Consiglio Comunale del 20 gennaio 2010

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Presenti 16; assenti: Barranco; Messina e Greco sopraggiungeranno dopo. Corsello - come consigliere -, al momento risulta assente.
Presente il Sindaco, e - della Giunta - Bonaviri, più i neo-assessori Torcivia, Bondi e Corsello, nella qualità anche di Vicesindaco.
Scrutatori: Scialabba, Cassata e Liberto.
O.d.g.:
1.Atti Preliminari (interrogazioni, raccomandazioni, etc..) - comunicazioni del Presidente;
2.Cessazione dalla carica di Consigliere Comunale dell’Avv. Roberto Corsello per opzione alla carica di Assessore – Surroga e provvedimenti consequenziali;
3.Comunicazione atti Sindacali inerenti la composizione della Giunta Municipale e relative deleghe ( Art. 12 comma 10 L.R. 07/92)
4.Modifica Regolamento Comunale per la disciplina delle onoranze ufficiali;
5.Approvazione protocollo di intesa fra i dieci Comuni aderenti al progetto POR Intercomunicare per la costituzione del nucleo permanente proattivo di intercomunicare – NPPI – Misura 6.05 Reti e servizi per la società dell’informazione 3;
6.Approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2008.

Rasa
Dà lettura del documento di costituzione del gruppo consiliare dell’ “Udc”:

e aggiunge: “abbiamo invitato altri a sottoscriverlo ma hanno rifiutato”.

Lo Verde
Dà lettura del documento di costituzione del gruppo consiliare “Udc Cefalù-Pdl Sicilia Cefalù”:

Noto
Manifesta di ritenere che il primo atto da compiersi, in questa seduta, sia la “Surroga” del consigliere Corsello, aggiungendo: “altrimenti noi non possiamo neanche cominciarlo questo consiglio comunale”!

Lapunzina
Puntualizza che, in base al regolamento, al punto 1° di ogni O.d.g., sono previste solo le comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri; atti che non hanno bisogno di alcuna discussione o approvazione.
“Approfitta” per “ricordare”, con pacatezza (ma specificando che questa sarebbe stata l’ultima volta) alla Amministrazione, e in particolare al segretario generale, l'omissione, da parte della stessa amministrazione,che riguarda la proposta di delibera per la modifica dello statuto del comune di Cefalù, presentata il 27 febbraio dal gruppo del Pd. Il 16 novembre, lo stesso gruppo, al riguardo, ha presentato il seguente documento che mi permetto di rileggere stasera: “il gruppo del partito democratico condanna il comportamento omissivo derivante dalla mancata attivazione della procedura prevista dallo statuto comunale in relazione alla proposta di delibera per la modifica dello statuto del comune; infatti sebbene il comma quattro dell’articolo 14 dello statuto preveda che i consiglieri hanno facoltà di proporre delibere da inserire all’ordine del giorno, e che le stesse debbano essere trattate alla prima seduta utile immediatamente successiva alla data di presentazione, a tutt’oggi non è stato dato seguito alla proposta presentata il 27 febbraio dal gruppo che rappresento.”

Aggiunge che questa è l’ultima sera che noi facciamo questo tipo di rilievo e che, la prossima volta, chiederemo conto per capire se ci sono state omissioni da parte di qualcuno.
Altre due raccomandazioni.
La prima.
Durante una trasmissione radiofonica, di radio Cammarata, confrontandomi con il vicesindaco, avvocato Roberto Corsello, sull’argomento delle alienazioni dei beni comunali, resi nota la proposta, fatta dall’Ente Parco delle Madonie, per acquistare gli immobili, siti in corso Ruggero al numero 114,115 e 118, pianoterra, primo piano e secondo piano. Proprio in quella sede, il vicesindaco ha confermato la intenzione di voler portare avanti la trattativa con l’Ente Parco delle Madonie, sull’acquisto di questi beni, che così resterebbero finalizzati ad un uso pubblico, per per una cifra, stabilita dall’agenzia per il territorio, di 1 milione e 70.000 euro. La mattina seguente, ho presentato una interpellanza sull’argomento per sapere se l’amministrazione comunale e il sindaco non ritengano di dover prontamente sottoporre le richieste dell’acquisto di detti locali all’esame del consiglio comunale al fine di modificare quanto precedentemente deciso sull’argomento. Mi permetto stasera di sottolineare che, nonostante l’interpellanza, ho visto pubblicato sulla gazzetta ufficiale, e anche sul sito del comune di Cefalù, il bando di gara pubblico per l’asta che si terrà il 15 febbraio; per cui voglio capire quale è la effettiva intenzione da parte dell’amministrazione. Aggiungo che il Presidente dell’Ente parco mi ha comunicato che loro, oltre alla somma per l’acquisto dei locali, hanno anche quella necessaria alla ristrutturazione di tutti gli ambienti. Penso questo sia da considerare, come valore aggiunto, alla proposta di 1 milione e 70, pronto cassa.

La seconda raccomandazione riguarda una vicenda, a tutti nota, riguardante le acque potabili siciliani: un qualcosa che da il segno che si è “toccato il fondo”. Lo sportello per il pubblico è stato attivato a Cefalù solo per il primo mese.

Legge la seguente interrogazione del partito democratico:

Il Presidente Barracato invita a rinviare la presentazioni di altre comunicazioni, interrogazioni e raccomandazioni, a dopo la “Surroga”, cioè a dopo il Punto 2.

Dà intanto lettura della lettera di dimissioni del Consigliere Corsello.

Segue proposta, al C.C., del Responsabile del Servizio Segreteria, di Delibera sul subentro, alla carica di Consigliere, del dott. Sideli.

Ai voti: unanimità

Il Presidente lo invita quindi a prestare giuramento e a prendere così parte al Consesso del Consiglio Comunale

Il neo-consigliere pronuncia la formula di rito e appone la sua firma sul registro.

Il Presidente propone un applauso, e saluta il neo consigliere: “... che sono certo che con l’esperienza che ha accumulato, con le cariche importanti che ha ricoperto, nelle precedenti consiliature, sarà prezioso per i lavori del consiglio comunale”.

Sideli

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Il Presidente invita questo gruppo a presentare il proprio capogruppo, eventualmente in una seduta successiva.

Scialabba

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Noto
Dà lettura del documento di costituzione del gruppo consiliare “Mpa ed indipendenti per Cefalù”:

Gattuso
Mi riferisco all’Ato rifiuti, che - come sapete - si deve occupare di una serie di problematiche: raccolta della spazzatura, pulizia delle strade, raccolta del decespugliato, raccolta differenziata. Di fatto, il 90% di questi servizi non vengono più fatti da mesi, e noi continuiamo a pagare l’intero importo pur non avendo alcun servizio. La raccolta del decespugliato, che, domenica, l’ingegnere Torcivia ha detto di essersi preoccupato di averlo fatto compiere, è compito dell’Ato. Chiede al Presidente che venga fatto un ordine del giorno, con il responsabile dell’Ato, perché deve spiegarci come noi dobbiamo continuare a pagare ingenti somme, non avendone alcun servizio.

Altro punto: la scuola elementare. Tra la scuola elementare e l’asilo, c’è un piccolo corridoio di collegamento dove la tettoia è ormai fatiscente e quando piove i bambini si bagnano. Sempre all’asilo c’è una canaletta (per intenderci: all’edicola della madonnina), tagliata a livello d’uomo, e, quando piove, l’acqua fuoriesce in maniera pericolosa; non tenendo conto della umidità che comporta all’interno delle aule dell’asilo.

Ultima raccomandazione: alla scuola media noi sappiamo, che - siccome il tetto non funziona - ci sono dei fusti per la raccolta delle acque piovane. Ogni tanto bisogna andarli a svuotare, perché, quando sono pieni, l’acqua fuoriesce e arriva ai piani sottostanti: ogni volta lo devo ricordare. Visto che ha piovuto abbastanza, ricordo di andare a svuotare questi recipienti.

Franco
La prima raccomandazione la faccio per adempiere a un impegno che ho preso pubblicamente sulla stampa telematica in questi giorni, ed è appunto la raccomandazione all’amministrazione, ribadita - perché circa un anno e mezzo fa già la avevo fatta in questa stessa sede -, di verificare le condizioni per tutelare il nome di Cefalù, sia sul piano iconografico che paesaggistico, con quelle tutele che sono proprie delle opere d’arte o delle opere della natura. Questo perché riteniamo che altre importanti città turistiche della Sicilia - e del nostro paese in genere -, abbiano compiuto questo passo, e che ci sia particolare necessità, per Cefalù, che non venga utilizzato il suo nome in maniera arbitraria - e talora anche distorta, io dico -, in riferimento anche ad una recente fiction televisiva, alla quale abbiamo assistito, penso tutti, in tv, e che ha avuto un ascolto notevole.Può sicuramente essere considerato positivo che la nostra città venisse citata praticamente ad ogni scena, però devo rilevare che - senza voler essere censore di manifestazioni di ingegno o di atti di creatività artistica, come può essere uno sceneggiato televisivo -, sicuramente venivano presentate delle immagini non pertinenti alla nostra città e venivano accostati al nome di Cefalù anche degli eventi che nessuna attinenza storica hanno, e che le facevano certo onore. Quindi io ritengo che - non per volerci elevare al ruolo di censori ma a quello di tutori, semmai, del nome e anche della esatta ricostruzione storica degli eventi della nostra città -, sia giusto che l’amministrazione investa - e sono pronto a dare anche il mio contributo -, in termini di ricerca, sulle modalità di tutela appunto del nome di Cefalù.

L’ultima raccomandazione riguarda il fatto che mi sono accorto, per più giorni (e mi riferisco in particolar modo all’assessore competente ai servizi a rete, che si sta occupando, e mena vanto, della sostituzione delle lampadine, in vari punti della nostra città), di verificare come mai le luci pubbliche della nostra città, per più giorni - fino a questa mattina -, siano rimaste accese fino a tarda mattinata. Questo, ovviamente, con un onere aggiuntivo sulla nostra città. Ritengo che ciò non accadesse solo nelle zone dove dovevano essere cambiate le lampadine - perché io le ho viste accese in parecchi altri punti della nostra città. Aggiungo che riprenderò una raccomandazione, piuttosto vecchia, alla quale non ho mai ricevuto risposta, che è quella di ottenere finalmente le strisce pedonali davanti alla chiesa del Santissimo Salvatore alla torre, cioè il Salvatorello, perché quello è un luogo particolarmente pericoloso ove le macchine arrivano a velocità, anche elevata, e dove c’è un certo transito di pedoni - in particolar modo, facevo riferimento ai pedoni anziani che frequentano quella Chiesa .

Liberto
Una raccomandazione alla neo amministrazione, in particolare all’assessore, visto che ricopre quelle deleghe; e mi riferisco al fatto che alcuni cittadini si sono come lamentati del fatto che in via Cirincione, all’altezza del parcheggio per gli autobus, sta prendendo sempre più forma - anzi sta diventando - una nuova discarica della città. Quindi la mia raccomandazione, al proposito, è quella di andare a verificare se realmente ci sono questi presupposti e, di conseguenza, di trovare una soluzione adeguata al problema.

Il Presidente passa al punto successivo (punto tre) comunicazione atti sindacali, inerenti la composizione della Giunta municipale.
Dà la parola al Sindaco che legge una propria nota, indirizzata al Presidente del Consiglio e ai signori consiglieri, contenente un documento, indirizzatogli da alcuni consiglieri, di condivisione del suo appello alla città, intorno agli elencati 9 Punti programmatici, e anche la costituzione della nuova Giunta.

Il Sindaco

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nomina componenti della Giunta Municipale

deleghe

vice-sindaco

Assessore Bondi

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Assessore Torcivia

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Assessore Corsello

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Il Presidente
rivolto al Consiglio chiede se vi siano consiglieri che vogliono, come di diritto, intervenire.

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Gattuso
Dopo aver salutato il consigliere Sideli, si rivolge al “caro assessore Torcivia. Ci rivediamo dopo 18 anni ma prima eravamo sulla stessa posizione ora siamo su posizione opposte e in situazioni nettamente opposte”.

Torcivia
“Io sono sempre democristiano”.

Gattuso
“E’ finita 18 anni fa”!
Dà quindi lettura del seguente testo:

Lo Verde
Dà lettura del seguente testo:

Mangano

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Scialabba

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Calabrese

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Il Vicepresidente Greco prova a dichiarare chiusa la discussione sulla nuova Giunta e procede con gli altri Punti all’O.d.g. ma...

Franco

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Noto

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Il Presidente, considerato che non ci sono altri interventi, propone di passare al Punto successivo, ma...

Noto, per Mozione d’Ordine
Noi, all’ordine del giorno, abbiamo il Conto consuntivo e abbiamo premura; ecco lasciamo “l’aria fritta” e passiamo alle cose serie, tangibili e concrete. Abbiamo la premura di trattare il Conto consuntivo, quindi io proporrei, tramite una sospensione, una riunione dei capigruppo per contingentare i tempi del Conto consuntivo: cioè, nel senso se trattarlo questa sera o per fissare già da questa sera la data in cui trattare questo punto.

Lapunzina, sulla proposta Noto
Mi pare che chi parlava di “aria fritta” vuole già iniziare a farla subito; perché parlare di una sospensione, alle 10.45, per decidere quando trattare il Conto consuntivo (sul quale abbiamo una Diffida da parte del Commissario ad acta, di approvarlo entro il 30) lo è. Noi, i tempi ce li ha già dati il Commissario. Questa sera, se vogliamo rendere ancora qualche servizio alla città, dobbiamo continuare con l’ordine del giorno e trattare i due punti che seguono; anche perché il Conto consuntivo dovrà essere trattato alla presenza del Responsabile del servizio finanziario, e a quell’altra, non meno indispensabile, del Collegio dei revisori dei conti. Questa sera, non abbiamo nulla da poter stabilire in Conferenza dei capigruppo.

Il Presidente

Precisa che il consigliere Noto non ha chiesto il prelievo del punto.

Lapunzina

Sò bene cosa ha chiesto. Lei sa che lo accoglieremo a braccia aperte in conferenza dei capigruppo, come capogruppo dell’ Mpa (alta politica e indipendenti di centro). Però lei sa che con i capigruppo si è già discusso di trattare il Conto consuntivo alla prossima seduta. E, penso, e li inviterà alla prossima settimana. Per cui, noi abbiamo già deciso, in conferenza dei capigruppo, e in accordo con il Presidente, che tratteremo il Conto consuntivo alla prossima seduta. Penso che sia perdita di tempo fare una sospensione per decidere che cosa? L’ovvio! Cioè che alla prossima seduta tratteremo del Conto consuntivo.

Il Presidente
Per chiarezza. Mi pare di aver capito - se non ho interpretato male -, il pensiero del dottore Noto, che ha chiesto la Sospensione ma non il Prelievo del punto.

Noto
Presidente, quando si è effettivi, è chiaro che l’amministrazione si mette di traverso (n.d.r. -lapsus?) È chiaro: io ho chiesto la Sospensione per una Conferenza dei capigruppo e stabilire, già da questa sera, non in maniera aleatoria..., il giorno, e basta.

Lapunzina

Lunedì sera; già lo abbiamo stabilito!

Il Presidente

Non ci arriveremo, avevamo previsto che l’inserimento ... è in coda. Sicuramente stasera non ci arriveremo.

Mangano

Penso che molti consiglieri non sapevano nemmeno di questo tipo di accordo, già preso dai capigruppo, perché... qua non ci possono essere consiglieri informati e consiglieri non informati! Credo che legittimamente il consigliere aveva chiesto questo tipo di sospensione, anche perché questa è una nuova conformazione di consiglio comunale: con questi Capigruppo, non con quelli di un mese fa. Credo che la richiesta sia legittima perché è questo consiglio comunale, in questo momento, con questa conformazione, con questa configurazione politica, che decide. Quindi io non vedo perché non si possa fare una sospensione, perché questi capigruppo - questi non altri (che non hanno nemmeno informato i consiglieri comunali di questa situazione) - questi capigruppo decidano i tempi. Questa era la richiesta. Se questa richiesta non può essere accolta... Ma, non ne vedo... è soltanto una richiesta tra l’altro per capire come continuare, visto che nessuno dei consiglieri, o molti consiglieri, non ne sapevano niente di quelli che erano i programmi...

Il Presidente
Voglio dire, per evitare discussione inutili: noi abbiamo altri Punti, all’ordine del giorno, prima del Conto Consuntivo che debbono essere trattati. E, quindi il Punto, verosimilmente, lo tratteremo rinviandolo al prossimo Consiglio. È già all’ordine del giorno. Abbiamo anche notizie della diffida..., nel frattempo trattiamo qualcuno di questi Punti - non so se riusciremo a farli tutti e due -, almeno abbiamo guadagnato tempo!

Calabrese

Penso che la soluzione più saggia, a questo punto, sia molto semplice: proseguire i lavori, così come da ordine del giorno, con l’ impegno di tutti consiglieri comunali che, una volta chiusa la seduta odierna, i capigruppo - ed è corretto anche quello che diceva il consigliere Mangano (stante la nuova geografia dei capigruppo e dei gruppi consiliari) -, che si mettono d’accordo; bastano 10 minuti, per stabilire se sarà lunedì, martedì, mercoledì o qualsiasi altro giorno.

Il Presidente

Se non ci sono opinioni contrarie passiamo al punto successivo: “Modifica Regolamento comunale sulla Disciplina delle Onoranze ufficiali”.

Il Vicepresidente Greco legge la Proposta di delibera, elaborata in Commissione.
Si discute su come procedere: articolo per articolo o per emendamenti.

Rasa

L’idea di quell’emendamento (n.d.r - il maxi-emendamendo predisposto dalla Commissione) è proprio di voler dare un suggerimento, articolo per articolo, al Consiglio comunale, su come riteniamo, noi della Commissione (abbiamo raggiunto un accordo), opportuno variare qualche articolo. Ora, io dico, rileggiamo l’accordo. Però, qualcuno osserva: se io voglio votare l’emendamento A e non voglio votare l’elemento B.(?); rischio così... Ecco, io penso che sia opportuno - secondo me - trovare una soluzione per accontentare anche altri che, tra i banchi di maggioranza e opposizione, naturalmente rilevano questo: di trovare un accordo, di concordare qualche cosa; il nostro è un emendamento, ma un emendamento, consentitemi il termine, “proposta-suggerimento” al Consiglio comunale.

Nasce una discussione, che si protrarrà a lungo, su come procedere.

(n.d.r.) ll problema nasce dal fatto che, in Commissione, si è approvato, in maniera trasversale, un maxi-emendamento unico (Scialabba non era d’accordo solo sul punto 4), del quale dunque non potrebbero essere approvate separatamente le singole parti, come potrebbe accadere se si procedesse “articolo per articolo”.
C’è anche il problema che manca, al momento, il parere contabile.

Il Presidente
Propone di leggere articolo per articolo e, quando su essi vi siano degli Emendamenti, li si propongano.
Legge:

Articolo 1
“Il presente regolamento disciplina le onoranze e cerimonie ufficiali del comune di Cefalù e l’uso dello Stemma comunale”.

Il Presidente
Chi è favorevole alzi la mano: approvato!

Lapunzina
Concorda, proponendo però di rimandare il voto (precedentemente Corsello aveva proposto, per questa sera, di limitarsi ad “acquisire” gli emendamenti) alla fine, in modo anche da non togliere la possibilità ad altri soggetti - diversi da quelli partecipanti alla Commissione -, di presentare, a loro volta, emendamenti; “questo è l’emendamento dei tre soli consiglieri (Scialabba, Rasa, Lapunzina) della Commissione, dunque facciamo, questa sera, una ricognizione: leggendo gli articoli, leggendo i relativi emendamenti proposti e facendoci un’idea di come verrà variato il Regolamento, senza metterlo ai voti; dopodiché, sarà presentato l’emendamento, con gli altri che eventualmente saranno presentati questa sera, per farci un’idea e non sprecare la serata.

Mangano
Si dichiara d’accordo, avendo avuto chiarito dalla segretaria, che gli emendamenti potranno essere presentati anche domani mattina. Sarebbero poi stati discussi prima del voto che avverrà alla prossima seduta.

Il Presidente
mette voti: unanimità. Quindi passa alla lettura del...

Articolo 2
“E’ istituito, nel comune di Cefalù, l’ Ufficio del cerimoniale. All’Ufficio del cerimoniale è preposto: l’ufficiale cerimoniale del comune, coadiuvato da due collaboratori. Il Cerimoniere è nominato dal Sindaco, tra i funzionari in servizio di ruolo del comune di Cefalù, che abbia particolare esperienza e doti in quel settore. La nomina dura per il periodo di carica del Sindaco. I collaboratori sono nominati dal Sindaco, sentito il Cerimoniere, tra persone che hanno comprovata esperienza nel settore”.

Emendamento
Aggiungere, a conclusione dell’articolo, il seguente comma: “Per lo svolgimento delle funzioni di Cerimoniere non è prevista alcuna indennità aggiuntiva rispetto agli emolumenti già percepiti dal funzionario secondo il proprio inquadramento professionale. Il ruolo di Collaboratore è prestato a titolo gratuito e senza alcun rimborso spese.

Articolo 3
“I compiti del Cerimoniere sono: curare l’osservanza del presente Regolamento, assistere il Sindaco ai ricevimenti ufficiali, mantenere rapporti con gli uffici del cerimoniale di altre pubbliche istituzioni, assistere il Sindaco alla firma, da parte delle autorità, del Libro rosso, e ad accordi con altri enti o istituzioni, curare la predisposizione degli atti inerenti il presente Regolamento.

Non si sono emendamenti

Articolo 4
“A cura dell’Ufficio del cerimoniale in carica, sono raccolte, in ordine cronologico, permanentemente presso il Municipio, nell’aula della Giunta municipale - o in sale attigue -, le immagini fotografiche, o ritratti, aventi le dimensioni di centimetri 50 x 40, di tutti coloro che, a far tempo dal 1901, siano stati chiamati, per volontà del popolo, a reggere la cosa pubblica cittadina, in qualità di Sindaci; e, a far data dal 1993, nella Sala comunale, quella dei Presidenti del consiglio comunale. Lo stesso onore spetta a quei cittadini che, in qualsiasi tempo, abbiano fatto parte del Parlamento europeo Parlamento nazionale o dall’Assemblea regionale siciliana. In entrambi i suddetti casi, tale adempimento va attuato dopo la morte degli aventi diritto”.

Emendamento
Sull’articolo quattro c’è stato un dibattito, all’interno della Commissione - del quale riferiva poco fa il consigliere Scialabba -, in quanto, prima di tutto, non esiste questa Sala della Giunta - come tutti sanno -, perché la Sala della Giunta - se è quella che conosco io -, è la sala dei revisori, è la sala delle riunioni delle commissioni mandamentali; da pochi giorni, è anche la sala delle riunioni delle commissioni, e il Presidente del consiglio dice che i capigruppo devono utilizzare anche quella sala. Dunque è “la sala di tutti”. In effetti, la Giunta lì non si è mai riunita: la Giunta, come sappiamo, si riunisce nella stanza del Sindaco. In questo articolo, si prevede che nella Sala della Giunta si mettano tutte le fotografie, della dimensione che lei ha letto, di tutti i sindaci dal 1901 ad oggi, e, dei Presidenti del consiglio comunale, dal 1993 ad oggi. Su questo punto c’è stato un dibattito, ed anche una contrarietà da parte del consigliere Scialabba, perché noialtri abbiamo cassato tutto l’articolo quattro. Il consigliere Scialabba invece voleva mantenere nella stanza - così chiamato “della Giunta” - (che è la stanza attigua alla segreteria), la esposizione delle immagini del sindaci dal 1901 a oggi.
La maggioranza della Commissione è stata contraria; ha sostituito l’articolo quattro con il seguente:
“La bandiera della Repubblica, quella della Unione europea e quella della Regione siciliana, vengono esposte nei modi, nei luoghi, nelle giornate previste rispettivamente dalla legge 5/2/98 numero 22 d.p.r. 7/4/2000 numero 121”.

Vi spiego perché si è fatto quello che si è scritto qui: per evitare di modificare l’intero regolamento togliendogli un intero articolo. E nello stesso tempo aggiungere tutto quanto è previsto per legge.

Continua nella lettura di quanto sostituisce l’art. 4 così come proposto dalla Amministrazione:
“All’interno dell’ufficio del Sindaco e del Presidente del consiglio, e nell’Aula consiliare, sono esposte le bandiere della Repubblica, le bandiere dell’Unione europea e quella della Regione siciliana. È esposto altresì il ritratto del Capo dello Stato. Le bandiere nazionali ed europee, di eguale dimensione materiale, sono esposte su aste, poste a terra, alle spalle e in prossimità della scrivania del Presidente. La bandiera nazionale prende il posto di onore al centro. È nominato quale responsabile alla verifica della esposizione corretta delle bandiere all’interno e all’esterno dell’ente, il Cerimoniere ufficiale del comune”.

L’articolo quattro è stato sostituito Da questo testo e non si parla più di fotografie.

Scialabba
Propone un suo emendamento.
Anziché cassarlo o modificarlo ... sono d’accordo fino a quella parte, però io aggiungo, con questo sub-emendamento: “A cura dell’Ufficio del cerimoniale, in carica, sono raccolti in ordine cronologico, permanentemente, presso il Municipio, nell’Aula consiliare, le immagini fotografiche, ritratti aventi dimensioni di ... (i centimetri si possono stabilire, ma qua abbiamo abbiamo scritto) ... 50 x 40, di tutti coloro, che, a far tempo dal 1901, siano stati chiamati, per volontà del popolo, a reggere la cosa pubblica cittadina, in qualità di Sindaco”, e fermarci a questo!
Rispetto a qualche contestazione che agita l’Aula, aggiunge: questa è una storia; poi, se non piace, si può mettere ai voti! Per me, io dico che, nell’Aula consiliare, sia dal 1905, 1, 2, 3, non mi interessa. Toni dice “sino al ’97” - a me fa comodo - ma, io non dico: “dal ’97”; perché non mi interessa. È una storia che tu (al Presidente), e anche Toni - che ha frequentato l’università o anche gli Atenei -, ci sono in tutte le bacheche: di tutti i Rettori di ognuna. Ecco qual è il punto; poi si mette voti... il piacere è vedere le facce di “Sciaverio” Portera, Nicola Imbroglio, l’ingegnere Vazzana, Carmelo Mangano, ... ecco qual è!

Il Presidente
si affretta a ricordare che adesso “presentiamo solo gli emendamenti; si discutono la prossima volta”!

Calabrese
Solo per capire. Ma, i ritratti dei Sindaci sono i ritratti dei Sindaci defunti o sono anche compresi ...

segue una animata discussione di tutti fuori microfono.

La voce bonaria ma intransigente del presidente:

“articolo cinque. Consigliere Scialabba, non prenda troppo a cuore la cosa; presenti il suo sub-emendamento, e, poi, si valuta”!

Articolo 5
“Hanno diritto ad essere esposti permanentemente nella sala consiliare, immagini fotografiche o ritratti, aventi le dimensioni di centimetri 90 x 70, di personalità cittadine particolarmente illustri nei vari campi dell’attività umana o particolarmente benemeriti alla comunità cittadina. Perché sia concesso simile onore è necessario che, dopo almeno cinque anni dalla morte, apposita petizione venga rivolta al consiglio comunale ad iniziativa popolare, o da gruppi consiliari, organismi o enti vari, ecc., o per iniziativa di un terzo dei consiglieri comunali. Il consiglio delibera o meno, la concessione di detto onore, con votazione segreta e a maggioranza dei voti dei consiglieri in carica”.

Emendamenti
Sostituire le parole: “dopo almeno cinque anni dalla morte”, con le parole: “dopo almeno 10 anni dalla morte”.

Inserire dopo la frase: “con votazione segreta e a maggioranza”, le parole: “dei due terzi”.

Aggiungere, in calce al presente articolo, il seguente comma: “è vietata l’esposizione, all’interno dell’aula consiliare, dei ritratti o simboli araldici non previsti dagli articoli 5 e 6 del presente regolamento o da norme di legge”,
“Che - per intenderci -”, aggiunge il relatore, “sono questi (lato sinistro dell’Aula, entrando) che non sono mai stati in sala consiliare e che sono stati messi qualche anno fa non so per quale ragione e per quale motivazione.

Articolo 6
“Conservano il diritto a rimanere esposte, nella sala consiliare, le immagini delle seguenti personalità: fotografia di Andrea Maggio, di Carlo botta, di Cesare Civello, di Alessandra Guarnera; busto in gesso di Nicola Botta, busto in gesso di Enrico Pirajno di Mandralisca, busto in gesso di Salvatore Spinuzza; ritratto di Salvatore Spinuzza, ritratto di Enrico Pirajno di Mandralisca”.

Emendamento
Con questo articolo si capisce anche qual è stato il motivo, che ci ha visti divisi dal consigliere Scialabba. E’ un regolamento proposto già nella precedente consiliatura e bocciato in modo bipartizan.
Alcuni componenti di Forza Italia, allora, si sono uniti con l’allora Margherita, e hanno bocciato, insieme ad altri consiglieri, questo regolamento, presentato dall’amministrazione Vicari.
Perché? Perché in quest’articolo, come vedete, si dice che restano in sala consiliare alcuni dei ritratti, ma non c’è più quello del sindaco Giuseppe Giardina, che verrebbe tolto dalla sala consiliare e posto nell’aula della giunta, lì dove andranno i ritratti di cui parlava l’articolo precedente.
Invece noialtri - coloro i quali hanno firmato l’emendamento (c’è anche l’accordo del Presidente che, soltanto per ragioni di lavoro, l’ultima seduta era assente e quindi non ha fermato, ma potrà controfirmarlo tranquillamente perché ci ha lavorato nella seduta precedente, e anzi mi scuso perché non l’ho detto prima), all’articolo sei abbiamo aggiunto in calce: “L’elenco è riportato nel medesimo articolo, alle seguenti voci. Il ritratto di Giuseppe Giardina, dunque mantengono la possibilità di restare in sala consiliare, assieme a quello di Giuseppe giglio. Ai due ritratti precedenti, abbiamo voluto aggiungere quello di Vincenzo Cirincione, per il lascito fatto dallo stesso di 140 quadri alla fondazione Mandradisca...”,”... al Comune”, suggerisce il Presidente, “al Comune, ma custoditi alla fondazione Mandralisca”, suggerisce Corsello.

Rasa
Volevo fare notare una cosa, il regolamento dice, se non ricordo male, “restano in sala consiliare i busti del Mandralisca, di Botta e di Spinuzza”, in realtà io il busto di Spinuzza in aula consiliare non l’ho mai visto: non c’è! Per cui è opportuno, secondo me, fare delle ricerche, capire dov’è questo busto.

Il Presidente
dice “... del sindaco, prima era nella stanza del segretario; lo riportiamo qua”!

Franco
Chiedo di valutare anche la ipotesi di aggiungere - visto che si è parlato di lasciti - anche quello del barone Bordonaro.
“Il quale, io credo, abbia anche dei punti... Lo preannuncio come sub-emendamento”.

Articolo 7
“La collocazione di lapidi e la collocazione dei monumenti per onorare eccezionalmente la memoria di uomini illustri, qui, nell’atrio del palazzo comunale, vie e piazze pubbliche necessita di una maggioranza favorevole dei due terzi dei consiglieri in carica, e del parere - se richiesto -, della sovrintendenza ai beni ambientali ed architettonici”

Emendamento
Signor presidente, ci è sembrato un pò esagerato, e abbiamo modificato questo articolo con la presente frase: “Col voto favorevole di due terzi dei consiglieri in carica, del parere - se richiesto per legge”.
Dunque l’aggiunta è: “se richiesto per legge” (il parere della sovrintendenza).

Articolo 8
“Il lutto cittadino va dichiarato in casi assolutamente eccezionali che colpiscano in modo particolare i sentimenti della cittadinanza, oppure per la scomparsa di personalità cittadine di straordinario rilievo nella vita del paese, la cui morte sia avvertita, dalla coscienza popolare, come una irreparabile perdita per l’intera comunità cittadina, mediante preventiva, formale e motivata deliberazione della giunta municipale. La deliberazione del lutto cittadino comporta la partecipazione ufficiale del comune ai funerali, come al successivo articolo nove”.

Articolo 9
“Ai funerali dei sindaci e dei presidenti del consiglio ... (brevi attimi di pausa “scongiuranti”) ... - anche se non più carica -, il comune, tramite la giunta municipale, eil presidente del consiglio, partecipa in forma ufficiale e solenne con una corona di fiori, portata dagli uscieri comunali, con il gonfalone municipale, il mazziere, i valletti e i vigili urbani, in alta uniforme”.

Emendamento
L’articolo viene modificato in questo modo: all’articolo 9 sono aggiunti i seguenti commi: “Ai funerali degli assessori, dei consiglieri comunali, deceduti durante l’esercizio della loro carica, il comune partecipa in forma ufficiale, nella forma prevista dal comma uno”.
Altro comma: “Per le finalità, di cui agli articoli 9 e 10 del presente regolamento, sono istituiti”, (ora spiego i motivi per cui abbiamo voluto fare questo) “l’elenco per l’attribuzione dell’incarico di Mazziere, l’elenco per l’attribuzione dell’incarico di Valletti. Possono iscriversi all’elenco, di cui alla lettera A, tutti i cittadini residenti del comune di Cefalù che abbiano compiuto i 45 anni di età, godano dei diritti civili e politici, e non abbiano subito condanne passate in giudicato per delitti non colposi. Possono iscriversi all’albo, di cui alla lettera B, tutti i cittadini residenti nel comune di Cefalù che abbiano compiuto la maggiore età e godano dei diritti civili e politici, e non abbiano subìto condanne passate in giudicato per delitti non colposi. L’iscrizione negli elenchi avverrà previa domanda da presentarsi all’ufficio delle Cerimoniere, entro il 31 dicembre di ciascun anno. Per gli incarichi da svolgersi nell’anno 2010, detto termine è fissato al 28 febbraio”, perché - come mi spiegavano - alcune di quelle funzioni possono essere richieste anche prima del 31 marzo.
L’individuazione dei destinatari della funzione di Mazziere e dei Valletti avverrà mediante sorteggio da effettuarsi entro il 15 marzo di ciascun anno, secondo le modalità previste per la individuazione degli scrutatori delle consultazioni elettorali. Dall’elenco verrà sorteggiato soltanto un nominativo per l’incarico di Mazziere, e due per gil’incarichi di Valletti. L’incarico sarà attribuito per tutte le cerimonie da svolgersi nell’anno solare di riferimento. Fino all’effettuazione del nuovo sorteggio, restano in carica i sorteggiati dell’anno precedente. I Mazzieri e i Valletti - quattro -, avranno diritto, salvo rinunzia, per ogni partecipazione alle cerimonie previste, al rimborso spese pari a un gettone di presenza dei consiglieri comunali, per le partecipazioni alle sedute del consiglio. Le cariche istituzionali, i funzionari dipendenti comunali prendono parte alle cerimonie a titolo gratuito”.

Ho saltato un rigo - nota il relatore - per cui rileggo la parte riguardante le vallette: “Dall’elenco, verranno estratti quattro nominativi per l’incarico di valletti titolari e quattro supplenti”; l’incarico sarà attribuito ecc. ecc.
Questo è per evitare quello che è successo in questi anni, e che cioè i valletti e i mazzieri sono nominati da non-so-da-chi e sono sempre gli stessi; non so per quale ragione. I componenti della commissione hanno pensato di poter costituire non un “albo” ma un “elenco” di soggetti che fanno domanda. Qualora non ce ne siano, potranno essere le persone stesse, che lo hanno fatto, che fanno la domanda che, a quel punto, saranno quelli che lo realizzeranno.

Noto
Ma i Valletti devono essere per forza maschili o femminili?

Il Presidente
A questo punto, potrebbero essere anche femminili!

Articolo 10
“Le cerimonie ufficiali della città sono: festività del Santo Salvatore, titolare della basilica cattedrale di Cefalù; ricorrenza della Madonna della salute, patrona della frazione di Sant’Ambrogio; solenne processione del Venerdì Santo; solenne processione della Immacolata concezione, patrona della città. Per la partecipazione alle cerimonie religiose, di cui al superiore comma 1, e alle altre cerimonie ufficiali, si osservano le osservazioni dei prospetti A, B, C , D, allegate al presente regolamento”.

Emendamento
“Sono aggiunte le seguenti lettere: E, F: alla lettera E, la solenne processione della Madonna di Gibilmanna, e alla lettera F, la solenne processione del Corpus domini”.

Articolo 11
“Il Gonfalone ha come suo segno distintivo lo Stemma che così si blasona: d’azzurro, a tre pesci d’argento, ordinati in pergola, con la testa al Bisante d’oro posto al centro dello scudo. Scudo, caricato da corona d’alloro di antica città demaniale. Il comune fa uso, nelle manifestazioni ufficiali, di un gonfalone così descritto: nella forma rettangolare, consistente di un drappo bianco con la bordura azzurra, caricata della scritta, in caratteri romani in oro: Città di Cefalù, sotto la quale campeggia lo stemma come descritto al comma uno. Il Gonfalone ufficiale è depositato nella sala consiliare del comune e viene utilizzato esclusivamente nelle cerimonie ufficiali, nei funerali dei sindaci, del presidente del consiglio, e nelle manifestazioni dove sono presenti le massime autorità dello Stato in visita a Cefalù, oppure là dove il sindaco è richiamato a partecipare in forma ufficiale per la quale è prevista la fascia tricolore. Nel caso di cui sopra, il Gonfalone è portato a mano da un vigile urbano in grande uniforme. L’uso dello stemma comunale è consentito esclusivamente al comune, alle istituzioni e agli enti da esso dipendenti. E’ vietato l’uso dello stemma comunale, e relativa riproduzione, a chiunque non autorizzato. Ogni uso non istituzionale dello stemma del comune deve essere preso in esame dall’ufficio del cerimoniale, e autorizzato dal sindaco”.

Come partito democratico, abbiamo fatto un’ulteriore approfondimento. Di cui informiamo l’amministrazione che è presente con il sindaco, il vicesindaco, due assessori; oltre al responsabile della segreteria del presidente del consiglio e al presidente del consiglio stesso.
“Il Gonfalone, che è presente nella sala consiliare, non è quello ufficiale”, non è quello che è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale, perché modificato dal consiglio comunale nella precedente consiliatura. Dunque, noi, per ora, portiamo un Gonfalone - come abbiamo fatto qualche volta fuori dal comune - portiamo un Gonfalone che non è quello che è previsto in gazzetta ufficiale. Non direi “taroccato”, però certo facciamo una figura un po’ scadente.

Corsello
Non ci sono dubbi, questo (il reintegro) lo preferiamo tutti!

Lapunzina
, continuando
“... solo che la maggioranza precedente, che era superiore alla minoranza di cui io facevo parte, ha deciso di apportare un’indicazione diversa, per volontà di un sindaco che comincia con la “V”, come “Vicenza”, o come “Vicari” che è un comune dalle alte ... del palermitano.
All’articolo 11, i commi 5/6/7 sono sostituiti dal seguente testo:
“Il comune ha diritto di dominio sullo stemma, di cui al presente articolo, pertanto il suo uso sarà vietato a chiunque non sia munito di apposita autorizzazione scritta dal sindaco. La riproduzione dello stemma è riservato unicamente al comune. L’uso temporaneo può essere autorizzato per iscritto dal sindaco soltanto per essere apposto su atti ufficiali di manifestazioni civili militari e religiose, in cui l’amministrazione è presente con propri rappresentanti o per la concessione del patrocinio. L’uso della riproduzione dello stemma e autorizzato, per quanto riguarda gli aspetti tecnico amministrativi, dall’ufficio del cerimoniale”
Aggiungo - lo stavo dimenticando - che la carta intestata del comune riporta lo stemma che non è quello ufficiale, pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Siamo veramente in alto mare!

Articolo 12
“Fanno parte integrante del presente regolamento oltre i prospetti A, B, C, D, l’allegato numero uno”.

Articolo 13
“Con l’approvazione del presente regolamento si intende sostituire integralmente il precedente”.

Emendamento
Questo è l’emendamento più discusso e travagliato. Si tratta della composizione del Corteo, laddove i consiglieri comunali potevano trovarsi in una situazione di conflitto, cosiddetto “di interessi” (ma interessi penso che non ce ne sono stati molti), in considerazione del fatto che noi abbiamo tolto dalla idea, che poteva venire qualcuno, la possibilità di partecipazione ai consiglieri comunali.
Per cui, nell’allegato prospetto A, nella disposizione del corteo ufficiale, numero uno, le parole “la gerarchia della rappresentanza” sino a “su proposta del cerimoniere”, sono sostituite dalle seguenti “l’ordine seguente: prima fila, sindaco, presidente del consiglio, assessori. Seconda fila, comandante della polizia municipale, ed altre autorità civili e militari, con sede nel territorio comunale. Qualora intervengono alte cariche dello Stato, della regione e della provincia... (per “alte cariche dello Stato” abbiamo inteso i Presidenti),... le stesse prenderanno (anche onorevoli, deputati e senatori) posto in prima fila con il sindaco e il presidente del consiglio. Gli assessori saranno posti in seconda fila e le altre file scaleranno di una posizione. Qualora intervengano sindaci e consiglieri provinciali, gli stessi prenderanno posto in seconda fila, le altre file scaleranno di una posizione”.
Abbiamo voluto aggiungere “autorità civili”, non soltanto quelli militari, “in seconda fila” perché mi pare di capire che, per esempio, il commissario di polizia non è più “autorità militare”, se non sbaglio, mi pare che ora è “autorità civile”. Per cui, rispetto al vecchio regolamento, cambia poco. Rispetto a quello che si è fatto invece, violando il regolamento, che per un comune è una legge, cambia tantissimo. Nel vecchio regolamento, che stiamo modificando, che è di tantissimi anni fa, in prima fila ci sono da sempre le istituzioni, per cui: il sindaco il presidente del consiglio, ecc. ecc. Rispetto a quello che si è fatto invece in questi anni, e che è, nella mente di tutti noi, un ricordo, chiaramente cambia tutto perché in prima fila ci sono state, oltre al presidente del consiglio - certe volte anche, quando è stato nominato, il Baby sindaco -, anche il signor Capitano dei carabinieri, il Commissario di polizia, eccetera (penso anche il Comandante di polizia municipale). Noi abbiamo inteso, con questa composizione, dare la giusta collocazione, tra virgolette, nel corteo, alle autorità, sia a quelle politiche, per cui “amministrative”, sia a quella militare; in considerazione del fatto che, secondo noi, la città, prima di tutto, deve essere rappresentata da chi gestisce e porta avanti la conduzione della città, dal punto di vista amministrativo. Per cui, nella processione, nell’atto devozionale che esprime, nel corteo questo è, a nostro avviso, l’ordine migliore.

Mangano
Si assicura che sia stata sottolineata la questione dei consiglieri comunali.

Lapunzina
Abbiamo tolto, oltre ai consiglieri comunali, - dimenticavo dirlo, e hai fatto bene - (non c’era nel vecchio regolamento), la partecipazione del segretario del comune e dei responsabili di servizio, i quali possano partecipare - come possiamo fare anche noi - alla processione , ma come fedeli tra gli altri fedeli. Come cosa buona e giusta che dovremmo fare, il primo io.

Ultimo Emendamento
“Nell’allegato prospetto B, le parole: “le chiese di Sant’Antonio di Padova”, ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti: “le chiese di San Francesco d’Assisi”. Abbiamo corretto qualcosa che era pure errato.
Il corpus dei vari emendamenti è firmato: Lapunzina, Cassata e Rasa, ma io direi: Lapunzina, Genovese, Cassata e Rasa; non so, se Scialabba, a questo punto, ritira quell’emendamento, lo può fermare pure lui.

Franco
Propone due suoi emendamenti.
Primo: è il sub-emendamento all’articolo sei, che avevo preannunciato: aggiungere, in calce all’elenco riportato nel medesimo articolo, la seguente voce, al 13º punto: “ritratto di Carlo Ortolano di Bordonaro”, questo, in segno di riconoscenza per il lascito in oggetto a beneficio del comune di Cefalù.
L’altro invece è un emendamento all’articolo sette: “nelle lapidi e nei monumenti ufficiali, posti dalla cittadinanza ed dalle istituzioni comunali non deve apparire il nome del sindaco in carica, e le diciture ufficiali debbono riportare solo la menzione della cittadinanza o delle istituzioni che hanno posto la lapide o il monumento. Lapide e monumenti che siano in distonia con il presente regolamento dovranno essere modificate”.

Lapunzina
Volevo chiarire una ultima cosa, rispetto al corteo (è stato sollevato da qualche consigliere comunale, specialmente dai consiglieri Gattuso e Calabrese, la vicenda che riguarda i consiglieri comunali), specificando che il presidente del consiglio li rappresenta tutti.

Gattuso
Io non sono una di quelle che va in processione, in funzione di consigliere comunale, però ritengo che i consiglieri comunali sono quelli che rappresentano i cittadini, quindi il fatto che non sia diritto al consigliere comunale di andare in processione ... mi sembra che sia assurdo; anche se sono una di quelle che non va in processione, come consigliere comunale, però ribadisco che il consigliere comunale rappresenta la cittadinanza, cosa che non è l’assessore, perché l’assessore viene nominato dal sindaco. Mentre avevo senso prima, quando sindaco ed assessori venivano tutti eletti dal popolo, ora invece non avrebbe più senso.

Il Presidente
E quindi sei contraria all’emendamento!

Lapunzina
Mi auguro che non ci dividiamo su questo punto perché per noi il presidente del consiglio rappresenta il consiglio comunale, portare 20 consiglieri in processione qualora tutti decidano... diventa un fatto ...

qualcuno propone “solo i capigruppo”.

Il Presidente
Chiede ai consiglieri di depositare gli emendamenti

Rasa
Io preannuncio un sub-emendamento correttivo, perché nella foga dei lavori, abbiamo dimenticato di inserire, nel corteo che naturalmente dovrà essere seguire le varie precessione, una figura che è quella del Baby-sindaco, il quale non essendo né un’autorità civile né tantomeno autorità militare ... che venga quindi indicato in maniera espressa.

Sono quasi le ore 24.00, la Seduta è rinviata a lunedì alle 20.00