“Diritto” alla pubblicità o mancanza di rispetto e decoro?

ritratto di Gianfranco D Anna

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In questi giorni, spettacoli, rassegne, sagre si susseguono nella nostra cittadina per allietare ed arricchire le giornate di cefalutani e turisti.

Trovo indubbiamente giusto che questi eventi siano pubblicizzati per ricompensare con la presenza di un pubblico numeroso gli sforzi profusi per organizzarli però...

quello che non trovo corretto è che questo “diritto” alla pubblicità si trasformi in una mancanza di rispetto per la proprietà privata e pubblica, in un’immagine indecorosa della nostra città ed, in particolare, del nostro centro storico.

Esistono spazi appositi dove collocare le locandine; l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo, il presidio dell’Ente parco delle Madonie, Cammarata ed i negozianti mettono, inoltre, a disposizione le loro vetrine a tale scopo.

Non voglio puntare il dito contro nessun evento in particolare (la presenza di numerose immagini che ritraggono locandine relative ad una stessa rassegna è semplicemente dovuta al fatto che il centro storico ne è stato praticamente tappezzato).

Voglio, inoltre, precisare che le fotografie sono state scattate nel pomeriggio di venerdì 12 agosto durante una semplice passeggiata lungo le vie principali del centro storico, quelle maggiormente frequentate dai turisti, e che non conosco se nella mattinata di oggi i manifesti che si riferiscono a eventi già svoltisi sono stati rimosse.

Ad ogni modo, secondo me, la questione non è, come per i pannelli pubblicitari di Cefalù Cult, quando queste locandine saranno rimosse ma è che TUTTE QUESTE LOCANDINE NON ANDREBBERO PROPRIO POSIZIONATE LÀ DOVE SONO STATE ATTACCATE PERCHÉ i contenitori dell’immondizia, i pali dell’illuminazione, i telefoni pubblici, le cassette della posta, le saracinesche dei negozi, i muri, gli sportelli dei contatori, etc. NON SONO SPAZI DESTINATI ALL’AFFISSIONE.

Non aggiungo altro, le foto che ho scelto credo siano sufficiente a chiarire il senso delle mie parole!!!

















ritratto di Saro Di Paola

ESISTE UN REGOLAMENTO PER LE PUBBLICHE AFFISSIONI

Così si offende la Città.

Eppure, secondo me,
ESISTE UN REGOLAMENTO PER LE PUBBLICHE AFFISSIONI.

Eppure, secondo me, se in base a quel regolamento, si facessero le multe .........

ritratto di Pino Lo Presti

La pubblicità

(vedi anche quella che ci infilano sotto le porte e nelle buche delle lettere) è l'anima del commercio, il commercio è il nostro "dio", la via del nostro "progresso"; vuoi forse bloccare l'econonia e il progresso della nostra Cefalù, sempre con questo discorso delle regole?

ritratto di Leonardo Mento

Veramente ..........

per le scorse festività natalizie, sono stato a Bolzano (ma basta andare nelle regioni del nord) per notare che sui muri delle città(ci sarà pure qualche eccezione) non vi era un solo ..."solo" manifesto affisso ne un segno di "grafitari".....che dire eppure quelle sono regioni dove il dio denaro prevale......qui le "regole" sono ...che sono?basta vedere quello che succede con il traffico a Via Pierri e dintorni....io sono sempre per le "sanzioni" che sono fortemente "educative"....certo fanno perdere voti....quindi teniamoci tutto questo...come dire ..."caos"?