Un mare di suoni degli Onda mediterranea lambisce Cefalù

ritratto di Nicola Pizzillo

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Il gruppo di musicisti siciliani "Onda Mediterranea" si è esibito ieri sera al Teatro Cicero, proponendo un loro particolare repertorio di musiche di tradizione orale turca, greca, klezmer, balcanica, siciliana.

Il concerto è stato presentato da Gaetano Pennino, presidente dell'Associazione Amici della Musica "Salvatore Cicero", ente organizzatore della stagione concertistica cefaludese 2011, giunta con oggi al terzo appuntamento in programmazione.

Peculiarità di questi musicisti consiste nell'attualizzare elementi sonori della tradizione mediterranea adoperando soluzioni musicali in diretto rapporto con la pratica dell'improvvisazione. Di seguito alcuni dei brani eseguiti, con in calce la traduzione italiana del testo.

ORA KLEZ (siciliano)


Ora, che abbiamo mangiato e abbiamo bevuto,
lodiamo chi ha concesso questa grazia.
Vogliamo lodare con forza
a Maria Santa con Gesù al lato.
Io questo verso lo lascio per voto:
sia lodato il Santo Sacramento!
Sia lodato centomila volte!
Sempre viva la Madre di Dio!

SI MORU (siciliano)


Tanto aiuto mi ha dato la fortuna
Che mi restano le sole ossa nude!
E poi la morte volendomi dare,
la morte se ne andò quando mi vide,
perché vedendo un tronco nudo
stare con le sole ossa senza carni,
ha creduto che fossi un’altra morte che a rubare
venisse a lei l’arco e le saette.
Se muoio la mia morte è desiderata,
se vivo la mia vita è proibita.
Se cammino si allunga la strada,
se guardo il cielo l’aria si tramuta.
Se voglio fresco nessun vento soffia,
se voglio caldo il fuoco si spegne.
Vado alla fossa e non trovo la lapide,
la stessa sepoltura mi rifiuta.
Chiamo la morte e la morte non mi ascolta:
oh Gesù, quanto sono sfortunata!
Vado all’inferno e neppure lì sono voluta.

IL VERO PROBLEMA (canto greco)


Il vero problema è uno:
non esiste l’immortalità.
Dai, il vero problema è uno:
non esiste l’immortalità.
Ah la valle del Paradiso
Non include la Grecia.
Vorrei che tu, Dio mio, fossi un bevitore
Affinché l’umanità si possa salvare,
magari sotto l’effetto dell’alcol
pugnaleresti la morte.
Il vero problema è uno:
non esiste l’immortalità.
Dai, il vero problema è uno:
non esiste l’immortalità.
Dai, che si ammalasse San Pietro
Riusciremmo a farcela anche quest’anno.
Vorrei che tu, Dio mio fossi un bevitore.

CANTO POPOLARE EBRAICO-SEFARDITA (lingua Ladina)
Duetto tra madre e figlia che parlano di quale sia il fidanzato migliore, eseguito senza accompagnamento musicale dalla vocalist Matilde Politi.

TURKISH PLAYSTATION (canto turco)


Se sei qui con me,
è troppo dura la tirannia.
Se ti allontani,
tutta la notte sogno di essere
tutta la notte nelle tue braccia.
Se te ne stai qua,
non ti addormentare appeso alle mie gonne,
che se me ne accorgo me ne vado.
Ah, se me ne vado io muoio!
E se te ne vai devi sapere
che questa casa resta vuote,
che se te ne accorgi poi vuoi tornare,
ma tornare indietro fa male!
Che se me ne accorgo me ne vado,
ah, se me ne vado io muoio!

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I musicisti di Onda mediterranea:
Giuseppe Viola (Alcamo) clarinetto, clarinetto turco, sassofoni
Matilde Politi (Palermo) voce, chitarra, fisarmonica, tammorra
Francesco Calandrino (Alcamo) tape manipolation, trucchi sonori
Alessandro Librio (Trapani/Londra) violino
Giuseppe Guarrella (Pozzallo) violoncello
Lelio Giannetto (Palermo) contrabbasso