Agrigento, l’Efebo è tornato da Los Angeles

ritratto di Gianfranco D Anna

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Da giovedì 26 maggio la statua in marmo del Giovinetto o Efebo di Agrigento è ritornata al Museo Archeologico Regionale di Agrigento.
La si può ammirare nella rinnovata esposizione che, oltre a esaltare ed impreziosire le delicate forme scultoree, garantisce alla statua maggiore sicurezza e stabilità.

La scultura (480 a.C. circa), già nelle collezioni dell’ex Museo Civico di Agrigento, proviene dal sito di Akragas e si annovera tra i capolavori della statuaria greca in Sicilia. Essa ritorna nella sua sede dopo sei mesi durante i quali è stata esposta presso il J.P. Getty Museum di Los Angeles, insieme ad un altro capolavoro di arte antica, il grande cratere attico a figure rosse del Pittore dei Niobidi, già nei mesi scorsi restituito alla pubblica fruizione dei numerosi turisti che ogni anno affollano le sale del Museo di Agrigento.
E’, infatti, grazie ad un accordo stipulato tra l’Assessorato Regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e il Getty Museum, che il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento –uno dei più prestigiosi del panorama nazionale – ha avuto l’opportunità di partecipare ad un’interessante iniziativa di scambio culturale e scientifico che coinvolge l’importante istituzione museale statunitense.
Come già avvenuto per il cratere attico di Gela, anche per la statua di Efebo il Getty Museum ha progettato e donato una sofisticata base antisismica che, elegante nelle forme e appropriata nella cromia, senza alterare la concezione spaziale che fu dell’esposizione ideata da Franco Minissi, garantisce stabilità alla statua proteggendola dal rischio sismico. L’esposizione della scultura è stata preceduta da un intervento conservativo eseguito con perizia, presso il Museo, dai tecnici del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro di Palermo; tecnici del Paul Getty Museum hanno, invece, sapientemente coordinato le attività connesse con l’installazione del supporto espositivo antisismico. Alla riuscita delle complesse attività ha proficuamente contribuito il personale del Museo, della Soprintendenza di Agrigento e del Dipartimento Regionale del Beni culturali e dell’I.S.
Prosegue, per intanto, nel quadro degli accordi stipulati dal Superiore Assessorato, la collaborazione con l’importante Istituto museale statunitense in vista di una mostra in corso di realizzazione che avrà luogo negli Stati Uniti ed in Sicilia nel 2013 e alla quale, ancora una volta, concorrerà il Museo Archeologico Regionale di Agrigento con il prestito di importanti opere.

Fonte: www.agrigentoflash.it - 01/06/2011