Una terza ipotesi per la “Pietra della Memoria”

ritratto di Gianfranco D Anna

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Vorrei sottoporre alla Vs. cortese attenzione una proposta diversa da quelle fin’ora lette e dalle due emerse ieri sera in Consiglio Comunale (a tal proposito mi sia consentita una divagazione: dovremmo riflettere se sia più utile o più vergognoso per la cittadinanza trasmettere in rete – e quindi in tutto il mondo – i Consigli Comunali vista la povertà di contenuti, di argomentazioni, per non dire della povertà di linguaggio, di molti interventi).
Non sono, infatti, d’accordo né con l’ipotesi di posizionamento della “Pietra della Memoria” all’interno di Piazza C. Colombo - come già detto, anche se con tono “leggero”, in un altro mio commento dal titolo “In merito all’ipotesi di Piazza C. Colombo” (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3791#comment-2327) - in quanto, tra l’altro, per accogliere la scultura la piazza, e la sistemazione dei suoi elementi di “arredo”, andrebbe riprogettata con tempi non certamente brevi; né sono d’accordo con l’idea del Sindaco di collocare la statua al centro dell’Ottagono di S. Caterina perché la “Pietra della Memoria” non è nata per stare nel chiuso di un luogo non sempre aperto ai visitatori e finirebbe col diventare una presenza “ingombrante” in uno dei pochi spazi espositivi-culturali pubblici di questa nostra città.

La mia personale idea è quella di collocare la “Pietra della Memoria” nell’area attualmente adibita a parcheggio per i motocicli proprio all’inizio del Lungomare G. Giardina - accanto a dove vengono posizionati i tavoli della Gelateria Di Noto.
Cercherò di spiegare sinteticamente cosa mi ha portato a pensare a questa proposta:

1 – Il luogo: la scultura sarebbe collocata in un luogo altrettanto importante come è il Molo; un luogo che non è all’interno del centro storico ma che ne è immediatamente a ridosso; un luogo cerniera tra passato e moderno; un luogo ben visibile da tutto il golfo, dal molo, dalla spiaggia; un luogo che verrebbe ad essere ulteriormente valorizzato dalla presenza di questa scultura e che ne costituirebbe un fantastico fondale con un reciproco arricchimento.

2 – L’orientamento della scultura: la scultura, contrariamente a quanto accadrebbe collocandola all’interno di Piazza Cristoforo Colombo con i due visi rivolti verso il mare, conserverebbe, invece, lo stesso orientamento previsto al Molo dal Maestro Salvato: Ruggiero II continuerebbe a dare l’idea di essere appena giunto dal mare sottostante e di dirigersi verso la cittadina; Gesù Salvatore accoglierebbe Ruggiero II “davanti” alla porta di accesso a Cefalù, non più però Porta "della marina", come al Molo, ma Porta "dell’arena" – la cui “presenza” è testimoniata dalla casa-torre che si verrebbe a trovare alle spalle del Gesù Salvatore – quella porta della “rina” che rimanda alla sabbia, a quella sabbia che, durante l’estate, trasportata dalle migliaia di persone che vanno via dal mare, finisce col ricoprire questo luogo ed in cui Ruggiero II verrebbe ad “affondare i piedi”, quasi fosse appena sbarcato.

3 – La tutela della statua dalle intemperie o da atti di vandalismo: rispetto alla marina, la “Pietra della Memoria” si troverebbe in un sito meno esposto ai violenti marosi che si infrangono sul Molo, anche se sempre esposta alla salsedine ma, del resto, tutto il centro storico, e non solo, è ricoperto dalla salsedine durante le maestralate; inoltre, per quanto concerne i possibili atti di vandalismo, rispetto al Molo ed a Piazza Cristoforo Colombo, la “Pietra della Memoria” si troverebbe in un luogo certamente meno appartato, in uno spazio in cui vi è un transito continuo di persone, quindi, con minore possibilità per eventuali deficienti di poterla danneggiare, imbrattare, privare delle pietre e dei coralli che vi sono incastonati.

4 – Gli interventi necessari alla collocazione: si tratterebbe, anzitutto, di creare una piccola area pedonale estendendo il marciapiede sino alla linea di congiunzione tra la Via Bagno Cicerone ed il tratto del Lungomare G. Giardina di fronte la Piazza C. Colombo, e di verificare, inoltre, l’esatta posizione del sottostante canale di scolo delle acque piovane (?) per evitare problemi in fase di realizzazione dello scavo per le fondamenta della scultura.

E’ chiaro che con un semplice progetto architettonico in 3D si dovrebbe affinare l’esatta collocazione in modo da evitare che si possano creare sovrapposizioni tra la “Pietra della Memoria” e la cortina di case che si affacciano sul mare, bisognerebbe cioè fare in modo che la scultura abbia come fondale il prospetto-fronte della casa-torre - posta all’estrema destra nella sottostante splendida fotografia di Pino Lo Presti - e non il meraviglioso scorcio delle abitazioni.

Non avendo avuto il tempo di realizzare dei disegni, spero di essere stato sufficientemente chiaro nell’esporre questa mia idea.
Mi permetto, infine, di aggiungere due splendide vedute storiche che possono servire da stimolo per la discussione in corso.

Cephaledum Siciliane urbs placentissima - Pianta in proiezione assonometrica tratta da B. Passafiume, De origine Ecclesia Cephaleditanae eiusdem urbis et diocesis brevis descripitio, Venezia, 1645

Cefalù alla Marina - Veduta in proiezione prospettica tratta da G. Chiesi, La Sicilia illustrata nella storia, nell’arte, nei paesi, Milano, 1892