Un'altra Cefalù ?

ritratto di Salvatore Culotta

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Anche se siamo tutti affezionati al centro storico di Cefalù, cui prestiamo le attenzioni dovute ad un ammalato grave, non si può dimenticare un’altra parte di Cefalù un po’ più in là .

E un po’ più in là non è che le cose vadano tanto meglio : se degli imbecilli hanno quasi distrutto la fontana del Bastione alcuni loro colleghi si sono occupati della fontana di fianco alla costruenda chiesa dello Spirito Santo, allo Spinito ; se un tizio, purtroppo alfabetizzato, scrive sui muri della Rocca ( e altrove) un altro si esercita sulle piazzette, sempre allo Spinito, e per rinsaldare la comunanza fra centro storico e zona nuova la stessa specie di erba cresce sia alla Postierla che nelle strade dello Spinito e di via Cirincione.





Tralasciando ciò c’è da chiedersi se non siano state del tutto sbagliate ( e mi conforterebbe se mi si dimostrasse il contrario) le modalità con cui si è costruito in quell’area che risulta ad oggi un “quartiere dormitorio” cui non riescono a dare vita le poche attività commerciali o la scuola.
Non conosco il nuovo Piano Regolatore, ma, considerati i tempi e i suoi tempi in particolare, non credo che potrà apportare cambiamenti.





Eppure voglio credere che ci siano ancora spazi e modi perché questa parte di Cefalù diventi una zona di richiamo per sue peculiari installazioni e interventi nel segno della modernità. Sarebbe stato, ad es., più che interessante se la nuova chiesa avesse avuto l’ambizione di rivaleggiare con la Cattedrale ( una Sagrada Familia), o se allo Spinito, oltre a condomini, depositi, parcheggi fosse sorto un Museo d’arte moderna ( un MACRO ), un Auditorium ( una Sydney Opera House) o qualsiasi altra cosa in grado di connotare l’area e da essere polo di attrazione. Ma bisogna evitare di pensare che sia impossibile per mancanza di spazi e di umana volontà.