Dichiarazione in Consiglio Comunale

ritratto di Barranco Giuseppe

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Gentile Presidente del Consiglio, gentili Consiglieri, Sig. Sindaco, colleghi assessori e cittadini presenti ed in ascolto.
Non è stato facile prendere la decisione di assumere questo incarico, e ve lo fanno ben capire le polemiche seguite alla mia nomina. D’altro canto, in passato non ho lesinato critiche molto dure a questa amministrazione, né ho mai smesso, né smetterò di dire, in piena libertà, ciò che penso essere giusto ed utile alla mia città, a prescindere dall’appartenenza politica, da cefalutano che ama Cefalù, anche se adesso con qualche responsabilità in più.
Ma non voglio dedicare troppo tempo ad inseguire polemiche sterili o di maniera, non è più tempo di chiacchiere, né di tatticismi o di fumoserie da politicanti!
E’ tempo di agire, di mettersi in gioco, di verificare se è ancora possibile salvare questa città da un declino che ci sta lentamente consumando, come se intrappolati in una palude, invece di uscirne fuori insieme, continuassimo a discutere su quanto sia profonda la fossa in cui siamo caduti. In un momento in cui i cittadini sentono forte la necessità di dire la propria ad una politica assente, lontana e sorda!
Io voglio essere la voce, l’impegno, l’attaccamento alla città, la voglia di mettersi a servizio di tutti quei bisogni dei cittadini che oggi non sono presi in considerazione. Voglio tornare ad essere orgoglioso e rispettoso della mia città.
Sarà troppo? Può essere, ma perche non provarci? Per paura di rimanere schiacciato? (magari da un errore ortografico?)… caro Prof. Franco.
In otto mesi non si possono fare le rivoluzioni, non si cambia il mondo, non si potrà porre rimedio a dieci anni di cattiva politica. Si può però provare a dare il buono esempio di una politica vicina ai cittadini, vissuta in mezzo a loro, al loro servizio, anche solo per provare a dire che un’altra strada è possibile, solo che lo si voglia: abbandonando i pregiudizi, le ideologie, ma non le proprie idee e i propri valori, cosi, tanto per vedere se si riesce, non dico a volare come un’aquila, ma
almeno a sollevarsi dal nido, o se si preferiscono le farfalle, ad uscire dal bozzolo.
D'altronde, mi voglio ripetere, affinché sia chiaro il mio atteggiamento. Fra otto mesi non avrò il problema di essere rieletto: ho già il mio lavoro, le mie attività sociali, la mia famiglia , non sono un politico di professione né aspiro a diventarlo. Avrò solo il problema di continuare a passeggiare per la città, potendo continuare a guardare negli occhi i miei concittadini, cosciente di avere operato per il loro
bene. Le deleghe che il sindaco mi ha affidato: ambiente, gestione dei beni
monumentali, politiche giovanili, pari opportunità, sport. Sono importanti, difficili e problematiche. Non vi farò qui un elenco di buoni propositi irrealizzabili, proprio perché il tempo che avrò a disposizione è poco, ma vi dico quale sarà il mio atteggiamento. Ambiente: l’ho già detto ad aprile scorso quando con la nostra
associazione Cefalù nel Cuore , insieme ad ATO - Ecologia e Ambiente, Legambiente, CGIL ( associazioni notoriamente di destra a dimostrazione dei miei pregiudizi ) e gli istituti superiori di Cefalù , abbiamo organizzato la manifestazione: “Cefalù la prima città ecologica del sud Italia. In quell’occasione avevo già pronunciato queste parole: “noi non pensiamo che sia un utopia. Abbiamo la storia, la cultura, la volontà
per renderlo possibile. Il rispetto dell’ambiente non è una moda, non ha colori politici, riguarda il futuro del pianeta e dei nostri figli”. E su questa linea mi muoverò, cercando la collaborazione delle associazioni o dei gruppi di cittadini che operano nell’ambito della tutela dell’ambiente, oltre a quella degli organismi istituzionali a ciò preposti. Per dirla in termini più semplici, mia moglie non mi
permetterebbe mai di ricevere ospiti se casa mia non fosse in ordine e ben pulita. E’ arrivato il momento di passare l’aspirapolvere in città… e subito dopo di cominciare a pensare alla realizzazione di progetti che possano rendere Cefalù più vivibile e meno inquinata. Io probabilmente non potrò vederli realizzati. Vorrei però approntarli affinché il nuovo assessore che mi succederà possa farli propri. Non mi interessa prendermi i meriti, è sufficiente piantare il seme e vederlo crescere.
Gestione dei beni monumentali: è vero, come qualcuno a scritto, non ho studiato storia dell’arte. Anche se, da quando sono assessore, devo confessarvelo, ho cominciato a comprare qualche dispensa. Spero di avere anche il tempo di leggerla. Ma ho chiaro su quali direttrici muovermi: tutela,fruizione e messa a reddito. Dobbiamo rendere decorosi, puliti, visitabili e remunerativi i nostri beni architettonici. In questo senso ho già preso contato con la Curia di Cefalù e approfitto dell’occasione per ringraziare la disponibilità ricevuta da Mons. Manzzella al fine di realizzare in sinergia un itinerario turistico monumentale.
Politiche giovanili: in quanto giovane è la delega alla quale tengo di più. Non vorrei essere l’ennesimo giovane amministratore che non si occupa dei giovani. Essere giovani non è uno slogan, è una condizione di vita seppur fugace e per niente facile di questi tempi, con un futuro difficile ed incerto dinanzi. Bisogna creare gli spazi di comunicazione e di confronto con questi cittadini che spesso vengono giudicati senza
essere conosciuti. Spazi istituzionali che riconoscono a questi cittadini, anche se minorenni, il diritto di partecipare e decidere alla vita politica di questa città. A tal fine ho allo studio una proposta che presto porterò in giunta, per modificare l’art. 39 dello Statuto Comunale che regola l’istituto del referendum consultivo, al fine di estendere il diritto di elettorato attivo ai giovani che hanno compiuto il sedicesimo anno di età. Se domandiamo loro più responsabilità, dobbiamo dare in
cambio un riconoscimento politico. Non devono sentirsi cittadini di serie B.
Bisogna, inoltre, con l’ausilio e la collaborazione dei presidi territoriali del distretto socio - sanitario di Cefalù, promuovere un indagine scientifica sulla condizione giovanile, perché nessun intervento può essere proficuo ed efficace senza una conoscenza oggettiva. Sappiamo quanto danno produce il pregiudizio e la presunzione. Ed ancora occorre uno sforzo per allacciare forti legami con le agenzie culturali e formative che operano in città. Mi riferisco in particolare alle scuole ed alle associazioni giovanili, di modo che si crei un circuito sinergico di collaborazione e comunicazione per tenere sempre aperto il canale di ascolto e di proposta verso le giovani generazioni.
Politiche Sportive e Pari Opportunità: Vero è che avevo il cartellino rosso facile, ma bisogna capire il motivo per cui ero facile di cartellino rosso: certamente non lo ero perché ero un ragazzo che non rispettava le regole, ma perché forse sentivo troppo attaccamento alla mia maglia e alla mia città. Lo sport è stato, per me, una importante palestra di vita. È nell’auspicio che possa diventare tale anche per coloro che lo praticano oggi, che non lesinerò il mio impegno, la mia presenza, il mio ascolto, verso tutte le associazioni sportive cefaludesi, a prescindere dal fatto
che svolgano attività più seguite o attività che ancora non sono seguite quanto meriterebbero. Però mi è doveroso esporre i fatti per quello che sono: non ci sono grandi fondi da destinare alle associazioni sportive.
Questo, però, non vuol dire che non si possano gettare le basi per uno spirito di collaborazione che porti a realizzare iniziative da cui tutti possano trarre beneficio sia dal punto di vista economico che sociale.
In merito alle pari opportunità non vi è noto, forse, che io la vivo una situazione di disagio. È appunto perché ho maturato un’esperienza, vi assicuro che è importante che chi è diversamente abile, sia coinvolto il più possibile in attività sportive e sociali, perché non dobbiamo dimenticare che l’appoggio di un ente come il Comune non deve essere rivolto solo al portatore di handicap ma anche e soprattutto alla famiglia.
Vi voglio ricordare che nel poco tempo che ho avuto a disposizione non ho potuto prendere visione degli elementi che abbiamo nei nostri uffici per poter risalire al numero delle famiglie che vivono questi disagi, ,ma mi impegnerò ad intraprendere un dialogo, ad ascoltare le esigenze di queste famiglie. Da uomo come non potrei non tenere conto dell’importanza del contributo delle donne, in politica, nel lavoro, nello sport, nelle case. Trovo assurdo che ancora oggi si parli di discriminazione sessuale. In ogni ambito della mia attività mi impegnerò per rimuovere e condannare
atteggiamenti discriminatori verso le donne. E sono felice di annunciarvi la costituzione di una nuova squadra di calcio a 5 femminile alla quale dedicherò il mio massimo impegno.

Sono consapevole che il lavoro duro e le difficoltà per me iniziano da questo momento. Tante sono le critiche gratuite che ho ricevuto e tante saranno le critiche gratuite che riceverò. Ma da questo momento in poi non risponderò a polemiche che riguardano parole o atteggiamenti che ho tenuto prima di assumere questo incarico. Non è più il tempo per le parole. È il tempo del lavoro!
Per concludere vorrei ringraziare il sindaco Giuseppe Guercio, e che il mio impegno con questa amministrazione non mi precluderà di continuare a guardare sempre con molta attenzione l’azione politica del gruppo Cefalù Cambia, e in particolar modo del Cons. Francesco Calabrese. Il mio è un impegno prima di tutto verso la mia città e verso i miei concittadini.
Grazie.