Un libro o forse più

ritratto di Salvatore Culotta

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Ho ricevuto da Caterina Provenza l’articolo che segue riguardante l’incontro avvenuto a Lascari il 18 scorso in occasione della presentazione del libro “Lascari e le sue torri”. La stessa Caterina ha ottimamente introdotto e poi condotto l’incontro che, come annunciato, si è svolto nei locali dell’ex- mattatoio di Lascari, uno spazio opportunamente recuperato e ristrutturato la cui unica pecca è quella di essere un po’ piccolo , e lo si è provato proprio in questa occasione che ha visto una notevole partecipazione di pubblico.
“LASCARI E LE SUE TORRI una storia ritrovata”

Venerdì pomeriggio presso l’ex mattatoio di Lascari si è svolta nell’ambito della manifestazione SALVALARTE Sicila (3 - 23 novembre 2011), che per la seconda volta ha fatto “tappa” a Lascari (la prima il 31/10/2011), la presentazione del libro “LASCARI E LE SUE TORRI una storia ritrovata”.
Il libro tratta di uno studio approfondito, da parte dei tre autori: Salvatore Ilardo, Salvatore Moncada e Salvina Schittino, sulle torri presenti nel territorio di Lascari.
Le 12 torri presenti nel territorio, erette tra il XVI ed il XVII secolo, avevano lo scopo d’avviso di eventuali pericoli provenienti dal mare, essendo le coste spesso occasione di scorribande piratesche, alla ricerca di beni preziosi, ma anche di materiale umano da vendere come schiavi.
Nei secoli XVIII e XIX molte di queste torri vengono inglobate nella costruzione delle masserie, anche in seguito nel tempo furono utilizzate ed adibite ad usi diversi fino ai giorni nostri.
Lo studio ha riguardato pertanto, i vari aspetti di queste emergenze storiche: architettonico, storico, sociale; al fine di meglio inquadrare l’importanza che tali strutture hanno rivestito nel formarsi e nell’evolversi di questa comunità.
Forse proprio per questo la manifestazione non ha avuto il tono e la forma della classica presentazione di un libro, ma è stato lo spunto per parlare di come anche un territorio giovane, escluso dai circuiti turistici di maggior clamore, può, guardando con occhio attento e appassionato ciò che possiede, far emergere il notevole patrimonio che rende grande ed interessante agli occhi degli “stranieri” la nostra Sicilia.
Gli interventi che si sono alternati durante la manifestazione hanno messo in evidenza oltre alla cura per la ricerca storica, all’accurata documentazione fotografica, alla presentazione grafica, alla ricercatezza dell’editoria MARSALA, l’importanza e la validità dell’opera in oggetto al fine di salvaguardare e valorizzare le testimonianze del nostro passato più o meno remoto.
Questo studio appassionato per i resti del passato non è altro che segno d’interesse e promessa di tutela del territorio, come hanno sottolineato l’On. Gianfranco Zanna e l’Arch. Mimmo Fontana, le maggiori autorità di Legambiente Sicilia.
L’On. Giuseppe Apprendi ha dato la sua disponibilità per supportare progetti relativi ad una ripresa delle attività che potrebbero svilupparsi facendo riferimento all’antico uso di queste strutture come masserie, quindi come auspicio per un rilancio dell’agricoltura, data la risaputa fertilità di questi terreni.
Il Dr. Angelo Piscitello si sente investito in prima persona dalla problematica, in quanto la Fondazione Mandralisca che, presiede, possiede la torre di C.da Torretonda, per altro trattata nel volume in argomento, la quale necessita di interventi di ristrutturazione, ma pur essendo l’Ente in possesso di un progetto, resta in attesa dei fondi necessari per attuare quanto previsto.
I lavori sono stati chiusi dal Prof. Ferdinando Maurici il quale, oltre all’interessante excursus storico inerente l’argomento, ha suggerito possibili metodi di fruizioni di questi beni, facendoli per entrare nei circuiti internazionali del turismo culturale di qualità.
La manifestazione comprende anche una esposizione di fotografie relative alle strutture considerate e tutt’oggi esistenti e di interessanti ricostruzioni a matita di Silvana Schittino delle strutture andate purtroppo in rovina. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 27 c.m.
Caterina Provenza