Rocca

ritratto di Salvatore Culotta

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Vorrei segnalare un problema che si sta verificando sulla Rocca.

Si tratta di uno dei muri degli ambienti oggetto di scavo archeologico e successivo restauro,nell'area antistante il primo corpo di guardia.Alcune pietre sono cadute e la restante porzione di muro è attraversata da una lesione che, come evidente nelle foto,porterà al crollo di un ulteriore pezzo.

Omettendo per ora di occuparsi delle eventuali cause sarebbe grave se nel probabile crollo fossero coinvolti visitatori.G. Calabrò segnalerà la cosa all'Ufficio Tecnico, ma ritengo non sia male lasciarne una traccia anche qui.


Nella stessa occasione ho avuto modo di vedere quello che purtroppo è un malvezzo dei visitatori e cioè passeggiare dentro gli ambienti portati alla luce e restaurati e,spesso, usarli come sedili. Una pietra oggi una pietra domani.....

In ultimo non so se l'eroico ciclista è riuscito a farsi il suo allenamento sulla rocca.

ritratto di Pino Lo Presti

Pare che

Nel progetto attualmente allo studio dei funzionari del nostro Ufficio del Turismo (vedi: Patanella: “L’obbiettivo è di rendere fruibile la Rocca per il 1° luglio” http://www.laltracefalu.it/node/4527, e successivi commenti), pare che - nella fase avanzata di studio - si intenda andare per le spicciole vietando l'accesso alla parte est della Rocca, ponendo un bel cartello di divieto di accesso poco dopo la "Crucidda".
Pare anche che non si rifarebbero i sentieri ed i gradini mancanti che portano alla parte sommitale della stessa sul lato ovest ma solo si procederebbe a qualche "scalpellata" alle pietre dei sentieri esistenti su questo lato, nei punti in cui (grazie alla ditta che a suo tempo li ha realizzati) le "pedate" eccessivamente inclinate sono diventate pericolose per la loro scivolosità.
Per il "decespugliamento", l'assessore Patanella ha escluso che con i pochi fondi disponibili si possa arrivare a farlo anche sulla Rocca; perciò sarebbe stato previsto (già nel progetto) un "campo di volontariato" (che avrebbe dovuto essere per tre mesi) che non è difficile immaginare a quale associazione sarà affidato!
Credo che sul destino di questo Progetto e su quanto eventualmente si realizzerà, oltre a Dario Favognano, dell'Ufficio Turismo, anche l'arch. Mauro Caliò possa dire qualcosa.

ritratto di Antonio Franco

Pare (ma è certo) che...

oltre all'inconsistenza demenziale dei provvedimenti a cui accenna Pino Lo Presti, ci sia qualcosa - se possibile - di ben più demenziale che il premiato duo di cabaret amministrativo Patanella-Favognano sta partorendo dalle proprie fervide menti: l'uso della prima casermetta (avete capito bene, la prima casermetta, un bene archeologico) come biglietteria, con l'inserimento di pavimento, porta e finestre in legno... non sto scherzando, purtroppo: faccio appello alle menti libere e pensanti di questa città per fermare questo scempio frutto di rozzezza e ignoranza. Si dirà... e la Soprintendenza BB.CC.? Abbiamo chiesto a quel genio di assessore di sottoporre il progetto al parere della Soprintendenza, ma sostiene che non sia necessario!!! State certi che, appena una sola mano incompetente o offensiva per i beni della Rocca entrerà in azione, chiameremo ad intervenire le Autorità preposte, fossero anche i corpi speciali dell'Esercito!
Va detto che i provvedimenti suddetti mirano tutti a risparmiare soldi del finanziamento ricevuto dall'Amministrazione per poterne convogliare quanto più possibile sul Festival della lirica, un evento che al "divino" Patanella sta molto più a cuore della sistemazione della Rocca... Ma da uno che spara fetecchie amministrative come quella del casinò a Cefalù cosa ci si può aspettare se non la ben precisa intenzione di distruggere il mosaico storico e antropologico rappresentato dalla nostra Città, imponendo un modello consumistico, grossolano, tamarro ... probabilmente simile a quello da lui ben assimilato nella sua Palermo di parte "paluzza"?

ritratto di Saro Di Paola

QUANNU CI VUONNU.......

CI VUONNU !

Meno male che sparando quelle con la K maiuscola ..... si fa cilecca!
Generalmente!

ritratto di Pino Lo Presti

E' certo

che si voglia fare della Torre di Guardia la sede della biglietteria, con porta, finestra, pavimentazione in legno e suppellettili.
I lavori di "messa in sicurezza" si starebbero riducendo soltanto al prolungamento della vergognosa ringhiera in ferro tubolare (già collocata subito dopo l'ingresso) sino alla stessa Torre, e a una serie di cartelli di pericolo (tra cui quello del divieto di accesso alla parte est della Rocca).
Il resto degli interventi consisterebbe solo in una quantità indefinita di "cartelli informativi" bilingue e in braille.
Pare che Legambiente abbia avuto finanziato un progetto per rendere accessibile ai ciechi la Rocca (perciò i cartelli in Braille), tale progetto sarebbe stato incluso in quello dell'Ufficio comunale in quanto "chiave utile" all'accesso al finanziamento il quale è per progetti di "turismo sociale" (persone variamente disagiate).
Questo spiegherebbe il "campo di volontariato" il quale oltre ad offrire servizi di assistenza (sarebbero stati previsti tre punti di pronto soccorso) e guida, pare si dovrebbe occupare anche del decespugliamento (al quale sarebbe destinata una parte dei fondi).
L'altra metà dei fondi (25.000 euro) sarà per spettacoli di lirica e teatro da fare, in parte, sulla Rocca.

Credo sarebbe tutto più serio se tutti i 50.000 euro disponibili fossero impiegati per i necessari lavori di restauro (vedi quanto su segnalato da S. Culotta) e ricostruzione dei sentieri (con relativi gradini nelle parti mancanti).
In particolare laddove le "pedate" (come nella parte tra l'ingresso e la Torre) sono eccessivamente in pendenza, anzichè fare passamano in ferro tubolare per permettere alle persone di non scivolare, sarebbe meglio aggiungere dei gradini con minore pendenza.

Credo che tutti i lavori dovrebbero essere progettati da persone che hanno competenza (abbiamo, a Cefalù, archietti che hanno fatto i restauri sulla Roccca); la biglietteria con annessi servizi dovrebbe essere realizzata fuori dall'area archeologica e cioè giù all'inizio della gradinata (accanto alla cabina dell'ENEL); la cartellonistica dovrebbe essere ridotta all'inevitabile (basta consegnare all'ingresso una guida illustrativa con piantina e foto).

Insomma dovrebbe essere un progetto veramente rivolto alla Rocca e non a chi la usa a pretesto per propri, pur lodevoli, fini!

ritratto di Giuseppe Fajlla

Non ci fosse da piangere...

Non ci fosse da piangere... sarebbe proprio da ridere: la biglietteria nella torretta di guardia per cosa? per pagare la cartellonistica in Braille per i ciechi? poverini ne avranno bene merito di iniziative loro utili ma sulla Rocca mi sa che sarà difficile vederli! E di tutta la messa in sicurezza per cui era così difficile l'affidamento?? un bel cartello di divieto di passaggio!! ma picciotti ci nni vuoli spirtizza!!
Una settimana di due persone per pulire i viottoli era l'unica cosa che serviva(come ha detto tempo fa un altro utente)e non mi sembra una così gran spesa! tutto il resto sono "m... con la K maiuscola","provvedimenti demenziali" e di "lodevole" non hanno proprio niente.

ritratto di Pino Lo Presti

Sono stupito

da quanto riferito dal consigliere Franco: “Abbiamo chiesto a quel genio di assessore di sottoporre il progetto al parere della Soprintendenza, ma sostiene che non sia necessario"!!!

Come si può ben ascoltare dal breve brano della intervista che gli feci il 4 maggio 2011, l'assessore dava per scontato e naturale che il progetto dovesse avere la autorizzazione della Sovrintendenza.

Colgo l'occasione per essere chiaro su qualcosa che sembra aver suscitato già malumori:

Se per accedere ai finanziamenti bisognava impostare il progetto nel senso di creare infrastrutture che permettessero a persone disagiate di fruire di un bene turistico-culturale-ambientale, etc..e quando queste infrastrutture fossero la cartellonistica in Braille ed altri accorgimenti (vedi staccionate in castagno e adeguamento agli standard di sicurazza di gradinate, camminamenti e sentieri) utili per tutti e per tutta la Rocca; fatta salva la supervisione della sovrintendenza, ritengo che bisogna ringraziare chi quel progetto di partenza ha fatto (e se fosse stato Legambiente, "GRAZIE" a Legambiente) e chi l'idea di questo "escamotage" ha avuto per accedere al finanziamento di Promuovitalia.

Ma se il tutto si riduce ad aggiungere solo qualche orrido passamano in ferro tubolare, a quelli già esistenti, nell'anfiteatro di ingresso, a ridurre la Torre di Guardia ad "ufficio", ad una proliferazione di cartellonistica (il tutto senza passare dalla Sovrintendenza), per far fare un campo di volontariato (ovviamente con dei costi) a chicchessia con lo scopo magari di decespugliare e svolgere servizi di guida, e far fare qualche spettacolo all'Arena Dafne o nell'anfiteatro naturale all'ingresso della Rocca ... per FAVORE almeno non chiamiamolo "PROGETTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA ROCCA"!

ritratto di Gianfranco D Anna

Non mi stancherò mai di ripeterlo!!!

Non ci vogliono menti eccelse per realizzare un progetto di reale salvaguardia e reale valorizzazione del Parco della Rocca, basta anzitutto documentarsi, conoscere (possibilmente andando di persona e non per sentito dire) perché solamente attraverso la reale conoscenza del bene si può operare in modo “sensibile” e “rispettoso”.

Ma visto che nell’amministrazione queste menti scarseggiano più volte ho rivolto, non solo da l’altraCefalù, l’invito a leggere i progetti già formulati in passato da ben più competenti associazioni locali, e depositati al Comune di Cefalù.

Lo faccio ancora una volta aggiungendo anche un breve estratto del più volte da me citato Progetto “Salviamo la Rocca” del Consorzio di Associazioni Kepha risalente al 2005:

[…]

LE AREE DI PROGETTO

Il progetto riguarderà l’intera area del Parco Urbano della Rocca di Cefalù. Per rendere più agevole l’illustrazione degli interventi previsti, il Parco è stato suddiviso in tre aree:

A. L’area della pedonale che conduce fino all’Ingresso fortificato di quota 95 m.s.l.m., ossia l’area compresa tra quest’ultimo, la Via Pitrè, la parete rocciosa a nord ed il tratto di fortificazione medioevale a sud (vedi foto) (vedi Planimetria D)

B. L’area fortificata, ossia l’area racchiusa all’interno della cinta muraria difensiva, inclusa la zona posta tra l’Ingresso fortificato di quota 95 m.s.l.m. ed il secondo sbarramento a quota 130-135 m.s.l.m. (vedi Planimetria D)

C. L’area pedemontana, ossia le pendici della Rocca (vedi Planimetria D)

[…]

GLI INTERVENTI PREVISTI PER LE VARIE AREE

Area A - L’area della pedonale

[…]

3. Realizzazione di infrastrutture ed impianti.

Biglietteria:
All’inizio della pedonale, in prossimità di Via Pitrè,
sarà realizzata una piccola costruzione di legno che avrà la funzione di punto di:
- vendita dei biglietti d’ingresso (normali e ridotti);
- ritiro dei biglietti d’ingresso omaggio per coloro che ne avranno diritto;
- vendita dei biglietti suppletivi per le visite guidate;
- la distribuzione gratuita dei pieghevoli informativi;
- la somministrazione di bevande esclusivamente attraverso un dispenser automatico.
Inoltre, per i visitatori, questa costruzione, all’interno della quale saranno posizionati anche una cassetta per il pronto soccorso ed un estintore, fungerà da punto di riferimento e d’incontro con il personale specializzato addetto alle varie attività svolte nell’intera area del Parco Urbano della Rocca.

Recinzione:
Al fine di creare un unico accesso che consenta il controllo di tutti i visitatori che accedono al Parco ed il ritiro del biglietto d’ingresso, sarà realizzata, nei tratti mancanti, una recinzione lungo il tratto di Via Pitrè che delimita a sud l’area A – Area della pedonale – ed un cancello di ferro posto all’inizio della stessa pedonale.

[…]

Attrezzature per la fruizione dell’area:
Per rendere più agevole la fruizione e, nello stesso tempo, invitare ad un uso rispettoso del Parco, è prevista, lungo la pedonale, l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti e di panche-tavolo ed il posizionamento di un prefabbricato in legno contenente un WC ecologico; sarà, inoltre, riattivata la fontanella dell’acqua, posizionata pochi metri dopo l’inizio del percorso pedonale.

[…]

ATTENZIONE però a non sbagliare progetto ed a prendere come esempio quello della società Koinos che all’interno dell’area archeologica (o fortificata) prevedeva «l’installazione di tavoli, panche, sdraio, cannocchiali, contenitori nettezza, banchi frigo, bagni ecologici utilizzando come dei veri e propri contenitori i corpi di fabbrica già esistenti, casermette, che diverranno anche punti di informazione turistica di rivendita gadget e souvenir e di sorveglianza», per non parlare di ciò che era previsto per l’area pedemontana: installazione di piccoli stands espositivi per la promozione e vendita di prodotti artigianali e tipici, un campo di mini golf e di bocce, un parco giochi, un percorso di ciclo cross per mountain bike, un campo di tiro con l’arco ed uno di tiro a segno ad aria compressa.

RICORDATE!!!!!!

ritratto di Mauro Caliò

Legambiente e la rocca di Cefalù

Caro Pino,
avendomi chiamato diirettamente in causa, sia a titolo personale che nella qualità di attuale presidente del Circolo Legambiente, sono obbligato a fornire dei chiarimenti sull'argomento ed in particolare sul coinvolgimento di Legambiente nel progetto del Comune di Cefalù.
Mi dispiace che il punto di partenza sia costituito da tue sommarie supposizioni sui contenuti del progetto, probabilmente scaturite da una nostra conversazione durata solo pochi minuti.
Voglio precisare, e tu ne sarai certamente contento, che nessuno ci ha lasciato la rocca in eredità, per cui se preferisci decespugliarla tu non abbiamo nessun problema in merito. Pensare comunque di compiere un'operazione del genere con un campo di volontariato della durata di tre mesi è una cosa da folli. Primo perchè i volontari, oltre al tempo libero hanno purtroppo, o per fortuna, anche un lavoro secolare; secondo perchè in pochi sanno che un campo del genere, anche se composto da volontari, ha dei costi non indifferenti per quanto riguarda logistica, materiali, attrezzature e manodopera specializzata, per la quale ci si deve comunque rivolgere all'esterno.
Per tutto il resto, Legambiente ha solo fornito al Comune una consulenza, totalmente gratuita, per la stesura del progetto, sulla scorta delle esperienze degli anni passati.
Una precisazione indispensabile è legata al fatto che il finanziamento ottenuto per il progetto relativo alla fruizione da parte di persone non vedenti o ipovedenti, nulla ha a che vedere con il progetto del Comune. E' chiaro però che quest'ultimo progetto dovrebbe tenere conto di quanto già in itinere, al solo fine di evitare inutili sovrapposizioni di segnaletica.
Non entro completamente nel merito della vergognosa ringhiera tubolare, che comunque al momento è l'unico strumento per evitare che qualcuno si spezzi la spina dorsale, nè degli altri interventi immaginati, che dovrebbero essere illustrati in maniera più circostanziata.
Concludo precisando che Legambiente non ha interessi diiretti nella "gestione" del parco della roccà, nè tantomeno "propri, pur lodevoli, fini".
Mi piacerebbe che una volta per tutte si smitizzasse questa leggenda metropolitana che vede il nostro circolo come un avvoltoio che gira attorno alla rocca in attesa di chissa quali profitti personali.
Tutto ciò infatti non può che offendere l'impegno negli anni profuso, a titolo totalmente gratuito, per la tutela dell'ambiente e per rendere servizi alla collettività.

Mauro Caliò (Presidente Cicolo Legambiente Cefalù)

ritratto di Salvatore Culotta

Caro Presidente Mauro, mi è

Caro Presidente Mauro, mi è un pò dispiaciuto che nel tuo commento non abbia sentito la necessità di fare un sia pur minimo cenno al comportamento di quei ragazzi (v. foto) accompagnati e guidati proprio da soci del tuo Circolo.Forse sono esagerato se penso che i suddetti comportamenti non siano proprio un bun viatico.