Sulla Tassa di soggiorno - di Giuseppe Neri

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(ci scusiamo, ma l'autore dell'articolo - per quanto inviatoci da G. Farinella - è il sig. G. Neri, il quale però, attualmente non è registrato; perciò l'errore)

I turisti non saranno contenti e noi albergatori siamo furibondi.
Le risorse per lo sviluppo economico vanno trovate nell’enormità della spesa pubblica improduttiva.
Del resto la vecchia tassa di soggiorno fu soppressa nel 1989, perché inopportuna e reintrodurla adesso significa incamminarsi su una via pericolosa che non risolve i problemi turistici della nostra cittadina.
Il balzello non tiene conto dell’alta pressione fiscale e degli alti costi di gestione che rischiano di allontanare i turisti da Cefalù.
Un forte e risoluto appello parte da noi albergatori perché si eviti di varare una gabella incomprensibile che non salva il bilancio del Comune ed affossa il turismo,
Siamo scettici, pensare di risanare un sistema al collasso con la tassa di soggiorno è come quel medico che pensa di curare il cancro con l’aspirina.
Ma ci sono anche questioni di ordine pratico che i nostri amministratori non comprendono, il tributo non graverà sui turisti ma tutto sulle nostre spalle, ovviamente dopo avere già stipulato i contratti per il 2012 con i tour operator (il 90% dei turisti vengono a Cefalù grazie a loro) non possiamo chiedere, pena un danno d’immagine esplosivo, di sborsare neanche un centesimo in più di quanto in contratto.
Inoltre una tassa di soggiorno anche se al minimo comporterebbe la non concorrenzialità di Cefalù ed il rischio di vederci annullati i contratti e vedere i nostri tradizionali turisti scegliere altri lidi.
Ed allora il tributo graverà tutto sulle nostre spalle.
I nostri pochi anni di autentica impresa sono mortificati da un pedaggio iniquo che costerebbe agli imprenditori turistici una somma enorme (più di unmilione di euro) la cui gestione ,senza controllo alcuno sarebbe appannaggio esclusivo del comune .
Ma siamo seri : la cultura d’impresa stima la soddisfazione dei clienti come obiettivo primario.
Assistere inermi alla disfatta dell’unica attiva di Cefalù è un atteggiamento sacrilego che uccide il futuro di tutti.
Giuseppe Neri

PS: Un esempio su tutti : Roma, la prima città italiana dove è stata introdotta la tassa, applicata con un decreto speciale per Roma Capitale, dove si è registrato un –29% delle presenze turistiche.
Inoltre, lì dove i Comuni hanno applicato la tassa di scopo, si è registrato un –35% delle presenze.
Un decremento dei vacanzieri che ha favorito i Comuni limitrofi delle città tassate
Lascari, Campofelice e Pollina ringraziano..