NON E’IL PIANO DEL TRAFFICO CHE PUO’RISOLVERE IL PROBLEMA DEL TRAFFICO

ritratto di Saro Di Paola

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La “discussione” ed il confronto che il post di Gianfranco D’Anna ha alimentato sul “problema delle macchine e del traffico nel nostro centro storico”
ha fatto emergere, a mio giudizio, un uso improprio del termine “PIANO DEL TRAFFICO”.
Un uso improprio che deriva da una conoscenza superficiale, certamente giustificata e giustificabile, di quello strumento,
il Piano Urbano del Traffico, in acronimo PUT,
che il Legislatore ha previsto ed istituito nel D.L. n° 285
con il quale, il 30 aprile 1992, ha emanato il nuovo codice della strada.

Al solo fine di consentire quell’approfondimento,sia pure minimo, che, a mio giudizio, è indispensabile per evitare che si guardi alla elaborazione e/o rielaborazione di tale strumento come alla PANACEA PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA TRAFFICO,
mi permetto di sottoporre, ovviamente a quanti dovessero averne l’interesse,
alcune precisazioni al riguardo.

Il PUT è uno strumento di cui l’articolo 36 del citato D.L. ha fatto obbligo di dotarsi ai comuni con popolazione residente superiore a trentamila abitanti ed a quegli altri comuni che, come il nostro, “registrino in periodi dell’anno, una particolare affluenza turistica o risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo”.
Lo stesso articolo 36 precisa che il PUT deve avere una duplice finalità :
“il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale nelle aree urbane ed il conseguimento di una riduzione dei gradi di inquinamento atmosferico ed acustico che la circolazione medesima produce nell’ambiente urbano.

Due finalità che trovano la loro sintesi in una sola e cioè :
“il contenimento o la minimizzazione del tempo totale impegnato dai veicoli sulla rete di trasporto”.
Quel tempo da cui dipende, essenzialmente, il costo globale del sistema di trasporto urbano :
costo in termini energetici, costo in termini di perdita di ore lavorative, costo in termini ambientali.

Secondo le “DIRETTIVE PER LA REDAZIONE, ADOZIONE ED ATTUAZIONE DEI PUT”, predisposte nel 1995 dal Ministero dei lavori pubblici, di concerto con il Ministero dell’ambiente e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri,
gli interventi che il PUT può prevedere devono essere
“a breve termine”
e, per la loro attuazione, devono
“richiedere un modesto impiego di risorse economiche”.

Ciò perché il PUT è un
" piano di gestione della mobilità urbana nelle condizioni infrastrutturali (strade e parcheggi) e di servizi per il trasporto pubblico di cui i centri urbani dispongono nell’attualità".

IL PUT è uno STRUMENTO di GESTIONE DEL TRAFFICO DI IMMEDIATA REALIZZABILITA’.

IL PUT NON E’ UN PIANO URBANISTICO
che possa prevedere strade, parcheggi e servizi con i quali migliorare le condizioni complessive del traffico.

E’ paradossale ma è così :
NON E’ IL PIANO DEL TRAFFICO CHE PUO’ RISOLVERE IL PROBLEMA DEL TRAFFICO .
A Cefalù come in tutti Comuni d’Italia.

Saro Di Paola, 28 agosto 2011

ritratto di Giusi Farinella

Il nostro PUT

Il mio PUT: Chiudere Cefalù a Mazzaforno e a Cimacarbone
Il PUT dell'Arch. Salvatore Culotta : chiudere cefalù a Lascari e Finale di Pollina
allora si che otterremmo
“il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale nelle aree urbane ed il conseguimento di una riduzione dei gradi di inquinamento atmosferico ed acustico che la circolazione medesima produce nell’ambiente urbano".

Perchè non provarci ??

ritratto di Brocato Carmen

Bisogna prevedere anche un piano traffico ...

invernale ... all'apertura della scuola , Cefalù si blocca.
Prevedere un servizio di scuolabus ?!? Come nei paesi civili.

ritratto di Saro Di Paola

HA PROPRIO RAGIONE

Gentile signora Carmen,
HA PROPRIO RAGIONE :

Il Piano Urbano del Traffico se fosse stato fatto seriamente avrebbe dovuto proporre due soluzioni :
- una che tenesse conto del PENDOLARISMO BALNEARE ;
- un'altra che tenesse conto del PENDOLARISMO SCOLASTICO.

Invece, e putroppo, è stato fatto, soltanto, per incassare la parcella di 75.000 euro.

ritratto di Giusi Farinella

Chiudere il centro storico ecco la soluzione

Il PUT, tutte le passate discussioni sulle decisioni da prendere per un piano traffico ha evidenziato già da tempo proposte folli, idee balzane, resistenze e reticenze penose e vergognose, volontà di non far nulla.

Nel migliore dei casi sogni che potranno avverarsi fra venti anni o forse mai ..

Bisogna avere il coraggio di decidere, bisogna essere fermi nel chiudere il centro storico ... tutto,riservare parcheggi (evidentemente fuori dal centro storico) ai residenti a costo zero (magari nominativi) e dotare di un servizio navetta (gratis per i residenti) efficiente, puntuale e full time.

Creare due grandi aree di parcheggi per le auto, dove già detto ... e un parcheggio per i bus turistici come anche già detto .. a pagamento .

Costo zero per le casse pubbliche se il tutto verrà dato in affidamento ai privati ...
che sicuramente guadagnerebbero (guarda caso)e farebbero guadagnare soldi al Comune e salute ai cefaludesi .. creerebbero posti di lavoro ..
Evidentemente Saro La Punzina non sarebbe d'accordo (vedi parcheggi Farinella) preferisce il caos e non fare incassare soldi al comune (forse finchè sarà all'opposizione ... da amministratore potrebbe anche cambiare idea .. mi auguro che si candidi a Sindaco così da metterlo alla prova .. perchè tra i dire e il fare ... ne corre, ma lui è molto intelligente e furbo non farà questo errore).

Allora cosa fare ??

Un candidato a Sindaco che abbia nel suo programma la chiusura del centro storico e se premiato dagli elettori .. niente chiacchiere, incontri o riunioni con associazioni e saputelli .. ma CHIUSURA TOTALE del traffico .... CEFALU' TUTTA PEDONALE.

Io voterò questo candidato anche se fosse Saro La Punzina ....