Festa dell'Addolorata al Molo

ritratto di Polis Kephaloidion

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Comunicato della Polis Kephaloidion

Si comunica che in data 13 settembre, alle ore 21.00, al Molo di cefalù, nell'ambito dei festeggiamenti in onore a SS. Maria Addolorata, la Compagnia teatrale "Triscele" presenta la Commedia brillante, in tre Atti, "Tre pecore Viziose", di Eduardo Scarpetta.

ritratto di Marco Manera

"Tre pecore viziose"

"Tre pecore viziose" è una commedia di Eduardo Scarpetta, scritta nel 1881. L'autore partenopeo è considerato spesso una sorta di Goldoni del sud. La vicinanza con l'autore veneziano è data essenzialmente dal numero enorme di commedie scritte, mentre la differenza lampante è che Goldoni ha compiuto una delle più grandi riforme della storia del teatro, sancendo il passaggio dalla commedia dell'arte al teatro moderno.
Di Eduardo Scarpetta si conoscono 118 commedie ma certamente ne ha scritte molte di più. La prolificità era data dal fatto che la compagnia teatrale doveva avere un repertorio enorme per essere in grado di fornire storie diverse ad un pubblico che non aveva altri svaghi fuorché il teatro. Era tanta la necessità di testi nuovi che molto spesso il capocomico Scarpetta traduceva in napoletano dei vaudeville francesi (ad esempio la commedia "Un turco napoletano", resa celebre dall'interpretazione cinematografica di Totò, era tratta dal vaudeville di A.N. Hennequin "Le Parisien" ed anche "Tre pecore viziose" è l'adattamento di un altro vaudeville di Hennequin).
Non esistendo sovvenzioni pubbliche per il teatro e per i teatranti, allora visti come guitti, la presenza del pubblico era l'unica garanzia di un pasto quotidiano. Tutti dovevano prodigarsi affinché il teatro fosse sempre pieno.
Il teatro San Carlino di Napoli, nel quale agiva Scarpetta, aveva dei balconi, in corrispondenza con i camerini, da cui gli attori si affacciavano ed invitavano il pubblico ad accomodarsi, a comprare il biglietto, oppure semplicemente a godersi le gambe delle attrici. Da quei balconi si affacciavano anche i giovani Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, figli illegittimi di Scarpetta e attori della sua compagnia.
La fidelizzazione del pubblico avveniva attraverso la maschera di Felice Sciosciammocca, interpretato da Scarpetta e presente in tutte le sue commedie. La presenza di questo personaggio era garanzia di risate e quindi di successo dello spettacolo. Le trame delle commedie erano molto semplici e l'improvvisazione regnava sovrana. Un repertorio formidabile di gag a soggetto accompagnava lo svolgimento della storia, facendo sconfinare molto spesso la commedia nella farsa. La recitazione era quasi sempre sopra le righe, soprattutto nelle caratterizzazioni delle figure del popolo.
"Tre pecore viziose" vuole stuzzicare il tema, da tutti facilmente comprensibile, dei tradimenti extraconiugali. Tre uomini, (Fortunato, Camillo e Felice) tutti e tre sposati che, a dispetto delle mogli, se la spassano con altrettante donne, alle quali lasciano credere di essere scapoli e di avere la serissima intenzione di sposarle.
Trattandosi di un "vizio" ancora oggi molto diffuso, ce n'è abbastanza per una serata divertente.
Aggiungo, concludendo, che nel 1915 Gino Rossetti realizzò un film tratto da questa commedia. Si trattava degli albori di un'arte cinematografica che puntava molto sul teatro, sia per quanto riguarda i testi, sia per quanto riguarda gli interpreti (ne è un esempio il nostro Angelo Musco, interprete dei film tratti dalle commedie di Nino Martoglio).
In bocca al lupo ai giovani attori e alle giovani attrici che stasera porteranno in scena questa commedia.

ritratto di Mariapia Garbo

tre pecore viziose

grazie a Marco per il suo incoraggiamento sperando di esserne all'altezza del copione e non deludere il pubblico e sopratutto il nostro regista Toti Barranco.Con l'augurio di trascorrere una serata piacevole rinnoviamo a tutti l'invito alla commedia TRE PECORE VIZIOSE ore 21.00 Molo di Cefalù.