Sulla questione di “chi ha vinto" “a ‘ntinna” e le Regole

ritratto di Pino Lo Presti

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Senza voler togliere “pane” a nessuno ma soltanto perchè “a ‘ntinna a mari” è nel cuore di tutti i cefalutani, vorrei dire anche la mia sulle recenti questioni sollevate.
(la foto superiore è del 2007, quella che troverete dopo è del 2010)

Proviamo però intanto a ritagliare l’episodio dalle tensioni che - ormai da anni - fanno da sfondo a questa tipica tradizione cefalutana (tra chi vorrebbe portarla nelle mani dell’assessorato al Turismo e chi la vuole mantenere nel grembo della marineria locale), che forse spiegano come da subito qualcuno abbia dichiarato che si era “sottratta la vittoria al legittimo vincitore”, e comunque una serie di interventi successivi che adombrano chissà quali interessi ed imbrogli del e nel Comitato organizzatore.
Proviamo quindi a considerare la cosa in sè!

Quale poteva essere “a spirtizza” per i nostri avi quando fecero per la prima volta “a ‘ntinna”?
Quella di arrivare a prendere la Bandiera certo, ma come: coricati, seduti, appesi?
Dovrebbe apparire ovvio anche a tutti “i contemporanei” che “a spirtizza” consiste nel dare primariamente prova di “sapere restare in piedi”; qualità peraltro questa “di eccellenza” tra i marinai, per i quali sapere restare in equilibrio su una barca al variare delle condizioni del mare (su un fondo viscido) era ed è considerato “vitale”!
E’ soltanto nel dare prova di questo che ci si merita il Premio, da “uomini di mare”!

Come dice l’unica persona che mi è sembrata, con semplicità, utilizzare il semplice buon senso (tale Rosalinda Collara, cefalunews, mercoledì 17 agosto 2011 http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22790#alto), “i nostri avi non sapevano scrivere”. Sicuramente voleva anche dire che avevano piuttosto un “comune” rapporto con il buon senso, (che era quello in cui “invisibili” stavano scritte le Regole, a garanzia delle quali non c’era un pezzo di carta scritto, non l’avvocato o il giudice di turno, ma “l’Onore” di sè e della propria famiglia che sarebbe restato nel tempo).

Il senso, la guida del Buon Senso, sta nella Morale.
Perdendosi la Morale non esiste più il “Buon Senso”; nasce una mentalità per cui l’importante è “raggiungere” il traguardo e non il “come”, una mentalità per cui il Premio non è qualcosa che viene concesso da Altri in riconoscimento dei propri meriti ma qualcosa che ci si “conquista” da sè!

... solo "camminando" sopra il palo, senza alcun appiglio, e - nel nostro caso - l'aiuto delle mani, per "raggiungere" la "bandiera" (ma solo per prenderla quando ce la si trova di fronte)”, dice la ammirevole Rosalinda, e giustamente conclude:
Scusatemi ma che regolamento ci vuole per una cosa così semplice!

Come si vede nel video proposto dallo stesso Nino Papa, su cefalunews, ieri (http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22806#alto), la Bandiera è stata presa da una posizione chiaramente “d’appiglio” dopo una caduta.

Sbaglia però anche chi rimane bloccato nell’imbarazzo di dover dire che regole scritte non ce ne sono mai state!

Consiglierei loro di farlo un Regolamento una volta per tutte; di questi tempi in cui anche le cose più evidenti diventano relative (proprio perchè si è perso il Senso delle cose), è meglio ricorrere alla medicina minore: scriverle!

1- I partecipanti devono essere pescatori e non genericamente appartenenti a famiglie di marineria che magari a mare non ci hanno mai messo “piede”.

2 - La bandiera deve essere presa con i piedi attaccati al palo!

3 - la lunghezza del Palo

4 - il giorno, il 6 agosto, festa del nostro SS. salvatore!

Per me già basterebbero queste quattro!

L’organizzazione dovrebbe restare nelle mani delle famiglie comunque marinare di Cefalù ed il Comune dovrebbe solo fornire i necessari supporti, come per tutti gli altri Comitati come quelli "di Contrada"!

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro pino

Intanto ti ringrazio per l'apporto dato a questa manifestazione da sempre. ma vedi il problema non e rispondere a queste persone ma a chi?per che cosa?per una vittoria che non c'è stata? Il problema è la strumentalizzazione che è in atto contro la manifestazione noi sappiamo chi e dietro questa strumentalizzazione, se tu scrivi picche loro rispondono pacche tutto per cercare quello che da anni si cerca cioè distruggere la manifestazione ma questo caro pino non lo permetterò in quanto ho promesso a mio padre quindi possono cantare per 100 anni.Ciò premesso il concorrente che si sta facendo strumentalizzare sà benissimo che ci siamo riuniti il 1 di agosto dandoci appuntamento al 30 di settembre per dopo 229 anni darci un regolamento visto che da qualche anno e precisamente da 4 anni non esiste più nessuna etica e nessun rispetto nel nome della vittoria prima chi vinceva si sfotteva e nello stesso tempo festeggiava con gli altri purtroppo da quella data e cambiato qualcosa oppure e entrato qualcuno che nel gruppo dei partecipanti stona visto che la coppa messa in palio dal pesce azzurro per la vittoria in 3 anni non e più stata consegnata,quindi urge un regolamento di cui mai avevamo avuto bisogno e ti assicuro che negli anni di polemiche di discussioni di bandiere vinte ed annulate ve ne sono state. Ma mai si era arrivati a queste pagine direi umilianti e distruttive.Ecco la strumentalizzazione noi avevamo parlato di regole il 1 di agosto puntualmente la polemica nasce sulle regole di cui tutti ripeto tutti i partecipanti senza bisogno di averle per iscritto sapevano che si deve prendere la bandiera qui si e presa una caduta sul palo con un atto che dal prossimo regolamento stavolta scritto verrà sicuramente penalizzato.Ricordo che questa"compagnia" cosi come scritto da cefalùnews negli anni ha faticato non poco per portare avanti la nostra tradizionale ntinna.Chiudo dicendoti nessun imbarazzo che non fosse una regola scritta perchè avrebbe dovuto essere una regola di vita di rispetto e del saper vivere in comune ma purtroppo questa e venuta a mancare, adesso inizierà una nuova era quella delle regole quella che un partecipante all'ntinna verrà penalizzato anche per le bestemmie che sul palo in onore del SS.salvatore non dovrebbero esserci in onore di quella bandiera grazie Pino.PS.il forum in atto su cefalùnews non mi vedra partecipante.Io mi chiamo Giuseppe Aquia RISPONDO A TUTTO E A TUTTI MA NON MI FACCIO STRUMENTALIZZARE O ATTACCARE DA PERSONE CHE NULLA HANNO A CHE VEDERE CON LA NOSTRA MANIFESTAZIONE QUINDI CHIUNQUE VOLESSE POLEMIZZARE ANCHE QUI SAPPIA CHE NON RISPONDO NON PER IMBARAZZO MA PER SCELTA DI STILE E DI VITA, E RISPETTO NEI CONFRONTI DI CHI PER 229 ANNI HA ORGANIZZATO L'NTINNA AMARI.

ritratto di Gianfranco D Anna

Sulla 'Ntinna a Mare

Trovo assurde, oltre che contraddittorie e tardive, le dichiarazione di Antonino Papa «Non è affatto un problema se la ‘Ntinna si basa su consuetudini e non su regolamenti. Chissà quante manifestazioni simili ci saranno in Italia. Il punto è che si è deciso di comunicare a centinaia di spettatori il FALSO (ricordo, “Le regole si rispettano” “mi comunicano ufficialmente”, etc.).» (Lettera del 24/08/2011 http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22806#alto)

Le regole, scritte o non scritte che siano, esistono e si rispettano.
Una comunicazione di un comitato, scritta o non scritta che sia, è sempre ufficiale.
Un atleta che decide di partecipare ad una competizione si impegna, tacitamente o per iscritto, ad accettarne le regole

Ma la cosa che trovo più assurda è il silenzio da parte dei partecipanti alla ’Ntinna a mari in merito alle affermazioni contenute nella lettera di Gianni Manzo del 19/08/20011 (http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22793#alto)
«Pure quelli della Ntinna a Mare animano polemiche sulla interpretazione del regolamento come se si trattasse di una vera competizione. Ma se lo sanno tutti che la gara è una finzione. Potrebbe concludersi nel giro di cinque minuti, ma i partecipanti hanno l'ordine di farla durare.»

e nella lettera di Giorgia Di Cara del 21/08/2011 (http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22799#alto)
«Come se un francese, un tedesco o uno spagnolo, assistendo alla manifestazione, si ponessero il problema di quanto sia realmente difficile prendere la bandiera. Io credo che siano più attratti dallo spettacolo, la messa in scena, il calore che si respira al molo e che credetemi sarebbe molto più romantico se i cefaludesi, intimamente consapevoli tra di loro che la gara è un po' falsata, continuassero a non mancare all'appuntamento coscienti che una tradizione è tale nel momento in cui il progresso permette di superarla. Non credo che qualcuno vorrebbe fare della 'ntinna a mari un argomento di attualità.»

Si dice che la ’Ntinna a mari non è una vera competizione e, quindi, che chi vi partecipa non è un atleta bensì un attore che prende parte ad una finzione, ad una messa in scena, ad uno spettacolo fittizio, ad uso dei turisti, secondo un copione in cui tutto è già ordinato e prestabilito, e nessuno tra coloro che hanno il privilegio di prendere parte a questa antica ed autentica tradizione decide di scrivere una parola.

L’unico che ha preso le difese della ’Ntinna a mari, e con essa di tutti i suoi partecipanti, è proprio quel Giuseppe Aquia che adesso viene accusato di rimanere in silenzio (Lettera del 20/08/2011 - http://www.cefalunews.tv/000/index_lettere.asp?id=22797#alto)

ritratto di Giuseppe Fajlla

N'arrubbaru a ntinna a mmari

E' questo il sentimento che ho provato (parafrasando la nota canzone di Ignazio Buttitta) alla conclusione della recente edizione.E questo non perchè non siano giuste tutte le osservazioni fin qui fatte: il fascino della non necessità di regole in una pluricentenaria manifestazione,la correttezza e tante ed altre osservazioni degne di nota tranne quella sventurata del prof. Manzo, sappiamo tutti che la prima tornata della Ntinna è ad uso dei turisti o per esigenze di spettacolo ma poi c'è la gara vera che infiamma ed emoziona e fa partecipare e parteggiare i cefalutani.
Anche quest'anno quindi,non ho potuto non trovarmi al molo almeno per la seconda tornata della gara, quella "autentica". Ho sentito come tutti il grave momento di silenzio o di disagio che ho immaginato come Nino Papa lo descrive e l'approdo a quella decisione affrettata,debole e tutto sommato inopportuna. Capisco che non deve essere stato un buon momento per chi doveva decidere. Ma cosa c'era da decidere? la bandiera era stata presa come ho sempre visto fare da quando ne ho memoria! quindi perchè annullarla? chi ha questo potere?e siccome comparandola ad altri esempi riportati anche in filmato dal maestro Turdo non ho visto grandi diversità in altre occasioni,ne consegue che quest'anno andava assegnata a chi l'ha presa e nel futuro,con le regole,a chi se la meriterà.
A questo punto sarà bene,purtroppo,avere delle regole per gli anni a venire,per non venire defraudati dell'unica cosa seria che rimaneva a cefalù. saluti a tutti.