Ci si inoltra nella campagna elettorale

ritratto di Pino Lo Presti

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Da osservatore, spero non troppo di parte, da quanto accade (non sempre immediatamente evidente) e si scrive mi sembra si possa osservare sempre meglio il delinearsi di un “fronte del nuovo”; compatto intanto almeno nella semplificazione di tutta la precedente storia, qualunquisticamente ridotta a: tutti quelli prima di noi (la "Politica") sono in qualche modo colpevoli; ma adesso ci siamo noi: i giovani, la speranza, il nuovo!
E’ nato pure un luogo, un’Agorà, per dare voce ai giovani e accreditarne alcuni in - e di - questo “fronte del nuovo”.
Un fronte che, sul “Sì alla Pietra al Molo” si fece le sue prime ossa, stabilendo le prime intese.

Una seconda osservazione che mi sembra di poter fare è sul fatto che questo fronte - per certi aspetti - “trasversale”, non si pone in posizione di maggiore radicalizzazione rispetto alla Opposizione istituzionale: all’esterno, ma al centro fra questa e l’attuale Amministrazione.

La terza è che tutto il fronte - sia nelle sue propaggini, diciamo, di centro destra e di, diciamo, di centro sinistra - manifesta compatto di aspirare ad essere, con la sua comprensione affettuosa, la novella, vergine sposa di un Padre buono, ingannato e messo al mondo orfanello dalla di lui "Madre" (la Vicari) e sadicamente castrato, ogni santo giorno, dalla attuale "moglie" (la "Opposizione-Lapunzina"): vittima innocente dell’odio tra suocera e nuora.

Riaccreditandone il valore del Seme, assolvendolo da colpe non sue, la “giovane fanciulla” mostra in tutto il candore del suo "Cuore" di volersi accreditare come novello e fertile utero delle sue inespresse potenzialità (per causa della Madre e della Moglie), nel momento in cui - tra la incredulità di molti - Lui non nasconde peraltro il rinnovarsi del Desiderio, di “ricandidarsi”!

Ingenuità edipica adolescenziale in un situazione di coppia genitoriale insopportabilmente conflittuale, o solita vecchia, stantìa, malizia di un’eterna - sempre uguale a se stessa - ambizione, quell’occhiolino languido al potere del Padre?

Vorrei capire - semmai questi “presunti giovani” hanno seguito la vita consiliare di questi ultimi tre anni - su quali precisi atti o non atti particolari “genitoriali” si fondano queste loro benevoli comprensioni dell’"impotenza" dell’uno o le condanne senza appello della "distruttività" dell’altra.

Da lì si potrebbe capire meglio il grado di maturità del loro attuale orientamento “sessuale”, ma anche di questa politica del Sì di questi nuovi "responsabili”; magari si potrebbe scoprire che non di vergini fanciulle si tratta ma, forse, chissà, di ...
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Magari non centra nulla con quanto sopra abbozzato a grandi colpi di pennello, ma potrebbe essere un fattore di chiarezza vedere, nell’O.d.g. del prossimo Consiglio comunale, un Punto - in particolare - richiesto dal consigliere Calabrese.

Nel Consiglio C. del 25 novembre, il consigliere Calabrese, a fronte della “proposta Meli” in sede di approvazione delle misura di salvaguardia degli “equilibri di bilancio”, affermando che approvarla “in bianco” avrebbe equivalso ad approvare una dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente, propose di elaborare un emendamento con i consiglieri della “Maggioranza”, poi approvato nel consiglio del 26 con otto voti favorevoli (Rasa, Mangano, Sideli, Scialabba, Barracato, Calabrese, Noto, Brocato) e quattro astenuti (Lo Verde e i tre del Pd), con il quale tale dichiarazione di dissesto (che lo sarebbe stata anche della Giunta Guercio) veniva “responsabilmente” sospesa in attesa di verificare le misure “salvavita” in quell’emendamento contenute.
(vedi: http://www.qualecefalu.it/lac/node/3131)

Nella dichiarazione di voto del 26 , il consigliere Calabrese disse:

E, chiedo che venga messo a verbale, che qualora uno solo dei punti che sono stati presi in considerazione stasera dai consiglieri comunali, firmatari dell’emendamento, non dovesse essere rispettato - il primo in scadenza è il 31 gennaio 2011 -, qualora l’amministrazione non dovesse portare i risultati agli occhi della città, e di questo consiglio comunale - i cui rappresentanti del popolo, con orgoglio, con il cuore, ci stanno mettendo il possibile stasera nel cercare di allontanare questa grande jattura che è il dissesto finanziario - ebbene questo consigliere comunale si farà lui promotore di una battaglia per andare a dichiarare - questa volta sì - il dissesto finanziario, perché non è più il tempo delle promesse; è il tempo della concretezza”!

“Ecco perché io chiedo, signori consiglieri, un voto "col cuore" sull’emendamento”

“E, ripeto - mi piace sempre ripeterlo - la marcheremo ad uomo, faremo interpellanze a raffica laddove, entro il 31 gennaio, il primo adempimento, la prima scadenza non venisse adempiuta.
E, aspettiamo di conoscere, entro il 30 aprile 2011 - termine ultimo per noi per la presentazione del bilancio di previsione -, che ci sia questo benedetto piano triennale, affinché questo consiglio comunale possa serenamente valutare la credibilità, la effettiva volontà della amministrazione, di procedere al risanamento.
Noi vi marcheremo a vista insieme a tutta la città
”.

Da tempo è passato il 31 gennaio e il 30 aprile, di interpellanze non se ne è vista nemmeno una e tantomeno alcuna verifica, nulla se non, il 14 maggio, “Una riflessione ad alta voce” (tanto responsabilmente comprensiva che sembra dettata direttamente dal Sindaco) su un organo di informazione (che quella Opposizione da tempo prova a screditare) tra le cui pagine invece lo stesso (come d'altra parte i nuovafrontisti) si sente protetto e a casa, tanto da eleggerlo a strumento delle sue comunicazioni (in entrata ed in uscita) con la città e da citarlo persino, nei momenti del bisogno, evocandone, a proprio sostegno, i famosi “sondaggi” (come quello che sarebbe stato contrario al ritiro della Ordinanza di via Vazzana, tirato in ballo dal Sindaco nell’incontro del 12 maggio - vero o nò non si sà ma tanto è uguale).

ritratto di Giuseppe Aquia

EQUILIBRIO DI BILANCIO

Per quanto riguarda l'equilibrio di bilancio - che è poi quello che interessa i cefaludesi - è vergognoso che qualcuno dal pulpito predichi con tanta veemenza il ritorno alla normale situazione!!! questo consigliere in persona disse che quell'emendamento era la panacea dei mali di cefalù???!!!! ma quale panacea; si e rivelata un'altra stampella a questa sgangherata amministrazione sicuramente!!!come ho avuto modo di dire allora, quella è stata un'operazione per dare ossigeno a questa sindacatura!!! che in questo paese più passa il tempo più danno sta facendo; ed è sotto gli okki di tutti!!!!
Per giunta vorrebbero candidarsi a sindaco, cari cefaludesi MEDITATE MEDITATE.
Ebbene questo consigliere comunale si farà lui "promotore di una battaglia per andare a dichiarare - questa volta sì - il dissesto finanziario, perché non è più il tempo delle promesse; è il tempo della concretezza”!
“Ecco perché io chiedo, signori consiglieri, un voto "col cuore" sull’emendamento”
“E, ripeto - mi piace sempre ripeterlo - la marcheremo ad uomo, faremo interpellanze a raffica laddove, entro il 31 gennaio, il primo adempimento, la prima scadenza non venisse adempiuta.
E, aspettiamo di conoscere, entro il 30 aprile 2011 - termine ultimo per noi per la presentazione del bilancio di previsione -, che ci sia questo benedetto piano triennale, affinché questo consiglio comunale possa serenamente valutare la credibilità, la effettiva volontà della amministrazione, di procedere al risanamento.
Noi vi marcheremo a vista insieme a tutta la città”.

Ebbene sì, signor sindaco, di questa marcatura ad uomo i cefaludesi non hanno visto nulla solo la continuazione dello sfracello....

ritratto di Marco Manera

Agorà

Caro Pino,
sono uno dei giovani che partecipa all'Agorà e trovo ingeneroso per il mio impegno e per quello degli altri partecipanti essere trattato come frutto di qualche manovratore che accredita qualcuno piuttosto che qualcun'altro al cosiddetto "Fronte del Nuovo" che secondo te "...sul “Sì alla Pietra al Molo si fece le sue prime ossa, stabilendo le prime intese" (peccato che noi all'Agorà non abbiamo mai parlato della Pietra della Memoria perchè abbiamo preferito discussioni più serie). Me ne sarei andato via il primo giorno se solo avessi avuto sentore di manipolatori o di intese occulte, perché non ho bisogno di accrediti per esprimere le mie idee e non aspiro a poltrone o candidature. L'hobby cefalutano del sospetto su qualsiasi cosa che abbia carattere di novità ha colpito ancora. Non abbocco all'amo della polemica e non scriverò altre parole sull'argomento. Chi mi conosce sa i miei principi e la mia onestà intellettuale. Se ti interessa avere notizie diverse dal "sentito dire" ti invito a contattare Don Giuseppe Licciardi oppure a partecipare agli incontri preparatori all'Agorà pubblica per conoscere gli uomini e le finalità.
Un abbraccio
Marco

P.S. Per chi non lo sapesse l'Agorà nasce su impulso delle parole pronunciate dal Vescovo Manzella il 6 Agosto 2010, quando invitò Cefalù a non far fuggire le proprie intelligenze giovanili. E' un luogo in cui i giovani possono dire la propria sugli argomenti seri che riguardano la nostra comunità. E' un luogo in cui i giovani non sono visti solo come organizzatori di tornei di calcetto ma attraverso le proprie competenze e le proprie professionalità. E' un luogo in cui i politici hanno spazio ma non possono "attaccare il cappello". L'Agorà pubblica si svolge ogni ultimo venerdi del mese (l'attuale sede è la chiesa dell'Annunziata sul Corso Ruggiero) e lì c'è un libero confronto sui temi che sono stabiliti nelle pre-Agorà che si svolgono presso la parrocchia dello Spinito.
La prossima Agorà pubblica:
Saranno distribuite presso i luoghi di aggregazione giovanile le seguenti 3 domande sull'attualità della vita cefaludese.
1) Ti piace il lungomare di Cefalù? Come vorresti che fosse?
2) Cefalù è ancora una città turistica? Se fossi il Sindaco o l’Assessore al Turismo, cosa faresti?
3) Fanno bene commercianti e residenti a protestare per l’attuazione
del doppio senso di circolazione in via Vazzana?
Chi vorrà potrà scrivere, anonimamente o meno, le sue risposte e riconsegnarle negli stessi luoghi in cui le ha ricevute. I fogli saranno raccolti e ne sarà data lettura all'Agorà pubblica. Sulla base delle risposte pervenute si intavolerà la discussione.

ritratto di Maria Luisa La Placa

Agorà

Pino penso che sia presto per giungere alle conclusioni a cui sei arrivato tu...
Devo ammettere che la prima volta che sono andata all'Agorà temevo anche io di andare in un luogo di "reclutamento giovani" ma ho trovato tutta gente (o quasi) politicamente schierata e mi sono ricreduta.
Diamo tempo a questo gruppo (questa comunita' dell'Agorà) di prendere forma , diamo tempo di vedere che strada prende.
I ragazzi che vi partecipano sono gente in gamba.
Sono giovani che giuste o sbagliate (questo e' soggettivo) hanno delle idee.
Pino dai fiducia ai giovani...dai modo a loro di dimostrare che sanno fare ma soprattutto che sono capaci di stare attenti e di non farsi imbrogliare...
Sul fatto di andare ai Consigli Comunali anche io sono d'accordo (lo avevo suggerito e lo ripropongo) perche' penso che si deve partire da li per capire cosa c'e' (e dove e') il marcio a Cefalu' e per decidere quali azioni mettere in atto per rimuoverlo.
Sicuramente non dobbiamo fermarci come gruppo a parlare unicamente di problematiche (come, a mio giudizio, abbiamo fatto fino ad oggi) che riconducono alla politica.
Promuoviamo delle iniziative d'esempio alla citta' (come ad esempio sistemare noi un pezzo di lungomare; oppure sedendoci il sabato sera per strada e bloccando i nostri coetani che entrano nel corso, incuranti delle regole, per arrivare con la macchina fin sotto il pab che preferiscono).

Penso che i giovani dell'Agora' saranno capaci di capire se verranno presi in giro da qualcuno....SAREMO, MI AUGURO, CAPACI DI "ANDARCENE" DALL'AGORA' IN CASO QUALCUNO CI VOGLIA "RECLUTARE"

P.S: Marco sono felice che hai utilizzato questo spazio (L'Altra Cefalu') per promuovere le attività dell'Agorà. Anche l'utilizzare tutti i mezzi di comunicazione e tutti i "luoghi" dimostra la "Maturità" di un progetto.
Spero che si ripeta in futuro.

.....IL DIBATTITO E' SEMPRE COSTRUTTIVO....NON C'E' DA AVERE PAURA DI SPORCARSI DI FANGO...SI PUO' SOLO CRESCERE

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Marco

Per come ho scritto quanto ho scritto in effetti sembra proprio che io dica che l’Agorà è stato creato per sostenere delle candidature. Forse è stato un lapsus ma non è quello che in piena coscienza mi assumo la responsabilità di affermare.

Preciso intanto che quando parlo di “Fronte del Nuovo” (cioè “quello del Sì” e quindi faccio riferimento alla “Pietra” come un suo primo momento di coagulo) non è all’Agorà che mi riferisco ma ad un ancora informe schieramento che vede fra le sue punte sicuramente il giovane Giuseppe Barranco, dalle cui “Riflessioni” su cefalunews del 14 maggio nasce la spinta al mio intervento.

Perchè ho tirato in ballo dunque l’Agorà?

Se non sono male informato, i "Politici" non hanno diritto di parola all’Agorà (se così non fosse cadrebbe, da subito, tutto il mio discorso).
Ritengo, tra parentesi, che i giovani invece debbano, nei dovuti modi e limiti, concedersi spazi anche di ascolto verso chi, non sempre in malafede, ha fatto e fa politica reale - cioè scontrandosi con la realtà delle leggi, dei mezzi a disposizione, dei rapporti di forza etc...- in questa città, considerando nel giusto modo il valore delle loro esperienze nel momento in cui dalla bella idea si sono trovati a “passare ai fatti”, perchè anche loro (i giovani futuri amministratori) verosimilmente si incontreranno con analoghe difficoltà.

Se quindi non sono stato male informato, vedrei in questa “censura” un pericolo: quello di un possibile qualunquismo (“i giovani” infatti spesso tendono a facili semplificazioni del tipo: quelli prima di noi sono tutti uguali e perciò non crediamo che abbiano qualcosa di interessante da dirci).
Questo atteggiamento potrebbe costituire evidentemente una facile base di accreditamento per alcuni di quei “frontisti” che del “purismo” giovanilista, ottimista e rivolto al Sì (opposto alle “sterili strategie del Nò” dei politici di professione) si vorrebbero vestire.

Nulla ha a che spartire, per me, l’Agorà con quel “fronte del nuovo” a cui è rivolto il mio intervento, se non un possibile pericoloso punto di contatto sul terreno scivoloso di un - sempre in agguato - generico qualunquismo (di cui per me può risultare un seme quella “censura” di cui sopra; se, come mi si riferisce, è vera).

D’altra parte so bene anch’io da quale input nasce l’Agorà, e - se mi permetti - essendo che io stesso, per buona parte della mia vita, sono stato “un giovane” sarebbe davvero autolesivo che di quella parte della mia esistenza disconoscessi la ricchezza delle idealità e la passione.
Nel tempo però ne ho anche dovuto riconoscere alcuni punti deboli tra cui appunto la tendenza alla eccessiva semplificazione che ha talvolta permesso a qualcuno di ingannarmi e persino di strumentalizzarmi.

Avrei dunque meglio espresso il mio pensiero aggiungendo quanto qui di seguito in grassetto:

... tutti quelli prima di noi - la "Politica" - sono in qualche modo colpevoli; ma adesso ci siamo noi: i giovani, la speranza, il nuovo!
Su questa onda e’ nato pure un luogo, un’Agorà, per dare voce ai giovani ma che - proprio per questa impronta giovanilista, potenzialmente qualunquista - può finire per accreditarne alcuni in - e di - questo “fronte del nuovo.
Un fronte che ...

Lavorando molto - e spesso a tarda notte - può succedere che di una frase, così come alla fine scritta, sfugga in quel momento la portata e lo stesso significato alla consapevolezza dello scrivente.
Penso che il vero errore sarebbe però non riconoscere l’errore fatto e quindi non precisare.
Spero di averlo fatto.

In ultimo, lasciami dire che le reazioni scomposte e volgari di qualcuno (su facebook) fanno però indubbiamente pensare.

ritratto di Marco Manera

Agorà

Caro Pino,
la tua precisazione, che apprezzo, mi consente di chiarire un altro punto che mi ha visto in qualche modo protagonista nell'ultimo incontro pubblico. Il tema è quello della parola ai politici. In quella occasione, seccato da chi insinuava che i politici presenti all'incontro erano lì per attaccare cappello, ho detto che i politici possono pure ascoltare i dibattiti dell'Agorà ma dovrebbero lasciar parlare i giovani, che a Cefalù non hanno questa possibilità. I politici hanno la Sala delle Capriate per discutere. Con questo non intendevo togliere la parola a nessuno ma solo ribadire pubblicamente che l'Agorà non è luogo di comizi né dependance politica. L'Agorà è' una grande risorsa se gestita bene. E' una creatura appena nata e va, quindi, protetta. Occorre trattarla con cura affinché riesca a formarsi una propria identità di gruppo e sia impermeabile alle lusinghe di chi, tra poco, si getterà in una campagna elettorale. Tra i partecipanti all'Agorà c'è anche qualche giovane che fa politica partitica ma che ha accettato l'idea di un luogo "puro" dove ci sia libero confronto di opinioni senza secondi fini e senza, soprattutto, essere portatori di idee non proprie. Ci sarà spazio anche per i politici ma con modi, tempi e tematiche stabilite dai partecipanti (peraltro i politici presenti all'ultima Agorà sono, grazie al cielo, tutte persone di buon senso ed hanno capito perfettamente il mio intento). Il qualunquismo è giustamente da evitare ma, come sai, si cresce poco alla volta e noi non abbiamo fretta. Dicevo venerdi sera alla pre-agorà che considero un grande traguardo, in questa fase di avvio, il fatto che un giovane, che non ha mai espresso la propria idea in pubblico, trovi il coraggio di prendere un microfono e farlo. Quindi auguriamoci che i giovani si convincano a partecipare numerosi perchè la politica non è solo poltrone e voti ma anche consapevolezza dei fatti che ci circondano e riflessione su di essi attraverso il confronto con chi la pensa diversamente. Occorre avvicinare i giovani della nostra comunità a tematiche impegnative affinché non siano gli altri a decidere per loro. Puntiamo, insomma, sui cervelli. Le difficoltà ovviamente ci sono ma io, col mio poco tempo a disposizione, e tutti gli altri partecipanti all'Agorà, mettendo insieme il proprio tempo libero, ci proviamo. Qualche errore lo commetteremo (ogni tanto una o due parole in più possono scappare) ma se l'Agorà diventa un modo per dare voce ai giovani avremo vinto tutti: chi ci ha creduto ma soprattutto la nostra, povera ma bella, Cefalù.

P.S. Rinnovo l'invito a L'altra Cefalù a seguire l'Agorà come già fanno La Voce e Cefalunews

ritratto di Salvatore Culotta

una preghiera a Pino ( o a

una preghiera a Pino ( o a chi per lui) casomai decidesse di seguire le riunioni dell'Agorà:come mirabilmente fatto per altre occasioni( tratto che distingue questo spazio)sarebbe interessante avere la trascrizione delle riunioni stesse; o meglio, se ne potrebbero occupare i partecipanti stessi.Penso potrebbe risultare oltremodo interessante.

ritratto di Pino Lo Presti

Agorà - Non mi resta che

augurarvi buon lavoro dunque.
Per l'invito - che mi piacerebbe accettare - ho qualche problema per il tempo. Ho più volte pregato qualche conoscente di fare un resoconto di massima di quanto vi accade ma fino ad oggi ciò non è stato.

Caro Totò (Culotta) certo sarebbe interessante che anche chi non partecipa potesse avere modo di conoscere i pensieri, le idee, le proposte dei giovani dell'Agorà o di qualunque momento di incontro civile che si svolga nella nostra città ma (come altre volte ho invocato) ci sarebbe bisogno di aiuto in quest'opera di diffusione e condivisione, un aiuto che non riesco a trovare.

ritratto di Salvatore Culotta

risposta

Infatti avevo suggerito che se ne occupassero loro stessi,semprechè avessero interesse a farlo.

ritratto di Salvatore Di Paola

prima di giudicare...

alcuni studi ritengono che quando si danno giudizi su realtà e/o esperienze di cui non si conosce molto (per esempio per il semplice fatto di non averle mai vissute personalmente) si raccolgono molte informazioni su chi emette i giudizi e pochissime informazioni (spesso errate!) sull'oggetto giudicato...

ritratto di Pino Lo Presti

X S. Di Paola

non credo ci sia bisogno di citare "studi" di chicchessia per affermare delle ovvietà. Piuttosto gradirei sapere a quali "giudizi" si sta facendo riferimento e se, per caso ha tenuto conto di alcune precisazioni che pure sono state fatte.

Ricorderei poi a Salvatore (parlando in generale dei processi di conoscenza) che non basta, in ogni caso, stare dentro una situazione per ritenere di averla conosciuta (sulla base delle empatie e "vissuti" personali); è buona prassi "guardarla" sempre anche dall'esterno, nelle relazioni che quella "con altre situazioni" stabilisce, al riparo dalle proiezioni del proprio ego.

ritratto di Salvatore Di Paola

prima di giudicare...2

dunque...lei non crede "che ci sia bisogno di citare studi di chicchessia per affermare delle ovvietà"!...ora mi domando...come fa a chiamarle ovvietà se poi si comporta esattamente al contrario giudicando una realtà che non conosce? altra considerazione: valutare una situazione "osservando" la stessa da diverse prospettive è sicuramente un'ottima tecnica di analisi...ma valutare e GIUDICARE una situazione "osservandola" dalla prospettiva più lontana (in questo caso non ha mai partecipato personalmente né ha mai "ricevuto un resoconto di massima") è probabilmente l'errore più grossolano che si possa commettere...
Infine, preciso che faccio riferimento al suo primo intervento...tutti gli altri interventi che ha scritto in seguito al primo mi sembrano una netta smentita di quello che lei stesso aveva precedentemente affermato...mi viene da pensare che sia stata un'altra persona a fare gli interventi successivi al primo, anche se la firma e la foto è la stessa...

ci tengo a sottolineare che i miei interventi non vogliono avere un tono polemico...

ritratto di Pino Lo Presti

Se i tuoi interventi non avessero

intento polemico, avresti letto con più attenzione la mia precisazione, e laddove qualcosa ti fosse sfuggito, comunque ne avresti dovuto prendere atto.
Circa le tue difficoltà a fare una sintesi fra le diverse personalità che ravvedi nel primo scritto e nei successivi, non posso che dispiacermene per te e augurarti che possa riuscirci in futuro.
Credimi, l'errore più grossolano che si possa compiere è innamorarsi della propria intelligenza, o meglio di fissarsi su alcuni suoi flash.
Io mi sono corretto ma tu mi pare proprio che ronzi appiccicato ad un vetro

ritratto di Salvatore Di Paola

contraddizioni

"laddove qualcosa ti fosse sfuggito, comunque ne avresti dovuto prendere atto"...mi chiedo come si fa a prendere atto di qualcosa che è sfuggita all'attenzione (ammesso che sia così)...lei afferma qualcosa e immediatamente la nega affermando il contrario...ho preso questa frase come esempio ma basta leggere i suoi interventi precedenti per notare la stessa contraddizione...ad un certo punto lei mi scrive "credimi"...ma anche con tutta la buona volontà...come posso farmi convincere da affermazioni totalmente opposte tra loro...forse...a volte...prima di provare a convincere qualcuno dovremmo cercare di chiarirci le idee...

ritratto di Pino Lo Presti

Ti fai troppo domande

a cui non sai dare risposta.
Dovresti riflettere un pò di più e fare meno sfoggio di un "acume" da slot machines

ritratto di Salvatore Di Paola

mi faccio le domande

che servono quando mi trovo di fronte a situazioni particolari...e le garantisco che a volte riuscire a comprendere anche una sola frase sembra un ostacolo insormontabile...

personalmente non ho mai utilizzato le slot machine...il tono delle sue riflessioni adesso non è più contraddittorio...è diventato abbastanza diretto ma, nello stesso tempo, offensivo! se non riesce a fare di meglio (se conosce cioè solo due modi di confronto: 1 contraddittorio 2 offensivo) chiuderei qui il mio intervento in questo post...ora capisco perchè si meraviglia quando vede un gruppo di persone che si riunisce e si confronta...lei probabilmente non conosce (o forse si ma non me lo sta dimostrando) il dialogo civile e costruttivo...potrebbe essere un motivo in più per venire all'Agorà...si possono apprendere nuovi metodi di relazione...l'avverto però....non mi pare di aver visto slot machines all'Annunziata...

ritratto di Leonardo Mento

Direi che..........

è "ura di finilla" non credo che ulteriori interventi passano o potranno dipanare la "matassa" che vostro malgrado, continuate ad aggrovigliare. Scusate se un "vecchio" compaesano si permette di intromettersi......

ritratto di Rosario Fertitta

Caro Salvatore ( mi

Caro Salvatore ( mi permetterai il Tu di simpatia…),

nessuno può mettere in dubbio alcuno che l’iniziativa che si sta portando avanti con il progetto “Agorà” possa essere – come credo sia – una nuova positiva risorsa per la nostra città.
Finalmente una parte consistente dell’universo giovanile della nostra Cefalù sta prendendo coscienza che ci vuole l’impegno e la partecipazione di tutti per tentare di dare nuova linfa alla partecipazione popolare ed alla gestione della cosa pubblica.
In questi anni ho imparato a conoscere Pino Lo Presti, ad apprezzare il suo affettuoso tentativo di tentare di “cambiare le cose” in questa Città, a volte mettendosi anche in violenta antitesi con quella Sinistra che ideologicamente gli appartiene (e lontana dalla mia visione…), magari a volte “sconfinando” in valutazioni non condivisibili ma non per questo animate da dolosa polemica.
Spero di non sbagliarmi ma questa è la sensazione che, ad oggi, ho dei suoi scritti e delle sue idee.
D’altra parte, chi di noi potrebbe dire di non aver sbagliato in vita sua ?
Magari ciascuno di noi potesse tornare indietro in scelte e decisioni assunte, in passato, in ambito lavorativo, politico, sportivo etc…
Torno al dunque.
Bel laboratorio, anche politico (nel senso nobile del termine) quello dell’Agorà, i cui lavori ed iniziative seguo da queste pagine ma non potrai, di certo, pretendere che ciascuno di noi non possa non farsi “la sua idea” su ciò che sta avvenendo.
Il continuare a controbattere riportando il virgolettato di ciascun interlocutore lascia intendere al lettore – magari erroneamente – la non volontà di confrontarsi sulle vicende della nostra città, soprattutto adesso che si avvicina, a grandi passi, l’appuntamento delle nuove elezioni comunali.
Io non ho avuto la fortuna di poter vivere una “Agorà” dei miei tempi e, pertanto, guardo anche con “sana e positiva invidia” ciò che state tentando di fare se ed in quanto finalizzato a dare un contributo fattivo alla risoluzione degli immensi problemi della nostra Città.
Sono stato consigliere comunale ed anche assessore in questa mia città che amo profondamente ma non per questo mi sento un “politico”. Al contrario….
Quello che, però, non accetto – mi permetterai il civile scambio di idee – è quella qualunquistica e demagogica classica affermazione “la colpa è dei politici del passato”.
La Politica è fatta da Uomini e Donne che hanno rivestito, negli anni, le cariche istituzionali comunali.
Hanno un nome ed un cognome.
Hanno precise responsabilità politiche sulle cause dei vari problemi che affliggono, a tutt’oggi, la nostra Cefalù.
E’ troppo facile sparare nel mucchio proponendosi come IL NUOVO aggrappandosi soltanto al fattore anagrafico.
Altrimenti si rischia davvero di interpretare in quel senso le parole di Pino….

ritratto di Maria Luisa La Placa

Signor Fertitta

sono perfettamente d'accondo con lei....
...il CAMBIAMENTO inizia dal SAPERE....
e' opportuno che noi giovani (ma non solo noi giovani)impariamo a non "sparare a zero" su tutti...
Tutti dovremmo essere INFORMATI ed INTERESSATI ...sapere chi fa del male alla nostra città e chi sta cercando di salvarla ...

ritratto di Salvatore Di Paola

ognuno ha il diritto di

di farsi delle idee...ma quello che vorrei ribadire è che in questo caso una persona che non ha mai partecipato personalmente né ha mai "ricevuto un resoconto di massima" (uso il virgolettato perchè non sono parole mie ma dell'autore del post) non dovrebbe a parer mio giudicare in maniera cosi netta e decisa...
per quanto riguarda il mio tono...mi sembra di non aver iniziato io la discussione...se lei facesse qualcosa (di qualsiasi genere) e qualcun altro sparasse a zero pubblicamente su quella cosa che lei sta facendo (aggiungendo poi di non avere le informazioni necessarie per sparare a zero) lei come reagirebbe? non risponderebbe? io ho risposto...nel modo che ho ritenuto più appropiato e senza rappresentare qualcuno o qualcosa.
in riferimento all'uso del virgolettato...le garantisco che ne ho fatto uso per evidenziare dei concetti che ho ritenuto contraddittori...non certo per evitare di parlare dei problemi della città...tra l'altro proprio ieri su cefalunews ho scritto delle considerazioni riguardo ad alcune situazioni della città (e non solo)...questo mi pare possa bastare per dimostrare che di certo non evito di discutere degli eventi della nostra città...
riguardo alla frase "la colpa è dei politici del passato" non mi sembra di averla mai utilizzata!
concludo augurandomi di potermi confrontare civilmente con lei anche in altre occasioni...e perchè no all'agorà...che è espressione di giovani ma non solo dal punto di vista anagrafico (anche se solo questo basterebbe "ad inserirla di diritto" visto che è ancora un "giovanotto") cordialmente

ritratto di Rosario Fertitta

...non intendevo in alcun

...non intendevo in alcun modo addebitare a te la frase sui "politici del passato".....però se continui a darmi del lei mi fai perdere quello status di "giovanotto" che mi consentirebbe di partecipare.... ;-)

ritratto di Maria Luisa La Placa

Anche io parlavo in generale sui giovani...

....assolutamente non era diretto ad una persona in specifico...men che meno a te...

ritratto di Pino Lo Presti

Pare ora più chiaro cosa “muove” il Paladino

Il pregresso

In un testo che poneva l’attenzione su un fenomeno ancora in via di definizione, ma molto percepibile per chi segue da vicino ciò che si muove in questa città (quello di un “fronte del nuovo, del Sì” che si vorrebbe presentare esente dai peccati della vecchia politica indicata soprattutto in una Opposizione che si vorrebbe “distruttiva”, “irriggidita sul fronte del Nò”, un “fronte” che con “languidi sguardi” di comprensione si volge al povero “Padre buono”), ho - in margine - coinvolto un luogo nato per avvicinare i giovani alla politica.
Ho scritto:

E’ nato pure un luogo, un’Agorà, per dare voce ai giovani e accreditarne alcuni in - e di - questo “fronte del nuovo”.

Dopo il legittimo, fermo ma civile, richiamo di Marco Manera, ho immediatamente preso le distanze da questa affermazione:

Forse è stato un lapsus ma non è quello che in piena coscienza mi assumo la responsabilità di affermare

E, ho precisato che la giusta espressione del mio pensiero sarebbe stata ed era la seguente:
... e’ nato pure un luogo, un’Agorà, per dare voce ai giovani ma che - proprio per questa impronta giovanilista, potenzialmente qualunquista - può finire per accreditarne alcuni in - e di - questo “fronte del nuovo”.
Riconoscendo l’incidente, aggiungevo:
Penso che il vero errore sarebbe ... non riconoscere l’errore fatto e quindi non precisare.
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Considerazioni e domande

A meno che per il giovane Di Paola le precisazioni altrui non abbiano alcuna importanza - cosa ben strana per chi vorrebbe farsi paladino del civile dialogo -, il suo intervento mi è apparso sin dal primo momento estemporaneo e gratuito, perchè giunto a chiarimento già concluso (tra me e Marco Manera) e senza un chiaro scopo se non quello di un presumibile attacco personale.

Mi sono chiesto a lungo senza sapermi rispondere: ma questo che vuole, al di là del fare sfoggio di una dialettica scolastica (da aula scolastica) sulla antica questione se si può parlare di qualcosa quando non la si è conosciuta in prima persona?

E, in particolare :

1- Come mai si sofferma tanto su una mia - a suo dire - contraddizione” (come se il mio chiarimento non vi fosse stato), circa una questione comunque marginale, e non ha nulla da dire sulla macroscopica invece contraddizione del “caso Calabrese” - ancora senza chiarimento alcuno - alla cui “messa a fuoco” era chiaramente rivolto il mio intervento?

2- perchè interviene a spada tratta dopo che con Manera (ben altrimenti titolato a parlare dell’Agorà) la discussione era stata, con reciproca soddisfazione conclusa?

Ritenevo che fosse fra i fondatori della Agorà o, fra loro, certo il più geloso paladino.
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Possibili chiavi di comprensione

Nella mia risposta a Marco avevo fatto un nome:
Preciso intanto che quando parlo di “Fronte del Nuovo” (cioè “quello del Sì”...) non è all’Agorà che mi riferisco ma ad un ancora informe schieramento che vede fra le sue punte sicuramente il giovane Giuseppe Barranco, dalle cui “Riflessioni” su cefalunews del 14 maggio nasce la spinta al mio intervento”.

Spiega la tempistica (2° domanda) forse il fatto che il giovane Di Paola ha stretti vincoli di parentela con questi? E aiuta a rispondere alla prima domanda forse il fatto che “dietro” a Barranco, come sponsor, c’è proprio il consigliere Calabrese?

Un dato che può certo aiutare (naturalmente è una informazione riportata, che Di Paola potrà smentire) è che il giovane Di Paola non avrebbe mai partecipato alle precedenti Agorà; e che nelle pre-Agorà sarebbe stato presente soltanto all’ultima di qualche giorno fa!

Questa sorprendente nota oltre a evidenziare ancor più la viziosità degli argomenti (“... una persona che non ha mai partecipato personalmente non dovrebbe a parer mio giudicare in maniera cosi netta e decisa...”) completerebbe un quadro davvero interessante dando risposte a tante domande.
Un quadro che indurrebbe a ritenere come di ben altro - che non è certo l’Agorà - il giovane ambirebbe a farsi “paladino” (ma il Paladino non dichiara sempre lealmente per chi combatte?).

ritratto di Salvatore Culotta

Ammiro chi ancora crede che

Ammiro chi ancora crede che sia sufficiente avere ed esternare delle buone idee perchè queste stesse siano applicate.Attualmente credo che bisogna, giocoforza,"entrare" nel gioco politico per poter realizzare una qualsiasi piccola o grande idea.Se nessuno si offende,e senza voler insegnare niente a nessuno, prima ancora di discutere dei singoli problemi particolari credo sarebbe necessario definire quali strumenti e con quali modalità si pensa di poter realisticamente incidere o contribuire ad uno sviluppo della vita collettiva,e, senza pedanteria alcuna,sottolineo la parola "realisticamente".

ritratto di Giuseppe Aquia

bravo salvatore

Il vero problema cari signori che quando si parla di giovani tutti pensano di essere in grado di dire o fare qualsiasi cosa invece non e cosi giovani si deve essere in tutto nelle idee nel modo di fare e nel modo di essere e si deve avere quel qualcosa in più che magari i "grandi" non hanno. Oggi qualcuno pensando di essere giovane che tutto gli sia dovuto!!! non e cosi cari "giovani"essere giovani significa rimboccarsi le maniche e lavorare quanto e più degli altri nulla e dovuto ad alcuno di voi se non lo sapete conquistare col sudore col lavoro e col modo di fare che a qualcuno sicuramente manca.Naturalmente il mio discorso è generale nulla a che vedere con la discussione di di paola e di pino che si devono chiarire tra loro e niente contro il giovane di paola la mia è solo una constatazione diciamo hai giovani innanzittuo di lavorare e poi di guadagnarsi quel rispetto sicuramente dovuto a loro.

ritratto di Salvatore Di Paola

l'fbi...anche se sta attraversando un momentaccio...

avrebbe sicuramente fatto di meglio...
sono passati due giorni dal suo ultimo intervento....si è preso circa 40 ore di tempo per rispondere...forse sta provando ad imparare da errori precedenti (sparare a zero senza avere informazioni sul "bersaglio") e devo dire che questo potrebbe rappresentare un passo avanti...MA...adesso dovrebbe affinare la tecnica di istruttoria perchè quella che ha utilizzato per raccogliere informazioni sul sottoscritto fa acqua da tutte le parti! andiamo con ordine inverso: "il giovane Di Paola non avrebbe mai partecipato alle precedenti Agorà"...FALSO! ho partecipato all'ultima Agorà e grazie a questa partecipazione ho potuto constatare che si tratta di un gruppo di persone dove è possibile dialogare ed integrarsi con la finalità di trovare, attraverso il confronto, delle soluzioni possibili (non uniche!) riguardo ad alcuni problemi della la nostra città! proprio in questa mia partecipazione ho lasciato ad alcuni responsabili dell'organizzazione dell'agorà le mie generalità ed il mio recapito (dopo che mi era stato gentilmente chiesto) e, successivamente, sono stato contattato dagli stessi per partecipare alla pre-agorà che si è tenuta qualche giorno fa...dove però non l'ho vista...devo pensare che abbia "ingaggiato" qualcuno per raccogliere eventuali informazioni...ERRATE?????? forse dovrebbe cambiare informatore...
naturalmente, essendo oggettivamente falsa questa sua affermazione tutto quello che scrive dopo non ha alcun significato (il che non mi pare sia una novità)...ma passiamo alle altre considerazioni: dice lei “Come mai si sofferma tanto su una mia - a suo dire - contraddizione” (come se il mio chiarimento non vi fosse stato), circa una questione comunque marginale, e non ha nulla da dire sulla macroscopica invece contraddizione del “caso Calabrese” - ancora senza chiarimento alcuno - alla cui “messa a fuoco” era chiaramente rivolto il mio intervento? dunque...affermare che il suo intervento era chiaramente rivolto a qualcosa mi sembra, francamente, eccessivo...le rispondo: il mio intervento è stato dettato esclusivamente dalle sue affermazioni sull'agorà...non ho alcun rapporto con il dott. Calabrese (se non quello di scambiarci civilmente il saluto) e sono sicuro che lo stesso sia in grado di difendersi senza il mio intervento soprattutto quando si tratta di rispondere ad una persona che nei suoi interventi è spesso contraddittoria...
altra sua affermazione: "forse il fatto che il giovane Di Paola ha stretti vincoli di parentela con questi?”(Sig. Giuseppe Barranco)...io ho dei RAPPORTI di parentela (sana relazione) con il sig. Barranco e non dei "VINCOLI" come li chiama lei (e che rimandano a rapporti distrutivi e di convenienza)...debbo pensare che il fatto che lei usi certi termini dia informazioni su come lei intende le relazioni familiari (come vede il metodo "scolastico" come lei lo definisce è più efficace della sua tecnica investigativa!)??? e, ancora, mi sembra di non aver mai citato il nome di mio cognato nei miei precedenti interventi (per difenderlo!), il mio intervento, come vede è sempre stato in merito all'agorà e, questo, è stato sempre abbastanza chiaro e siccome il sig. Barranco non ha mai partecipato all'Agorà i miei interventi non possono essere considerati in sua difesa! mi dispiace che lei la prenda come un attacco personale...in realtà io le ho risposto solo perchè lei ha fatto delle considerazioni su una realtà che ha dimostrato di conoscere poco e male!
Vedo, infine, che ha adottato la tecnica che va di moda in parte delle meschine campagne elettorali italiane in cui invece di parlare di situazioni pubbliche si scende sul personale con il tentativo di screditare l'avversario ed acquistare consenso...naturalmente non adotterò la stessa tecnica perchè ho già scritto cosa penso a riguardo...preferisco parlare e scrivere in "modo scolastico" (come dice lei) piuttosto che scrivere e pubblicare informazioni assolutamente FALSE e CONTRADDITTORIE!

ritratto di Pino Lo Presti

Delirio

ormai è noia. Trovati qualcosa di meglio per darti visibilità rendendoti utile alla città!

ritratto di Salvatore Di Paola

e lei la smetta...

di criticare persone e iniziative che sconosce del tutto...provi a staccarsi dalla tastiera e dalla sedia e guardi fuori dalla finestra...forse si accorgerà che ci sono persone (il riferimento ovviamente non è a me stesso che ancora ho molto da imparare) ed organizzazioni che quantomeno provano a FARE...nonostante le critiche gratuite!