RESPONSABILITÀ DI INAUDITA GRAVITÀ PER LA CHIUSURA DEL POTABILIZZATORE

ritratto di Saro Di Paola

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(Speriamo che a pagare non sia donlappanio)

L’avviso con il quale “La Sorgenti Presidiana” , a partire dalle ore 10,00 del prossimo 31 marzo, fermerà il potabilizzatore di S.Barbara e che, pertanto, da quell’ora ”nella condotta urbana di Cefalù tornerà a scorrere l’acqua greggia così come avveniva prima dell’entrata in funzione del potabilizzatore” è di quelle che “FANNU SCRUSCIU”.

È, però, una NOTIZIA che, pur nello “SCRUSCIU” che provoca, IMPONE RIFLESSIONI.
A TUTTI!
Riflessioni, pur nel gran sollievo con il quale la notizia può essere accolta, in particolare, da parte di coloro i quali, per la “imbevibilità” dell’acqua che scorre dai rubinetti delle nostre case hanno, da sempre, considerato il potabilizzatore “assolutamente inutile”.

Quali riflessioni ?

La prima riflessione è sulle conseguenze, facilmente intuibili, che la chiusura del potabilizzatore provocherà all’immagine di Cefalù, Città di Turismo.
Anzi per l’immagine di Cefalù città, con la minuscola e senza complemento di specificazione.
Cefalù, infatti, si verrà a ritrovare, nel 2011, nelle stesse condizioni che, nel lontano 1992, costrinsero il commissario Pianelli a dichiarare non potabile l’acqua del civico acquedotto di Cefalù.
Come dire che Cefalù farà un SALTO ALL’INDIETRO DI BEN 19 ANNI.

La seconda riflessione è su quelle GARANZIE PER LA SALUTE PUBBLICA che verranno meno, con la chiusura del potabilizzatore.
È UNA RIFLESSIONE MOLTO PIU’ GRAVE che promana da una domanda che gli sviluppi e l’evoluzione delle vicende che interessano l’APS rendono angosciante :
CHI PROVVEDERÀ e COME SI PROVVEDERÀ alla semplice DISINFEZIONE DELL’ACQUA che verrà immessa in rete ?

La terza riflessione è sulle CAUSE PER LE QUALI “il potabilizzatore sarà fermato”, proprio, dalla “Sorgenti Presidiana” che gestisce l’impianto per averlo realizzato con l’istituto della finanza di progetto.

CAUSE che, per quanto si legge nella notizia pubblicata, sono tali da configurare RESPONSABILITÀ DI INAUDITA GRAVITÀ della pubblica amministrazione di Cefalù.

RESPONSABILITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE per la assoluta leggerezza con la quale ha gestito l’intera vicenda!

RESPONSABILITÀ per la assoluta leggerezza con la quale l’amministrazione avrebbe fatto “apprendere alla Sorgenti Presidiana” che tra il Comune di Cefalù e la società medesima non vi sia più “ALCUN RAPPORTO CONTRATTUALE”!

RESPONSABILITÀ PER QUEI DANNI DI NATURA ECONOMICA E FINANZIARIA che il Comune, prima o poi, SARÀ CHIAMATO A PAGARE !

TUTTE RESPONSABILITÀ che, prima o poi, emergeranno CON ASSOLUTA INEQUIVOCABILITÀ !

TUTTE RESPONSABILITÀ per le quali, prima o poi, IL COMUNE SARÀ CHIAMATO A PAGARE!

NON SI DEVE ESSERE ESPERTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO PER AVERNE LA ASSOLUTA CERTEZZA!

Speriamo che, almeno una volta, a pagare non sia Don Lappanio.
La beffa, oltre il danno, sarebbe troppo!
Anche per Don Lappanio!