I° intervento di trapianto osseo al San Raffaele-Giglio

ritratto di Nicola Pizzillo

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Al San Raffaele Giglio di Cefalù è stato eseguito il primo trapianto osseo da donatore multi organo (allograft) su una donna 45 enne affetta da un tumore alla tibia. In sala operatoria gli ortopedici Francesco Camnasio e Gianfranco Fraschini del San Raffaele di Milano, che da oltre tre anni collaborano con l’equipe di ortopedia del San Raffaele di Cefalù, diretta da Filippo Boniforti, e l’ortopedico della struttura siciliana, Stefano Gagliardi.

L’intervento è durato 4 ore. Sulla paziente, già dimessa, è stata innestata la tibia proveniente dalla banca dell’osso dell’Istituto Ortopedico «G. Pini» di Milano, insieme ad una protesi per garantire la normale estensione dell’arto. «Questa metodica che consiste nella resezione del tumore e ricostruzione con protesi composita – ha spiegato Francesco Camnasio – ha il grande vantaggio di permettere il recupero della funzionalità articolare consentendo di tornare a svolgere la vita di sempre». L'ortopedico Gianfranco Fraschini, ha invece evidenziato « la rinnovata sinergia tra il San Raffaele di Milano e di Cefalù sviluppata soprattutto su interventi complessi che costringevano numerosi pazienti ai viaggi della speranza». In Italia ogni anno si eseguono circa 100 operazioni analoghe tra i centri di Firenze, Bologna e Milano con discreti risultati sia oncologici che funzionali, l’ospedale di Cefalù si è dotato di personale specializzato, strumentazioni e sale idonee a trattare queste patologie. (fonte Corriere del mezziogiorno)
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Queste sono quelle notizie che devono rendere ciascuno di noi orgoglioso di avere una struttura ospedaliera all'avanguardia come il San Raffaele. Inoltre rendono meno doloroso il prelievo fiscale che noi subiamo dalle nostre retribuzioni per finanziare la sanità pubblica o le lunghe attese per prenotazioni ambulatoriali.
Ci dobbiamo augurare che le prime notizie costituiscano sempre la regola, mentre le disfunzioni diventino l'eccezione.