Ci può essere un problema nella informazione e allora la informazione (pure la più banale) diventa un problema.

ritratto di Pino Lo Presti

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Io credo di avere fotografato aspetti - di varia natura: umani, paesaggistici. etc... - bellissimi di questa città e di non aver mancato di sottolinearli almeno con delle brevi didascalie.

Perchè si vuole informare a metà sulle verità di questa città, anche su quelle - come questa - banali?
C’è appunto qualcuno che ha un problema nella (correttezza della) informazione che gradirebbe invece guidata ad uno scopo “promozional-commerciale” il quale si vorrebbe far passare come l’unitaria massima mèta di una impresa comune a cui tutti - secondo certi - aspiriamo, o dovremmo, tranne che, ovviamente, non si fosse nemici della comunità e appartenenti alla razza dei “quattro gatti neri” o dei “quattro villani della Ferla”.

Io non voglio dire neanche dov’è questo posto di Cefalù, nè volere distruggere persone (interrogandomi sulle responsabilità) permettendomi di pensare, ad esempio, a figure della pubblica amministrazione (poverini), però camminando e vivendo a Cefalù non posso non vedere con lo stesso stupore con cui ammiro le cose belle anche quelle - diciamo pure - brutte!

Mi dispiace, non c’è nulla di eroico in questo: ho (come altri) “due” occhi, è una colpa?

Però, veramente non pensate che, a Cefalù, già troppi occhi siano chiusi o li si vuole fare restare chiusi?

- non sarebbe il caso - quando sarà il suo tempo - di potare un pò questi alberi?

Io non sono uno che si propone come Amministratore dunque non sono tenuto a sapere come risolvere le cose, e - ripeto - non voglio, in questo caso, neanche dire che amministratori diversi farebbero meglio di quelli che abbiamo, ma soltanto di far rientrare nella loro consapevolezza (e nella nostra di concittadini) ...

- se non altro per non rendere inutili le luci di questi lampioni

... ciò che, per quotidiana assuefazione, tende ad essere rimosso; soprattutto quelle di “minore” importanza!

Mi dicono che queste pietre provengono dalla vicina tomba tornata alla luce durante i lavori per l’Artemis: pietre di oltre 2000 anni, forse senza alcuna incisione umana ma impregnate certo di una energia di cui dovremmo, in ogni caso, avere più rispetto.

Oppure chissà questa parte della piazza potrebbe diventare quel deposito di “resti” archeologi ammassati al Bastione e a cui ora dovremmo, di fretta, trovare una sistemazione se nò se li portano a Imera!

ritratto di Saro Di Paola

ERRATA CORRIGE

Caro Pino,
le pietre della penultima foto non
"provengono dalla vicina tomba tornata alla luce durante i lavori per l’Artemis ".

E' molto probabile che siano pietre della stessa necropoli ellenistico-romana nella quale ricadevano le "tombe monumentali" rinvenute durante gli scavi dell'Artemis.

E', perciò, molto probabile che, essendo coeve (IV - I sec. a.C.) alle pietre che, nel 2006, sono state "lasciate" in situ all'Artemis, abbiano oltre duemila anni.
(http://www.laltracefalu.it/node/4968)

Ma le pietre della penultima foto furono LASCIATE IN SITU allorquando vennero eseguiti gli scavi per realizzare gli edifici nel terreno di "cacucciulidda", a ridosso della "via Ficarazzi".
Negli anni sessanta.
Quasi mezzo secolo prima che "tornassero alla luce" le pietre dell'Artemis.

ritratto di Pino Lo Presti

E' stata una buona occasione

per metterlo "agli atti", a futura memoria.
Grazie!

ritratto di Salvatore Culotta

Non nascondo che la cosa che

Non nascondo che la cosa che più mi piacerebbe sarebbe fotografare (e forse mostrare)tutto ciò che mi attira per forma,colore,significato,per la sua bellezza e così via,ma purtroppo per curare una ferita bisogna guardarla.Non credo sia difficile da capire.

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Totò

Ti arrabbi perchè non capiscono che per curare una ferita bisogna avere il coraggio e l'amore di guardarla; ti stupisci perchè risulti loro così difficile capirlo.
Ma sei tu che non capisci che a "loro" di curare le ferite di questa città non gliene frega niente; finchè respira l'unico loro interesse è che il cliente non sia disturbato nel suo godimento, dalla vista di piaghe, pustole, porri, cancrene etc..., e da fastidiosi lamenti e rantoli.
Sei tu, ed altri quattro gatti neri che non capite che "loro" lo fanno, loro sì, "per amore" della città e dell'interesse di tutti i suoi figli.

ritratto di Giuseppe Aquia

mucignolo

Della piazza in questione io stesso sono stato testimone di un tour 2 settimana fa dell'assessore all'ambiente nonchè del capoarea dell'ato.Lo stesso assessore avrebbe detto a dei residenti, di togliere le macchina in quanto di li a poco sarebbero venuti a pulirla!!! Ma forse qualcuno ha capito male e l'assessore avrebbe detto il prossimo anno togliete le macchine che ostacolano la pulizia?Vorrei ricordare ai lettori che questa piazza non viene pulita e svuotata dalle pietre da almeno un pò di anni lo stesso ex sito di "muucignolo" portava le stesse foto di Pino.