OCCUPY MASSIMO
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24 Novembre 2011, 18:08 - Nicola Pizzillo [suoi interventi e commenti]
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La crisi economica preoccupa maggiormente le giovani generazioni, per questo a Palermo decine di studenti hanno pensato di attenzionarla all'opinione pubblica con una singolare forma di occupazione.
Per uscire dalla crisi provocata da banchieri e politicanti, la ricetta non è da consumarsi in sacrifici, non è affidarsi al governo di banchieri, né al santone venuto da fuori per risolvere tutti i problemi del paese, ma difendere e governare in maniera equa i beni comuni, come la terra e la scuola, che proprio per la nozione di bene di tutti non possono essere gestiti da privati ma da un’ interesse collettivo.
Proprio per questo ci appropriamo di uno spazio pubblico fondamentale come
Una piazza che può tornare a vivere ed essere una palestra per nuove forme di partecipazione, uno spazio che faccia da cornice e da scintilla di tutte le lotte che esplodono in città e che non trovano forza o visibilità.
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Non sò se Lei è in grado
Non sò se Lei è in grado di rispondere alla mia domanda, ma la faccio comunque, nella peggiore delle ipotesi magari suscita degli interrogativi su cui riflettere.
1)I manifestanti di Piazza Massimo, sono gli stessi che gridavano abbasso Berlusconi e viva Monti?
2)Saranno d'accordo o no sulla cittadinanza "SUBITO" agli ecstra comunitari, come vuole il capo dello stato? Forse loro potranno risanare il debito meglio di altri?
3)Saranno mai in grado di chidere con forza l'applicazione in toto dell'Autonomia Regionale? o vorrano AUTOGESTIRSI anche l'autonomia?
4)Pensano che a Roma, di questa loro manifestazione, stanno già tremando?
Giri a chi vuole la mia provocazione, ma non la sottovaluti, come dicevano gli antichi Romani: PECUNIA NON OLET.
ed oggi in questa società ormai globalizzata pure in questo,con il danaro si passa sulla testa di chiunque e senza guardare in faccia nessuno.Ci vuole ben altro che un "sit in", tradotto "seduto qui",per smuovere la coscienza di chi ragiona con il PORTAFOGLIO!
Risposta
Non li conosco personalmente, pertanto cosa pensano lo apprendo anch'io dai loro manifesti e volantini.
Dico solo che non hanno tutti i torti a credere che questa crisi la stiamo pagando noi del popolino ed i giovani, mentre c'è chi se la fa franca e magari ha contribuito a crearla, speculando in borsa ed arricchendosi in modo vergognoso.