Porto di Cefalù-interpellanza

ritratto di Rosario Lapunzina
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Il sottoscritto Rosario Lapunzina n.q. di capogruppo del Partito Democratico,

premesso che

•Con determina sindacale n. 142 del 30/08/2002 l’allora amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Simona Vicari, conferì all’Ing. Domenico Spina l’incarico di redigere lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) finalizzato alla realizzazione del nuovo porto turistico – peschereccio di Cefalù;

•Il predetto professionista ha provveduto, nei termini previsti, a consegnare all’ora amministrazione comunale lo studio di che trattasi;

•L’Amministrazione del tempo non concluse l’iter autorizzativo del nuovo porto in quanto, come si evince dalla nota prot. 70826 del 23/11/2005 dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, erroneamente impostato;

•A seguito del diniego da parte dell’Assessorato Territorio e Ambiente l’Amministrazione Vicari promosse un ricorso al T.A.R. che fu respinto (n. 2017707 R. e n. 191 Reg. Gen. Anno 2006);

•A seguito della Sentenza del Tribunale Amministrativo l’amministrazione pro tempore non ha proceduto ad adottare il corretto iter amministrativo teso all’ottenimento delle previste autorizzazioni da parte delle competenti amministrazioni, abbandonando l’iniziativa della realizzazione del nuovo porto;

•Il Professionista incaricato della realizzazione dello studio di Impatto Ambientale (SIA) con successive note del 02/03/2009; 13/03/2009; 20/03/2011 e 18/10 2011, fatte pervenire al Comune di Cefalù, ha chiesto la liquidazione dei compensi per il lavoro svolto, minacciando di adire le vie legali;

Constatato che

La vicenda illustrata mostra come la precedente amministrazione e l’attuale, al di là dei proclami, nulla di concreto hanno fatto per risolvere l’annosa vicenda del porto finendo, anzi, con il creare ulteriori spese a carico delle casse comunale per il contenzioso e per prevedibili debiti fuori bilancio;

interpella la S.V. per conoscere :

1)Quali iniziative intende porre in essere per risolvere la questione del porto di Cefalù sottraendolo all’attuale stato di degrado;

2)Se sono dovuti gli emolumenti per 39.000,00 euro richiesti dal professionista che ha redatto lo Studio di impatto ambientale e, in caso affermativo, per quali ragioni non si è provveduto al pagamento degli stessi facendo maturare ulteriori spese a carico delle disastrate finanze comunali.

Cefalù,14/11/2011

Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina)