Quattro turisti salvati sulla Rocca di Cefalù

ritratto di Gianfranco D Anna

Versione stampabile

Si è concluso poco prima delle ore 23 l’intervento di recupero di tre giovani turisti americani da parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Sicilia Occidentale e del nucleo Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco.

Nel pomeriggio, i tre turisti, in compagnia di una quarto amico, al posto di accedere alla Rocca dalla pedonale e quindi dal cancello d’ingresso, hanno deciso di salire lungo un sentiero dalla Via Pitrè, superando le reti paramasso e inerpicandosi lungo un canalone. Per loro fortuna, il quarto ragazzo, trovatosi ben presto in difficoltà, non ha seguito gli amici, tutti privi di cellulari, è così, nel momento in cui si è reso conto che i tre compagni non riuscivano né a raggiungere la sommità del costone né a ridiscendere, ha dato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Cefalù, i Vigili Urbani ed il gruppo di protezione civile delle Giubbe d’Italia i quali, resisi conto delle difficoltà, hanno allertato il C.N.S.A.S. ed il S.A.F. dei Vigili del Fuoco.

Mentre dalla Via Pitrè le Giubbe d’Italia con dei potenti fari posizionati su di un loro mezzo illuminavano il canalone, i soccorritori, saliti sulla Rocca in compagnia del Sindaco Giuseppe Guercio, del custode Giuseppe Calabrò e del Comandante della Stazione dei Carabinieri Roberto Giacchino, sono riusciti a recuperare i tre turisti infreddoliti ma incolumi.

(le foto sono di Pino Lo Presti)

ritratto di Pino Lo Presti

Peccato

non aver fatto una copia della prima e della seconda versione del testo dell'articolo della voceweb, da cui l'attuale terza versione mi sembra differisca alquanto.
Se non ricordo male originariamente si diceva che erano entrati da un ingresso secondario e che si era persi. Inoltre mi sembra si dicesse sostanzialmente che vi fossero rimasti chiusi perchè il Calabrò non aveva controllato, perciò la chiamata dei soccorsi.
Ne emergeva - ma è solo il ricordo di una impressione - la necessità di provvedere di apposita segnaletica direzionale i sentieri della Rocca e - ancora una volta - la inadeguatezza del sig. Calabrò.
Certo se non vi fosse stato il sig. Calabrò, alla cessazione dell'affidamento concesso dalla Vicari, l'Amministrazione sarebbe stata costretta a trovare un compromesso economico con Legambiente se non voleva che la Rocca restasse chiusa.
Inoltre il nuovo progetto di messa in sicurezza e fruizione della Rocca - che vede Legambiente protagonista - la dota (assieme ad altra di altra natura) di abbondante cartellonistica che sicuramente eviterà che altri turisti si "perdano" sulla Rocca.

ritratto di Salvatore Culotta

Suppongo sia questo

Suppongo sia questo l'articolo cui ti riferisci:
"MOMENTI DI PAURA A CEFALÙ
Quattro turisti smarritie salvati sulla Rocca.Tre bloccati, l’altro dà l’allarme
Si sono smarriti sulla Rocca di Cefalù tre dei quattro ragazzi americani che si erano introdotti in uno dei sentieri del promontorio per una visita del Castello e che non riuscivano più a rientrare. Uno è riuscito a dare l'allarme ai carabinieri e in serata sono stati tirati in salvo da vigili del fuoco e Protezione civile. I giovani erano saliti da una strada secondaria e non sono più riusciti a ritrovare una via di ritorno.
Senza abbigliamento tecnico e con scarpe inadeguate, i malcapitati non sono più riusciti a muoversi tra la macchia mediterranea. Solo a seguito dell'allarme lanciato dall'unico turista che era riuscito a trovare la strada principale e che, allontanandosi dagli altri, ha chiamato il 112, sono arrivati i vigili del fuoco. Con loro anche gli uomini della Protezione civile comunale e subito dopo anche il sindaco Pippo Guercio. Le squadre di soccorso hanno dovuto lavorare per quasi quattro ore in una difficile operazione di salvataggio. Con l'aiuto dei carabinieri la squadra speciale dei vigili del fuoco è riuscita a raggiungere i tre turisti intrappolati, a imbracarli e a riportarli in sicurezza.
Non è la prima volta che un gruppo di turisti si smarrisce o rimane chiuso dietro il cancello anche salendo dall'ingresso principale. Un custode ha il compito di smistare l'allarme quando i visitatori tardano a scendere. Ma in passato vigili e polizia sono dovuti intervenire per riaprire il cancello. Stavolta pare che i quattro turisti abbiano scavalcato la rete risalendo dalla parte di fronte a via Pitrè. Nessuno si era quindi accorto della loro presenza.
Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 22,30 quando l'ultimo dei tre turisti americani bloccati è stato portato in salvo. Alla fine i giovani, ancora smarriti, hanno chiesto scusa per l'emergenza provocata e hanno ringraziato i soccorritori prima di rientrare nel B & B dove alloggiano.
23.10.2011
Paola Castiglia"

ritratto di Gianfranco D Anna

Questo è il secondo articolo

Nel pomeriggio di ieri LaVoceweb pubblica un primo articolo con diverse imprecisioni dal quale emerge la responsabilità del custode Calabrò nell'aver chiuso i giovani all'interno del Parco della Rocca.

Dopo le 21:30 orario in cui ho letto questo primo articolo, viene aggiunto allo stesso un ultimo periodo con il quale si indicava che, questa volta, i quattro turisti avevano scavalcato la rete risalendo dalla Via Pitrè ma, ciò nonostante, permaneva sempre una non ben chiara responsabilità del custode Calabrò.
Questo primo articolo modificato era visibile su LaVoceweb sino a quando ho pubblicato il mio intervento, ossia alle ore 00:45.

In mattinata ho trovato l'articolo sopra riportato dall'Arch. Culotta sostanzialmente diverso.

ritratto di Rosario Fertitta

Solo alcune riflessioni.

Solo alcune riflessioni.
Innanzitutto un doveroso GRAZIE da cittadino a tutte le Forze dell'Ordine, ai Vigili del Fuoco, ai gruppi specializzati e a tutti i soccorritori che hanno dato prova di grande sensibilità e preparazione nella vicenda.
Mi chiedo solo cosa poteva accadere se, ieri sera, fosse stata una notte di maltempo e il quarto ragazzo non fosse "scivolato" e non fosse riuscito a dare l'allarme..
Se è vero che "il quartetto" ha scavalcato la recinzione o, comunque, ha volontariamente trasgredito a delle elementari regole di sicurezza, prima che della foto-ricordo mi sarei premurato di dar loro "un bel calcio in culo" per rammentare, con linguaggio "universale", che la vita degli altri non va messa a repentaglio in conseguenza di comportamenti a dir poco idioti...
Poi tutto è bene ciò che finisce bene.....

ritratto di Angela Di Francesca

:)

se le cose sono andate così, e cioè i ragazzi non hanno rispettato delle regole, penso che non si possa non concordare con Rosario Fertitta!
ma ovviamente l'importante è che tutto sia andato bene.Nell'associarmi da cittadina al ringraziamento a tutte le forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco e ai volontari, inviterei ,cogliendo l'occasione, a indicare i numeri di questi servizi che possono rivelarsi utili, ad esempio il numero delle Giubbe d'Italia non credo siano in molti a conoscerlo eppure il loro intervento trovandosi a Cefalù può risultare di fondamentale importanza!

ritratto di Nicchi Salvatore

Chi dice che é colpa loro?

io, francamente dubito, che lo abbiano fatto in maniera deiberata, vista la carenza di segnaletica ed indicazioni sui percorsi da adottare per raggiungere la Rocca ed i vari siti all'interno dell'area della Rocca stessa.
I azzarderei un'ipotesi di reato, perpetrato dall'Aministrazione, e cioé : Induzione dolosa all'auto lesionismo, con l'aggravante dell'oscurità.
Perchè no?.
Avvocato Ella che ne dice? ci può stare?
Del resto quel povero ragazzo, a Roma, stava spegnendo l'incendio!?

ritratto di Staff

Informazioni sul C.N.S.A.S.

Pubblichiamo quanto inviatoci dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)

Pregiatissima Redazione,
ho letto sul Vostro sito il report, ben circostanziato, sul nostro intervento dell’altro ieri alla Rocca di Cefalù.

Desidero precisare che abbiamo un numero di reperibilità H24, attraverso il quale il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è attivabile in qualunque ora del giorno e della notte:

3349510149

Poche le regole da seguire in caso di chiamata:

1. Comunicare il luogo da cui si chiama,

2. Non abbandonare mai il telefono da cui si invia l’allarme

3. Rispondere al meglio alle domande poste quando si verrà contattati dall’operatore di turno.

E’ opportuno precisare che chiamate effettuate volutamente per falsi allarmi saranno perseguite penalmente ai sensi dell’articolo 658 codice penale.

Cordialità

Avv. Giorgio Bisagna
Presidente Servizio Regionale Sicilia CNSAS

ritratto di Giuseppe Di Majo

Informazioni sulle Giubbe d'Italia Sezione del comune di Cefalù

Il Volontariato conosce oggi giorni difficili, dalla mancanza di risorse economiche per le Associazioni, al poco interesse delle Istituzioni, passando per la crescente indifferenza di molti verso il sociale.
Attestati di stima come quelli espressi da molti di voi ci danno però soddisfazione, lo sprone a fare sempre di più con la passione che non ci ha mai abbandonato nonostante le tante difficoltà incontrate.
La nostra Sede Operativa si trova in via Vitaliano Brancati, proprio al di sotto dello stadio Santa Barbara; i nostri recapiti sono:

0921.925039
366.6488740 / 334.1620001
0921.925650 (FAX)

Cogliamo l'occasione per salutare affettuosamente l'amico Giorgio Bisagna, con cui abbiamo avuto il piacere di collaborare anche in passato.
Cordialità

Giuseppe Di Majo
Coordinatore Giubbe d'Italia - Sezione di Cefalù