“L’Auditorium Pacis” al cortile “Peri” del Teatro “S. Cicero” - 27 agosto

ritratto di Pino Lo Presti

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(Musica Barocca per Violini e clavicembalo - potrete ascoltare alcuni brani)

Il M° Diego Cannizzaro ha, in apertura, presentato il breve ciclo di quattro concerti che conclude la programmazione della “Estate Mandralisca” 2011.

Vorrei delineare, molto rapidamente, il percorso musicale di questo breve ciclo di concerti che nuovamente, bontà sua, la fondazione Mandralisca mi ha chiesto di organizzare per quest’anno. Un po’ sulla falsariga della esperienza dello scorso anno, ho cercato di mettere varie cose, differenti però tutte compatibili allo spazio che ci viene affidato.

L’inizio del ciclo è affidato alla musica barocca perché ho sempre pensato che questo genere di musica funziona benissimo in luoghi in cui può accedere un numero limitato di persone.
La formazione che questa sera presenteremo è una delle formazioni più canoniche che il ‘700 ci abbia restituito, ossia i due violini e il basso continuo, in questo caso effettuato dal clavicembalo.
Il basso continuo può essere fatto da tanti strumenti, a seconda delle circostanze. Questa sera sarà il clavicembalo.

Il repertorio spazierà per tutto il XVIIIº secolo, tra Germania e Italia.
Il secondo concerto, di sabato prossimo, sarà totalmente differente: dedicato alla musica popolare però rivisitata in chiave anche contemporanea e intercalata da varie connotazioni anche letterarie che verranno ulteriormente spiegate sabato prossimo.

L’altro sabato ancora ci sarà invece una formazione “classica”, con un trio (clarinetto, violino e chitarra): una tipica formazione da camera. E’ un genere musicale ottocentesco che si è sviluppato nelle case.
Vi ne è un grande repertorio che viene però poco suonato perché questo genere di musica viene considerato un po’ di serie B rispetto a quella dei concerti in teatro, con le grandi orchestre; però, in realtà, per questa musica hanno scritto i migliori compositori; anzi i compositori non solo la scrivevano ma anche la suonavano loro stessi in ambiti ristretti, cosa che non accadeva per quella dei grandi concerti per orchestra.

L’ultimo appuntamento sarà nuovamente con l’Ensemble De Masque che per la terza volta verrà a Cefalù, e proporrà anche quest’anno un repertorio pienamente barocco.
Con esso, il 13 settembre, chiuderemo il ciclo della musica barocca che apriremo stasera.
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Emanuele Antista (a sinistra) ed Alessandro Barravecchia (a destra) i quali mi collaborano nelle attività del centro studi Auditorium Pacis che si occupa principalmente di musica rinascimentale e barocca con varie formazioni, sia con strumenti ad arco che a fiato. Più frequentemente suonano con l’organo ma non disdegnano neanche il clavicembalo e l’orchestra barocca.

1° - Il brano di apertura e un doppio concerto di Bach, in re minore articolato in tre movimenti. Si chiama doppio concerto perché entrambi i violini sono solisti (è come se Bach avesse concepito due concerti fondendoli in un unico organico, e il basso continuo racchiude invece tutte le armonie, funzione che nella formazione originaria è affidata ad un’orchestra d’archi.

2° - “Passacaglia” di Handel (uno dei vecchi “Intervalli” televisivi)

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3° - Non un brano scritto ma una improvvisazione - in questo caso su un “basso” -, rievocando una prassi molto in voga nel ‘500. Nel ‘500 vi erano una serie di accompagnamenti che erano abbastanza conosciuti e codificati e ciascuno di essi aveva un nome; però, su di essi, i musicisti creavano liberamente delle melodie.
Con Alessandro creeremo delle brevi improvvisazioni sopra il “basso” della “Romanesca”, dopodichè questo brano lo connetteremo direttamente e senza soluzione di continuità con l’Andante per cembalo e violino di J. S. Bach. Anche questa fusione tra brani era un connotato tipico della musica rinascimentale e della musica barocca che spesso davano molta libertà ai musicisti.

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4° - “la Toccata” di Domenico Paradisi(un altro “Intervallo”)

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5°- di Antonio Vivaldi “Concerto” in tre movimenti: allegro, adagio e allegro. Di questo concerto ci sono state parecchie versioni, noi questa sera eseguiremmo ovviamente quella adatta al nostro organico con i due violini e il clavicembalo.

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I Musici dell’Auditorium Pacis, è un Gruppo musicale costituitosi nel 2007 in occasione del restauro del monumentale organo della chiesa di S. Francesco in Castelbuono.
Attualmente l’Auditorium Pacis sta curando diversi corsi di specializzazione e di perfezionamento sugli organi storici e sugli strumenti antichi.