Di qualità

ritratto di Salvatore Culotta

Versione stampabile

STATUTO Comune di Cefalù

Approvato dal consiglio comunale con delibera n. 108 del 29 dicembre 1993, annullata parzialmente dal CO.RE.CO., sezione centrale, con decisione n. 6273/1749 del 5 maggio 1994. Modificato ed integrato con delibera del consiglio comunale n. 135 del 2 ottobre 1996, riscontrata legittima dal CO.RE.CO., sezione centrale, con decisione n. 2956/2707 del 20 marzo 1997.

Titolo I – Principi Generali
Art. 1 – Principi
4. Fiera della sua antica tradizione di pace, legata a secolari consuetudini la città di Cefalù intende tutelare e difendere la propria identità, favorendo il processo di integrazione e mantenendo il primato della sua tradizione culturale. Come centro turistico internazionale intende privilegiare il turismo di qualità, il più consono alla sua immagine, sicché accoglierà sempre quei turisti che trovano il maggiore e più forte motivo di richiamo nel suo rilevante patrimonio monumentale, storico e artistico e che sono in grado di apprezzarne il valore e di farsi a loro volta messaggeri, in Italia e all'Estero, del suo prestigio e della sua immagine.




Le mura sulla scogliera


Bastione di Capo Marchiafava

Piazza Marina

Fronte a mare occidentale

Porta Pescara

Art. 8
Il Comune, nel rispetto della normativa urbanistica vigente, favorisce il recupero abitativo del patrimonio edilizio esistente nel centro storico avendo di mira la sua migliore vivibilità e qualificando il suo decoro urbano.


Palazzo del Seminario

La Basilica Cattedrale

Bastione di Porta Ossuna

Chiesa di S. Nicola


Corte delle stelle

Lungomare

Via Pitrè

Via M. Misuraca

Chiesa S. Maria

Mura d’ingresso della Rocca
Vorrei che fosse ben chiaro il senso di questo come di altri interventi che segnalano situazioni di evidente abbandono : non sono denunce portate avanti per il vano piacere di "dare addosso" al responsabile di turno, ma esprimono il desiderio di dare un aiuto evidenziando quei punti critici sui quali, più spesso di quanto possa credersi, sarebbe facile intervenire senza ricorso a grandi mezzi. E sono quei punti e quelle situazioni che insieme concorrono a restituire l'immagine di una città da ricordare o da dimenticare. Tenendo sempre un occhio puntato sulla possibilità di realizzare progetti più ambiziosi, altre volte ricordati, di attuare al meglio possibile le previsioni contenute nel Piano del Centro Storico, e di promuovere iniziative volte a garantire a Cefalù un posto rilevante sul piano dello sviluppo culturale, nel frattempo sarebbe normale che ci si occupasse di quella che tutto sommato può definirsi normale manutenzione. Per dirlo in termini più banali credo che chiunque si vergognerebbe di accogliere ospiti in casa propria se questa ha i pavimenti sporchi, i muri scrostati i mobili disordinatamente accatastati e animali che sporcano in giro.
Per altro verso non c’è nessuna volontà di addossare responsabilità, che non hanno, a questo o quell’operatore economico e del turismo.
Infine, tornando a quanto detto sul tipo di intervento, è ovvio che questo avrebbe un taglio ben diverso se si instaurasse pubblicamente qui un vero costruttivo dialogo tra chi propone e chi dispone.

ritratto di Pino Lo Presti

Statuto disatteso come la Costituzione

Intanto proporrei di fotocopiare il comma 4 dell'art. 1 come Art. 1 della costituenda Pro-loco, perchè non ce ne se dimentichi ancora.
Inoltre, si potrebbe, in pdf, pubblicare "Una città da marciapiede" di P. Culotta ed altri

ritratto di Saro Di Paola

NON E' SOLO .......

QUESTIONE DI "SOURDI" !

ritratto di Gianfranco D Anna

Un turismo consono all'immagine?!?!

"Cefalù ... come centro turistico internazionale intende privilegiare il turismo di qualità, il più consono alla sua immagine..."

Considerata l'immagine attuale di Cefalù non possiamo poi lamentarci del suo "consono" turismo!!!

Considerate le ultime amministrazioni, a Cefalù, si fa prima a riscrivere lo Statuto che a togliere una scritta da un muro?!?!

ritratto di Alexandre Morello

Complimenti

Complimenti per le foto (e non solo)