Cefalù città del petrolio ?

ritratto di Saro Di Paola

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Quando, il 25 ottobre 2009, ho scritto della “nafta” che veniva recapitata a mare dalla “cascata” di Santa Lucia, in fondo al lungomare, ero convinto che sarebbe stato facile localizzarne l’affluente ed individuarne la “fonte”

Ed, invece, non deve essere stato facile.
Affatto.
Se è vero come è vero, che, dopo oltre due mesi, lungo la scalinata che porta agli alberghi e nell’intorno della stessa, la puzza di nafta si continua ad avvertire.
Nauseabonda, senza che sia piovuto.
E ciò nonostante l’ intervento delle Autorità competenti.
Tempestivo e con ampio dispiego di uomini.

Sarà interessante accertare cosa accadrà dopo la prossima abbondante pioggia.
In particolare,sarà interessante accertare se, dopo la pioggia, oltre ad annusarsi, la nafta, si vedrà galleggiare in chiazze marronastre come da me documentato con le foto scattate quel giorno.

Sono convinto che risalire, è il caso di dirlo, alla “fonte della nafta”, per quanto difficoltoso, sia, tuttavia, possibile.
Il fatto non è da poco.
Non si può desistere dal risalirvi.
Come, per quanto io ne sappia, non si è desistito.

A meno che la fonte non sia naturale e sotterranea.
Che ci sia un giacimento ?
Che Cefalù sia città del petrolio ?
Saremmo ricchi!
Sienza ca nuddu u sapi!
Però.

Saro Di Paola, 6 gennaio 2010