle bollette, le volture, i nuovi contratti e tantissime altre cose, per migliaia di utenti di Cefaù, ma anche di Lascari, da Campofelice, Termini Imerese. Tutti lì, la mattina, ad aspettare che questo operatore faccia 10, 15. 20 utenti durante la giornata; poi si riparte per la coda dell’indomani.
“Qualità del Servizio”: ma di quale Servizio stiamo parlando?
Avevamo un nostro fontaniere che era famoso perché metteva le “cravatte” ai tubi rotti - mastro Andrea Alascia (che conoscerete tutti) famoso - e che ringraziamo per la sua opera svolta -, ora in pensione; bene, ho visto fare riparazioni, negli ultimi mesi, con lo stesso “metodo Alascia”. Dovrebbero pagargli il brevetto!
Una Società in liquidazione!
E, quale è il pericolo(e vado all’assessore al Bilancio)? Il pericolo grosso è che si va a formare una nuova Società con i comuni e con la Amap, e ai comuni che devono avere soldi gli danno Azioni.
Vi immaginate noialtri (che dobbiamo avere circa 2 milioni e mezzo di euro dalla A.p.s. per le fatture di Sorgenti Presidiana) che ci presentiamo dal signor Vazzana con le “azioni” che ci hanno dato? Se siamo al primo piano, ci fa salire al secondo per buttarci giù da un piano superiore perché dal primo ci faremmo poco male.
Ma di che cosa stiamo parlando, Sindaco?
Di che cosa stiamo parlando, andando appresso ad un Presidente della Provincia che ci vuole portare a sbattere? Fermiamoci fino a quando siamo in tempo!
Coalizziamoci perché qui non è questione di centrodestra o di centro-sinistra, di Pid d Pd, di Forza Italia o Forza del Sud; qui è che Cefalù ancora una volta sta pagando e rischia di pagare ancora un maggior conto per le scelte sbagliate.
Il comune di Castelbuono, il comune di Petralia Soprana e tanti altri comuni - sono circa 50 - non hanno fatto alcun passaggio alla A.p.s. e non gli si è presentato alcun Commissario, nessun Ufficiale giudiziario, nessun Capitano dei carabinieri, nessun Magistrato, né della Procura della Repubblica né della Corte dei conti; nessun danno erariale - come paventato - per quei comuni che hanno continuato a gestire il servizio in proprio.
Noi abbiamo dato il Servizio invece alla A.p.s., non siamo stati nemmeno capaci di farci pagare le fatture del Potabilizzatore. Ora ci vogliono pure dare le “azioni”!
Sindaco, io glielo dico non come capogruppo della Opposizione, glielo dico come consigliere comunale che rappresenta sicuramente i 357 cittadini che mi hanno eletto: Lei, giorno 14, deve votare “nò” alla nuova Società che si vuole formare, a questo “carrozzone che ci porta a stare, assieme ad una città di 1 milione di abitanti, in un bacino idrografico completamente diverso; noi della Madonie - che siamo ricchi di acqua, che diamo d’acqua alla città di Palermo - dovremmo andare a fare parte di un Ato provinciale con un Consorzio di comuni e con l’Amap! Andremo a sbattere sicuramente, con un’aggravante, Sindaco, con l’aggravante che noialtri avremo un altro debito fuori bilancio di 1 milione e mezzo.

Quando, l’altro giorno, il dottore Bonomo - al quale ho chiesto quant’era l’ammontare dei debiti fuori bilancio - mi ha detto una cifra, mi è sembrata esagerata. Ho detto: ma non è possibile perché in questi anni qualche milione lo abbiamo pagato!
Poi ho capito che aveva messo in conto anche il debito di Sorgenti Presidiana. Forse ha visto bene perché “è un debito” per cui siamo citati in giudizio: noi, a marzo, ci presenteremo davanti al Giudice, e ci presenteremo “nudi”, non avendo nessuna possibilità di difesa.
Ci chiederà: voi come vi difendete?
Ma, sa abbiamo passato il Servizio
ma lo avete scritto?
no era già previsto nella Convenzione
ma gliel’avete detto subito che dovevano pagare le fatture, i soldi ve li daranno?
no dice che ci vogliono dare le azioni.

Evitiamo di farci del male a vicenda, per cui Lapunzina scrive una bella letterina alla Procura regionale della Corte dei conti per vedere se c’è danno erariale certo a caruico di quegli amministratori che se ne sono fregati di far pagare la A.p.s.!
Evitiamo, perché sono sicuro che poi qualcuno pagherà di tasca. E quando si paga di tasca - e salato - fa male!
Non lo dico come ricatto, lo dico come invito;, dobbiamo lottare insieme a tutti i sindaci che combattono perché questa vergogna non prosegua. Il Servizio deve tornare ai comuni. L’acqua è pubblica, l’acqua non è oggetto di merce, non può essere oggetto di mercificazione. I signori del A.p.s. di Torino se ne tornino a Torino. La Acque Potabili Siciliane, fallita, se ne vada a discutere con il Giudice fallimentare!

Concludo dicendo che hanno procurato danni anche “morali” ai cittadini, e ve ne cito due. Il primo sta nell’ avere preso in giro cittadini dicendo che gestivano un depuratore.
Ora voi sapete che la gestione di un depuratore non è una cosa semplice: è complessa. Specialmente per una città dove ci sono punte di 400 m³/ora di liquami che arrivano nei mesi di luglio agosto; o tu lo gestisci oppure ti devi arrendere ed alzare le mani. Loro invece facevano una terza cosa: buttavano i liquami in mare, scaricavano tutto a mare; e quando l’Arpa e la Guardia di Finanza - ed anche il Circo mare - hanno detto che quella era sostanza tossica, altamente tossica, questo vuol dire che c’è un danno che A.p.s. ha fatto al comune di Cefalù, e noi - solo per questo - dovremmo chiedere la “Rescissione in danno”, signor Sindaco, Pippo Guercio.

Il secondo danno che hanno fatto i cittadini.
Hanno creato un caos, hanno mandato migliaia di fatture sbagliate su consumi che il cittadino aveva già pagato al Comune: per cui chiedevano il pagamento di consumi già fatturati. Questa non è una irregolarità da poco: questo è un qualcosa che porta anch’esso alla Rescissione!
Allora, invito chi sarà a questa Conferenza dei sindaci a Palermo, a tenere presente quello che il Consiglio comunale ha approvato qualche settimana fa, in cui è detto che noialtri vogliamo la restituzione e non vogliamo partecipare a nessun “carrozzone”.
Siamo preoccupati inoltre per quello che si sta creando, in tema di rifiuti, grazie ad una legge che io personalmente non ho mai visto di buon occhio.

Il Presidente propone di trattare soltanto un’altra Interpellanza perché abbondantemente fuori dalla ora prevista per le medesime; la successiva sarà trattata nella prossima seduta anche perché piuttosto lunga.

Lapunzina propone di spostare alla prossima - se il Presidente lo ritiene - entrambe le due rimanenti all’O.d.g., “tanto aspettiamo ancora la risposta per 12 interpellanze: 12 + 2 uguale 14”.

Il Presidente precisa che questa ha ottenuto una risposta entro i 30 giorni. E procede.

Il vicepresidente Greco legge:

Interpellanza Lapunzina del 5 ottobre 2010

Risposta del Sindaco del 24 novembre 2010

(ci manca)

Lapunzina
Evitiamo di leggere la Nota che dice che l’Amministrazione comunale ha fatto quanto era in suo possesso per attivare le procedure per la piscina.
Voglio rispondere soltanto in modo positivo con un auspicio: tra tutte le sfortune, il comune di Cefalù è stato fortunato.
Abbiamo avuto, in mobilità, un ingegnere che ho avuto il piacere di conoscere assieme agli altri consiglieri comunali. L’altro giorno gli avevamo chiesto un appuntamento e devo dire che si è rivelato veramente una grande fortuna per il comune di Cefalù.
Io penso che possa ripartire la Progettazione interna.
Penso che potranno essere utilizzate tutte le risorse del comune di Cefalù, lasciando perdere incarichi e consulenze a progettisti esterni che non possiamo pagare. Noi abbiamo la possibilità di far ripartire qualche lavoro pubblico.
Ne indico due, Sindaco.
Il primo è questo della Piscina. Può partire, e noi siamo disposti a fare una Variazione al Piano triennale delle OO.PP in sede di approvazione del Piano stesso; siamo disposti a prendere anche le strade del project financing perché chiaramente non basteranno gli € 800.000 del finanziamento pubblico.

L’altro lavoro pubblico che è indispensabile non tralasciare (su cui l’Amministrazione comunale invece, fino a questo momento, non ha mostrato alun interesse - o almeno: poco interesse -) è l’unico per cui abbiamo ottenuto un finanziamento, caro Carmelo Mangano, cioè quello per il vecchio Municipio, un finanziamento di 1.300.000 euro. Abbiamo dato incarico ad un ingegnere. Questo ingegnere dovrà essere pagato per oltre € 100.000. Dovremo mettere in Bilancio le somme, anziché parlare di vendita del vecchio municipio (che poi vedrete che non si potrà vendere - ma ve lo spieghiamo dopo perché per ora è troppo presto -). Questo bene non si potrà vendere.

Allora io vi dico: siccome il termine di presentazione della documentazione non era ”perentorio” ma “ordinatorio”, anziché fare la felicità del comune di Monreale - che ci segue nella graduatoria -, agiamo immediatamente mettendo il co-finanziamento in Bilancio e prendendoci un finanziamento che ci dà la possibilità di avviare un lavoro pubblico, l’unico lavoro pubblico in questi ultimi anni.
Guardate che se andate Castelbuono, dalla Casa comunale a tantissimi altri lavori pubblici, c’è un paese fatto nuovo. Noi qui aCefalù abbiamo fatto sì e nò 1 km (ma forse nemmeno) di rifacimento dell’asfalto di una strada, e si sono volute due Ordinanze di € 80.000 euro.
Allora capirete bene che siamo all’anno zero.
Facciamo ripartire la Progettazione interna. Non soffochiamo l’ingegnere che è venuto in mobilità e che è un giovane brillante. Perdonate se esalto questa figura; siamo veramente su un altro pianeta rispetto a quello che abbiamo visto fino a questo momento. Una persona che si sta impegnando, alla quale la Amministrazione comunale ha affidato tantissimi incarichi. Mi auguro che li riusciamo a calibrare piano piano: c’è l’edilizia privata, i lavori pubblici, il Piano regolatore generale, c’è il controllo del territorio, eccetera; tantissime cose di cui si sta occupando. Chiaramente è una sola persona.
Ho visto con piacere che con la spinta del Segretario generale tutti i geometri che erano nei vari uffici - e che magari hanno fatto ben poco in questi anni -, buona parte di loro si sta occupando di progetti.
Io mi auguro che la Amministrazione comunale - per quel che resta ancora (perché c’è un anno alla fine del mandato) - aiuti questo ingegnere, dia spinta alla Progettazione interna, faccia almeno queste due opere pubbliche che ho indicato, e - perché nò - qualche altra di cui avrà sicuramente intenzione. Ma diamo un po’ un segnale anche alla città che qualcosa si muove. E questo lo si può fare soltanto accedendo agli unici finanziamenti che ci sono messi a disposizione. Con le risorse interne possiamo asfaltare forse altri duecento metri di strada.

Liberto
Solo una curiosità.
Mi hanno spiegato che ci è stata accettata la richiesta di un finanziamento per la ristrutturazione del vecchio Municipio. A quanto pare, la Regione dava un termine di 120 giorni per presentare tutta la documentazione. Io non capisco cos’è che impedisce al Comune di presentare la documentazione entro il termine stabilito dalla Regione.

Il sindaco a cui è rivolta la domanda è però in quel momento assente.
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La seconda Parte: il Punto 3 - Relazione del Sindaco, nella qualità di Consigliere di Amministrazione della Fondazione “San Raffaele-Giglio” di Cefalù, al fine di conoscere: vedi (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3736) e i successivi interventi saranno riportati in una “Seconda Parte” speriamo domani.

ritratto di Rosario Fertitta

Caro Pino Lo Presti, il Tuo

Caro Pino Lo Presti,
il Tuo encomiabile e disinteressato lavoro ci consente di rimanere aggiornati sui lavori consiliari della nostra Città e su quanto, in quella Sede, viene dibattuto e deciso.
In particolare non posso non soffermarmi sull'argomento "acqua-A.P.S." (oggetto di risposta ad una interrogazione consiliare a firma Lapunzina) quantomeno in considerazione del fatto che trattasi di atti anche "a mia firma", quale Assessore Comunale ai Servizi a Rete del tempo.
Non voglio riprendere, per una ennesima volta, dibattiti e confronti polemici sull'argomento (ci si confrontò in Aula, in incontri radiofonici, sui giornali e sui blog) ma, evidentemente, gli antitetici "punti di vista" su quella vicenda continuano a generare prese di posizioni e richiami ad "atti politici" che non potevano, in alcun modo, inficiare passaggi normativi previsti contrattualmente.
Il fatto che, ad oggi, non è stato adottato alcun provvedimento di commissariamento nei confronti di quei Comuni che "si sono rifiutati" di consegnare gli impianti ad APS (ergo ne avevano l'obbligo) non può costituire - con il senno del poi - una valida giustificazione-motivazione ad una eventuale inottemperanza ad obblighi contrattuali che avrebbe potuto causare IN QUEL MOMENTO gravi danni patrimoniali e responsabilità anche penali.
Tanto che è pure intervenuto un provvedimento normativo regionale di SOSPENSIONE della procedura di nomina dei commissari.
Peraltro se - come a mia conoscenza - circa 55 Comuni su 82 del comprensorio ATO 1 PALERMO hanno consegnato gli impianti ad APS, un motivo ci sarà.. !!
La "buona fede" (indubbia) del Sindaco Guercio in quella vicenda relativa alla consegna degli impianti risulta più che superata dalla "obbligatorietà" di quella scelta, nascente da prescrizioni contrattuali.
Scelta che venne adottata dal Sindaco, dal sottoscritto nella qualità di ex amministratore, da tutta la Giunta Municipale del tempo e con il conforto (ad abundantiam) dell'allora Segretario Comunale.
Ben altre le considerazioni "politiche" - e qui convengo con le riflessioni di Lapunzina - sulla privatizzazione dei servizi idrici comunali.
Basta andare a rileggere le dichiarazioni pubbliche rese dal sottoscritto in quelle sedute consiliari, sulle pagine dei giornali e nelle trasmissioni radiofoniche sull'argomento.
Temevamo che potesse essere un "flop" e ancor di più si è rivelato.
Adesso - questo sì - è a mio modesto avviso più che necessario adottare tutte le più opportune iniziative (anche la rescissione in danno) per salvaguardare i diritti della collettività e dell'Ente alla luce della maturata ESPERIENZA NEGATIVA e dei FALLIMENTARI RISULTATI rispetto agli obblighi assunti da APS con la beno nota convenzione.
Ma è una valutazione che può esser fatta soltanto ADESSO ed ex post, mettendo sul piatto il rispetto delle regole e delle obbligazioni e non con un populistico e demagogico "Io lo avevo previsto...oppure io lo sapevo che finiva così....".
Riprova ne è che la società APS ha fatto istanza di ammissione ad un concordato preventivo: nella buona sostanza ha alzato bandiera bianca formalizzando il fallimento della originaria mission.
Ed alla luce di quanto sopra e della maturata esperienza concordo sul fatto che alla prossima Conferenza dei Sindaci dell'ATO 1 il NO della nostra Città sulla nuova proposta avanzata da APS sia più che doveroso.