La mancanza di chiarezza e vecchio modo di fare politica dell'UDC di Cefalù

Esprimiamo vivo rincrescimento per le più recenti prese di posizioni del Vertice cittadino UDC.

Il funambolismo ed il contorsionismo con cui si tenta di tenere legate l’immagine di una politica di contrasto alla Giunta Guercio, con la diretta partecipazione alla sua fallimentare gestione della Città, non giova a quell’idea di cambiamento che il Partito, in uno al Gruppo Consiliare “Cefalù Cambia”, avevano dichiarato di voler perseguire.

L’incondizionato appoggio ad una scelta che, con imbarazzo, era stata definita “personale”, la copertura politica alla maldestra ricerca di un becero sensazionalismo, ad opera di un Assessore che cerca di colmare le profonde ed evidenti lacune con sterili e ridondanti annunci, danno la misura del vuoto in cui sono piombati i buoni propositi della vigilia.

Al di là delle scelte politiche, sconfortante è rilevare come il dono della chiarezza sia venuto meno e nessun annuncio potrà cancellare, davanti alla gente, il quadro di corresponsabilità che l’intero Partito ha assunto, proprio in quell’Amministrazione Guercio che l’odierno Assessore Barranco aveva definito “specchio di dieci anni di politica fallimentare”.

Come quest’ultimo ebbe a sostenere, criticando aspramente il voltafaccia alla mozione di sfiducia che porto in Giunta l’Avv. Corsello, “per la vecchia politica è arrivato il momento di tacere”.